Un frutto squisito noto in tutto il mondo
DAL CORRISPONDENTE DI SVEGLIATEVI! IN MESSICO
CRISTOFORO COLOMBO e il suo equipaggio furono probabilmente i primi europei ad assaggiarlo durante l’esplorazione delle Indie Occidentali nel 1493. Fu inviato al re di Spagna, e anch’egli lo trovò squisito. I marinai lo fecero conoscere da un capo all’altro delle Americhe e, nel 1548, lo portarono nelle Filippine perché vi venisse coltivato.
Successivamente, verso il 1555, questo frutto squisito giunse in Francia. All’inizio del XVIII secolo faceva già bella mostra di sé sulla tavola di alcuni re europei. Divenne così famoso che si diffuse poi nel resto d’Europa nonché in Asia e in Africa. Al presente viene coltivato soprattutto in Brasile, Filippine, Hawaii, Messico, Thailandia e in qualche altro paese dove il clima e il suolo sono adatti.
Così dopo aver viaggiato per circa cinque secoli ha raggiunto località molto lontane dall’America, suo luogo d’origine. Sapete di quale squisito frutto stiamo parlando? Dell’ananas.
In Messico era chiamato matzatli, nell’area caribica ananá e nell’America Centrale e Meridionale nana. A quanto pare, furono gli spagnoli a chiamarlo piña per la sua somiglianza con la pigna del pino, e da qui deriva il nome inglese pineapple. Oggi in spagnolo si chiama piña o ananás. Comunque si chiami, quelli che l’hanno assaggiato sono d’accordo nel dire che è una delizia per il palato.
L’ananas: il frutto e la pianta
Che aspetto ha l’ananas? Ha forma ovale e cresce al centro della pianta. Il frutto è ricoperto da un involucro duro, ed è coronato da un ciuffo di piccole foglie verdi. La pianta stessa dell’ananas ha lunghe foglie ensiformi che crescono in varie direzioni. Può raggiungere un’altezza che varia dai 60 ai 90 centimetri e il frutto può pesare da due a quattro chili.
Quando il frutto è ancora piccolo, sembra una pigna e la buccia è di colore viola. A completo sviluppo è verde, ma di solito quando è maturo diventa verde-giallastro, arancione-grigiastro o rossastro. La polpa del frutto maturo è dolce, gustosa e succulenta.
Come si coltiva
Come si coltiva l’ananas? Anzitutto ha bisogno di un terreno come quello che si trova nelle regioni tropicali: sabbioso, ricco di materiale organico, acido e povero di sali minerali, con un’alta percentuale di umidità. Poi si deve piantare uno dei polloni che spuntano attorno alla base del frutto e che rimangono sulla pianta anche dopo che questo è stato raccolto. Oppure si può tagliare la corona stessa dell’ananas e piantarla. Comunque bisogna essere pazienti per avere i frutti, perché la pianta impiega oltre un anno per entrare in produzione.
Antonio, che coltiva ananas da oltre 25 anni, spiega una certa tecnica che viene usata: “Bisogna mettere una piccola quantità di carburo di calcio al centro della pianta prima che il frutto cominci a crescere. Lo si fa per poter raccogliere tutti gli ananas nello stesso tempo, dato che se si lasciassero crescere naturalmente, alcuni crescerebbero più in fretta di altri e la raccolta sarebbe più difficile”.
Quando l’ananas è completamente sviluppato ma non ancora maturo, si deve coprirlo per impedire che il sole lo bruci. Si fa questo con carta o con le foglie della pianta stessa. Trascorso il tempo necessario per la maturazione, l’ananas è pronto per la raccolta. Sbucciatelo e mangiatelo a fette! Ma state attenti: il cuore del frutto può procurare un’irritazione alla lingua. Questa è la ragione per cui alcuni mangiano solo la polpa e gettano via la parte centrale.
Se volete gustare un ananas dolce e succulento, non fatevi ingannare dall’aspetto. Mostrandocene uno, Antonio spiega: “Alcuni scelgono l’ananas in base al colore della buccia, se è verde o gialla. Ma il frutto può essere maturo anche se la buccia è verde. Dovete picchiarvi sopra con le dita. Se produce un suono sordo, come se fosse vuoto, la polpa sarà bianca e insipida. Ma se produce un suono chiaro, come se fosse pieno d’acqua, è maturo al punto giusto, e sarà dolce e succulento”. Ci sono diverse varietà di questo frutto, ma quella più apprezzata si chiama Cayena.
Una vera delizia
Oltre allo squisito succo d’ananas o all’ananas a fette, potete gustare l’ananas sciroppato, che in alcuni paesi è disponibile in scatola. L’ananas contiene inoltre certe sostanze nutritive come carboidrati, fibra e vitamine, soprattutto vitamina A e C.
In Messico potete bere una bevanda rinfrescante fatta con la buccia dell’ananas. Se volete prepararla voi stessi mettete la buccia in un recipiente di vetro con acqua e zucchero e lasciatela lì per due o tre giorni. Dopo che ha fermentato, potete servirla come una bibita fresca con ghiaccio. È una bevanda molto rinfrescante, detta tepache, e ha un sapore agrodolce. Ne volete un bicchiere? Nelle Filippine l’ananas si coltiva per ricavare dalle foglie una fibra tessile, che viene utilizzata per produrre un finissimo tessuto bianco opaco e trasparente. Questo tessuto si usa per fare fazzoletti, asciugamani, cinture, camicie e vestiti per donne e bambini.
Negli ultimi secoli l’ananas è stato esportato in molti paesi dove non si coltiva. Tutti quelli a cui piace il suo sapore sperano che questo frutto continui il suo viaggio attorno al mondo, per la delizia dell’uomo.
[Fonte dell’immagine a pagina 20]
Sopra: Ananas. Century Dictionary