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  • g84 22/6 pp. 21-23
  • Dovrei smettere di andare a scuola?

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  • Dovrei smettere di andare a scuola?
  • Svegliatevi! 1984
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  • Il valore di un’istruzione
  • La scuola e il lavoro
  • Una persona migliore
  • Dovrei lasciare la scuola?
    I giovani chiedono . . . Risposte pratiche alle loro domande
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    I giovani chiedono
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Svegliatevi! 1984
g84 22/6 pp. 21-23

I giovani chiedono...

Dovrei smettere di andare a scuola?

“LA SCUOLA era noiosa, troppo rigida”, ha detto Walter, “e mi portava via troppo tempo”. Molti giovani sono d’accordo. Walter, tuttavia, decise di interrompere la scuola secondaria superiore. E ora si rammarica di questa decisione. “A volte qualcuno usa parole che non capisco”, dice, “e mi sento stupido. Ho fatto più volte domanda di un posto e non sono riuscito a ottenerlo perché non avevo un diploma”.

Molti giovani si trovano nella triste situazione di Walter. Solo negli Stati Uniti, nel 1980 ce n’erano oltre cinque milioni dai 14 ai 24 anni che avevano interrotto la scuola superiore. Ma perché tanti giovani prendono questa strada?

Antonia interruppe gli studi perché aveva difficoltà a fare i compiti in classe. “Come potevo fare i compiti se non capivo quello che leggevo?” ha chiesto. “Me ne stavo lì seduta e diventavo sempre più ottusa, così piantai tutto”.

Altri studenti, invece, sono scoraggiati dalla crisi morale nella scuola. Per di più alcuni, a causa della violenza nella scuola, hanno la sensazione di dover studiare in un clima di paura. Altri ancora pensano che le classi siano troppo numerose. E una diciottenne di nome Annie, che frequenta una scuola privata, dice: “Insegnano ai ragazzi cose che non hanno nessun senso per loro. Non vengono preparati ad affrontare la realtà della vita, per cui non gliene importa nulla”. Non è dunque strano che uno studente abbia chiesto: “Perché credete che debba continuare a frequentare la scuola e farmi un’istruzione?”

Forse anche tu lo hai pensato. Ciò nondimeno, il fatto di troncare gli studi quali conseguenze potrebbe avere in seguito sulla tua vita? Ci sono buone ragioni per andare a scuola fino a che ti diplomi?

Il valore di un’istruzione

Quando fu chiesto a Michael perché aveva ricominciato ad andare a scuola per ottenere il diploma della scuola superiore, disse: “Mi sono reso conto che avevo bisogno di un’istruzione”. Ma che cos’è un’“istruzione”? Saper leggere, scrivere e far di conto? Essere in grado di enumerare una sorprendente serie di fatti? Queste cose non bastano per fare un’istruzione più di quanto un coltello, una forchetta e un cucchiaio non costituiscano un pasto.

L’istruzione dovrebbe prepararti per riuscire nella vita da adulto. Allen Austill, che è stato preside di una scuola per 18 anni, ha parlato dell’“istruzione che insegna a pensare, a risolvere problemi, a distinguere ciò che è razionale da ciò che non lo è, a usare la fondamentale capacità di pensare lucidamente, a sapere cosa sono i dati e a conoscere i legami fra le parti e il tutto. Che insegna a fare questi giudizi e queste distinzioni, a imparare il modo di imparare”.

E come si inserisce in tutto questo la scuola? Secoli fa il re Salomone scrisse dei proverbi “per dare agli inesperti accortezza, al giovane conoscenza e capacità di pensare”. (Proverbi 1:1-4) Sì, l’inesperienza va di pari passo con la giovinezza. La scuola, peraltro, può aiutarti ad alimentare e a coltivare la capacità di pensare. Si tratta non semplicemente della capacità di enumerare fatti, ma anche di analizzarli ricavandone idee produttive. Molti criticano il modo in cui le scuole impartiscono l’insegnamento; ciò nondimeno la scuola ti costringe a usare la mente. È vero che sul momento il fatto di risolvere problemi di geometria o di imparare a memoria un elenco di date storiche può non sembrarti importante. Ma è interessante ciò che scrive Barbara Mayer in The High School Survival Guide: “Non tutti ricorderanno ogni fatto e ogni nozione che gli insegnanti si dilettano di includere nelle materie d’esame, ma capacità come quella di imparare a studiare e a progettare non saranno mai dimenticate”.

Tre professori universitari che hanno studiato gli effetti a lungo termine dell’istruzione hanno similmente concluso che “i più istruiti hanno una conoscenza più estesa e più profonda non semplicemente di ciò che si legge nei libri, ma anche del mondo contemporaneo, e sono più propensi a ricercare la conoscenza e a mettersi al passo con le fonti di informazione. . . . Si è riscontrato che queste differenze persistono malgrado l’invecchiamento e malgrado siano passati tanti anni da quando si è frequentata la scuola o l’università”. — The Enduring Effects of Education.

È vero che finché si vive si continua a imparare. Il filosofo Lacide cominciò da vecchio a studiare la geometria. Quando gli fu chiesto perché, disse: “Se non la imparo ora, quando la imparerò?” Pensi quindi che se aspetti fino a 25 o 30 anni, o forse anche fino a 35, sarai in una posizione migliore per cominciare a imparare? In effetti, la giovinezza ti dà la massima opportunità che tu abbia di cominciare ad acquistare conoscenza. E qual è la ragione fondamentale addotta da molti giovani per acquistare questa conoscenza?

La scuola e il lavoro

Per Yvonne la risposta era molto semplice. “Andare a scuola è un mezzo per raggiungere un fine”, disse, “e quel fine è trovare un posto”. Sei d’accordo con lei? Molti giovani lo sono, e alcuni hanno detto persino che fra le materie scolastiche avrebbero voluto ce ne fosse una che insegnasse “come fare per trovare lavoro”. Ma indipendentemente dalle materie che studi, per trarne beneficio devi continuare ad andare a scuola e sforzarti di diventare esperto in tutte le discipline scolastiche.

Il saggio re Salomone disse del lavoratore abile: “Si porrà dinanzi ai re; non si porrà dinanzi a uomini comuni”. (Proverbi 22:29) Questo può dirsi ancor oggi. “Se non hai capacità, molte cose della vita possono farti rimanere indietro”, dice Ernest Green del Dipartimento del Lavoro degli USA.

È comprensibile che ci siano scarse probabilità di trovare lavoro per chi interrompe gli studi. Fra i giovani dai 16 ai 24 anni che hanno troncato le scuole superiori, la disoccupazione “è quasi il doppio che fra i loro coetanei che si sono diplomati e quasi il triplo rispetto alla percentuale di disoccupazione in generale”. “Coloro che non continuano gli studi chiudono le porte all’opportunità”, dice F. Philip Rice nel suo libro The Adolescent. E perché? Semplicemente perché chi ha lasciato la scuola probabilmente non ha imparato le cose fondamentali che è necessario conoscere per fare sia pure i lavori più semplici.

Per esempio, Paul Copperman scrive nel libro The Literacy Hoax: “Un recente studio indica che ci vuole approssimativamente un’istruzione scolastica da seconda media per trovare un posto di cuoco, da terza media per trovare un posto di meccanico e da prima o seconda superiore per trovare un posto come commesso”. Egli prosegue: “Ritengo sia ragionevole dedurre che un impiego come insegnante, infermiere, contabile o tecnico richieda un più alto grado di istruzione minima”.

È ovvio quindi che gli studenti che si applicano per imparare le cose fondamentali avranno opportunità molto migliori di trovare lavoro. Ma qual è un altro vantaggio che può derivare dall’andare a scuola e i cui effetti si sentiranno per tutta la vita?

Una persona migliore

Tale vantaggio è quello di imparare a conoscere i propri lati forti e quelli deboli. Michelle, che recentemente ha trovato lavoro nel campo dei computer, ha osservato che la scuola superiore — anche se è stata dura — l’ha aiutata a diventare una persona migliore. Ecco le sue parole: “A scuola ho imparato a lavorare sotto pressione, a dare un esame e a esprimermi”.

‘La scuola mi ha insegnato a valutare gli insuccessi’, dice un’altra ragazza che aveva la tendenza a considerare gli altri, e non se stessa, la causa dei suoi fallimenti. Altri hanno tratto beneficio dalla disciplina del programma scolastico. Molti criticano le scuole per questo, asserendo che ciò soffochi la mente dei giovani. Tuttavia Salomone incoraggiò i giovani a “conoscere la sapienza e la disciplina”. (Proverbi 1:2) Le scuole in cui si osserva la disciplina hanno quindi prodotto molte menti disciplinate, eppure creative.

Pertanto, anche se la scuola elementare e la scuola superiore hanno i loro problemi, cerca di valerti al massimo degli anni in cui le frequenti. Preparati ora per le sfide che la vita presenta! Se vai ancora a scuola impegnati a fondo e valuta attentamente le conseguenze che potrebbe avere il fatto di abbandonarla. Imparare è bello ed è una cosa che non dovresti mai sottovalutare.

[Testo in evidenza a pagina 21]

La giovinezza ti dà la massima opportunità che tu abbia di cominciare ad acquistare conoscenza

[Immagini a pagina 22]

La disciplina che impari a scuola può esserti utile per il resto della vita

[Immagine a pagina 23]

Le prospettive di trovare un posto sono scarse per coloro che non hanno imparato le cose fondamentali che si insegnano a scuola

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