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  • g84 8/7 pp. 16-18
  • Avete detto “Grazie”?

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  • Avete detto “Grazie”?
  • Svegliatevi! 1984
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Impariamo a mostrare gratitudine
  • Siete grati a Dio?
  • Coltivate lo spirito di gratitudine
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1998
  • Grati della nostra “felice speranza”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1981
  • “Rendete grazie per ogni cosa”
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova (per lo studio) 2019
  • Gratitudine per le piccole cose
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1961
Altro
Svegliatevi! 1984
g84 8/7 pp. 16-18

Avete detto “Grazie”?

“SOFFIA, soffia, o vento invernale, tu non sei così inclemente come l’ingratitudine umana”. Questa è senz’altro un’esagerazione! Possibile che l’ingratitudine umana sia più gelida di un rigido inverno? Purtroppo molti, per esperienza personale, sono d’accordo con queste parole di Shakespeare.

Benché temprati dai terribili eventi del nostro secolo, riscontriamo ancora che l’ingratitudine è molto dolorosa perché tocca il fondamentale bisogno che abbiamo gli uni degli altri. Individualmente non possiamo essere capaci di fare tutto ciò che è necessario per vivere. Pochi di noi vorrebbero fare gli eremiti, o potrebbero sopravvivere come tali. Quindi abbiamo bisogno gli uni degli altri.

Perciò quando i nostri sforzi di contribuire al bene comune sono presi per scontati o accettati con aria condiscendente, quando il servizio che paghiamo ci è reso mal volentieri, quando facciamo tutto il possibile per essere gentili solo per ricevere in cambio uno sguardo accigliato o sospettoso, quando la nostra amorevole considerazione per gli altri è presa come un segno di debolezza, in questi casi la loro gelida ingratitudine ci ferisce. Vi è mai capitato?

Cos’è che rende ingrati? Sostanzialmente, l’egoismo, anche se può sembrare un’esagerazione. Ci sono vari gradi di egoismo, naturalmente, che vanno dalla mancanza di considerazione all’egocentrismo. La persona sconsiderata può meravigliarsi o addirittura dolersi se le viene fatto notare che è stata ingrata, mentre l’egocentrico non si preoccupa affatto. In entrambi i casi, è ovvio che dev’esserci un difetto da correggere.

Impariamo a mostrare gratitudine

Cosa possiamo fare per imparare a mostrare gratitudine? Anzitutto non prendiamo mai per scontato nessun gesto gentile. È difficile dire semplicemente “grazie”, e dirlo di cuore? In alcuni luoghi a causa di un’errata tradizione si pensa sia superfluo dire “per favore” oppure “grazie”. Tuttavia la Bibbia ci consiglia di ‘mostrarci grati’. — Colossesi 3:15.

Inoltre possiamo approfondire la nostra riconoscenza per quello che gli altri fanno per noi. Con “altri” si intende quasi tutti coloro coi quali abbiamo contatti, specialmente i familiari, quelli che ci sono più vicini. Una moglie lavora sette giorni la settimana facendo la spesa, lavando, preparando da mangiare, pulendo, avendo cura dei bambini. Che maratona! Mostriamo con i fatti, nonché con le parole, che l’apprezziamo? Oppure, con il passare degli anni, abbiamo finito per prendere le sue fatiche quasi per scontate? Vi siete chiesti di recente: mostro con le mie parole di apprezzare vivamente tutto quello che lei fa per rendere la nostra casa un rifugio dal crudele mondo esterno? D’altra parte, le mogli mostrano di apprezzare appieno le fatiche del marito per guadagnare il pane nelle difficili e spesso scoraggianti condizioni in cui deve lavorare ogni giorno?

Di questi tempi, quando molte mogli lavorano fuori, ci sono ulteriori motivi di tensione. Le numerose faccende domestiche devono essere fatte la sera e nel fine settimana. A soffrirne a volte è la gratitudine. Quando si è stanchi si fa presto a perdere la calma per un nonnulla e si ha poco tempo per le cortesie e le gentilezze. In tali circostanze tutti nella famiglia devono essere pronti a mostrare indulgenza e a perdonare.

E che dire dell’essere grati ai figli? È una soddisfazione vederli crescere fisicamente e mentalmente, accettare l’addestramento e le cure; vederli impegnarsi nei lavori di casa perché avete insegnato loro che fanno parte della famiglia; rendervi conto che hanno fiducia in voi; sentire il loro abbraccio affettuoso mentre date loro il bacio della buona notte. Sì, abbiamo molte ragioni per essere grati ai nostri figli, grati alla loro madre che dedica tanto tempo a educarli e, soprattutto, grati a Dio poiché è Lui che ha dato origine alla famiglia.

Al di fuori della famiglia, ci sono i colleghi di lavoro e molti che ci offrono servizi di varie specie i quali contribuiscono tutti al nostro benessere. Quindi dovremmo essere grati anche per quello che essi fanno. Di solito possiamo contraccambiarli con qualche gentilezza. Può bastare un sorriso o un cordiale “grazie”. La cosa importante è di non essere così affaccendati o così preoccupati da dimenticare di esprimere sincera riconoscenza. Mostrate che, indipendentemente dall’eventuale pagamento del servizio reso, apprezzate quello che è stato fatto per voi e lo spirito con cui è stato fatto. In tal modo renderete felici gli altri, e questo è un ottimo obiettivo da prefiggersi nella vita.

Siete grati a Dio?

Nel capitolo 17 di Luca leggiamo di dieci lebbrosi che incontrarono Gesù e implorarono misericordia da lui. Avendo intenzione di guarirli, disse loro di presentarsi ai sacerdoti come richiedeva la Legge. Mentre se ne andavano “avvenne la loro purificazione”. Ma solo uno tornò indietro per ringraziare Gesù e glorificare Dio per essere stato liberato.

Gesù avrebbe potuto rimanere deluso. “Dove sono dunque gli altri nove?” chiese. “Non s’è trovato nessuno che ritornasse a rendere gloria a Dio eccetto quest’uomo di un’altra nazione?” (Luca 17:11-19) I nove trascurarono di esprimere gratitudine per qualcosa che significava tanto per loro, la liberazione da una malattia così temuta come la lebbra. Gesù ritenne opportuno richiamare l’attenzione su questo fatto. Ma com’è piacevole notare il diverso comportamento del samaritano che tornò indietro per manifestare così esplicitamente la sua gratitudine!

Comunque, voi personalmente cosa ne pensate del rendere grazie e gloria a Geova Dio e a suo Figlio? Pensate che ci sia qualcosa di cui essere grati?

Evidentemente ai giorni dell’apostolo Paolo molti pensavano di no, poiché ai conservi cristiani di Roma disse: “Ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato. . . . Essi sono dunque inescusabili perché, pur conoscendo Dio, non gli hanno dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio”. — Romani 1:19-21, CEI.

Anche oggi, quante persone sono cieche e ingrate? Può darsi che siate una di loro?

Un cuore grato abbellisce la persona. Esso dà pace e soddisfazione a chi lo coltiva. Arricchisce la personalità e fa ottenere la benedizione di Dio. “Grazie” è una parola semplice che riscalda il cuore. Perciò esprimete generosamente gratitudine sia con le parole che con i fatti se volete rallegrare il cuore di Dio e dei vostri simili.

[Immagine a pagina 16]

I mariti riconoscenti non prendono per scontato il lavoro della moglie

[Immagine a pagina 17]

“Per favore” e “grazie” dovrebbero essere normali espressioni di buona educazione

[Immagini a pagina 18]

Abbiamo tante ragioni per essere grati ai nostri figli

Un “grazie” per i servizi resici ogni giorno può significare tanto

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