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  • g93 22/5 pp. 28-29
  • Uno sguardo al mondo

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  • Uno sguardo al mondo
  • Svegliatevi! 1993
  • Sottotitoli
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  • AIDS a Parigi
  • Bambini e biberon
  • Il problema delle tartarughe marine
  • La pubblicità del tabacco sfrutta le donne
  • La speranza degli astronomi
  • Programmare la televisione?
  • Il miele guarisce
  • Superatleti ma non supersani
  • Telechirurgia in futuro?
  • Disoccupazione e salute
  • ‘La Germania è un paese pagano’
  • Miele: il dono dell’ape all’uomo
    Svegliatevi! 2005
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    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
  • Miele, dolce medicinale
    Svegliatevi! 2002
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Svegliatevi! 1993
g93 22/5 pp. 28-29

Uno sguardo al mondo

AIDS a Parigi

“A Parigi 1 decesso su 3 fra gli uomini dai 25 ai 44 anni è causato dal virus dell’AIDS”, dice il giornale francese Le Monde. Queste recentissime statistiche sono state rese pubbliche da poco dall’INSERM (Istituto Nazionale Francese per la Salute e la Ricerca Medica). Il resoconto rivela inoltre che dal 1983 al 1990 l’infezione provocata dal virus dell’AIDS ha accresciuto del 50 per cento la mortalità fra gli uomini di questa stessa fascia d’età. Il dott. Jonathan Mann, direttore dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ha previsto che “il peggio deve ancora venire; la malattia progredisce ovunque”. Secondo l’OMS, ogni giorno nel mondo cinquemila persone vengono infettate.

Bambini e biberon

Per circa il 25 per cento dei bambini giapponesi mangiare presenta delle difficoltà. La causa potrebbe essere il biberon. Da oltre 20 anni, scrive l’Asahi Evening News, le maestre d’asilo notano che alcuni bambini hanno difficoltà con il cibo duro da masticare. Alcuni bambini fanno fatica a inghiottirlo, altri lo sputano e altri ce l’hanno ancora in bocca dopo il sonnellino pomeridiano. I medici hanno osservato che questi bambini hanno le mascelle deboli e il mento piccolo. Il dentista Naohiko Inoue e la specialista di sanità pubblica Reiko Sakashita affermano che la causa può risalire all’infanzia e all’allattamento artificiale. Pare che quando i bambini vengono allattati con il biberon devono solo succhiare senza muovere le mascelle. Tuttavia, quando vengono allattati al seno, i bambini muovono energicamente le mascelle e rafforzano proprio quei muscoli di cui avranno bisogno in seguito per masticare il cibo.

Il problema delle tartarughe marine

Sebbene vivano nell’acqua, è sulla terra che le tartarughe marine depongono le uova. Dopo aver percorso lunghe distanze negli oceani, le tartarughe marine tornano su particolari spiagge per riprodursi. Dopo essersi accoppiata al largo, la femmina arranca goffamente sulla spiaggia — forse proprio quella dove è nata — e depone tranquillamente le uova in un punto scelto con cura. Fa questo a più riprese per diversi giorni, finché tutte le uova — di solito un migliaio — sono state deposte e coperte diligentemente. È a questo punto che sorge il problema. Il periodico sudafricano Prisma lo definisce “lo svuotamento sistematico dei nidi” ad opera dell’uomo a causa della sua “avidità senza pari e della flagrante mancanza di rispetto per l’ambiente”. Questo “ha gravemente interferito nei cicli riproduttivi delle tartarughe”. Ora alcune specie rischiano l’estinzione.

La pubblicità del tabacco sfrutta le donne

“Hai fatto molta strada, piccola”. Per anni negli Stati Uniti le fumatrici sono state incoraggiate da persuasivi slogan pubblicitari di questo tipo. Le donne sono state sfruttate, deplora Kathy Harty, che è responsabile di un programma per la prevenzione del fumo in uno degli stati del nord. La Harty ha preparato, in collaborazione con altri, una campagna pubblicitaria televisiva e radiofonica che dà risalto a questo messaggio. Uno spot pubblicitario contro il fumo fa vedere una donna attraente che spegne la sigaretta sulla testa calva di un dirigente di un’agenzia pubblicitaria. La protagonista di una pubblicità radiofonica dice ai fabbricanti di sigarette: “Vi ringraziamo perché fate puzzare i nostri capelli come un portacenere. Vi ringraziamo perché macchiate i nostri denti e fate aumentare il conto della tintoria. Vi ringraziamo dei 52.000 casi di tumore del polmone che causate ogni anno alle donne. Speriamo solo di potervi un giorno restituire il favore”. La Harty spiega: “Vogliamo che [le donne] ci pensino due volte: ‘Voglio veramente questa sigaretta? Voglio veramente fare arricchire qualcun altro a discapito della mia salute?’”

La speranza degli astronomi

Gli astronomi stanno disponendo di spendere 100 milioni di dollari in un programma decennale gestito dalla NASA (National Aeronautics and Space Administration, l’ente spaziale americano), nel tentativo di scoprire trasmissioni radio provenienti da esseri intelligenti di altri pianeti. Secondo l’International Herald Tribune, il loro progetto è di controllare simultaneamente milioni di canali nella banda delle microonde presso i radiotelescopi in Argentina, Australia, India, Russia, Puerto Rico e Stati Uniti. Anche se alcuni scienziati ottimisti pronosticano un imminente successo, altri fanno notare che le 50 indagini che sono state effettuate dal 1960 sono risultate infruttuose.

Programmare la televisione?

“Meno televisione i bambini guardano, meglio è, specie quando si tratta di programmi violenti”, dice l’Accademia Americana di Pediatria in uno studio pubblicato dal Journal of the American Medical Association. L’articolo riferiva che “bambini di appena 14 mesi osservano e assorbono in modo dimostrabile comportamenti visti alla televisione”. Molto di quello che vedono è di natura aggressiva e violenta. Al fine di ristabilire l’autorità dei genitori, lo studio suggerisce di avvalersi di un dispositivo elettronico, frutto della tecnologia moderna, che permette di stabilire in anticipo quali canali e programmi televisivi vedere e in quali orari. In tal modo anche se i genitori non sono a casa possono controllare quello che i loro figli vedono alla televisione e quando lo vedono.

Il miele guarisce

Il miele d’api è stato usato sin dai tempi antichi per le sue proprietà terapeutiche. La Presse Médicale, una rivista francese, scrive che la moderna scienza medica sta cominciando ora a riscoprire le proprietà terapeutiche del miele. In un recente studio i medici hanno sperimentato l’uso del miele naturale puro nel trattamento delle ustioni e di vari tipi di ferite. Il miele è stato applicato direttamente sulle ferite e coperto con bende sterili asciutte. Questa medicazione veniva cambiata ogni 24 ore. I risultati mostrano che il miele è un agente disinfettante e terapeutico particolarmente efficace. Uccide la maggioranza dei germi con cui viene in contatto e stimola la crescita di nuovo tessuto. La Presse Médicale termina dicendo: “Poiché è semplice e poco costoso, il miele dovrebbe essere conosciuto meglio e aggiunto alla lista di prodotti antisettici di uso comune”.

Superatleti ma non supersani

“L’allenamento eccessivo e la tensione emotiva che precedono un’importante competizione hanno un effetto incredibilmente negativo sul sistema immunologico degli atleti”, scrive O Estado de S. Paulo. “Può derivarne una scarsa difesa contro le infezioni con sintomi molto simili a quelli dell’AIDS”. Ricerche effettuate dal dott. Gerd Uhlenbruck e dal dott. Heinz Liesen rivelano che gli atleti professionisti o superallenati hanno una percentuale più alta di tumori maligni e di infezioni. Essi ipotizzano che questo possa esser dovuto allo stress causato dagli “allenamenti rigorosi e dal regime imposto dalla competizione”. L’articolo aggiunge: “D’altro canto, fare dello sport con moderazione rafforza l’organismo e serve non solo a prevenire il cancro ma anche a prolungare la vita dell’individuo”.

Telechirurgia in futuro?

“Il malato è a Roma, il chirurgo opera da Milano”, dice il quotidiano italiano Il Messaggero (3 dicembre 1992) descrivendo il “primo esperimento al mondo di telechirurgia con l’aiuto del robot”. Utilizzando un collegamento telefonico e un video il chirurgo, distante centinaia di chilometri, individua il “punto esatto dove incidere, dà l’ok e il robot si muove. Il suo braccio tiene stretto un bisturi, lo abbassa sul corpo del paziente e taglia”. In questo intervento dimostrativo effettuato nell’ambito del congresso “Roma chirurgia ’92” il paziente era solo un manichino, visto che la legge italiana non permette ad una macchina di intervenire sul corpo umano, ma entro sei o sette anni la telechirurgia, cioè “la chirurgia con comando a distanza”, potrebbe divenire realtà. Secondo il professor Licinio Angelini, ordinario di chirurgia generale all’Università “La Sapienza” di Roma, nel futuro “tutti i movimenti che oggi vengono compiuti dal chirurgo con qualche difficoltà verranno affidati alla macchina”.

Disoccupazione e salute

La disoccupazione fra i giovani è uno dei problemi più gravi del mondo occidentale, afferma la dott. Anne Hammarström dell’Istituto Karolinska di Stoccolma. I dati di cui è venuta in possesso, come riferiva il British Medical Journal, mostrano che i giovani disoccupati di sesso maschile tendono ad adottare abitudini poco sane, come bere di più e dedicarsi ad attività criminose. Le giovani donne disoccupate, però, ne risentono in modo diverso. Sono più soggette ad ammalarsi ed hanno sensi di colpa dovuti al fatto che sono preoccupate d’essere un peso per la famiglia. Gli uomini ricevono un’attenzione molto maggiore da parte del pubblico, visto che la loro reazione alla disoccupazione è più evidente, osserva la Hammarström. Secondo lei, “il settore dell’assistenza sanitaria dovrebbe essere più cosciente degli effetti che la disoccupazione ha sulle donne”. Il Journal termina dicendo che “il solo rimedio veramente efficace è un’occupazione significativa”.

‘La Germania è un paese pagano’

“La Repubblica Federale [di Germania] è divenuta un paese pagano con una parte residua di cristiani. Sei milioni di persone hanno perso la fede in Dio. Il numero di coloro che non appartengono a nessuna religione è maggiore del numero di coloro che vanno in chiesa. Quelli che vanno in chiesa tutte le domeniche sono soltanto il 10 per cento”. Questi sono i dati emersi da un sondaggio effettuato per conto della rivista tedesca Der Spiegel. Le risposte sono state paragonate con quelle di un sondaggio simile effettuato nel 1967. I “nuovi pagani”, come vengono chiamati dalla rivista quelli che hanno abbandonato la chiesa, “hanno detto addio alle chiese senza rammarico o rancore. Non è stata l’indignazione ma l’indifferenza a indurre i seguaci a lasciare le chiese”.

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