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  • g85 22/9 pp. 23-25
  • Una bevanda salata che salva la vita!

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  • Una bevanda salata che salva la vita!
  • Svegliatevi! 1985
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Svegliatevi! 1985
g85 22/9 pp. 23-25

Una bevanda salata che salva la vita!

Dal corrispondente di “Svegliatevi!” nella Sierra Leone

Cominciava a far sera quando la piccola Jeneba di due anni si lamentò che le faceva male la pancia. Comunque la madre, Mariama, non si preoccupò troppo. Jeneba aveva già avuto attacchi di dissenteria. Questa volta sarebbe stato lo stesso.

Ma la diarrea persisté: le scariche, acquose e incontrollabili, si susseguivano a brevi intervalli. Poi le venne il vomito. Jeneba perdeva rapidamente le forze. Mariama si mise la bimba sulle ginocchia a pancia in giù e le massaggiò la schiena, ma questo non le fu di grande aiuto.

Con l’approssimarsi del mattino Jeneba giaceva esausta per terra: ansimante, debole, col cuore che le batteva all’impazzata, la testa che si muoveva incessantemente da una parte all’altra, i begli occhi bruni infossati e semichiusi, le guance incavate, la bocca riarsa. E Mariama era nell’assoluta impossibilità di aiutarla.

Il sorgere del sole fu accolto dal pianto. Jeneba era morta.

QUAL è la massima causa di morte di bambini e neonati? Ci crediate o no, è la disidratazione, la disidratazione causata dalla comune diarrea.a Ogni anno causa la morte di cinque milioni di bambini al di sotto dei cinque anni: circa uno ogni sei secondi. Nei paesi in via di sviluppo, toglie la vita a un bambino su 20 al di sotto dei cinque anni. E nelle nazioni economicamente sviluppate, fra le ragioni per cui i bambini vengono ricoverati in ospedale — operazioni chirurgiche escluse — la diarrea è seconda solo alle affezioni delle vie respiratorie.

Per colmo dell’ironia, però, la maggior parte di queste sofferenze e di questi decessi si potrebbero evitare con una semplice bevanda salata.

In che modo? Anzitutto, non è la diarrea a uccidere. Di solito si risolve da sola senza alcuna cura. Il problema è che la diarrea provoca una perdita di liquidi e di sali, per cui l’organismo si disidrata. Se si perdono troppi liquidi senza che vengano sostituiti, ne consegue la morte.

Si calcola che nel mondo in via di sviluppo 500 milioni di bambini contraggano ogni anno la diarrea. Nelle aree povere il bambino medio può esserne colpito tre o quattro volte all’anno. Spesso, però, si tratta solo di un disturbo lieve. Ma a volte bastano poche ore, come avviene col colera, per provocare la disidratazione e la morte. Purtroppo è difficile stabilire nei primi stadi se metterà in pericolo la vita o no. Perciò è essenziale che i genitori non solo riconoscano lo stato di disidratazione, ma sappiano anche come intervenire in fretta per prevenirlo e porvi rimedio. — Vedi le pagine 24 e 25.

Come si sostituiscono i liquidi perduti?

Se volete mantenere l’acqua a un certo livello in un secchio che perde non fate altro che continuare ad aggiungere acqua. Lo stesso avviene con il bambino che ha la diarrea: bisogna ripristinare i liquidi nel suo corpo. Questo processo si chiama reidratazione.

Fino a pochi anni fa lo si faceva introducendo direttamente nelle vene una soluzione salina (terapia per via endovenosa). Era una terapia efficace e resta tuttora il miglior trattamento per i bambini in avanzato stato di disidratazione, ma presenta problemi. È costosa e richiede personale specializzato e strutture sofisticate, che di solito si trovano solo nei centri sanitari e negli ospedali. Il bambino sofferente potrebbe trovarsi molto lontano. Perciò questa terapia non è alla portata della maggioranza di coloro che ne hanno bisogno.

Comunque sia, particolarmente dagli anni ’60 esiste una terapia più sicura, più semplice e meno costosa del metodo per via endovenosa. È detta terapia reidratante per via orale. Come la terapia per via endovenosa, questa ripristina i liquidi e i sali perduti. Ma invece di iniettare i liquidi nelle vene del bambino, gli si possono dare da bere.

Perché non ci si era pensato prima? Ci si era pensato. Il problema era che la diarrea non solo fa perdere i liquidi all’organismo, ma ne limita anche la quantità assorbita attraverso la parete intestinale. Quindi bere semplicemente dei liquidi non serviva, perché la maggior parte passava attraverso il corpo e ne usciva.

Ma poi, per caso, fu fatta un’importante scoperta. Scienziati medici che studiavano i metodi di reidratazione per via orale aggiunsero zucchero alle soluzioni saline per renderle più gradevoli al palato. Così facendo scoprirono che il corpo assimilava non solo lo zucchero ma anche i sali e l’acqua indispensabili per la vita! Lo zucchero fu come una chiave che portò alla soluzione del problema. Quando fu somministrata una soluzione con le dosi giuste, si scoprì che lo zucchero poteva accrescere il grado di assorbimento di 25 volte!

Interessante? Lancet, importante periodico medico inglese, definì la scoperta “potenzialmente il più importante passo avanti compiuto dalla medicina in questo secolo”. E l’UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia) la chiamò “una delle più semplici eppure più importanti conquiste nella storia della scienza”.

Perché? Perché ora i genitori possono curare i figli a casa! Non occorre nessuna speciale attrezzatura né una grande preparazione. E costa anche poco. In commercio si trovano pacchetti di sali reidratanti da somministrare per via orale che costano poche lire ed è sempre più facile trovarli attraverso vari programmi e organizzazioni sanitarie. I genitori non devono far altro che mischiare i sali con acqua e far bere la soluzione al bambino.

Ma che fare se questi sali già confezionati non sono disponibili? I genitori possono preparare da soli la bevanda reidratante con ingredienti che hanno in casa. Anche se le soluzioni fatte in casa non sono efficaci quanto quelle ottenute con il preparato, in mancanza d’altro vanno bene. I medici dubitano della loro efficacia quando lo stato di disidratazione è avanzato, ma la maggioranza è d’accordo che le soluzioni preparate in casa svolgono un ruolo essenziale se somministrate quando la diarrea è agli inizi.

Perché i bambini continuano a morire

Sebbene il metodo reidratante per via orale dia ottimi risultati, c’è sempre il problema di come metterlo alla portata della comunità mondiale. Quale progresso si sta facendo? Negli ospedali questo metodo sta rapidamente sostituendo la terapia per via endovenosa come cura preferita nella maggioranza dei casi di disidratazione. Alla fine del 1983, oltre 30 paesi in via di sviluppo avevano iniziato programmi con questo metodo, e almeno 20 si preparavano a produrre da soli i sali reidratanti da somministrare per via orale. E molte organizzazioni sanitarie internazionali sono impegnate a diffondere informazioni a questo proposito. I risultati sono stati positivi. In studi effettuati sul campo in tutte le parti del mondo si è riscontrato che, dove la terapia è stata incoraggiata, i decessi per disidratazione sono diminuiti del 50-60 per cento! Ad ogni modo, se si tiene presente che ogni anno mezzo miliardo di bambini sono colpiti da diarrea, produrre confezioni di sali da mettere a disposizione di tutti è un’impresa gigantesca.b

Ma non potrebbero i genitori preparare le soluzioni in casa? Purtroppo sale, zucchero e misurini non si trovano dappertutto. E anche quando ci sono, la bevanda reidratante dev’essere preparata ad arte. Se, ad esempio, si mette troppo zucchero nella soluzione, l’assorbimento diminuisce e la diarrea può acutizzarsi. Anche un’eccessiva quantità di sale è pericolosa. Poi c’è il fatto della quantità da somministrare. Una dose troppo grande può far perdurare la diarrea. Se la dose è troppo piccola il processo di disidratazione continua.

C’è poi il grosso problema di cambiare la mentalità della gente. Molti sono riluttanti a provare questo metodo. Alcune madri pensano ancora che la miglior cura per la diarrea sia quella di smettere di dare da mangiare e da bere ai loro bambini. Altre seguono il consiglio dello stregone locale, con tragici risultati.

Si deve poi ricordare che questa è solo una terapia. Non arresta né previene la diarrea. Per eliminare le malattie che causano diarrea bisogna affrontare problemi mondiali come acqua inquinata, servizi igienici e igiene.c Si deve anche porre fine alla denutrizione, poiché si crea un circolo vizioso in cui la denutrizione causa diarrea e la diarrea causa denutrizione.

I cristiani però sanno che la soluzione definitiva sarà portata dal Regno di Dio, che eliminerà completamente la denutrizione, le malattie e perfino la morte. (Rivelazione 21:4; Salmo 72:16) Nel frattempo, la terapia reidratante per via orale continua ad essere un’arma semplice ma efficacissima per combattere questo disturbo che uccide milioni di bambini.

[Note in calce]

a Finora sono stati scoperti 25 diversi parassiti, virus e batteri che causano diarrea. Questo, oltre ad altri fattori, rende difficile dare una definizione esatta della diarrea. Grosso modo, però, si può definire diarrea l’emissione di feci liquide, o acquose, più di tre volte al giorno.

b La produzione annua è ora di circa 80 milioni di sacchetti.

c Gli studi mostrano che le infezioni diarroiche si possono ridurre del 50 per cento se ci si lava le mani con acqua e sapone dopo aver fatto uso del gabinetto e prima di toccare il cibo.

[Testo in evidenza a pagina 24]

“Potenzialmente il più importante passo avanti compiuto dalla medicina in questo secolo”. — Lancet

[Testo in evidenza a pagina 24]

“Una delle più semplici eppure più importanti conquiste nella storia della scienza”. — UNICEF

[Riquadro a pagina 24]

Norme per la cura dei bambini affetti da diarrea

Non smettete di alimentarli: Gli si devono dare cibi liquidi. Tè, acqua di riso, acqua d’orzo e brodi fanno bene. Abbiate a disposizione acqua da bere. Continuate ad allattare i bambini che prendono il latte materno. Si dovrebbero dare al bambino pasti normali non appena è in grado di mangiare. È meglio dare da mangiare poco ma spesso. Fanno bene i cibi facilmente digeribili e ricchi di calorie come cereali cotti e banane.

Somministrate sin dall’inizio per via orale la bevanda reidratante: Si ripristinano così i liquidi perduti e si previene la disidratazione. Quando è possibile, usate i sali reidratanti da somministrare per via orale che si trovano in commercio. Se non si trovano, preparate la seguente soluzione (È importante essere accurati nel dosare gli ingredienti!):

Sale da tavola: Un cucchiaino raso

Zucchero: Otto cucchiaini rasi

Acqua: Un litro

Posologia: La quantità somministrata dovrebbe corrispondere approssimativamente a quella dei liquidi perduti. In linea di massima, una tazza di bevanda reidratante per ogni scarica liquida; metà dose per i bambini piccoli. (Ai neonati si può somministrare la soluzione col cucchiaio). LASCIATE CHE IL BAMBINO NE BEVA QUANTA NE VUOLE!

Quando smettere di somministrare la bevanda reidratante: Di solito non appena la diarrea cessa o quando il bisogno di bere la bevanda reidratante diminuisce.

Quando ricorrere al medico:

Quando ci sono evidenti segni di disidratazione.

Quando la persona non riesce a bere.

Quando la diarrea continua da quattro giorni senza che si veda alcun miglioramento (o dopo un giorno nel caso di neonati colpiti da diarrea acuta).

In caso di forte vomito.

[Riquadro a pagina 25]

Segni di disidratazione acuta

Poca urina o niente

Rapido calo di peso

Bocca asciutta

Fontanella incavata nei neonati

Occhi infossati

Polso debole e veloce

Perdita di elasticità della pelle

Se quando sollevate la pelle con due dita la lasciate cadere, la pelle non torna normale, il bambino è disidratato

Fonte: Where There Is No Doctor, di D. Werner, Londra, 1981, pagina 159.

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