I reni: un filtro essenziale per la vita
DAL CORRISPONDENTE DI SVEGLIATEVI! IN IRLANDA
LA TERRA e il corpo umano hanno una cosa in comune: per sostenere la vita hanno entrambi bisogno di un filtro. La terra deve essere protetta dal costante bombardamento di raggi dannosi provenienti dal sole. Lo strato di ozono presente nell’atmosfera agisce da filtro e li assorbe, permettendo invece alla luce, necessaria per la vita, di passare e raggiungere la terra. E che dire del nostro corpo? Molte delle reazioni chimiche che avvengono al suo interno immettono nel sangue sostanze tossiche e di rifiuto. Se queste rimanessero in circolo creerebbero gravi problemi, persino la morte. Devono essere continuamente filtrate ed eliminate.
Questa opera di filtrazione è una delle principali funzioni dei reni. Ma come possono questi piccoli organi identificare, isolare ed eliminare sostanze dannose, assicurandosi nello stesso tempo che rimangano gli elementi essenziali per nutrire l’organismo? E come possiamo aiutare i nostri reni a mantenerci in salute?
Che cosa c’è all’interno dei reni?
Normalmente gli esseri umani hanno due reni, uno a ciascun lato della colonna vertebrale all’altezza dei lombi. Ogni rene è lungo circa dieci centimetri, largo cinque e spesso tre, e pesa circa 110-170 grammi. Sezionandolo nel senso della lunghezza si notano vari elementi distinti, visibili nelle figure.
Per visualizzare come funziona il rene, immaginate uno stadio in cui affluiscono migliaia di spettatori per assistere a una partita. Per prima cosa la folla si deve dividere in molte file più piccole. Poi, in ogni fila le persone passano una per una attraverso cancelli di sicurezza, dove chi non ha il biglietto viene respinto. Gli spettatori che hanno il biglietto passano oltre e vanno a sedersi ai loro posti.
Analogamente, tutti i molti elementi di cui si compone il sangue devono circolare in tutto il corpo. Nel far questo, vengono fatti passare ripetute volte attraverso i reni da due grossi vasi sanguigni, uno per ciascun rene: le arterie renali. (Vedi la figura a pagina 24). Una volta entrata nel rene, l’arteria renale si divide in vasi più piccoli che penetrano negli strati interni ed esterni del rene. In questo modo i vari elementi presenti nel sangue vengono incanalati in “file” più piccole e più facili da gestire.
Alla fine il sangue arriva a minuscoli globuli, ciascuno dei quali è costituito da una quarantina di minuscoli vasi sanguigni raggomitolati. Ciascun globulo, detto glomerulo, è avvolto da una membrana a due strati detta capsula di Bowman.a Insieme, il glomerulo e la capsula di Bowman compongono la prima parte del ‘cancello di sicurezza’ del rene: il nefrone, l’unità elementare di filtrazione del rene. In ciascun rene ci sono oltre un milione di nefroni, ma sono così piccoli che ci vuole il microscopio per vederli! — Vedi lo schema di un nefrone, molto ingrandito, a pagina 25.
Filtrazione del sangue in due fasi
I globuli rossi, i globuli bianchi e le proteine presenti nel sangue sono indispensabili. Provvedono all’organismo servizi essenziali come rifornimento di ossigeno, difesa e riparazione dei danni. Per evitare che globuli rossi, globuli bianchi e proteine vadano perduti, nella prima fase della filtrazione vengono separati da tutti gli altri elementi del sangue. Questo compito specializzato è svolto dalle capsule di Bowman. Ma come?
I vasi sanguigni che entrano nel glomerulo si dividono in minuscoli capillari dalle pareti sottilissime. Così la pressione del sangue può far uscire dal torrente sanguigno, attraverso le sottili membrane dei capillari, acqua e altre molecole di piccole dimensioni che entrano nella capsula di Bowman e nel tubicino pieno di anse ad essa collegato, il tubulo contorto. Le molecole proteiche più grosse e tutti i globuli rossi e quelli bianchi rimangono in circolo e continuano a scorrere all’interno dei capillari.
Ora la filtrazione diventa più selettiva. I reni devono avere la certezza assoluta che nessuna sostanza preziosa sfugga dall’organismo! Il liquido che a questo punto scorre attraverso il tubulo è una soluzione acquosa che contiene molecole utili disciolte insieme a rifiuti e sostanze indesiderate. Cellule specializzate poste lungo la parete interna del tubulo riconoscono le molecole utili, come acqua, sali, zuccheri, minerali, vitamine, ormoni e amminoacidi. Queste molecole vengono efficacemente prelevate essendo riassorbite attraverso la parete del tubulo e restituite alla circostante rete di capillari in modo che rientrino nel circolo sanguigno. I capillari si riuniscono nuovamente formando piccole vene che poi si congiungono per formare la vena renale. Attraverso essa il sangue, ora filtrato e ripulito, lascia il rene e continua a mantenere in vita l’organismo.
L’espulsione dei rifiuti
Ma che dire del liquido che rimane nel tubulo? Ovviamente, contiene sostanze che l’organismo non desidera. Man mano che il liquido fluisce lungo il tubulo verso il tubulo collettore o dotto collettore, più grande, altre cellule della parete del tubulo vi riversano ulteriori secrezioni, tra cui ammoniaca, potassio, urea, acido urico e acqua in eccesso. Il prodotto finale è l’urina.
I dotti collettori di vari nefroni si uniscono e liberano l’urina attraverso aperture poste all’apice delle cosiddette piramidi di Malpighi. L’urina passa nella pelvi renale da cui esce attraverso l’uretere, il canale che collega il rene alla vescica. L’urina viene accumulata nella vescica prima di essere espulsa.
Nonostante le dimensioni microscopiche, gli oltre due milioni di nefroni presenti nei reni svolgono un lavoro eccezionale. La New Encyclopædia Britannica afferma: “I nefroni . . . filtrano tutti i [cinque litri] d’acqua contenuti nel sangue ogni 45 minuti”. Una volta che varie sostanze sono state riassorbite e i molti processi sono stati completati, un organismo normale e sano può espellere ogni 24 ore circa due litri di sostanze di rifiuto sotto forma di urina. Che sistema di filtrazione laborioso e accurato!
Abbiate cura dei vostri reni!
I reni sono autopulenti, provvedono da sé alla propria manutenzione e sono in grado di funzionare a lungo. Tuttavia, anche voi dovete fare la vostra parte per aiutarli nel loro lavoro. Perché l’organismo rimanga sano, attraverso i reni deve passare molta acqua. Sì, un’adeguata assunzione d’acqua è considerata fondamentale per prevenire le infezioni renali e la formazione di calcoli renali.b Bere acqua aiuta anche l’apparato digerente e quello cardiocircolatorio, osserva il dott. Cecil Godec, che dirige la clinica urologica del Long Island College Hospital di New York.
Quanta acqua? Secondo il dott. Godec e molti altri medici ogni persona, oltre ad assumere cibi e bevande, dovrebbe bere ogni giorno almeno due litri d’acqua. “La maggior parte delle persone sono disidratate”, ha detto il dott. Godec a Svegliatevi! E ha osservato che l’acqua fa bene ai reni e al cuore, a meno che questi non siano malati. “Tuttavia bisogna berne abbastanza”, ha detto. “La maggioranza non lo fa”.
Alcuni trovano l’acqua più gradevole se è leggermente aromatizzata, ad esempio con un po’ di limone. Altri preferiscono il sapore dell’acqua di sorgente o dell’acqua filtrata attraverso il carbone attivo. In qualsiasi caso, per i reni l’acqua pura o appena aromatizzata è meglio di qualsiasi altra bevanda. In effetti, lo zucchero contenuto nei succhi di frutta e nelle bevande dolcificate aumenta il bisogno d’acqua dell’organismo. Le bevande che contengono alcool o caffeina fanno perdere acqua all’organismo.
Abituarsi a bere due litri d’acqua al giorno può non essere facile. Innanzi tutto, molti trovano scomodo o imbarazzante dover andare al gabinetto più spesso del solito. Ma il vostro organismo vi ringrazierà per lo sforzo. Oltre ad aiutarvi a rimanere sani, bere abbastanza acqua può anche migliorare il vostro aspetto. I medici indicano che una buona alimentazione e un’elevata assunzione di liquidi contribuiscono alla bellezza della pelle più di qualsiasi cosmetico.
Purtroppo il meccanismo della sete è imperfetto, e quando invecchiamo diventa ancora meno sensibile. Pertanto, non possiamo affidarci solo alla sensazione della sete per sapere di quanta acqua abbiamo bisogno. Come potete essere certi di berne abbastanza? Alcuni iniziano la giornata bevendo due bicchieri d’acqua, e poi a intervalli regolari ne bevono altri. Altri tengono una bottiglia o un altro contenitore in vista e a portata di mano, per ricordarsi di bere nel corso della giornata. Qualunque metodo usiate, bere molta acqua pura è un buon modo per mostrare che apprezzate i reni, il meraviglioso filtro che vi mantiene in vita.
[Note in calce]
a Nei primi anni ’40 del secolo scorso il chirurgo e istologo inglese William Bowman descrisse questa piccola capsula e ne spiegò la funzione. La capsula venne chiamata con il suo nome.
[Riquadro a pagina 25]
Il nefrone: L’unità elementare di filtrazione
IN CIASCUN rene ci sono oltre un milione di nefroni. Il sistema di tubuli all’interno di ciascun nefrone è lungo in media circa 3 centimetri, mentre ogni tubulo è largo solo 0,05 millimetri. Così, se fosse possibile svolgere tutti i tubuli di un singolo rene, coprirebbero una distanza di circa 30 chilometri!
La capsula di Bowman in effetti è l’estremità introflessa del tubulo contorto del nefrone. Questo tubulo è circondato da una rete di minuscoli vasi sanguigni detti capillari. Il tubulo si immette in un dotto collettore, più grande, che porta via le sostanze tossiche e di rifiuto filtrate dal nefrone.
[Diagramma alle pagine 24 e 25]
La corteccia del rene contiene il glomerulo di ciascun nefrone
Le piramidi di Malpighi sono formazioni coniche che convogliano l’urina nella pelvi renale
L’arteria renale porta nel rene il sangue non filtrato
La vena renale riporta nell’organismo il sangue appena filtrato
La pelvi renale, a forma di imbuto, raccoglie l’urina e la convoglia nell’uretere
L’uretere porta l’urina dal rene alla vescica
[Diagramma a pagina 25]
I nefroni, circa due milioni di filtri tubolari microscopici, puliscono il sangue
Capsula di Bowman
Glomerulo
L’urina si raccoglie nel tubulo contorto e poi passa nella vescica
Capillari