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  • Perché la teologia della liberazione non risolve il problema

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  • Perché la teologia della liberazione non risolve il problema
  • Svegliatevi! 1988
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  • Una teoria errata
  • Cosa può veramente aiutare i poveri?
  • La teologia della liberazione: una soluzione per il Terzo Mondo?
    Svegliatevi! 1987
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1995
Altro
Svegliatevi! 1988
g88 8/9 pp. 22-23

Il punto di vista biblico

Perché la teologia della liberazione non risolve il problema

LA TEOLOGIA della liberazione è un’idea relativamente nuova. È nata due decenni fa per merito di sacerdoti cattolici sudamericani frustrati per l’opprimente povertà di molti appartenenti ai loro greggi. Si erano convinti che chi versava in condizioni di disperata povertà non poteva essere aiutato solo parlandogli di cose spirituali. Il clero riteneva invece di dover promuovere cambiamenti sociali radicali se si voleva migliorare la condizione spirituale della gente. Alcuni arrivarono al punto di propugnare la rivoluzione.

Naturalmente non c’è nulla di male a voler migliorare la sorte dei poveri. Lo stesso Gesù provò grande compassione per la gente del suo tempo. Leggiamo: “Vedendo le folle ne ebbe pietà, perché erano mal ridotte e disperse come pecore senza pastore”. (Matteo 9:36) In realtà, a quelli che accettavano le sue parole Gesù promise la liberazione dicendo: “Conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. (Giovanni 8:32) La teologia della liberazione è dunque il modo indicato dalla Bibbia ai ministri cristiani per aiutare i poveri?

Una teoria errata

No, per molte ragioni. Anzitutto la principale responsabilità del ministro cristiano è il benessere spirituale del suo gregge, e non c’è nessuna prova che se un povero migliora il suo tenore di vita sarà più incline a migliorare spiritualmente. In effetti i paesi più ricchi dell’America Settentrionale e dell’Europa, nonostante il loro alto tenore di vita, hanno gravi problemi di natura spirituale. Disonestà, immoralità, maltrattamenti di bambini e anziani, e avidità — per menzionarne solo alcuni — dilagano. E in certi luoghi l’interesse riguardo a Dio è pressoché zero. — 2 Timoteo 3:1-5.

Inoltre, la teologia della liberazione non fu il sistema seguito da Gesù per aiutare i poveri, e Gesù è il grande Esempio dei veri cristiani. (1 Pietro 2:21) Sulla terra Gesù visse tra persone che erano soggette a una potenza coloniale e che soffrivano per mano di esattori di tasse imbroglioni. Quelle di loro che erano più indifese erano spesso turlupinate da avidi rappresentanti della classe dirigente. (Matteo 22:21; Luca 3:12, 13; 20:46, 47) Gesù tuttavia non si occupò di teorie politiche né di agitazioni sociali nel tentativo di migliorare la sorte di tali persone. Predicò invece “la buona notizia del regno”. — Matteo 4:23.

Infine, i ministri religiosi che promuovono la teologia della liberazione cercano una soluzione politica per un problema che può essere risolto solo nel modo stabilito da Dio. Sebbene la loro teoria venga chiamata teologia, non ha un fondamento biblico. Gesù disse dei suoi discepoli: “Essi non fanno parte del mondo come io non faccio parte del mondo”. (Giovanni 17:16) È impossibile incoraggiare l’attivismo politico senza fare “parte del mondo”. — Giacomo 4:4.

Cosa può veramente aiutare i poveri?

In realtà, se i teologi della liberazione non hanno un messaggio spirituale valido per chi è molto povero, bisogna dire che predicano il messaggio sbagliato. Gesù fu di grande aiuto per i poveri del suo tempo disposti ad ascoltarlo, e oggi i testimoni di Geova fanno la stessa cosa svolgendo l’opera di predicare la “buona notizia del regno”. — Matteo 24:14.

Cos’è questa buona notizia? Per il nostro tempo, è la verità che il Regno di Dio è stato stabilito nei cieli e presto farà sparire da questa terra tutta la malvagità e l’oppressione. (Rivelazione 11:15, 18) In questo modo il Regno di Dio risolverà una volta per sempre i problemi della povertà e dell’oppressione. Parlando dell’effetto che il dominio del Regno di Dio avrà, la Bibbia dice: “Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, né ci sarà più cordoglio né grido né dolore. Le cose precedenti sono passate”. (Rivelazione 21:4) Che splendida prospettiva per coloro che hanno il cuore retto!

Ma questa verità inerente al Regno di Dio come può aiutare ora i poveri? Ebbene, si ricordi che Gesù disse: “Conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. (Giovanni 8:32) La verità aiuta ad essere liberi da una coscienza colpevole, liberi dal timore del futuro e liberi dalla superstizione religiosa.

Inoltre chi viene a conoscenza di questa verità si fa due potentissimi Amici. Uno è Cristo Gesù, che ora regna come Re del Regno di Dio. L’altro è Geova Dio stesso, di cui la Bibbia dice: “Getta su Geova stesso il tuo peso, ed egli stesso ti sosterrà. Non permetterà mai che il giusto vacilli”. (Salmo 55:22) Anche se il povero vive sotto un sistema politico od economico oppressivo, questi due Amici compassionevoli possono aiutarlo a far fronte alla situazione per mezzo della congregazione cristiana.

Per di più, accettando la verità in merito al Regno di Dio la persona è indotta a liberarsi di cattivi vizi e a sfruttare al massimo le risorse che ha. No, il povero non diventa necessariamente ricco perché conduce una vita cristiana. Ma se mette al primo posto il Regno di Dio e vive secondo le Sue giuste norme, in un modo o nell’altro avrà di che provvedere alle necessità fisiche della vita. È esattamente come promise Gesù: “Continuate dunque a cercare prima il regno e la Sua giustizia, e tutte queste altre cose vi saranno aggiunte”. — Matteo 6:33.

Il re Davide dell’antichità fornì un’incoraggiante prova del modo in cui Dio ha cura dei Suoi. Disse: “Ero giovane, sono anche invecchiato, eppure non ho visto nessun giusto lasciato interamente, né la sua progenie cercare il pane”. (Salmo 37:25) Oggi fra i testimoni di Geova ci sono innumerevoli esempi che lo confermano.

Quindi, anziché cercare un sollievo temporaneo attraverso teorie e teologie umane, tutti, poveri inclusi, sono incoraggiati a ottenere i tangibili benefìci derivanti dal servire Dio. Coloro che accettano questo invito convengono con l’apostolo Paolo che “la santa devozione è utile per ogni cosa, giacché ha la promessa della vita d’ora e di quella avvenire”. — 1 Timoteo 4:8.

[Immagine a pagina 23]

Il dominio del Regno di Dio è la sola soluzione per il problema mondiale della povertà

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