I lettori ci scrivono
Matrimoni fra adolescenti
I vostri articoli sui matrimoni fra adolescenti mi sono piaciuti moltissimo. (22 febbraio 1984) Mi sono venute in mente cose di quando mi sono sposato due anni fa. Ora ho 19 anni. Personalmente non raccomando di sposarsi così giovani, perché ci vuole tanta maturità fisica, mentale ed emotiva affinché un matrimonio riesca. Il nostro matrimonio ha avuto successo perché abbiamo dato molta importanza alla guida spirituale. Ci sforziamo ogni giorno di applicare questa scrittura: “Vi è più felicità nel dare che nel ricevere”. — Atti 20:35.
A. D., Canada
TV per prevenire i furti
Nell’articolo intitolato “È possibile non farsi derubare” (22 giugno 1983) è dato questo consiglio: “Anche il televisore acceso in soggiorno o in un’altra stanza serve a scoraggiare i ladri”. Mi sembra che questo sia logico, ma ritengo sia un pesante salasso delle limitate e sempre più ridotte risorse terrestri. Questo salasso di energia accresce l’inquinamento. Credo si debba cominciare in casa a risparmiare energia e ad evitare l’inquinamento. Vogliate pubblicare nella vostra rivista articoli che rendano consapevoli i cittadini della loro responsabilità di curare e salvare la terra. I furti con scasso provocano gravi perdite, ma penso ci siano mezzi più efficaci per combatterli.
R. K., Trinidad
Siamo d’accordo che ci si dovrebbe sforzare di risparmiare le risorse ed evitare l’inquinamento, e in futuro pubblicheremo articoli su questi soggetti, come li abbiamo pubblicati in passato. Tuttavia i vantaggi derivanti dall’impiego di risorse, sì, il bisogno stesso di impiegarle, devono essere soppesati tenendo conto di qualsiasi eventuale danno. Per esempio, uno può recarsi al lavoro in automobile, la quale consuma energia e inquina. A suo giudizio questo può essere un bisogno legittimo. Analogamente, chi abita in una zona dove avvengono molti furti può pensare che il fatto di lasciare la TV accesa per poche ore la sera sia un motivo altrettanto valido per salvaguardare i suoi beni, nonostante si consumi un po’ di energia e ci possa anche essere un piccolo rischio di incendio. — Ed.
Un aiuto per chi ha l’ulcera
Sono abbonato a “Svegliatevi!” dal 1979 e desidero congratularmi con voi per gli articoli accurati ed esaurienti che pubblicate. Solo alcuni giorni fa mia moglie è andata dal medico perché aveva dolori di stomaco. Egli le ha detto che poteva trattarsi di un’ulcera, ma che per poterlo stabilire con certezza era necessario usare una tecnica moderna. Mi è venuto in mente di aver letto l’articolo “Allora, pensate di avere l’ulcera?” (8 febbraio 1983) e gli ho chiesto se si riferiva all’endoscopia. Ha risposto di sì, aggiungendo che era una tecnica piuttosto costosa. Allora gli ho chiesto alcune informazioni sull’esame radioscopico in cui viene fatta bere al paziente una sostanza lattiginosa per evidenziare l’esofago, lo stomaco e il duodeno. È rimasto molto sorpreso e mi ha chiesto dove mai io, un operaio di fabbrica, avessi preso quelle informazioni. Sono stato lieto di dirgli che le avevo lette in “Svegliatevi!” All’ospedale dove sono nati i nostri figli ho potuto far uso di altri articoli con il dentista e il pediatra. Vi ringrazio di avere pubblicato queste utili informazioni.
R. S., Brasile