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  • g85 22/8 pp. 8-10
  • I messia politici hanno portato la pace?

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  • I messia politici hanno portato la pace?
  • Svegliatevi! 1985
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Il messia italiano
  • Un’èra di terrore
  • “Devono essere uccisi come porci!”
  • La II guerra mondiale e altri cataclismi
  • La fine di un sogno
    Svegliatevi! 1985
  • Parte III: 1935-1940 La lenta agonia della Lega delle Nazioni
    Svegliatevi! 1987
  • Il sogno di pace prende forma
    Svegliatevi! 1985
  • Parte VI: Camicie nere e svastiche
    Svegliatevi! 1990
Altro
Svegliatevi! 1985
g85 22/8 pp. 8-10

I messia politici hanno portato la pace?

L’EX PRESIDENTE americano Woodrow Wilson fu uno dei negoziatori della pace dopo la prima guerra mondiale. Fu considerato da alcuni come “altruistico propugnatore di un nuovo ordine mondiale basato sulla giustizia e sulla giusta considerazione per le aspirazioni di tutti gli individui”. La sua risposta ai problemi della pace mondiale fu la Lega o Società delle Nazioni. Egli nutriva grandi speranze per questo suo progetto personale.

Una narrazione dice: “A un certo punto sbalordì [il primo ministro inglese] Lloyd George e [il primo ministro francese] Clemenceau spiegando come la lega avrebbe stabilito quella fratellanza fra gli uomini che il cristianesimo non era riuscito a stabilire”. Perché Cristo Gesù non vi era “riuscito”? Wilson rispose: “Egli insegnò l’ideale senza escogitare nessun mezzo pratico per realizzarlo. Questa è la ragione per cui propongo un sistema pratico per realizzare i Suoi fini”.

Wilson fu proclamato dalla stampa francese “sommo sacerdote dell’ideale, propugnatore della Lega delle Nazioni, benefattore dell’umanità, pastore della vittoria e legislatore di pace”. Ancora una volta gli uomini furono indotti a sperare e a confidare negli uomini politici e nei loro progetti per portare un “nuovo ordine mondiale”. La Lega delle Nazioni portò pace duratura? O contribuì al sorgere di un’èra caotica?

Il messia italiano

Subito dopo l’istituzione della Lega sorsero altri messia politici che causarono sofferenze a milioni di persone. Nel 1922 in Italia salì al potere Benito Mussolini, un avido lettore di Machiavelli. Il fascismo da lui instaurato fu accolto come “la vera religione”. Eppure introdusse un’èra di “violenza e imbrogli e inganni nelle elezioni”, dichiara lo storico Palmer. Il prof. Gentile, eminente filosofo italiano del fascismo, ‘elogiò l’impiego della violenza, perfino la violenza dei fascisti armati di manganello, quando era usata nell’interesse dello stato’. Egli dichiarò che tale violenza è ‘voluta da Dio e da tutti gli uomini che credono in Dio e nella legge che Dio vuole senz’altro per il mondo’.

Era questa un’espressione del codice di condotta di Cristo o delle massime di Machiavelli? Chi di loro due disse: “È molto più sicuro essere temuto che amato”? Non certo Gesù Cristo! Invece egli insegnò: “Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. — Giovanni 13:35.

Nel 1935, con la benedizione della Chiesa Cattolica, l’Italia fascista invase e sconfisse l’Etiopia. Cosa fece a questo proposito la messianica Lega di Wilson? “La Lega delle Nazioni non riuscì neppure stavolta . . . a fornire un meccanismo atto a compiere un’azione disciplinare nei confronti di un’ostinata Grande Potenza”. — A History of the Modern World, di R. R. Palmer.

Un’èra di terrore

Nel 1933 Adolf Hitler, che era stato un oscuro cattolico austriaco, era ormai diventato cancelliere della Germania. Non aspettò molto a esprimere il suo disprezzo per la Lega delle Nazioni e per il Trattato di Versailles, le cui condizioni a suo avviso erano state così umilianti per la Germania nel 1919. Fece ritirare la Germania dalla Lega, respinse le limitazioni imposte dal Trattato e diede inizio alla ricostruzione delle forze armate tedesche.

Nel suo manifesto politico intitolato Mein Kampf (La mia battaglia), Hitler spiegò perché in seguito ricorse al terrore spirituale basato sulle menzogne e sulla calunnia: “Questa tattica si basa su un calcolo preciso della debolezza umana, ed è quasi matematicamente certo che avrà successo . . . Allo stesso modo mi resi conto dell’importanza del terrore fisico sia nei confronti del singolo che della massa”.

Hitler istituì la Gestapo che, insieme alle SS, divenne uno strumento di terrore. Perseguitando spietatamente le minoranze, ottenne il rispettoso timore della maggioranza senza provocarne l’odio. Questa maggioranza non tanto silenziosa acclamò Hitler come proprio Führer. Indipendentemente dalla religione professata, la maggioranza chiuse un occhio e si adeguò. Le massime di Machiavelli divennero ancora una volta una realtà politica.

Dal 1936 in poi Hitler seguì una politica di annessione e invasione che portò all’occupazione della Renania, di Danzica, dell’Austria e della Cecoslovacchia. Tutto questo fu il preludio di un caos molto più grande.

“Devono essere uccisi come porci!”

Nel 1936 il generale fascista Franco diresse una rivolta contro il governo repubblicano di sinistra di Madrid. L’insurrezione spagnola fu benedetta dalla Chiesa Cattolica come fosse una santa crociata. Col tempo, secondo lo scrittore C. L. Sulzberger, Hitler e Mussolini mandarono 85.000 soldati in appoggio all’esercito di Franco. Aerei tedeschi bombardarono alcune città spagnole.

Antonio Bahamonde, uno dei principali aiutanti di un generale di Franco, commentando le carneficine e i massacri dei prigionieri, disse che i generali di Franco “sapevano molto bene che solo con la forza del terrore . . . avrebbero potuto dominare la popolazione . . . È il terrore sotto la maschera dell’ordine, e l’ordine è l’ordine del cimitero”. Un altro generale disse senza tante cerimonie: “Gli uomini della strada sono porci. Devono essere uccisi come porci!” (Miracle of November, Madrid’s Epic Stand 1936, di Dan Kurzman) Questi uomini erano ufficiali di un esercito conquistatore formato essenzialmente di cattolici. Nel nome della convenienza politica, approvavano l’omicidio.

Come in tutte le guerre, furono commesse atrocità da ambo le parti. Ancora una volta venne a galla il frutto di una politica ispirata dall’odio e spalleggiata dalla religione. A pagarne il prezzo fu il popolo. La guerra civile spagnola, che durò tre anni, fece oltre mezzo milione di morti. La guerra spagnola alzò il sipario su una tragedia molto più grande, la seconda guerra mondiale.

La II guerra mondiale e altri cataclismi

Quando Hitler invase la Polonia nel settembre del 1939, la Gran Bretagna e la Francia dichiararono guerra alla Germania. L’umanità si trovò nuovamente in un colossale vortice di distruzione e di sofferenze. La politica, appoggiata dalla grande industria, aveva ancora una volta tradito l’uomo della strada.

Perché c’era di mezzo la grande industria? In politica il denaro significa potere e la grande industria ha i soldi. Senza di essi Hitler forse non sarebbe mai diventato cancelliere della Germania. Nel suo libro Storia del Terzo Reich, William Shirer scrisse: “Negli ultimi anni ’20 alcuni grandi industriali bavaresi e renani cominciarono a far affluire denaro nel partito, attratti dall’opposizione del suo capo ai marxisti e ai sindacati”. — Giulio Einaudi ed., 1962, trad. di G. Glaesser; Volume I, p. 207.

La seconda guerra mondiale produsse un altro frutto della crudeltà dell’uomo nei confronti del suo simile. Quanti morti ci furono nei sei anni di massacri provocati dalla politica? Alcune stime dicono 55 milioni. Altri milioni rimasero “paralizzati, ciechi, mutilati, senza tetto, orfani e in povertà”. (The People’s Chronology, di James Trager) La politica “bestia selvaggia” aveva colpito ancora!

Per stabilire una pace duratura sulla terra, nel 1945 politici delle principali potenze mondiali proposero una Lega rimessa a nuovo, l’Organizzazione delle Nazioni Unite. Eppure da quella data ci sono state nel mondo almeno 62 guerre, guerre civili, rivoluzioni ed epurazioni che hanno causato milioni di morti e feriti, tutto in nome delle divergenze ideologiche politiche.

Il prof. Palmer ha scritto appropriatamente: “Dal 1914 il mondo dell’umanità si trova nella morsa di . . . un cataclisma. La prima guerra mondiale, i problemi postbellici, la rivoluzione russa, quella cinese, quella turca e altre, la grande depressione, il susseguirsi di dittatori, la seconda guerra mondiale, la seconda serie di cambiamenti rivoluzionari e di problemi postbellici fanno tutti parte dello stesso processo di riassestamento, . . . che non è ancora finito, e per cui il termine ‘cataclisma’ non è abbastanza forte”.

Ora, nel 1985, sembra che il mondo sia diviso essenzialmente in due grandi campi politici opposti. All’interno di questi allineamenti c’è ancora una gran varietà di sistemi politici e sociali, che vanno dalle dittature militari ai regimi democratici. Le ideologie contrastanti minacciano di provocare un olocausto nucleare mondiale, un cataclisma che la maggior parte del genere umano non vuole.

Anche se ci sono uomini politici sinceri che lavorano per il bene dell’umanità, bisogna ammettere tuttavia che la politica divisiva ci ha portati sull’orlo dell’estinzione. C’è una via d’uscita? C’è un governo o una forma di dominio che possa veramente unire la famiglia umana nella vera pace e nel rispetto reciproco?

[Immagine a pagina 8]

Il presidente Wilson propose la Lega delle Nazioni come ‘sistema pratico per realizzare i fini di Cristo’

[Fonte]

National Archives

[Immagine a pagina 9]

Il fascismo di Benito Mussolini impiegò la violenza negli interessi dello stato

[Fonte]

National Archives

[Immagine a pagina 9]

Adolf Hitler si servì del terrore per conservare il potere

[Fonte]

National Archives

[Immagine a pagina 10]

Il generalissimo Franco accettò l’appoggio di Hitler e di Mussolini

[Fonte]

National Archives

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