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  • Le cascate dell’Iguaçu: Gioielli incastonati nel verde

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  • Le cascate dell’Iguaçu: Gioielli incastonati nel verde
  • Svegliatevi! 1991
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Svegliatevi! 1991
g91 22/1 pp. 24-25

Le cascate dell’Iguaçu: Gioielli incastonati nel verde

Dal corrispondente di Svegliatevi! in Brasile

UNA delle più affascinanti meraviglie naturali dell’America Meridionale”. Così un’enciclopedia comincia la descrizione di queste straordinarie cascate situate vicino al punto in cui si incontrano le frontiere di Argentina, Brasile e Paraguay. La grande bellezza di queste cascate è l’ambiente che le circonda: una foresta vergine. Sono veri e propri gioielli incastonati nel verde. Non è strano che siano una meta obbligata per chi visita il Sudamerica!

Nella lingua degli indios guaranì, “Iguaçu” significa “grande acqua”. E le cascate sono veramente grandi: il loro fragore si può udire a 30 chilometri di distanza. A seconda della stagione, si possono contare quasi 300 diverse cascate da cui l’acqua precipita nel vuoto. Alcune cascate coprono il dislivello con un solo salto; in altre, invece, l’acqua cade su una sporgenza della roccia a metà altezza per poi fare un altro salto sino in fondo alla gola. Si stima che durante la stagione delle piogge cadano circa 10.000 metri cubi d’acqua ogni secondo. Il risultato? Dall’ampio bacino sottostante si alza una nube di nebbia e goccioline d’acqua che, se c’è il sole, produce una serie di arcobaleni tutto il giorno.

Il pezzo forte di questo spettacolo meraviglioso è la famosa Garganta do Diabo (Gola del Diavolo), che un opuscolo turistico definisce “la veduta più maestosa di tutto il giro, un complesso di 14 cascate che precipitano fragorosamente da uno strapiombo alto quasi 90 metri”.

Probabilmente il modo migliore per ammirare le cascate è quello di sorvolarle con un elicottero. Dopo aver fatto questa esperienza un turista ha detto: ‘Sembrava che il pilota avvertisse il nostro apprezzamento per la meravigliosa scena che si offriva ai nostri occhi, e invece di volare lontano, come spesso fa, è passato più volte avanti e indietro per tutta la lunghezza del canyon. Macchine fotografiche e videocamere erano in piena attività per fissare le immagini di questo meraviglioso spettacolo delle opere creative di Geova’.

Altri visitatori si accontentano di passeggiare lungo i molti sentieri e percorsi che sono stati preparati per loro. Dal versante brasiliano si gode di una completa veduta panoramica delle cascate, mentre da quello argentino si possono fare escursioni costeggiando le singole cascate e, in alcuni casi, attraversarle grazie a passerelle di cemento che collegano tra loro i vari isolotti. Di solito i visitatori fanno entrambe le cose, ammirando (e fotografando) lo spettacolo offerto dalle cascate sullo sfondo del verde lussureggiante dell’immensa foresta pluviale che si estende a perdita d’occhio.

Gli osservatori attenti noteranno le rondini che sfrecciano dentro e fuori delle nubi di goccioline d’acqua per poi posarsi in cima agli alberi prima di fare nuovamente il bagno. Vedranno anche gruppi di pappagalli verdi, con il loro rauco stridìo, che si tuffano nell’acqua delle cascate vicino alla cima, e quindi si aggrappano al bordo del precipizio, per poi ricomparire all’improvviso e volare in cima agli alberi, dove si lisciano le penne col becco. Guardando bene, si distinguono anche i grandi nidi sospesi del rumoroso cassico: quest’ultimo è una varietà di uccello tessitore che vive in colonie e costruisce il nido con lunghe fibre vegetali, appendendolo ai rami più bassi degli alberi. Tutti questi uccelli, insieme alle molte varietà di farfalle, aggiungono un tocco di colore a chi visita le cascate.

Per apprezzare appieno le cascate dell’Iguaçu bisogna proprio vederle e sentirle di persona. Ogni anno migliaia di turisti che vengono in Brasile visitano il parco nazionale dell’Iguaçu, istituito nel 1939, che è la cornice naturale di questo spettacolo. Chi ci va non rimane deluso, per cui non esitate se pensate di includerlo nel vostro programma la prossima volta che venite in Sudamerica.

[Cartina/Immagini alle pagine 24 e 25]

(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)

Cascate dell’Iguaçu

BRASILE

ARGENTINA

PARAGUAY

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