Allora, pensate di avere l’ulcera?
SIETE appena usciti dallo studio del medico, con più domande che risposte. ‘Dice che ho l’ulcera! Incredibile! Come può essermi venuta? Soprattutto, cosa posso fare in merito?’
Il problema dell’ulcera peptica non è cosa da poco. Solo negli Stati Uniti si calcola che ogni anno otto milioni di persone siano curate per l’ulcera con una spesa di circa quattro miliardi di dollari. Inoltre, in anni recenti le scoperte mediche fatte riguardo all’ulcera hanno indotto a contestare le cure tradizionali. Voi che direste? Il latte va bene per l’ulcera? L’alcool fa male? Che dire dei cibi piccanti? Qual è il farmaco prescritto oggi più frequentemente negli Stati Uniti? Le risposte potrebbero sorprendervi.
Cos’è l’ulcera?
Un’ulcera è una lesione, più o meno profonda, della superficie di un organo o tessuto, e viene prodotta dal distacco del tessuto in necrosi. L’ulcera peptica si può classificare in due categorie fondamentali: l’ulcera gastrica (quella localizzata nello stomaco) e l’ulcera duodenale (quella localizzata nella prima parte dell’intestino appena fuori dello stomaco). In parole semplici, un’ulcera è una piaga, o un’erosione, nel rivestimento della parete dello stomaco o del duodeno. Questa piaga è prodotta dall’azione di forti sostanze chimiche prodotte dallo stomaco, cioè acido cloridrico e pepsina (da qui il nome “ulcera peptica”). Se l’ulcera è profonda può trapassare tutta la parete dello stomaco, una complicazione molto grave detta perforazione. Può esserci forte emorragia se l’erosione interessa una grossa arteria che attraversa la zona. Nel caso di ulcera duodenale di lunga data il problema può essere ulteriormente aggravato da estesa cicatrizzazione e stenosi che ostruisce l’estremità inferiore dello stomaco.
Da cosa è causata?
Secondo molti ricercatori, le cause che portano all’insorgere dell’ulcera peptica sono molteplici. C’è ancora molto da imparare. Da decenni, per esempio, si osserva che l’incidenza dell’ulcera sale nettamente in primavera e in autunno: perché, nessuno lo sa.
Nondimeno è stato dimostrato che vari fattori contribuiscono all’insorgere dell’ulcera. L’ereditarietà, per esempio, ha un ruolo importante. Alcuni studi effettuati su famiglie e su gemelli indicano che i parenti stretti di persone affette da ulcera duodenale hanno il triplo di probabilità di contrarla anch’essi. È pure dimostrato che il fumo causa l’ulcera. In linea di massima le prove indicano che i fumatori hanno un’accresciuta incidenza sia di ulcera gastrica che di ulcera duodenale. Inoltre, le ulcere dei fumatori guariscono più lentamente di quelle dei non fumatori, e hanno più complicazioni da ulcera come emorragie o perforazione, nonché una mortalità da ulcera più alta.
Che dire dell’alcool? Non ci sono prove indicanti che un moderato consumo di alcool abbia relazione con un’accresciuta incidenza dell’ulcera. Anzi, G. D. Friedman e colleghi riferiscono che i pazienti che bevevano quantità minime di alcool avevano un’incidenza inferiore di ulcera rispetto a coloro che non bevevano. È interessante come questo conferma il consiglio di Paolo a Timoteo riportato in I Timoteo 5:23: “Usa un po’ di vino a motivo del tuo stomaco”.
Siamo giunti così al soggetto della dieta, considerata sia una causa dell’ulcera che un rimedio. Per molti decenni si è pensato comunemente che l’ulcera fosse causata dai cibi piccanti e pepati e veniva curata con una dieta leggera. Ma recenti studi medici tendono a contestare queste comuni idee. Non c’è nessuna prova che certi gruppi etnici che prediligono i cibi molto saporiti e piccanti abbiano più casi di ulcera di quelli che evitano tali cibi. Certo il caffè, decaffeinato o meno, e le bevande a base di cola sono potenti stimolanti della secrezione acida dello stomaco, ma non è stato ancora dimostrato fino a che punto causino l’ulcera.
Per quanto riguarda i farmaci, spesso è difficile dimostrare che un certo farmaco ha effettivamente causato un’ulcera. L’aspirina è il farmaco che è stato oggetto degli studi più approfonditi ed è stato chiaramente dimostrato che ha relazione con un’accresciuta incidenza dell’ulcera gastrica.
Che dire dei fattori emotivi? Si crede comunemente che lo stress e la tensione abbiano stretta relazione con l’insorgere dell’ulcera. Recentemente è stata dimostrata la veracità del pensiero scritturale secondo cui “un cuore che è gioioso fa bene come un rimedio, ma lo spirito che è abbattuto rende secche le ossa”. (Proverbi 17:22) Studi medici dimostrano che in molti sofferenti d’ulcera eventi stressanti o avevano immediatamente preceduto la comparsa clinica dell’ulcera peptica o erano stati presenti per molti anni.
Ad ogni modo, che si tratti di troppo stress, troppo fumo, troppa caffeina o dell’ereditarietà, l’elemento che alla fine porta all’insorgenza dell’ulcera è l’eccessiva secrezione acida.
Quali sono i sintomi?
Il sintomo principale è il dolore, dolore che è avvertito di solito nella parte superiore dell’addome, spesso descritto come un bruciore, che si manifesta alcune ore dopo i pasti, o che fa svegliare il paziente all’una o alle due di notte. Il dolore viene talora alleviato mangiando o prendendo un antiacido, ma questa non è una chiara indicazione. Anzi, nel caso di cento sofferenti di ulcera duodenale ricoverati in ospedale, il 40 per cento ha detto che, mangiando, il dolore aumentava. L’attento esame dei sofferenti di ulcera indica che il sintomo più significativo è il dolore allo stomaco che sveglia il paziente di notte.
Come ora forse vi siete resi conto, è difficile diagnosticare l’ulcera solo dai sintomi. L’esame fondamentale per stabilire se si ha l’ulcera o no è la radiografia dello stomaco: si fa bere al paziente una sostanza opaca, lattiginosa, per rendere visibili i contorni dell’esofago, dello stomaco e del duodeno. Una tecnica più nuova, riscontrata più esatta, anche se più costosa e leggermente più fastidiosa, è l’endoscopia. Viene introdotto nell’esofago del paziente un tubicino provvisto di una sorgente luminosa, attraverso cui il medico può effettivamente vedere l’ulcera ed eseguire prelievi.
Come si cura l’ulcera?
Di regola l’ulcera non è una malattia grave che metta in pericolo la vita. Anzi oggigiorno il paziente di solito non ha bisogno d’essere ricoverato per la cura dell’ulcera. È anche il caso di menzionare che molte ulcere guariscono da sole (secondo uno studio, il 34 per cento senza cura medica). Ma lo scopo dei farmaci è quello di alleviare il dolore, affrettare la guarigione, ridurre le complicazioni e impedire che l’ulcera si riformi. Ci sono due tipi di medicinali che si sono dimostrati efficaci nel raggiungimento di questi obiettivi.
Il primo di essi è dato dagli antiacidi, quelle sostanze che servono semplicemente a neutralizzare l’ipersecrezione acida dello stomaco. Anzi, nonostante tutti i nuovi ritrovati della medicina, gli antiacidi, se usati debitamente, sembrano ancora essere la cura migliore per l’ulcera nella maggioranza dei casi. Sebbene esistano molte specie di antiacidi, se presi nella dose giusta sono quasi tutti ugualmente efficaci: di solito due cucchiai di soluzione un’ora dopo i pasti, tre ore dopo i pasti e all’ora di andare a letto. Sebbene per alcuni sia fastidioso prendere la medicina in questo modo, nel complesso gli antiacidi sono efficacissimi e innocui.
Negli ultimi anni è stato fatto un notevole passo avanti nella cura medica dell’ulcera con l’introduzione di un farmaco detto cimetidina, presente in commercio col nome di Tagamet. Si raccomanda generalmente di prendere questo medicinale in forma di compresse quattro volte al giorno. Il suo meccanismo d’azione consiste non nel neutralizzare l’acido che si forma nello stomaco ma nell’inibire la produzione di questo acido. È molto efficace, è accettato volentieri dai pazienti e ha pochissimi effetti collaterali. Come per qualsiasi altro efficace medicamento, c’è la tendenza ad abusarne, e la cosa comincia a preoccupare alcuni medici. Quale supponete che sia stato il farmaco maggiormente prescritto (in termini di costo in dollari per il paziente) negli Stati Uniti nel 1981: il Valium, il Librium o un altro tranquillante? No. Può sorprendere, ma è stato il Tagamet. Si teme pertanto che questo medicinale venga prescritto con troppa facilità per qualsiasi specie di mal di stomaco.
Ma per chi soffre di ulcera peptica, il Tagamet è molto efficace nell’alleviare rapidamente il dolore e nell’affrettare la guarigione. In sostanza è efficace come gli antiacidi ed è molto più facile da prendere, solo che è più costoso.
Che dire del curare l’ulcera con la dieta? Forse i giorni della dieta a base di latte o anche della dieta leggera stanno tramontando. Alcuni studi mostrano perfino che il latte potrebbe effettivamente nuocere ad alcuni sofferenti d’ulcera perché, pur alleviando temporaneamente i sintomi, esso lascia in fretta lo stomaco, facendo sì che aumenti la secrezione acida. Per cui oggi la maggioranza dei medici non mette il sofferente d’ulcera a una dieta rigorosa. Gli dicono di seguire una dieta equilibrata e di mangiare normalmente, evitando solo quei cibi che sembrano dargli fastidio.
Aggiungiamo qualche commento sulla cura chirurgica dell’ulcera peptica. L’intervento chirurgico è indicato soprattutto in caso di complicazioni come perforazione, emorragia o stenosi. Sebbene la decisione di eseguire un intervento debba essere presa caso per caso, in genere l’operazione più sicura ed efficace nel caso dell’ulcera è la vagotomia gastrica selettiva, che comporta solo la resezione di quei minuscoli nervi collegati allo stomaco che causano la secrezione acida. Ma si ricorre all’intervento chirurgico solo come ultima risorsa dato che nella maggioranza dei casi l’ulcera si può curare coi farmaci.
Come evitare l’insorgenza dell’ulcera
Certo se con l’imperfezione abbiamo ereditato la predisposizione all’ulcera non c’è nulla da fare. Ricordando i summenzionati principi, però, ci sono alcuni fatti da mettere in evidenza e che possono aiutare a evitare questo doloroso disturbo. Anzitutto e soprattutto, evitate l’insano vizio del fumo. Secondo, evitate di abusare di quei farmaci che si possono avere senza ricetta, specie quelli contenenti aspirina. Terzo, se si nota che certi cibi, come quelli molto saporiti o la caffeina, danno fastidio allo stomaco, è opportuno evitarli.
Una parola di avvertimento: Anche se gli antiacidi vanno bene per un leggero disturbo di stomaco, quando il dolore persiste e il paziente dimagrisce e comincia ad avere problemi di intestino, è il caso che vada subito dal medico. Potrebbero essere sintomi di un altro disturbo più grave di una semplice ulcera.
Infine — e forse questa è la cosa più importante — la persona predisposta all’ulcera fa bene a prestare attenzione alla saggia esortazione biblica di Proverbi 14:30: “Il cuore calmo è la vita dell’organismo carnale”.
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Una parola di avvertimento:
Anche se gli antiacidi vanno bene per un leggero disturbo di stomaco, quando il dolore persiste, dimagrite e cominciate ad avere problemi di intestino, è il caso che andiate subito dal medico. Potrebbero essere sintomi di un altro disturbo più grave di una semplice ulcera.
[Riquadro a pagina 24]
Per prevenire l’ulcera:
1. Anzitutto, evitate l’insano vizio del fumo
2. Evitate di abusare di quei farmaci che si possono avere senza ricetta, specie quelli contenenti aspirina.
3. Se si nota che certi cibi, come quelli molto saporiti o la caffeina, danno fastidio allo stomaco, è opportuno evitarli.