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Svegliatevi! 1991
g91 22/12 pp. 8-17

Sorpresi da ciò che hanno visto

LA SCORSA estate, sia in varie parti dell’Europa orientale che nelle lontane regioni del Kazakistan e della Siberia, i testimoni di Geova sono stati oggetto di attenzione come non era mai accaduto prima. Gli abitanti del posto nonché coloro che hanno partecipato alle assemblee tenute in questi luoghi sono rimasti favorevolmente colpiti, addirittura sorpresi, da ciò che hanno visto.

I delegati all’assemblea di Zagabria si sono sentiti ripetere più volte: “Non pensavamo che sareste venuti!” La maggioranza dei turisti aveva annullato i progetti di viaggio, ma i testimoni di Geova no. Il Times di Londra ha scritto circa l’assemblea: “È infatti la prima che i testimoni di Geova organizzano in uno stato dove si combatte una guerra interna”.

I poliziotti sono rimasti particolarmente sbalorditi. A Zagabria uno ha detto: “Sarebbe bello mostrare ai mass media quello che sta succedendo in questo stadio, proprio qui, dove vediamo serbi, croati, sloveni, montenegrini e altri seduti pacificamente gli uni accanto agli altri”.

A Budapest è stato chiesto a un poliziotto di fare un paragone fra i Testimoni riuniti nell’enorme stadio e le solite folle di spettatori delle partite di calcio. L’uomo ha sorriso e poi alzando gli occhi ha detto: “Sono diversi come il cielo e la terra”.

“Cosa intende dire?”

“Be’”, ha replicato, “guardate. Nessuno fuma, non ci sono rifiuti in giro e le persone sono gentili. Quando chiedete loro di fare qualcosa, ubbidiscono”.

Allo Stadio Dynamo di Kiev, la capitale dell’Ucraina, ci sono stati 14.654 presenti, alcuni dei quali si possono vedere sulla copertina di questa rivista. Un Testimone ha chiesto a un capitano di polizia se i suoi uomini avevano avuto molto da fare durante l’assemblea. “No, la prossima volta vi manderemo solo due agenti”.

“Perché due?”, gli hanno chiesto.

“Quando uno si addormenta”, ha risposto scherzando, “l’altro può occuparsi di lui”.

Perché si sono meravigliati

Un giornale di Budapest, Pesti Hírlap, ha scritto: “Più di 40.000 persone hanno trascorso il fine settimana al Népstadion. Non hanno lasciato in giro né pezzi di carta, né briciole né mozziconi di sigarette”. Un altro giornale della città, Fehérvár Hírlap, ha detto: “Coloro che dal 26 al 28 luglio sono entrati per caso al Népstadion hanno avuto senz’altro una gradita sorpresa. . . . Potevano vedere un esempio di condotta e di vita cristiana, cosa che si vede di rado”.

Nel fine settimana si è abbattuta su Budapest una pioggia torrenziale — oltre 500 millimetri — che però non ha fermato i Testimoni. Per caso si è udito un poliziotto che diceva: “Fantastico! Sbalorditivo! Continuano ad arrivare . . . Nulla riesce a trattenerli”. In un articolo intitolato “Preghiera sotto la pioggia”, un giornale del lunedì ha citato queste parole dei delegati: “La pioggia ci ha solo bagnati, non ci ha fatti scappare!”

A Leopoli, dove 17.531 persone si sono riunite nello Stadio Centrale dell’Ucraina, un funzionario di polizia ha detto a un Testimone: “Per qualsiasi altra manifestazione pubblica con altrettanti presenti abbiamo bisogno di centinaia di poliziotti. Alla vostra assemblea ne abbiamo mandati dieci, e non erano neppure necessari”.

Poi, facendo capire che l’assemblea gli aveva fatto davvero una buona impressione, il funzionario ha osservato: “Siete bravissimi nell’insegnare il bene ad altri, parlate di Dio e non compite atti di violenza. Ci siamo chiesti perché vi perseguitavamo: in effetti non vi avevamo ascoltato e non sapevamo nulla di voi”.

Dopo avere visitato l’assemblea tenuta a Usolje-Sibirskoje, in Siberia, una cronista del giornale sovietico Leninskiy Put’ ha scritto: “È stato sorprendente vedere la cortesia dei servitori di Geova, nonché la loro capacità di capire e soddisfare i bisogni reciproci. Non dimenticherò mai le parole udite al congresso: ‘Non rubare! Non mentire! Non bere [troppo]! Sii laborioso! Aiuta il tuo prossimo!’ Dopo tutto, questi sono i princìpi che le persone in generale dovrebbero sforzarsi di applicare ma che spesso dimentichiamo.

“Un’altra cosa che mi ha colpita è stato lo spirito fraterno mostrato verso gli altri, la prontezza a rendersi utili. Una donna ci ha dato un giornale su cui sederci, perché la panca era impolverata. Quando ha cominciato a piovere, la ragazza seduta accanto a me sorridendo mi ha dato il suo ombrello, e poco lontano un uomo ha letteralmente tirato sotto il suo ombrello un ragazzo che era bagnato fradicio. . . .

“L’atmosfera stessa che si respirava all’assemblea ci ha in certo qual modo resi migliori, più educati, più generosi. Non si poteva fare a meno di contraccambiare con un sorriso la gentilezza mostrataci. . . . Quando siamo usciti dallo stadio ci sentivamo purificati e avevamo la sensazione di essere venuti a contatto con qualcosa di bello”.

All’assemblea di Kiev hanno assistito oltre 2.000 delegati provenienti da Mosca e circa 4.500 dal Caucaso. All’aeroporto era stato allestito un ufficio informazioni in cui era esposta della letteratura biblica. Molti hanno fatto domande e tutti hanno ricevuto una cortese risposta. Una sera si è avvicinato un uomo che ha detto: “Vi sto osservando da un bel po’. Sono sbalordito dalla gentilezza che mostrate nel parlare alla gente del Regno. Accettate questi fiori come omaggio alla vostra eccellente opera”.

Durante il battesimo all’assemblea di Usolje-Sibirskoje, un giornalista è rimasto colpito vedendo alcuni russi che abbracciavano un neobattezzato del gruppo etnico dei buriati, e si congratulavano con lui. Sebbene in linea di massima non ci siano pregiudizi di nazionalità in Siberia, è raro che ci sia vera amicizia fra russi e persone di questi gruppi etnici. “Come siete riusciti a superare queste barriere nazionali?”, ha chiesto il giornalista.

“Mettendo in pratica il principio biblico ‘ama il tuo prossimo come te stesso’”, gli hanno risposto.

Una fratellanza internazionale

Molto incoraggiante, specie alle tre assemblee internazionali, è stato lo scambio di affetto fra delegati di varie parti del mondo. A Budapest c’erano visitatori di 35 paesi: sebbene la maggioranza fosse venuta dalla Polonia e dalla Germania, c’erano discrete rappresentanze anche da molte altre parti, tra cui 500 dall’Unione Sovietica. A Praga c’erano delegati da 39 paesi: oltre 26.000 dalla Germania, quasi 13.000 dalla Polonia, oltre 900 dall’Italia, 570 dai Paesi Bassi, 746 dalla Svezia e 743 dal Giappone. A Zagabria c’erano delegati di 15 paesi, nonostante i pericoli della guerra civile.

A ciascuna assemblea internazionale sono stati allestiti nel campo tre podi, rivolti verso diverse parti dello stadio. Da questi podi il programma è stato presentato simultaneamente in tre lingue. A Budapest le lingue erano ungherese, polacco e tedesco; a Praga, ceco/slovacco, polacco e tedesco; e a Zagabria, croato/serbo, sloveno e italiano. I delegati di varie lingue potevano scegliere di vedere l’istruttivo dramma biblico, che prendeva spunto dalle vicende di Esdra e dei suoi compagni dell’antichità, in una delle tre lingue in cui è stato rappresentato.

La maggioranza dei discorsi principali delle assemblee sono stati pronunciati simultaneamente in inglese da diversi membri del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova. Ciascuno di essi parlava da uno dei tre podi. Questi discorsi, naturalmente, sono stati tradotti per i gruppi delle tre lingue principali, e, a Budapest e a Praga, sono stati tradotti anche in molte altre lingue.

I vari traduttori stavano nel campo ognuno di fronte al proprio settore linguistico. Gli altoparlanti erano sistemati in modo che in ogni settore si poteva seguire il programma nella propria lingua senza essere troppo disturbati dalle traduzioni fatte negli altri settori. A Budapest, per esempio, i discorsi dei membri del Corpo Direttivo sono stati tradotti in finlandese, francese, giapponese, greco, italiano, norvegese, olandese, spagnolo e svedese, oltre che nelle lingue principali, vale a dire ungherese, polacco e tedesco.

A ciascuna delle tre assemblee internazionali l’incoraggiante discorso finale è stato pronunciato da tre membri del Corpo Direttivo, i quali avevano la non facile impresa di cercare di finire tutti nello stesso tempo. Al termine si è levato un canto in molte lingue e infine i cuori sono stati uniti da una fervida preghiera di ringraziamento a Geova Dio che ha benedetto questi meravigliosi convegni coronandoli col successo.

Dopo l’“Amen!” conclusivo nessuno voleva andarsene. Migliaia di visi erano rigati di lacrime. Negli immensi stadi si è visto uno sventolar di fazzoletti, sciarpe e anche ombrelli per salutare i cari amici che avevano mantenuto l’integrità verso Dio nonostante i lunghi anni di bandi e imprigionamenti. A Praga molti amici si sono trattenuti oltre un’ora, cantando e godendo della reciproca compagnia.

Se le assemblee hanno avuto una splendida riuscita non è stato senza fatica. I testimoni di Geova hanno dedicato letteralmente centinaia di migliaia di ore non solo per fare i preparativi per assistere a queste assemblee ma anche per provvedere alle centinaia di dettagli di cui ci si è dovuti occupare per la loro riuscita.

Preparazione degli impianti

Il gigantesco Stadio Strahov di Praga, che da anni non veniva usato per grandi raduni, aveva estremo bisogno di riparazioni. C’erano solo circa 55.000 sedili utilizzabili, del tutto insufficienti per il gran numero di delegati previsti alla più grande assemblea dell’estate nell’Europa orientale. Così si è trovata una piallatrice non funzionante che, una volta riparata, è stata usata per fare 18 chilometri di panche dove avrebbero potuto sedersi altre 30.000 persone circa.

Quello di fare e collocare le panche era naturalmente solo uno dei tanti lavori. C’era anche bisogno di verniciare, pulire, strappare le erbacce e fare altre riparazioni. Infine lo stadio è stato abbellito con 8.300 vasi contenenti 33.200 fiori e 1.357 conifere. In certi momenti c’erano mille lavoratori sul posto. Sono state dedicate complessivamente oltre 66.000 ore da volontari appartenenti a 260 congregazioni di testimoni di Geova.

Lavori simili sono stati necessari per mettere gli stadi di Budapest, di Zagabria e di altre città in condizione di accogliere i delegati. Circa 4.000 volontari hanno lavorato per più di 40.000 ore nelle strutture impiegate per l’assemblea di Leopoli. Con il loro lavoro è stato pagato l’affitto delle strutture. Le panche dello stadio sono state tutte riparate e verniciate, e tutti i servizi igienici sono stati puliti e aggiustati. È stato inoltre costruito un edificio in mattoni lungo una trentina di metri con altre toilette. Analogamente, allo Stadio Khimik di Usolje-Sibirskoje sono state costruite 52 toilette extra da utilizzare durante l’assemblea.

L’ingegnere capo dello stadio di Leopoli ha detto: “In tutta la mia vita non ho mai visto gente così strana. Lavorate come se foste una sola grande famiglia. Non riesco a capire perché, ma è molto piacevole lavorare con voi”. L’amministrazione dello stadio ha emesso un comunicato in cui si ringraziavano i Testimoni “per l’impegno che hanno messo nel lavoro svolto e per le loro eccellenti qualità e il senso di responsabilità”. Il comunicato concludeva dicendo: “Sinceri auguri per la riuscita della vostra assemblea a Leopoli”.

A Kiev il pavimento del locale che sarebbe stato impiegato per il ristoro aveva bisogno di riparazioni. Il lavoro è stato fatto in due giorni. Dopo aver visto il “miracolo”, due addetti ai lavori nello stadio si son detti: “Quello che i nostri farebbero in sei mesi loro l’hanno fatto in due giorni”. Il presidente del circolo degli sport acquatici ha dichiarato al sorvegliante dell’assemblea: “Avete trasformato lo stadio a tal punto che è quasi irriconoscibile”.

Il personale dello stadio di Kiev ha scritto con riconoscenza: “Siamo sinceramente entusiasti per il modo in cui è stata organizzata l’assemblea dei testimoni di Geova. . . . Come i torrenti primaverili si uniscono formando un corso d’acqua straripante, così il fiume di testimoni di Geova si è gradualmente ingrossato e affluiscono tutti insieme verso il loro banchetto. Semplicemente ammirevole. È la prima volta che vediamo una cosa del genere e vi ringraziamo di averci insegnato qualcosa con il vostro esempio”.

Alloggi per i delegati

Uno dei compiti più impegnativi era la sistemazione di migliaia di visitatori. I Testimoni locali hanno messo le proprie case a disposizione dei delegati. Per l’assemblea di Praga, i Testimoni cechi hanno ospitato nelle proprie case 6.280 delegati polacchi. A Budapest 2.203 delegati alloggiavano in case private. E i 278 Testimoni di Kiev hanno ospitato da 750 a 800 delegati.

Oltre a ciò, a Budapest e Praga sono stati allestiti dormitori in molte scuole e palestre. A Budapest sono state utilizzate oltre 40 scuole per ospitare 7.930 persone. A Praga 12.530 delegati hanno dormito in scuole e in palestre su materassini gonfiabili. Oltre 29.000 dei presenti all’assemblea di Praga hanno dormito in case dello studente e ostelli della gioventù, e migliaia di altri sono stati sistemati negli alberghi.

Ad alcune assemblee è stato disposto che i delegati dormissero sui treni con cui erano arrivati. Circa 2.000 Testimoni della Transcarpazia hanno dormito a Kiev nelle carrozze ferroviarie. Altri che erano giunti a Kiev dal Caucaso hanno fatto altrettanto. Analogamente i Testimoni lituani che si sono recati all’assemblea di Tallinn, in Estonia, hanno dormito sui treni con cui avevano fatto il viaggio.

I premurosi fratelli del posto si sono occupati in parecchi modi dei delegati anche dopo il loro arrivo. Per esempio a Praga era stato disposto che su una linea normalmente servita da un solo autobus ce ne fossero 40. Per di più, poiché si era provveduto al pagamento in anticipo, la mattina e la sera, per il viaggio di andata e ritorno dall’assemblea, i delegati potevano accedere gratis ai mezzi pubblici semplicemente esibendo il distintivo dell’assemblea. Nell’Unione Sovietica 11 autobus partiti da Angarsk e diretti all’assemblea nella vicina Usolje-Sibirskoje sono stati gentilmente scortati da due auto della stradale, una davanti e una dietro!

Cosa hanno dovuto fare alcuni per partecipare

In particolare i delegati che hanno assistito a certe assemblee tenute nell’Unione Sovietica hanno dovuto fare lunghi e costosi viaggi. Per sostenere la spesa alcuni hanno dovuto risparmiare per un anno intero. Un gruppo di delegati presenti all’assemblea di Usolje-Sibirskoje venivano dal porto di Vladivostok, sull’Oceano Pacifico, e avevano fatto un viaggio di oltre 3.200 chilometri. Altri 12 delegati provenivano dall’isola di Sahalin, nell’Oceano Pacifico, a nord del Giappone. Fra questi c’era un giovane di vent’anni accompagnato da altri tre giovani con i quali studia la Bibbia.

Un conducente di autobus di Sayanogorsk, che intendeva battezzarsi a Usolje, aveva ripetutamente chiesto al suo datore di lavoro il permesso di assentarsi per alcuni giorni per assistere all’assemblea, ma inutilmente. Così l’uomo si è recato nella città di Abakan e si è procurato una copia del documento dello scorso 27 marzo con cui i testimoni di Geova sono stati ufficialmente riconosciuti come organizzazione religiosa. Pur avendo visto il documento, il principale non era ancora disposto a concedergli il permesso di assentarsi. La mattina della partenza, molto presto, dopo una fervida preghiera l’uomo ha chiesto nuovamente il permesso, che finalmente gli è stato accordato.

Battesimo e nuove pubblicazioni

Il battesimo è stato uno dei momenti più emozionanti a tutte queste assemblee dell’Europa orientale. Con l’atto simbolico dell’immersione in acqua 18.293 persone presenti a queste assemblee hanno dichiarato pubblicamente davanti a testimoni di avere dedicato senza riserve la propria vita al servizio di Geova Dio. A Praga, un giovane candidato al battesimo che aveva da poco ricevuto un’allettante proposta di lavoro ha commentato: “Dovevo scegliere: da una parte c’era una divinità trinitaria costituita dal dollaro americano, dal marco tedesco e dallo scellino austriaco, mentre dall’altra c’era Geova. Ho scelto Geova e ho respinto la proposta di lavoro”.

A Tallinn il battesimo ha avuto luogo in una piscina esterna vicino al Mar Baltico. Sullo sfondo si vedevano delle vecchie fortificazioni un tempo usate come prigione. Molti Testimoni estoni vi furono rinchiusi prima d’essere mandati ai campi di lavoro in Russia al principio degli anni ’50. Che emozione, specie per quelli più vecchi, vedere 447 nuovi credenti simboleggiare la loro dedicazione a Geova con una cerimonia pubblica!

Un altro aspetto emozionante delle assemblee sono state le nuove pubblicazioni. Gli amici lituani presenti a Tallinn hanno fatto un letterale salto di gioia e hanno pianto quando hanno saputo che era ora disponibile nella loro lingua l’opuscolo “Ecco, faccio ogni cosa nuova”. E un aspetto saliente delle assemblee in Romania è stata la presentazione in romeno del libro Rivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!; anche i cechi e gli slovacchi a Praga hanno avuto la gioia di ricevere la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture nella loro lingua.

Tuttavia, a quasi tutte le assemblee, la pubblicazione nuova che ha suscitato il massimo entusiasmo è stata il libro Il più grande uomo che sia mai esistito. Ne sono già stati stampati dieci milioni di copie in 59 lingue.

Fare buon uso della libertà

Oggi la letteratura biblica è letta con piacere nell’Europa orientale, anche nell’Unione Sovietica. Dai grandi stabilimenti tipografici che i testimoni di Geova hanno a Selters/Taunus, in Germania, partono camion carichi di riviste Torre di Guardia e Svegliatevi! che vengono trasportate nei paesi dell’Europa orientale. Come sono cambiati i tempi rispetto a quando i Testimoni dovevano introdurre la letteratura in questi paesi clandestinamente, col rischio di finire in prigione!

Illustrando il meraviglioso cambiamento avvenuto, all’epoca dell’assemblea di Tallinn ha avuto luogo la seguente conversazione tra un addetto alla dogana e una testimone di Geova:

“Cosa c’è in quella scatola?”

“Riviste”.

“Che riviste? Riviste di Dio?”

“Sì”.

“Riviste di Geova Dio?”

“Sì!”

“Jaa’a, bene. Può passare”.

Dopo l’assemblea di Budapest, Arpad Goncz, presidente dell’Ungheria, ha invitato un Testimone che nel periodo dell’oppressione comunista era stato suo compagno di cella ad andare a trovarlo. Il presidente Goncz si è trattenuto un’ora con l’ex compagno di cella e poi gli ha chiesto di trasmettere i suoi più fervidi auguri ai testimoni di Geova. Gli amanti della libertà divina di ogni luogo sono veramente grati che attualmente le autorità, come il presidente Goncz, concedano libertà di culto nell’Europa orientale.

Mostrando che il popolo di Geova fa buon uso della libertà, il New York Times dello scorso settembre descriveva una scena osservata a San Pietroburgo (ex Leningrado) e spiegava: “Le note lente di ‘Summertime’ si diffondevano sulla Neva . . . Le note fluttuavano nell’aria tra bagnanti grassocci, bambini che rincorrevano cani, ambulanti che vendevano cartine della vecchia San Pietroburgo e testimoni di Geova alla ricerca di persone da convertire”.

Sì, i Testimoni usano con zelo la loro libertà per predicare la buona notizia! Vorreste sapere di più sul loro messaggio? Il giornale sovietico Vostochno-Sibirskaya Pravda ha spiegato: “Si possono chiedere informazioni particolareggiate circa le loro attività presso i luoghi di istruzione biblica che i testimoni di Geova hanno in tutte le città”. In qualsiasi parte del mondo viviate, non esitate a informarvi.

[Prospetto a pagina 13]

ASSEMBLEE NELL’EUROPA ORIENTALE E NELL’UNIONE SOVIETICA

Paese Massimo presenti Battezzati

Cecoslovacchia (Praga) 74.587 2.337

Ungheria (Budapest) 40.601 1.134

Polonia (12 città) 131.554 4.250

Romania (8 città) 34.808 2.260

Unione Sovietica (7 città) 74.252 7.820

Iugoslavia (Zagabria) 14.684 492

Totale 30 assemblee: 370.486 18.293

[Immagini alle pagine 8 e 9]

A destra: I discorsi vengono tradotti nelle varie lingue a Praga

Sotto: Oltre 74.000 delegati hanno gremito lo Stadio Strahov di Praga

[Immagini a pagina 10]

Sopra: Assemblea di Tallinn, in Estonia

L’assemblea di Budapest dove 40.000 delegati hanno assistito al programma anche sotto la pioggia

[Immagini a pagina 15]

Sopra: Alcuni dei servizi igienici utilizzati all’assemblea di Usolje-Sibirskoje, in Siberia

Lo stadio di Praga viene riverniciato e vengono fatte panche per avere più posti a sedere

[Immagini a pagina 16]

Il dramma biblico e il battesimo a Zagabria

[Immagini a pagina 17]

In alto: La dedicazione, nel giugno del 1991, della prima Sala del Regno costruita dai Testimoni in Ungheria

Al centro: A Budapest e a Praga oltre 20.000 persone hanno dormito nelle palestre e nelle scuole

Sotto: Il libro “Il più grande uomo che sia mai esistito” viene distribuito a Usolje-Sibirskoje, in Siberia

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