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  • g85 22/1 pp. 13-16
  • La voce: un dono meraviglioso

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  • La voce: un dono meraviglioso
  • Svegliatevi! 1985
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Svegliatevi! 1985
g85 22/1 pp. 13-16

La voce: un dono meraviglioso

‘NELL’APPARATO respiratorio sono incorporate le parti essenziali di molti strumenti musicali. Il diaframma è una risonante pelle di tamburo. Le corde vocali, che vibrano quando si parla o si canta, sono corde di violino. L’apparato respiratorio, che provvede al passaggio dell’aria dai polmoni attraverso la trachea, la laringe, il naso, i denti e le labbra, produce i suoni degli strumenti a fiato. Il corpo umano racchiude un’orchestra’.

Così si esprime l’insegnante di un corso per il miglioramento della voce, con parole ben scandite e toni ricchi di risonanza. ‘Pensate alla vostra voce come a un eccezionale strumento musicale mentre esaminiamo alcuni dei complessi aspetti che concorrono a produrla’. Addita un cartellone appeso alla parete.

I due polmoni, di consistenza spugnosa, sono protetti dalla gabbia toracica. Sono separati dal sottostante addome da un muscolo a forma di cupola, il diaframma. ‘Il diaframma’. Tira un profondo respiro e con le dita rigide preme nel punto fra l’addome e il torace. ‘Sentitelo’, dice ansando. ‘Sentite il diaframma espandersi quando respirate profondamente. È importante sapere dov’è il diaframma e cos’è’.

Quando respiriamo, ci vien detto, il diaframma si abbassa e si appiattisce orizzontalmente. Nello stesso tempo, i muscoli intercostali si sollevano e aprono la gabbia toracica davanti e dietro. La pressione dell’aria nei polmoni si abbassa. L’aria esterna vi entra. Abbiamo inspirato.

Quindi il diaframma si rilassa. Gli organi sottostanti premono verso l’alto. I muscoli della gabbia toracica si rilassano. Le costole premono verso l’interno. I polmoni vengono compressi. L’aria è espulsa. Abbiamo espirato.

Come fa l’aria espirata a produrre il suono della voce?

‘Quando il medico vi guarda in bocca avvalendosi del suo specchietto’, dice l’insegnante, ‘vede in fondo alla gola una specie di triangolo. Da due lati è delimitato da membrane mobili chiamate corde vocali che durante la respirazione vibrano. I suoni che producono danno origine alla voce. Questa struttura triangolare è la laringe’.

La diversa lunghezza e larghezza delle corde vocali spiega in parte perché la voce di una persona differisce da quella di un’altra. Le corde vocali si possono regolare per ottenere variazioni di tono. Il volume dipende da quanto amplifichiamo le vibrazioni. Non facciamo nessuno sforzo cosciente nel parlare e nel respirare. Ma più comprendiamo questa meravigliosa “valvola”, e come l’intero apparato respiratorio serve alla sua funzione, meglio possiamo usare e controllare la voce.

La vostra voce è per natura gradevole all’orecchio? È vibrante? Risonante? Varia? Se è priva di qualche buona qualità o è guastata da qualche caratteristica sgradevole, è probabile che con uno sforzo cosciente possiate migliorarla. Il controllo della voce dipende dal controllo della respirazione, dalla posizione del corpo e dall’addestramento cosciente dei muscoli interessati in parti come viso, mascelle, lingua, labbra, collo, spalle, anzi, nel corpo intero.

Per esempio, se la laringe è sotto sforzo, forse a causa della mascella tesa o dei muscoli tesi del collo o delle spalle, la qualità del tono può essere alterata. Se a questo si aggiungono una respirazione difettosa e un’errata posizione del corpo, la voce può soffrirne in innumerevoli modi.

Respirazione diaframmatica

Per una buona “orchestrazione” bisogna prestare attenzione all’intero apparato respiratorio. Ma cominciamo dal ruolo del diaframma. Nella normale respirazione inspiriamo circa mezzo litro d’aria, intorno a un ottavo della capacità dei nostri polmoni. Come possiamo sfruttare la restante capacità?

Ebbene, dobbiamo letteralmente arrivare sin in fondo. Dobbiamo cioè respirare fino al fondo dei polmoni. La parte più ampia dei polmoni si estende al di sotto della gabbia toracica. Per respirare profondamente non serve tirare in fuori il petto e gonfiare le spalle. Respirare profondamente significa sentire anzitutto gonfiarsi la parte attorno alla vita, mentre l’area toracica si espande insieme ad essa. Questa è la respirazione diaframmatica. L’aria raggiunge la base dei polmoni e vi rimane di riserva, il che consente un facile ed equilibrato flusso d’aria, verso l’interno e verso l’esterno. Con questa riserva d’aria che fa da cuscinetto, il diaframma può alzarsi e abbassarsi liberamente. Il cuscino d’aria conferisce maggiore scioltezza a tutta la parte superiore del corpo. Ma perché vi rimanga dobbiamo mantenere il corpo in posizione eretta, cosa che può richiedere alcuni esercizi.

Bernice Loren, nel suo libro Effective Speaking (Parlare in modo efficace), dice che gli esercizi per correggere la posizione del corpo e per addestrarsi a parlare sono sorprendentemente simili a quelli “raccomandati nelle riviste di bellezza per eliminare il doppio mento, raddrizzare le spalle”, ecc. La sua prima lezione per la corretta posizione del corpo e la corretta respirazione non richiede uno sforzo, ma solo di “lasciarsi andare”. “Lasciate cadere e ricadere in avanti la testa otto volte dal punto in cui la base del cranio si congiunge con la spina dorsale”. Quindi lasciatela cadere più in avanti dal punto in cui collo e spalle si congiungono; poi lasciate cadere in avanti la testa e la parte superiore del torace da un certo punto fra le scapole; quindi lasciate cadere la testa e la gabbia toracica dal punto della vita; quindi flettete le ginocchia con un movimento di rimbalzo, mantenendo elastico il corpo; e infine rialzatevi gradualmente sulle caviglie, poi sulle ginocchia e le cosce, fino a stare in posizione totalmente eretta, tendendo via via ogni vertebra della spina dorsale.

Un ottimo modo per rilassare i muscoli facciali è quello di sorridere liberamente. Mantenete la lingua molle e appiattita in fondo. Pensate alla lingua come se fosse collegata al diaframma. In questo modo si allenta la tensione dei muscoli della mascella, del collo e delle spalle.

Le labbra e la lingua

Qualche osservazione sulla lingua. È l’organo che partecipa più attivamente alla fonazione. È una complessa massa di muscoli che può muoversi in molte direzioni e assumere molte forme. La lingua adotta una posizione diversa per ogni vocale, e serve a formare oltre metà delle consonanti.

Questo non vuol dire però che le labbra rimangano rigide e immobili come un becco d’anatra. Specialmente il labbro superiore dovrebbe fare una ginnastica continua e formare archi, cerchi, dilatarsi, produrre ora esplosioni, ora implosioni. I movimenti delle labbra completano molte vocali. Le labbra sono l’“estremità di una tromba”, in quanto danno gli ultimi tocchi a parecchie consonanti. Anch’esse devono essere rilassate, flessibili ed elastiche.

Come si produce risonanza

Avendo corretto la posizione del corpo per non ostacolare la libera e facile respirazione, in fondo al diaframma, accertiamoci di non ostacolare in alcun altro modo la produzione della voce. ‘Respiriamo col diaframma’. Mascelle, collo e spalle sono interamente rilassati. Cominciamo a emettere il respiro, producendo un suono di hhhhhhhh, combinandolo poi con un suono di mmmmmmmm. Immaginate che questo suono, hhhmmm, passi attraverso la gola e sopra il palato, raggiungendo il setto nasale. Passando leggermente la punta delle dita sulla clavicola, sulla gola e nell’area nasale, avvertiamo le vibrazioni. Stiamo producendo risonanza.

La nostra insegnante illustra il punto con tono vibrante: ‘Una voce chiara e gradevole deriva dall’orchestrazione di tutte quelle parti del corpo che concorrono alla formazione della parola. Il suo proprietario visualizza l’azione del diaframma come se fosse collegato con i muscoli facciali e non ci fosse nulla fra l’uno e gli altri, come se tutto, dal diaframma fino agli occhi, partecipasse alla formazione della parola’.

L’apparato della fonazione, con la sua meravigliosa complessità, può incorporare i princìpi che sono alla base di un’intera serie di strumenti musicali. Ma ciascuno strumento costruito dall’uomo è stato progettato. Sarebbe ragionevole pensare che la nostra voce non abbia avuto un Progettista? “Chi ha dato una bocca all’uomo?”, chiese una volta Geova a un uomo, e poi rispose: “Non sono forse io?” La voce e la capacità di comunicare mediante la parola sono davvero un meraviglioso dono di Dio. (Esodo 4:11, CEI) — Da un collaboratore.

[Testo in evidenza a pagina 15]

Un modo per ascoltarsi è quello di parlare in un angolo tenendo le mani a coppa dietro gli orecchi. Un registratore servirebbe ancor meglio allo scopo

[Riquadro/Immagini a pagina 14]

LA VOCE SI PUÒ MIGLIORARE

Prendete l’abitudine di stare in posizione eretta

Riempite prima la parte inferiore dei polmoni. Non limitatevi a tirare in fuori il petto

Praticate la respirazione diaframmatica

Rilassate i muscoli della mascella, del collo e delle spalle

Tenete la lingua molle e appiattita in fondo. Le labbra devono essere rilassate, flessibili ed elastiche

Esercitate la lingua e le labbra

[Immagine a pagina 13]

POLMONI

DIAFRAMMA

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