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  • g93 8/5 pp. 28-29
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  • Uno sguardo al mondo
  • Svegliatevi! 1993
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • L’influenza mondiale della TV
  • Il sangue dei familiari non è il più sicuro
  • Il pianeta sull’orlo del disastro
  • Aiuti che non arrivano mai
  • Polvere africana
  • Riviste religiose sospendono la pubblicazione
  • Violenza nelle scuole
  • Traviate dal nettare
  • Un rischio nascosto
  • Una nuova tattica di ‘reclutamento’
  • Cosa fa la televisione ai bambini?
    Svegliatevi! 1978
  • Effetti nocivi della televisione
    Svegliatevi! 1978
  • C’è qualcosa che posso guardare alla TV?
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  • La televisione vi ha cambiati?
    Svegliatevi! 1991
Altro
Svegliatevi! 1993
g93 8/5 pp. 28-29

Uno sguardo al mondo

L’influenza mondiale della TV

Quanto è diffusa la televisione nel mondo? Secondo l’International Herald Tribune, sul pianeta ci sono oltre un miliardo di televisori, il 50 per cento in più rispetto a cinque anni fa. Nelle case giapponesi ci sono più televisori che gabinetti. In Messico solo una casa su due ha il telefono, ma praticamente tutte hanno una TV. E molti americani possono scegliere tra 25-30 canali. Il Tribune afferma: “Le conseguenze culturali, politiche ed economiche di questa rivoluzione televisiva globale sono enormi. . . . C’è chi teme che tanta televisione faccia perdere la voglia di leggere al resto del mondo, come è già successo a due generazioni di americani”.

Il sangue dei familiari non è il più sicuro

Uno studio governativo condotto su oltre un milione di campioni di sangue donato in cinque zone-chiave degli Stati Uniti ha dimostrato che, contrariamente alla credenza comune, non è vero che il sangue donato da amici o familiari sia più sicuro di quello donato da estranei. Ad esempio, un test ha dimostrato che il 2,6 per cento del sangue donato da familiari e amici era infetto da epatite B, in paragone con l’1,8 per cento di quello proveniente da donatori anonimi. Il sangue donato da familiari e amici era anche maggiormente contaminato da sifilide, epatite C e HTLV-1, un virus cancerogeno. “Se chiedete ad amici o familiari di donarvi sangue non correte meno rischi”, ha detto Lyle Petersen, dei Centri Federali per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie.

Il pianeta sull’orlo del disastro

Attualmente ogni anno la popolazione mondiale aumenta di quasi 100 milioni di persone, e si calcola che entro il 2050 toccherà i 10 miliardi, dice un articolo del British Medical Journal. La Royal Society di Londra e l’Accademia Nazionale americana delle Scienze hanno emesso una dichiarazione congiunta senza precedenti in cui si afferma che questa crescita rischia di provocare danni irreversibili all’ambiente. Questo accadrebbe in particolare se le nazioni in via di sviluppo, dove l’aumento demografico è più rapido, dovessero consumare le risorse allo stesso ritmo con cui le consuma il mondo industrializzato. I due istituti hanno suggerito che scienza e tecnologia dovrebbero avere un ruolo chiave, ma hanno detto che non è prudente aspettarsi che esse sole “risolvano problemi creati da esplosione demografica, spreco delle risorse e attività umane dannose”. Se non cambia nulla, diceva la dichiarazione, “scienza e tecnologia potrebbero non essere in grado di evitare né il degrado irreversibile dell’ambiente né il perpetuarsi della povertà in buona parte del mondo”. “Se non ci impegniamo seriamente nel controllare la popolazione, ogni altra cosa passa in secondo piano”, ha detto sir Michael Atiyah, presidente della Royal Society di Londra.

Aiuti che non arrivano mai

Solo il 7 per cento degli aiuti internazionali donati per alleviare la fame e la povertà in Africa arriva a destinazione, ammette Ferhat Yunes, vicepresidente della Banca Africana per lo Sviluppo. A questa tragedia si aggiunge la situazione disperata in cui versano milioni di bambini africani. Il quotidiano spagnolo El País riferisce che in tutto il continente ci sono 30 milioni di bambini denutriti e altri 40 milioni il cui sviluppo è ritardato a motivo dell’alimentazione insufficiente. I rappresentanti di 44 paesi africani, riuniti a Dakar (nel Senegal), hanno raccomandato la decentrazione della distribuzione degli aiuti e la riduzione delle spese per la difesa come due passi importanti per migliorare la sorte di questi bambini.

Polvere africana

Secondo gli scienziati la polvere africana, che i venti caldi e secchi alzano dalla savana e dalla boscaglia, torna utile in altre parti della terra. Solo nel 1992, afferma l’International Herald Tribune, a causa anche di una prolungata siccità, nell’Africa meridionale milioni di tonnellate di terra si sono trasformate in fitte nuvole di polvere. Molta di questa polvere cade nell’Oceano Atlantico, provvedendo minerali — soprattutto l’importante ferro — al plancton e al krill, che sono alla base della catena alimentare. Il resto della polvere finisce nelle Americhe. Studi condotti nella foresta amazzonica indicano che lì la polvere africana aiuta a rivitalizzare il suolo povero di sostanze nutritizie. “Questa polvere africana che alimenta l’Atlantico e le Americhe mostra in che modo ecosistemi molto vasti e distanti fra loro dipendono l’uno dall’altro”, dice il dott. Michael Garstang, dell’Università della Virginia. “Il messaggio è che il pianeta consiste di molti sistemi interconnessi e interdipendenti che comprendiamo a stento. Stiamo appena cominciando a scalfire la superficie”.

Riviste religiose sospendono la pubblicazione

“Due delle più antiche riviste religiose del paese, American Baptist e Christian Herald, hanno sospeso la pubblicazione”, riferisce un comunicato dell’Associated Press. “Sia il Christian Herald, fondato nel 1878 con sede a Chappaqua, N.Y., e quindi giunto al 115º anno di pubblicazione, che l’American Baptist, giunto al suo 189º anno, dal momento che la rivista che lo precedeva era stata fondata nel 1803, hanno addotto come ragione il calo della tiratura”. Il mensile American Baptist, con sede a Valley Forge, in Pennsylvania (USA), sarà sostituito da un bollettino. Un’altra rivista di quell’epoca, invece, La Torre di Guardia, continua ad aumentare la tiratura. Pubblicata per la prima volta come mensile nel 1879 a Pittsburgh, in Pennsylvania, con una tiratura di 6.000 copie in inglese, La Torre di Guardia è ora pubblicata quindicinalmente in 112 lingue e ha una tiratura di 16.400.000 copie.

Violenza nelle scuole

Un vasto sondaggio condotto in 169 scuole di Amburgo, in Germania, ha tentato di scoprire le cause dell’aumento delle aggressioni nelle scuole. Perché a scuola si verificano sempre più spesso estorsioni, minacce, lesioni fisiche e reati sessuali? Secondo il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, gli studenti intervistati hanno menzionato fra i motivi principali la violenza trasmessa dai mezzi di comunicazione, l’essere trascurati dai genitori, i conflitti con studenti stranieri e lo stress a cui si è sottoposti a scuola. Il sondaggio ha indicato anche diversi fattori sociali che impedivano la soluzione dei problemi della violenza nella scuola. Ad esempio, si è riscontrato che, in genere, bambini e giovani non avevano sensi di colpa né norme morali che dicessero loro cosa è sbagliato, ed erano molto egocentrici, intolleranti e insensibili. Molti genitori, inoltre, consideravano normale ricorrere alla violenza per risolvere contrasti, e insegnavano ai figli a difendersi rendendo pan per focaccia.

Traviate dal nettare

Cosa succede quando le api si rimpinzano di nettare fermentato? Si comportano come gli ubriachi. Alcune non trovano la strada di casa, e quelle che la trovano in genere non sono accettate nell’alveare a motivo del loro comportamento anomalo. Poi, se non muoiono di freddo, i postumi della “sbornia” possono essere così gravi da dimezzare la loro vita, riferisce il quotidiano spagnolo El País. Comunque, nel caso delle api, l’ubriachezza è del tutto involontaria. Errol Hassan, dell’Università del Queensland (Australia), spiega che un aumento della temperatura può far fermentare il nettare di cui si nutrono, producendo alcool.

Un rischio nascosto

“I fumatori potrebbero risultare sani quando in realtà corrono un rischio maggiore di subire un attacco cardiaco”, dice un articolo del New York Times. Come mai? Perché i normali esami cardiologici non evidenziano il danno prodotto dal fumo ai piccoli vasi sanguigni del cuore (le arteriole). Perciò quando i fumatori sono sottoposti a stress fisico o emotivo, il loro cuore è poco irrorato di sangue, il che aumenta ulteriormente il rischio di un attacco cardiaco. Uno studio condotto dall’Istituto di Cardiologia dello Iowa, con sede a Des Moines, ha mostrato che questo problema esiste anche quando il fumatore non sta fumando, e si aggrava quando fuma. In condizioni di stress le arteriole del cuore si dilatano e quadruplicano la loro portata di sangue. Nel cuore dei fumatori, invece, tale portata è ridotta del 30 per cento.

Una nuova tattica di ‘reclutamento’

“Spot televisivi in cui si vedono suore che falciano il prato e sacerdoti che giocano a pallacanestro fanno parte di una nuova campagna di ‘reclutamento’ della Chiesa Cattolica per rinforzare le sempre più esigue file del clero”, riferisce il quotidiano The West Australian. “Gli spot di 30 secondi . . . mostrano giovani sacerdoti e suore che parlano della loro vocazione mentre falciano il prato, fanno la spesa, praticano sport e fanno visite in ospedali e prigioni”. Il sacerdote Brian Lucas, portavoce della Chiesa Cattolica di Sydney, ha detto che l’immagine tradizionale di suore e sacerdoti era quella di persone che reggevano candele sotto un campanile, e che questa campagna avrebbe contribuito a presentarli come persone normali. La campagna pubblicitaria va in onda a Melbourne, e se otterrà risultati soddisfacenti in seguito verrà estesa ad altri stati dell’Australia.

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