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  • g96 22/12 pp. 13-15
  • Perché il mio migliore amico si è trasferito?

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  • Perché il mio migliore amico si è trasferito?
  • Svegliatevi! 1996
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Svegliatevi! 1996
g96 22/12 pp. 13-15

I giovani chiedono...

Perché il mio migliore amico si è trasferito?

‘HAI la faccia di uno che ha perso il suo migliore amico!’ A volte si dice una frase del genere a qualcuno che ha l’aria un po’ triste o sconsolata. Ma quando si è perso davvero il proprio migliore amico, questa frase assume un significato completamente diverso.

Dopo tutto, la vera amicizia è una cosa rara e preziosa. La Bibbia dice: “Il vero compagno ama in ogni tempo, ed è un fratello nato per quando c’è angustia”. (Proverbi 17:17) Un buon amico ci dà compagnia e sostegno. Ci aiuta a crescere emotivamente e spiritualmente. Si possono avere molti conoscenti e molte amicizie superficiali, ma di solito le persone di cui ci si può veramente fidare e con cui ci si può confidare sono rare.

Perciò, se il tuo migliore amico si è trasferito, è comprensibile che tu ti senta a terra. Un giovane di nome Bryan, ricordando come si era sentito quando il suo amico del cuore era andato a vivere altrove, ha detto: “Ero impaurito e mi sentivo solo e ferito”. Forse anche tu ti senti così.

Affronta la realtà

Potrebbe essere utile riflettere sui motivi che hanno spinto il tuo amico o la tua amica a trasferirsi. Di certo non l’ha fatto perché non apprezzava la tua amicizia. Trasferirsi è diventato un aspetto normale della vita moderna. Ogni anno, solo negli Stati Uniti, cambiano casa oltre 36 milioni di persone! Secondo un istituto demografico (il Bureau of the Census) l’americano medio cambia casa 12 volte nel corso della vita.

A cosa sono dovuti tutti questi spostamenti? I motivi sono tanti. Molte famiglie si trasferiscono per avere un lavoro o una casa migliori. Nei paesi in via di sviluppo, guerra e povertà hanno costretto milioni di famiglie a trasferirsi. E molti giovani, crescendo, decidono di andare a vivere per conto proprio. Alcuni se ne vanno per sposarsi. (Genesi 2:24) Altri ancora si trasferiscono per perseguire interessi di natura spirituale. (Matteo 19:29) Fra i testimoni di Geova, molti lasciano un ambiente comodo per prestare servizio in zone dove c’è più bisogno di ministri cristiani, forse anche all’estero. Alcuni si trasferiscono all’interno del proprio paese per servire alla Betel, la sede da cui si coordina l’opera dei testimoni di Geova. Sì, per quanto vogliamo bene ai nostri amici, dobbiamo accettare il fatto che probabilmente un giorno si trasferiranno.

Qualunque sia il motivo che ha spinto il tuo amico o la tua amica a trasferirsi, potresti chiederti come farai a colmare il vuoto. Ma anche se è naturale sentirsi un po’ soli e abbattuti per un certo periodo di tempo, probabilmente ti rendi conto che tenere il muso non migliorerà affatto la situazione. (Proverbi 18:1) Perciò, analizziamo alcune cose che possono tornare utili.

Mantieni i contatti

“Renditi conto che non è la fine di quell’amicizia”, ha consigliato Bryan. Sì, il fatto che il tuo migliore amico o la tua migliore amica si trasferisca cambierà sicuramente i vostri rapporti, ma non significa che la vostra amicizia debba finire. La dott. Rosemarie White, consulente per gli adolescenti, ha detto: “Affrontare una perdita è molto difficile a qualsiasi età, ma il modo giusto per farlo è considerarla solo un cambiamento, e non una porta che si chiude”.

Cosa puoi fare per tenere aperta la porta dell’amicizia? Pensa a ciò che la Bibbia dice di Davide e Gionatan. Nonostante fra loro ci fosse una notevole differenza di età, erano grandissimi amici. Quando le circostanze costrinsero Davide a fuggire in esilio, i due non si lasciarono senza dirsi una parola. Al contrario, riaffermarono la loro perenne amicizia, al punto che strinsero un patto promettendosi di rimanere amici. — 1 Samuele 20:42.

Analogamente, potresti parlare con il tuo amico prima che parta. Digli quanto è preziosa per te l’amicizia che vi lega e quanto ci tieni a rimanere in contatto. Questo è ciò che hanno fatto Patty e Melina, due intime amiche che ora vivono a 8.000 chilometri di distanza. “Abbiamo deciso di tenerci in contatto”, ha spiegato Patty. Le migliori intenzioni, però, possono servire a poco se non prendi accordi precisi. — Confronta Amos 3:3.

La Bibbia ci dice che quando l’apostolo Giovanni non poteva stare insieme al suo amico Gaio si teneva in contatto con lui ‘scrivendogli con inchiostro e penna’. (3 Giovanni 13) Anche voi potreste stabilire di scrivervi regolarmente una lettera o una cartolina, forse una volta alla settimana o una volta al mese. E se i vostri genitori sono disposti a pagare le interurbane, di tanto in tanto potreste sentirvi per telefono per raccontarvi le ultime novità. Oppure potreste stabilire di inviarvi messaggi registrati su cassetta o su videocassetta. Più in là, può darsi addirittura che riusciate ad organizzarvi in modo da passare un fine settimana o una vacanza insieme. In questo modo l’amicizia può continuare.

Riempi il vuoto

Anche così, la partenza del tuo migliore amico lascerà un vuoto nella tua vita. Di conseguenza, forse ti accorgerai di avere più tempo a disposizione. Ebbene, non lasciare che quel tempo vada sprecato. (Efesini 5:16) Usalo per fare qualcosa di utile: forse potresti imparare a suonare uno strumento o a parlare una lingua straniera, oppure dedicarti a un hobby. Fare delle commissioni per chi è nel bisogno è un altro modo produttivo per usare il tempo. Se sei un testimone di Geova, puoi dedicare più tempo alla predicazione pubblica. (Matteo 24:14) Oppure puoi fare qualche ricerca biblica interessante.

Inoltre, l’apostolo Paolo consigliò ai cristiani di Corinto di ‘allargarsi’, cioè di ampliare la propria cerchia di amici, includendo altri. (2 Corinti 6:13) Può darsi che tu abbia trascorso tanto tempo con un unico amico o un’unica amica da trascurare altre potenziali amicizie. I giovani testimoni di Geova riscontrano che spesso le occasioni per stringere amicizie abbondano proprio nella loro congregazione. Perciò prova ad arrivare presto alle adunanze di congregazione e a trattenerti un po’ dopo. In questo modo avrai più tempo per fare conoscenza con altri. Le assemblee cristiane e le occasioni in cui ci si ritrova in piccoli gruppi per stare insieme danno altre opportunità per stringere nuove amicizie.

Tuttavia, c’è un pericolo: Non avere tanta fretta di stringere nuove amicizie da cominciare a frequentare giovani che non hanno le tue stesse mete spirituali e che non condividono i tuoi valori. Persone del genere possono avere un effetto negativo su di te e possono farti più male che bene. (Proverbi 13:20; 1 Corinti 15:33) Stai solo con giovani dalla mentalità spirituale che hanno una buona reputazione.

Quando trovi qualcuno del genere, programma qualche attività da fare insieme. Mangiate insieme. Visitate un museo. Fate una passeggiata. Organizzatevi per passare una giornata insieme nel ministero cristiano, portando ad altri la buona notizia del Regno di Dio. Con il tempo e l’impegno, la nuova amicizia può crescere. Visto che l’amore cristiano è espansivo — ‘si allarga’ per includere altri — quando stringi nuove amicizie non devi pensare di essere sleale verso il tuo amico che si è trasferito.

Puoi anche cogliere l’occasione per avvicinarti maggiormente a chi ti vuole bene più di tutti: i tuoi genitori. Loro possono esserti di grande aiuto, anche se in un primo momento puoi sentirti in imbarazzo a cercare la loro compagnia. Un ragazzo di nome Josh ha detto: “Dovevo quasi fare forza su me stesso per trascorrere del tempo insieme a loro, poiché allora non avevo un rapporto stretto con mamma o papà. Ora invece sono i miei amici più intimi!”

Ricorda pure che hai sempre un amico celeste. Per usare le parole di Dan, un ragazzo di 13 anni, “non sei veramente solo perché hai sempre Geova”. Il nostro Padre celeste è sempre pronto ad ascoltare le nostre preghiere. Se confidi in lui ti aiuterà senz’altro a superare questo momento difficile. — Salmo 55:22.

Sii ottimista

Il saggio re Salomone diede questo consiglio: “Non dire: ‘Perché è avvenuto che i giorni precedenti sono stati migliori di questi?’” (Ecclesiaste 7:10) In altre parole, non fossilizzarti sul passato; sfrutta il presente con tutte le occasioni che ti offre. Bill, che ora ha poco più di vent’anni, ha fatto proprio così quando ha perso il suo migliore amico. Egli ricorda: “Dopo un po’ ho cominciato a stringere nuove amicizie e a non indugiare tanto sul passato. Ho cercato di prepararmi per il futuro e di vivere il presente”.

Questi suggerimenti possono essere utili, ma la partenza di un caro amico è comunque una cosa triste. Forse ci vorrà un bel po’ prima che i ricordi dei bei tempi passati insieme non ti facciano più soffrire. Ricorda: i cambiamenti fanno parte della vita e ti danno l’opportunità di maturare e di crescere. Anche se può sembrare impossibile sostituire completamente un’amicizia speciale, puoi ugualmente sviluppare qualità che ti renderanno “gradito sia dal punto di vista di Geova che da quello degli uomini”. (1 Samuele 2:26) Se farai così, non rimarrai mai senza amici!

[Immagine a pagina 15]

Dire addio al proprio migliore amico è doloroso

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