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  • Cosa sta accadendo alle Nazioni Unite?

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  • Cosa sta accadendo alle Nazioni Unite?
  • Svegliatevi! 1991
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  • Bisogna essere realisti
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Svegliatevi! 1991
g91 8/9 pp. 3-4

Cosa sta accadendo alle Nazioni Unite?

ALLE Nazioni Unite sta accadendo qualcosa. Si stanno verificando sorprendenti avvenimenti che influiranno sul vostro futuro. I capi del mondo sono molto ottimisti in proposito. Considerate le loro parole:

“Quarantacinque anni dopo la loro fondazione, e dopo essere rimaste a lungo paralizzate, [le Nazioni Unite] si stanno trasformando sotto i nostri occhi, e ora appaiono come un vero e proprio giudice, che enuncia la legge e cerca di farla osservare”. — Presidente francese François Mitterrand, alla 45ª seduta dell’Assemblea Generale dell’ONU, 24 settembre 1990.

In questa stessa riunione, l’ex ministro degli Esteri sovietico Eduard Shevardnadze ha osservato che “non si può fare a meno di compiacersi dell’unità senza precedenti che regna in seno al Consiglio di Sicurezza [dell’ONU] . . . La posizione assunta dai membri dell’Organizzazione [delle Nazioni Unite] autorizza il Consiglio di Sicurezza a fare tutto ciò che è necessario negli interessi della pace nel mondo”.

Qualche giorno dopo ha parlato all’Assemblea Generale dell’ONU il presidente americano George Bush. I cambiamenti che ha visti lo hanno spinto a dire: “Dal 1945 non abbiamo mai visto la reale possibilità di impiegare le Nazioni Unite allo scopo per cui sono state create: come centro per promuovere la sicurezza collettiva internazionale”. Ha detto questo perché nella crisi del Golfo “le Nazioni Unite hanno reagito con un’unità e una fermezza di portata storica”. “Per la prima volta il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha cominciato ad agire secondo le sue finalità”. Inoltre ha detto: “Le Nazioni Unite possono contribuire a far sorgere una nuova era” se i loro membri ‘rinunceranno alle loro terribili armi’. Così facendo, potranno portare a termine il “movimento storico che si propone di realizzare un nuovo ordine mondiale e una lunga era di pace”.

Guido De Marco, presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha dimostrato lo stesso ottimismo e si è espresso in termini entusiastici: “Sta per sorgere l’alba di un nuovo sistema fondato sull’amicizia e sulla cooperazione tra le maggiori potenze. . . . Questi avvenimenti hanno dato nuova vita all’Organizzazione delle Nazioni Unite”. Egli ha detto che “il ruolo dell’Assemblea Generale come centro di discussioni e dibattiti internazionali è stato riaffermato in modo eccezionale”. Questo fatto lo ha spinto ad affermare ulteriormente: “Il mondo non vive più sotto la minaccia di un Armaghedon provocato dalla competizione ideologica”.

Quali sono stati gli “avvenimenti” che in poco tempo hanno messo le Nazioni Unite in questa posizione di prestigio e di influenza da lungo tempo ambita? Cosa ha generato l’ottimismo che ha spinto i capi del mondo a parlare fiduciosamente di “un nuovo ordine mondiale e di una lunga era di pace” esente dal rischio di un Armaghedon nucleare?

Cosa ha determinato il cambiamento?

“La fine della guerra fredda in [Europa]”, risponde il segretario generale dell’ONU, Javier Pérez de Cuéllar, nel suo rapporto del 1990 sull’attività delle Nazioni Unite. Per decenni la tensione “aveva generato sospetti e timori e aveva diviso il mondo”. Egli fa notare che “il concetto di sicurezza [che] ha cominciato a prendere forma è esattamente quello che hanno sempre proposto in tutti questi anni le Nazioni Unite”.

Sì, pareva che le nazioni cominciassero finalmente a imparare, come ha detto il segretario generale, che “il pensiero ossessivo della sicurezza militare porta a una corsa agli armamenti che si autoalimenta, . . . limita il dialogo politico, . . . e accentua il senso di insicurezza in tutte le nazioni”. E qual è stato il risultato di questo nuovo modo di pensare?

Negli incontri al vertice delle superpotenze ha cominciato a prevalere uno spirito di calorosa cooperazione e di reciproca fiducia. Man mano che si sviluppava questo spirito, esse non sentivano più il bisogno di avere la stessa quantità di forze militari pesantemente armate dislocate in punti strategici dell’Europa perché servissero da deterrente. Il muro di Berlino è crollato. La Germania è stata riunificata. Vari paesi dell’Europa orientale hanno stabilito nuovi governi, concedendo ai loro cittadini libertà di cui essi non avevano mai goduto. Frontiere fino a poco tempo fa chiuse sono state aperte al turismo, agli scambi culturali, al commercio e all’industria. E per coronare il tutto, l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti hanno cominciato a tessere gli elogi delle Nazioni Unite e a parlare del bisogno di impiegarle come mezzo efficace nella ricerca mondiale della pace e della sicurezza.

Bisogna essere realisti

Questi improvvisi cambiamenti vi hanno sorpreso? Avete cominciato a pensare che la pace e la sicurezza sono finalmente all’orizzonte e che le Nazioni Unite giocheranno un ruolo chiave nel raggiungimento di questi obiettivi? Sulla base di quanto è accaduto, è comprensibile che alcuni siano ottimisti. Tuttavia, il buon senso e la storia impongono di non farsi illusioni a questo proposito.

Notate ciò che ha affermato Pérez de Cuéllar nel suo rapporto: “In questo secolo, dopo due guerre devastanti, per due volte le possibilità di costruire un pacifico ordine globale non si sono pienamente realizzate”. Il presidente americano Bush si è espresso quasi negli stessi termini parlando il 6 marzo 1991 a una seduta congiunta del Congresso: “Già due volte in questo secolo il mondo intero è stato sconvolto dalla guerra. E per due volte in questo secolo, dagli orrori della guerra è sorta la speranza di una pace duratura. Già due volte queste speranze si sono rivelate una chimera, qualcosa di irraggiungibile per l’uomo”.

Il segretario di Stato americano James Baker si è espresso in modo più specifico parlando al Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Chiedendo una risoluzione dell’ONU che autorizzasse l’impiego della forza nel Golfo Persico, ha rammentato ai suoi colleghi che nel 1936 “l’appello [dell’Etiopia] alla Lega delle Nazioni rimase inascoltato. Gli sforzi della Lega di eliminare la causa dell’aggressione fallirono e ne seguirono disordine internazionale e guerra”. Dopo di che Baker ha detto: “Non dobbiamo permettere che le Nazioni Unite facciano la fine della Lega delle Nazioni”.

Cos’era la Lega (o Società) delle Nazioni? Perché fu creata? Perché fallì? Le risposte a queste domande ci permetteranno di apprezzare i cambiamenti che stanno avvenendo nelle Nazioni Unite.

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