BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g92 8/9 pp. 23-25
  • Capi d’abbigliamento firmati: Fanno per me?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Capi d’abbigliamento firmati: Fanno per me?
  • Svegliatevi! 1992
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • Il fascino dei capi firmati
  • L’effetto delle pressioni dei compagni
  • Il punto di vista biblico
  • Saper comprare
  • Che cosa sono gli abiti per voi?
    Svegliatevi! 1987
  • Progetto senza progettista?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2007
  • Come posso migliorare il mio guardaroba?
    Svegliatevi! 1995
  • I miei abiti rivelano la mia vera personalità?
    I giovani chiedono . . . Risposte pratiche alle loro domande
Altro
Svegliatevi! 1992
g92 8/9 pp. 23-25

I giovani chiedono...

Capi d’abbigliamento firmati: Fanno per me?

“GLI abiti rappresentano la persona. . . . Ciò che si indossa è sempre un simbolo di ciò che si è”. Sono parole di Barbara Dickstein, esperta di abbigliamento presso un importante museo, la quale ha detto anche che gli abiti “indicano lo status, l’occupazione, la posizione sociale”. Non c’è da meravigliarsi, dunque, se la maggioranza delle persone ci tiene al proprio modo di vestire, e se per alcuni giovani l’abbigliamento è addirittura un’ossessione.

Per molti giovani, tuttavia, questo non significa solo preoccuparsi di seguire un certo stile nel vestirsi. Molti ci tengono moltissimo ad avere capi di una certa marca, o firmati da un certo stilista. Praticamente ogni oggetto che comprano — dalle scarpe da ginnastica agli occhiali — deve avere per forza il simbolo di quella marca o di quello stilista. Ad esempio, un sondaggio della rivista Seventeen rivelava che il 90 per cento delle adolescenti ritiene importante che i capi di abbigliamento sportivo che si comprano siano di marca.

Tutto questo non dovrebbe sorprenderci se pensiamo all’importanza che i mass media hanno dato negli ultimi anni ai capi firmati. Attraverso spot televisivi, pubblicità su riviste e giornali, manifesti e cinema, gli stilisti hanno bombardato i consumatori con una propaganda martellante. Lo scopo è quello di condizionare il pubblico a credere che il nome di uno stilista abbia il potere quasi miracoloso di trasformare un capo di vestiario, nonché chi lo indossa. Se non sono firmati, un paio di jeans non sono che un paio di calzoni. Ma basta che portino il nome di uno stilista, e i jeans diventano di colpo per chi li indossa garanzia di popolarità, eccitazione e fascino!

Il fascino dei capi firmati

“Che cosa c’è in un nome?”, chiedeva un personaggio di un’opera di Shakespeare. Nel campo dell’abbigliamento, i nomi possono contare molto. Un libro di testo usato per la formazione professionale dei commercianti al dettaglio dice: “Molti clienti sono disposti a pagare prezzi leggermente più alti per avere articoli di marca . . . e firmati. Molte case hanno la reputazione di seguire standard elevati per quanto riguarda i modelli, la linea, la qualità e la fabbricazione. Spesso i capi firmati conferiscono un look particolare”. (Wingate, Gillespie e Barry, Know Your Merchandise) Sullo stesso tono, un articolo del New York Times Magazine indica che “nei capi di vestiario più costosi la confezione e la stoffa sono spesso molto diverse” rispetto agli indumenti più a buon mercato. Per questo i capi firmati in genere durano di più e hanno un aspetto migliore di quelli che costano meno.

Nondimeno, per molti giovani il nome di uno stilista non è tanto una garanzia di qualità quanto un emblema, uno status symbol. Per dirla con le parole del 17enne Sam, “se non ce l’hai, non sei al passo con i tempi!”

L’effetto delle pressioni dei compagni

Non è strano, quindi, che un giovane di nome Casey dica: “Sei spinto in mille modi a indossare capi firmati”. La 14enne Tennile aggiunge: “Tutti ti chiedono sempre: ‘Di che marca sono il tuo maglione, il tuo giubbotto, i tuoi jeans?’” Secondo un giovane l’influenza dei compagni può essere così forte che se non ti conformi “ti prendono in giro e sparlano di te, dicendo che indossi scarpe anonime o che compri le cose [alle bancarelle]”.

Ovviamente, è solo naturale volersi sentire a proprio agio fra gli altri e voler essere accettati. Andy, che ha 15 anni, dice: “A nessuno piace essere diverso”. Ma fino a che punto dovresti cercare di conformarti? Il 14enne Joe ammette: “A volte ti compri indumenti che non ti piacciono solo per essere accettato”.

Ma ha senso permettere che altri prendano decisioni per te, ti privino della tua individualità o ti condizionino al punto di farti andare contro i tuoi stessi gusti, le tue norme o il buon senso? Romani 6:16 dice: “Non sapete che, se continuate a presentarvi a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete suoi schiavi perché gli ubbidite”? Chi vorrebbe essere schiavo di qualcun altro? Ma questo è quello che diventi se lasci che siano i tuoi coetanei ad avere l’ultima parola su ciò che indossi, o se ti lasci trascinare qua e là dai venti della moda. — Confronta Efesini 4:14.

Il punto di vista biblico

Come puoi imparare a ragionare con la tua testa? Impara quali sono i princìpi della Parola di Dio. Se il tuo modo di pensare è in sintonia con la Bibbia, sarà molto più difficile che altri ti condizionino o ti manovrino. (Proverbi 1:4) È vero che la Bibbia non è un libro sulla moda, tuttavia contiene dei princìpi che possono aiutarti a prendere decisioni in merito all’abbigliamento. Prendi, ad esempio, le parole dell’apostolo Paolo riportate in 1 Timoteo 2:9. Lì Paolo consigliò ai cristiani di ‘adornarsi con veste convenevole, con modestia e sanità di mente, non con abbigliamento molto costoso’.

Paolo non voleva certo dire che ci si dovrebbe vestire come poveracci o indossare capi tanto fuori moda da far sentire in imbarazzo. Gesù Cristo stesso a quanto pare possedeva almeno una veste di buona qualità. (Giovanni 19:23, 24) Piuttosto, Paolo stava dicendo ai cristiani di guardarsi dall’attirare indebita attenzione su di sé con ciò che indossavano. Comprare un capo d’abbigliamento perché è di buona qualità, bello e pratico ha un senso. Ma sfoggiare un capo firmato solo per “vistosa ostentazione” o per ‘suscitare competizione’ è egoistico ed egocentrico. (1 Giovanni 2:16; Galati 5:26) Forse faresti colpo su qualche persona superficiale, ma potresti anche suscitare invidia, gelosia e risentimento in altri.

Paolo disse ai cristiani di vestire con sanità di mente, cioè con buon senso. In alcune zone indossare capi firmati è pericoloso. Il 15enne Michael Thomas, ad esempio, è stato ucciso perché indossava scarpe da ginnastica firmate da 100 dollari e un altro adolescente voleva quelle scarpe. Il New York Times riferiva che, nelle grandi città americane, in molte scuole un capo d’abbigliamento firmato “può essere un motivo sufficiente per picchiare e persino per uccidere”. La giovane Katherine dice perciò: “Ho trovato che è una protezione non farmi influenzare troppo dai compagni per quanto riguarda il mio modo di vestire. Altrimenti potrei attirare su di me il tipo sbagliato di attenzioni”.

Naturalmente, va anche detto che non tutti i giovani possono permettersi di comprare capi firmati. Se ti trovi in questa condizione può darsi che tu debba per forza imparare ad ‘essere contento di avere nutrimento e di che coprirti’, anche quando ciò che indossi non è all’ultimo grido o della migliore qualità. (1 Timoteo 6:8) Anziché farti prendere dall’invidia, che è un sentimento negativo, cerca di trarre il meglio dalla tua situazione. (Tito 3:3) I tuoi indumenti non avranno una firma famosa, ma possono ugualmente essere ordinati, puliti e presentabili.

Saper comprare

Quello che indossi conta ben poco in paragone a che tipo di persona sei interiormente. (1 Pietro 3:3, 4) Nondimeno, qualunque sia la tua situazione, è solo logico vestire in maniera adatta all’occasione. Come cristiano, hai anche l’obbligo di vestire in un modo che si addice a un giovane ministro. — 2 Corinti 6:3.

Possiamo essere contenti che vestirsi con modestia cristiana non significa dover rinunciare ad essere eleganti. La giovane Tamaria ha detto giustamente: “Non c’è nulla di male nell’essere eleganti, purché non si esageri”. E non c’è nulla di male neanche nell’indossare capi di buona qualità. Anzi, un libro specializzato dice che gli esperti “consigliano di comprare i migliori capi d’abbigliamento che ci si può permettere e di badare alla qualità più che alla quantità”. (Pamela Redmond Satran, Dressing Smart) Il libro di testo citato dà questo consiglio: “È meglio avere un piccolo guardaroba fatto di capi di buona qualità e ben scelti che non un vasto guardaroba fatto di capi che durano poco e passano presto di moda”. — Know Your Merchandise.

Per questo motivo può darsi che tu debba imparare a fare acquisti intelligenti, come la “moglie capace” che la Bibbia descrive in Proverbi 31:10, 14, 18. Lei andava “lontano” per fare un ‘buon commercio’. E tu puoi imparare a fare altrettanto. Una rivista suggeriva: “Chiedete lo sconto, anche nei grandi negozi. . . . Fate la vostra parte. Guardate i prezzi in vari negozi”. (Ladies’ Home Journal) Forse potete persino imparare a contrattare il prezzo con i commessi, specie nei negozi più piccoli.

La rivista Consumer Reports, tuttavia, avverte che “prezzo e prestigio non sono necessariamente sinonimo di qualità”. Dalle ricerche condotte da questa rivista risultava che la qualità di alcuni capi d’abbigliamento non molto costosi era quasi uguale a quella dei capi firmati, molto più costosi. Un libro afferma: “A volte i vestiti vengono venduti a prezzi esorbitanti solo perché sono di moda, perché portano il nome di uno stilista o per sfacciataggine”. (Dressing Smart) A volte il nome di uno stilista viene apposto a imitazioni di qualità inferiore. E anche quando il capo è originale, ci possono essere difetti di fabbricazione.

Perciò non farti ingannare da un nome o dal prezzo. Sii accorto. (Proverbi 14:15) Esamina con attenzione il capo che intendi comprare: la stoffa, il taglio, le cuciture e così via. Quando lo indossi ti “cade” bene? C’è abbastanza stoffa per fare delle modifiche? Ci sono dei segni di buona qualità, come la fodera o, in una camicia, il tendicollo? Che dire dei particolari, come la simmetria dei disegni e il modo in cui questi si raccordano in corrispondenza delle cuciture?

Se sai comprare e usi discernimento puoi evitare che il fascino del nome di uno stilista ti induca a fare scelte sbagliate. Puoi vestire bene senza spendere cifre esorbitanti.

[Testo in evidenza a pagina 24]

Basta che portino il nome di uno stilista, e i jeans diventano di colpo per chi li indossa garanzia di popolarità, eccitazione e fascino!

[Immagine a pagina 25]

Non farti ingannare da un nome. Esamina con attenzione ogni capo d’abbigliamento prima di comprarlo

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi