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  • Somministrazione terapeutica di estrogeni: Fa per voi?
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Svegliatevi! 1991
g91 22/9 pp. 14-16

Somministrazione terapeutica di estrogeni: Fa per voi?

SE SIETE perplesse e preoccupate al pensiero di prendere estrogeni dopo la menopausa, siete in buona compagnia. Oggi molte donne, e anche molti medici, sono confusi per quel che riguarda la somministrazione terapeutica di estrogeni (ERT in inglese, da estrogen replacement therapy). Da un lato, forse avete appreso che gli estrogeni aiutano a prevenire gli attacchi cardiaci e la perdita di massa ossea, causa di terribili fratture. D’altro lato, può darsi abbiate sentito che gli estrogeni sono messi in relazione con il cancro dell’utero e forse anche con il cancro della mammella.

Forse vi hanno detto che prendendo un altro ormone femminile prodotto dall’ovaio, il progesterone, o il composto sintetico ad esso corrispondente, la progestina, si elimina il rischio di contrarre il cancro. Ma può anche darsi abbiate sentito che il progesterone provoca il flusso mestruale ogni mese e può annullare i benefici effetti degli estrogeni sul cuore.

Ad accrescere la confusione, molti medici sono decisamente a favore o decisamente contro la somministrazione di estrogeni. Sull’American Journal of Obstetrics and Gynecology un medico ha scritto: “Ora in genere riteniamo che i benefìci della somministrazione terapeutica di estrogeni superino di gran lunga i rischi. Per evitare i problemi causati dalla carenza di estrogeni, [quasi tutte] le donne vicine alla menopausa dovrebbero iniziare una terapia sostitutiva e continuarla vita natural durante”.

Esprimendo il parere opposto, un medico inglese con 50 anni di esperienza nel campo della ricerca oncologica ha scritto: “Se scherzate con gli ormoni, c’è la seria possibilità di provocare gravi danni. Gli estrogeni stimolano la crescita dei tessuti e il tessuto che cresce è assai più sensibile alle sostanze cancerogene. È quasi impossibile far uso di ormoni senza pericolo, quindi è meglio lasciar perdere”.

Menopausa e somministrazione terapeutica di estrogeni

Quando una ragazza raggiunge la pubertà, verso gli 11 anni, l’ovaio comincia a produrre estrogeni, ormoni che svolgono una delle principali funzioni nello sviluppo delle caratteristiche femminili e nel controllo del ciclo mestruale. In media circa 40 anni più tardi, quando si verifica la menopausa, la produzione di estrogeni è calata al punto che l’ovulazione e le mestruazioni cessano. Infine l’ovaio smette completamente di produrre estrogeni. Tutto questo può dare inizio a un periodo di minori responsabilità, preparando il terreno a nuove iniziative e opportunità, un tempo per imparare e fare cose nuove.

Ma questo è anche un tempo in cui la carenza di estrogeni può causare problemi a breve e a lunga scadenza. Per eliminare questi problemi, negli anni ’40 i medici cominciarono a prescrivere estrogeni sintetici. Nel 1975 erano presi da sei milioni di donne. Poi si diffuse la notizia che le donne che prendevano estrogeni erano cinque volte più soggette a contrarre il cancro dell’endometrio che non le altre. Si parlò anche di un nesso fra gli estrogeni e il cancro della mammella. L’entusiasmo per questa terapia sostitutiva si affievolì rapidamente. Ma i ricercatori si diedero da fare per ridurre al minimo i rischi, e al principio degli anni ’80 parve che con l’aggiunta di progestine il rischio di contrarre il cancro venisse eliminato. La somministrazione terapeutica di estrogeni tornò allora di moda in tutto il mondo.

Come si spiega la popolarità di questa terapia? Ecco che cosa offre: l’eliminazione delle vampate di calore, la possibilità di continuare una vita sessuale attiva e un minor rischio di ammalarsi di osteoporosi e di avere disturbi cardiaci.

Vampate e altri disturbi

Le vampate di calore, tipiche della menopausa, sono il diretto risultato della mancata produzione di estrogeni. La vampata comincia con l’improvviso arrossamento della cute sopra la testa, il collo e il torace, ed è accompagnata da una sensazione di intenso calore in tutto il corpo, seguito a volte da abbondante sudorazione. La maggioranza delle donne in menopausa ha tali vampate. Per alcune si tratta di qualcosa di lieve, per altre sono così forti e debilitanti da causare abiti e lenzuola bagnati di sudore, situazioni imbarazzanti in presenza di altri e notti insonni.

A causa della diminuita produzione di estrogeni le pareti della vagina si asciugano e si assottigliano e col tempo i rapporti sessuali diventano sgradevoli, penosi o addirittura impossibili. Alcune donne accettano questi cambiamenti come un’inevitabile conseguenza del passare degli anni e pensano che la loro vita sessuale sia finita. Ma le modificazioni vaginali possono di solito essere prevenute o rapidamente corrette con la somministrazione terapeutica di estrogeni.

Uno dei disturbi che più comunemente colpiscono le donne anziane è l’osteoporosi. A causa di questa malattia le ossa diventano più porose, più sottili e più fragili per la perdita di calcio e di proteine. Per l’osteoporosi le ossa si rompono più facilmente e possono verificarsi fratture dell’anca. Nei casi più gravi, una donna può rompersi un braccio semplicemente tirando fuori una teglia dal forno. Può perfino rompersi una costola con uno starnuto! Col passare degli anni il tessuto osseo si riduce in tutti, sia uomini che donne, ma quando una donna è nel periodo postclimaterico il processo accelera per mancanza di estrogeni.a Le donne che fumano tabacco e che bevono regolarmente alcolici sono soggette a questo disturbo più delle altre.

L’osteoporosi insorge spesso senza segni premonitori, e la persona non sa d’essere nei guai finché non si frattura un osso. Allora di solito è troppo tardi per correre ai ripari. Perché non prendere dosi massicce di calcio? Senza estrogeni il calcio non serve molto contro la diminuzione del tessuto osseo. Il calcio è importante, ed è per questo che i medici raccomandano alle donne di prenderlo insieme agli estrogeni. Questi ultimi, infatti, aiutano l’organismo ad assimilare il calcio.

Disturbi cardiaci

In Europa e negli Stati Uniti la principale causa di morte fra le donne nel periodo postclimaterico sono i disturbi cardiaci. La somministrazione terapeutica di estrogeni riduce questo rischio? Ci sono molte prove in tal senso. Pare che gli estrogeni accrescano nel sangue il livello del cosiddetto colesterolo buono, l’HDL, e facciano diminuire il livello del cosiddetto colesterolo cattivo, l’LDL. Nel corso di uno studio (Nurses’ Health Study) furono seguite dal 1976 al 1982 le condizioni di salute di 121.700 donne. I dati rivelarono che tra le donne che prendevano estrogeni il rischio di disturbi cardiaci diminuiva del 70 per cento rispetto a quelle che non li prendevano.

Questi risultati sembrano essere decisamente a favore della somministrazione terapeutica di estrogeni; finora, comunque, abbiamo considerato solo gli aspetti positivi. Prima di precipitarvi dal medico per farveli prescrivere, considerate i rischi.

Cancro e progesterone

L’estrogeno, preso da solo, promuove l’accumulo di cellule sul rivestimento dell’utero. Col tempo può svilupparsi un tumore. Tra le donne nel periodo postclimaterico, una su 1.000 in media contrae ogni anno il cancro dell’endometrio (la mucosa che riveste la parte interna dell’utero). Fra le donne che prendono gli estrogeni, il numero di quelle che contraggono tumori dell’endometrio balza da 4 a 8 su 1.000. Fra quelle che fanno uso di forti dosi di estrogeni per molto tempo, la cifra è di 10 su 1.000 all’anno. Alcuni medici sospettano che gli estrogeni siano legati anche ad altri disturbi ginecologici.

Per ovviare a questi rischi i medici, oltre agli estrogeni, prescrivono la progestina. Impedendo l’accumulo di cellule nell’utero, la progestina riduce sia i rischi di cancro che altri disturbi legati all’uso dei soli estrogeni. La dottoressa Lila Nachtigall e Joan Heilman, nel loro libro sugli estrogeni, avvertono: “Se avete l’utero, non dovete mai smettere di prendere progesterone a meno che non smettiate anche di prendere estrogeni. È il progesterone che oggi rende così sicura la somministrazione di estrogeni”.

Ma con l’aggiunta di progestina sorgono altri problemi. Una delle principali lamentele è che la combinazione estrogeni-progestina fa tornare le mestruazioni. Un problema molto più grave causato dalla progestina è che può annullare i benefici effetti degli estrogeni sul cuore. Nel valutare l’equazione rischi/benefìci, un altro fattore da considerare è l’effetto che la terapia con gli estrogeni ha sulla probabilità di contrarre il cancro della mammella.

Dal 1974 i ricercatori hanno condotto almeno 30 studi per appurare se c’è un legame fra la somministrazione di estrogeni e il cancro della mammella. Dagli studi non è emerso alcun nesso fra questa terapia, attuata per un breve periodo di tempo, e il cancro della mammella. Con l’uso prolungato degli estrogeni la situazione era diversa. Da studi condotti negli Stati Uniti era risultato che il rischio potrebbe crescere del 50 per cento dopo 15 anni o più di terapia con gli estrogeni. Studi condotti in Europa facevano pensare che con la somministrazione di estrogeni per un lungo periodo di tempo il rischio potrebbe essere anche maggiore. Altri studi meticolosi, però, non hanno rivelato nessun legame fra l’uso prolungato di estrogeni e il cancro della mammella.

Fa per voi?

“Non è ancora possibile scrivere un elenco di semplici regole per la somministrazione terapeutica di estrogeni”, dice il dott. Isaac Schiff della Harvard Medical School. “È una decisione da prendere personalmente, sulla base di una conversazione approfondita, meditata e franca tra medico e paziente”.

Come alternativa a questa terapia, alcune donne preferiscono medicinali che si possono prendere senza la prescrizione del medico o rimedi naturali. Alcune, per esempio, riscontrano che la vitamina E fa meraviglie nell’alleviare la gravità e la frequenza delle vampate di calore. E sia che prendiate estrogeni o no, una buona nutrizione e l’esercizio fisico regolare sono alleati indiscutibili sia contro i disturbi cardiaci che contro l’osteoporosi.

Naturalmente, né questa né altre terapie vi faranno ringiovanire o arresteranno il processo di invecchiamento. Solo il Regno di Dio potrà farlo. (Matteo 6:10) Intanto la somministrazione terapeutica di estrogeni aiuta alcune donne ad alleviare gli aspetti negativi della vita dopo la menopausa.

[Nota in calce]

a Nel caso degli uomini il testosterone, un ormone androgeno, aiuta a prevenire la perdita di massa ossea.

[Immagine a pagina 15]

Prima di accettare questa terapia, chiedete al vostro medico quali sono i possibili rischi

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