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  • Perché “grattano” il cielo

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  • Perché “grattano” il cielo
  • Svegliatevi! 1984
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  • Perché costruire alti edifici?
  • Cosa ha ispirato gli architetti?
  • Dov’è sorto il primo grattacielo moderno?
  • I grattacieli sono utili all’uomo?
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Svegliatevi! 1984
g84 8/6 pp. 25-27

Perché “grattano” il cielo

SAPETE qual è l’edificio più alto della vostra città? Della vostra nazione? Del mondo? Si tratta probabilmente di un grattacielo. I grattacieli sono ora un fenomeno mondiale. Alberghi “grattano” il cielo di centinaia di famose località balneari. Le città fanno a gara per avere il grattacielo più alto. Ma ecco una domanda che ci interessa tutti: I grattacieli sono veramente utili per il nostro modo di vivere?

Tanto per soddisfare la vostra curiosità in merito a una domanda, dove vi aspettereste di trovare la costruzione più alta del mondo? Negli Stati Uniti d’America? O forse in Russia? In effetti si trova in Canada. È la Canadian National Tower di Toronto, e misura 555 metri. Ma naturalmente si tratta di una torre, non di una costruzione con funzione abitativa nel normale senso del termine. Qual è invece l’edificio o il grattacielo più alto del mondo?

Dobbiamo cercarlo negli Stati Uniti. Ma in quale città? Forse a New York? No, a Chicago, ed è la Sears Tower, alta 443 metri. Anche se supera il World Trade Center di New York di oltre trenta metri, entrambi questi colossi hanno lo stesso numero di piani, vale a dire 110!

Parlando di altezza, avete notato quanta gente è affascinata dall’altitudine? Tanto che molti dei più alti edifici del mondo hanno uno speciale servizio di ascensori per turisti. E a questo proposito è il caso di riflettere su questa domanda: Se Elisha Graves Otis non avesse inventato nel 1853 il primo elevatore del mondo munito di dispositivo automatico di sicurezza, i grattacieli sarebbero stati una cosa pratica?

Perché costruire alti edifici?

Sin dall’antichità l’uomo ha subìto il fascino delle altezze. Per esempio, il più antico racconto storico esistente ci dice che nel terzo millennio avanti l’era volgare gli uomini si riunirono su una pianura nel paese di Sinar in Mesopotamia e dissero: “Suvvia! Edifichiamoci una città e anche una torre con la sua cima nei cieli, e facciamoci un nome celebre, affinché non siamo dispersi su tutta la superficie della terra”. (Genesi 11:1-4) In effetti volevano una torre che ‘grattasse i cieli’, un “grattacielo”! Il risultato fu la famosa torre di Babele.

Avete notato per quale motivo costruirono quella torre tanto tempo fa? “Facciamoci un nome celebre”. Sì, misero in relazione un alto edificio con la fama. In un certo senso ragionavano come i moderni agenti pubblicitari e i grossi uomini d’affari. Perché? Perché una tendenza del XX secolo è quella di pensare che ‘il più grande è il migliore’, e se il proprio nome può essere legato ad esso, tanto meglio.

Sotto questo aspetto, si noti ciò che disse Frank W. Woolworth, proprietario di una catena internazionale di negozi, riguardo al Woolworth Building di New York di 60 piani, costruito nel 1913. (Misura 241 metri ed era l’edificio più alto del mondo). “Volevo costruire qualcosa che superasse ciò che qualsiasi altro commerciante avesse mai avuto. Il Woolworth Building è il risultato”. Nello stesso tempo, si fece un nome ancora più grande come uomo d’affari. Ma nel 1930 la sua “torre” fu superata nella categoria dei grattacieli dal Chrysler Building di 77 piani, che misurava 319 metri di altezza. Il primato del Chrysler fu ben presto battuto da una struttura ancora più alta, l’Empire State Building di 381 metri, terminato a New York nel 1931.

Due principali fattori hanno influito sulla proliferazione mondiale dei grattacieli: il desiderio di sfruttare al massimo lo spazio limitato e, in alcune occasioni, il bisogno psicologico dei finanziatori dei progetti di farsi un nome. Infatti, lo scrittore James C. Giblin ha detto: “La costruzione dei grattacieli di New York è stata anche influenzata dalle ambizioni e dai desideri di coloro che finanziavano gli edifici. Questi agenti immobiliari, industriali e commercianti volevano legare il loro nome a splendidi edifici che proclamassero la loro ricchezza e il loro potere a chiunque levasse in alto lo sguardo verso di loro”.

Cosa ha ispirato gli architetti?

Da dove hanno tratto ispirazione i moderni architetti? Il succitato Giblin continua: “Pensarono che il modo migliore per soddisfare i loro clienti fosse quello di prendere a prestito idee per il progetto dei loro grattacieli dai templi degli antichi greci e romani, e dalle grandi cattedrali gotiche dell’Europa Occidentale. Quelle costruzioni erano state erette come monumenti in onore di imperatori o dèi; perché non usarle come modelli per grattacieli che sarebbero stati un monumento a milionari del XX secolo?”

È curioso che diversi moderni grattacieli siano stati definiti “cattedrali”. Per esempio, il Woolworth Building, un eccezionale esempio di architettura gotica moderna, è stato chiamato da un ecclesiastico “cattedrale del commercio”. Il grattacielo dell’Università di Pittsburgh, pure di stile gotico, è noto come “cattedrale del sapere”. E lo scrittore Giblin osserva che il grattacielo del Chicago Tribune di 36 piani potrebbe anch’esso giustamente essere chiamato “cattedrale del giornalismo”.

Dov’è sorto il primo grattacielo moderno?

Dove e quando fu costruito il primo grattacielo moderno? Dato che i più famosi grattacieli sono quelli di Manhattan sarebbe naturale pensare che New York sia stata la prima città ad avere un grattacielo. Tuttavia ci sono tre città nordamericane che si contendono questo “onore”: New York, Chicago e Minneapolis. Quale di esse può giustamente rivendicare la corona?

Se si potesse definire grattacielo qualsiasi edificio alto più di dieci piani, allora vincerebbe New York con l’Equitable Life Assurance Society Building, eretto negli anni dal 1868 al 1870. Ma per gli architetti e gli ingegneri un grattacielo non è semplicemente un edificio che “gratta il cielo”. Il vero grattacielo ha una struttura di ferro o acciaio, che fu la rivoluzionaria innovazione nell’ingegneria del XIX secolo. Ciò permise di costruire edifici in grado di sostenere grande altezza e peso. A quale città va dunque la palma?

L’autorevole risposta è data dallo storico dell’architettura svizzero Sigfried Giedion in un suo saggio (Space, Time and Architecture): “È risaputo che il primo grattacielo effettivamente costruito . . . secondo i moderni princìpi dell’edilizia fu l’edificio a dieci piani della Home Insurance Company di Chicago (1883-85)”. Sì, Chicago fu la prima città ad avere un vero grattacielo.

Ora pare sia in corso una gara fra Chicago e New York che si contendono l’onore d’avere l’edificio più alto del mondo. Per molto tempo fu New York ad averlo. Poi nel 1974 fu conquistato da Chicago con la Sears Tower. Ma per quanto tempo riuscirà a conservarlo? Ci sarà qualcuno che finanzierà la costruzione di un grattacielo ancora più alto a New York? In tal caso, per quale motivo? Di che utilità sarà per New York un altro grattacielo?

I grattacieli sono utili all’uomo?

Questo fa sorgere altre domande penetranti. I grattacieli e le costruzioni molto alte sono veramente di qualche utilità per l’uomo della strada? Il fatto di avere tanta gente stipata in così poco spazio agevola buone relazioni umane? Che dire dello sforzo a cui sono sottoposti i trasporti pubblici e gli impianti igienici urbani? Un altro fattore da tenere in considerazione sono i rischi di incendio.

Vengono sollevati seri dubbi sulla generale praticità dei grattacieli, specie da parte di persone che si preoccupano della minaccia che essi rappresentano per l’ambiente. Lewis Mumford ha detto: “In effetti i grattacieli, dal primo all’ultimo, sono stati sostanzialmente un ostacolo a un’intelligente pianificazione urbanistica e al progresso architettonico. Il loro principale impiego è stato quello di ammassare tante persone in poco spazio per trarre un vantaggio economico privato, indipendentemente dal costo per l’amministrazione locale, e di fornire un costoso mezzo pubblicitario”. È dunque giustificato chiedere: Perché “grattare” il cielo?

[Immagine a pagina 26]

Due ex detentori del titolo mondiale: il Woolworth Building di 60 piani (1913) e il World Trade Center (1970) di 110 piani, a New York

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