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  • g98 22/7 pp. 12-13
  • I rinoceronti orfani del Kenya

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  • I rinoceronti orfani del Kenya
  • Svegliatevi! 1998
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  • Allevare rinoceronti
  • Quale futuro hanno?
  • L’animale dai corni pregiati
    Svegliatevi! 1995
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Altro
Svegliatevi! 1998
g98 22/7 pp. 12-13

I rinoceronti orfani del Kenya

DAL CORRISPONDENTE DI SVEGLIATEVI! IN KENYA

COSA succede in natura quando un animale giovane rimane senza i genitori? Probabilmente verrà ucciso dai predatori. Per impedirlo, i guardiani dei parchi del Kenya soccorrono i piccoli e li portano in “orfanotrofi” per animali. Uno dei più conosciuti è gestito da Daphne Sheldrick nel Parco Nazionale di Nairobi. Per decenni la Sheldrick ha allevato e restituito al loro ambiente naturale molti animali, fra cui bufali, antilopi, civette zibetto, facoceri, manguste, elefanti e rinoceronti.

L’anno scorso erano affidati alle sue cure due piccoli di rinoceronte nero, Magnette e Magnum. Magnette è nata da Edith, una femmina tuttora vivente nel Parco di Nairobi. Il piccolo rinoceronte fu portato all’“orfanotrofio” a metà febbraio del 1997, essendo rimasto per qualche motivo lontano dalla madre. Quando i guardiani localizzarono infine la madre, erano passati cinque giorni. A quel punto le probabilità che accettasse il piccolo erano remote, data la lunga separazione e l’odore dell’uomo sul piccolo.

Magnum è nato il 30 gennaio 1997 da una femmina di nome Scud, che aveva perso l’uso della zampa anteriore destra, forse cadendo in una buca mentre andava di gran carriera. Malgrado si sia cercato in ogni modo di farle guarire la ferita, è insorta un’infezione ossea e tre settimane dopo la nascita di Magnum si è stati costretti ad abbatterla.

Allevare rinoceronti

I piccoli di rinoceronte sono docili ed è facile occuparsene, ma non si può fare in casa. Durante la giornata, ogni quattro ore prendono il latte, latte artificiale intero, da un enorme biberon. Si nutrono anche di arbusti e cespugli. Benché alla nascita siano alti appena 40 centimetri e pesino da 30 a 40 chili, crescono con sorprendente rapidità, aumentando di un chilo al giorno! Un rinoceronte adulto pesa più di una tonnellata.

I guardiani accompagnano ogni giorno Magnette e Magnum a fare lunghe passeggiate nel parco. Queste passeggiate non servono solo a farli esercitare; hanno uno scopo importante: reinserirli nell’ambiente selvatico. Vediamo come si fa.

I rinoceronti hanno la vista molto debole, ma un olfatto molto acuto e una memoria fenomenale. Quindi imparano a conoscersi prima dall’odore. I rinoceronti marcano i confini del loro territorio lasciando cumuli di sterco e spruzzando l’urina sui cespugli.

In circostanze normali il piccolo è protetto dalla madre, e la traccia del suo odore inconfondibile si mischia con quello di lei finché non partorisce un altro piccolo. A quel punto il primo piccolo sarà completamente inserito e accettato dalla comunità dei rinoceronti. Per i nuovi come Magnette e Magnum, la situazione è diversa. Devono deporre i loro escrementi nei mucchi comuni formati dai rinoceronti che abitano nella zona prima di poter stabilire un contatto fisico con loro. Perciò durante le loro lunghe passeggiate quotidiane i rinoceronti orfani depongono i loro escrementi nei mucchi comuni nella boscaglia. In questo modo la loro traccia odorosa viene scoperta, studiata e infine accettata dalla popolazione locale dei rinoceronti. Il reinserimento nell’ambiente selvatico di rinoceronti allevati dall’uomo è quindi una faccenda complicata che può richiedere anni.

Quale futuro hanno?

Secondo il WWF (Fondo Mondiale per la Natura), nel 1970 in Africa c’erano circa 65.000 rinoceronti neri. Oggi ce ne sono meno di 2.500. Questo drastico calo è stato causato dai bracconieri che hanno ucciso i rinoceronti per la pelle e il corno. Al mercato nero il corno di rinoceronte vale più del suo peso in oro. Perché ha un valore così elevato?

Anzitutto, in alcuni paesi del Medio Oriente molti credono che il corno polverizzato possa far scendere la febbre. Gli esami chimici rivelano che può esserci del vero in questo, ma solo se somministrato in una quantità molto superiore a quella presente negli attuali rimedi. Naturalmente ci sono tanti altri medicinali che fanno scendere la febbre.

Il corno di rinoceronte è ricercato anche per motivi culturali. In un paese del Medio Oriente, il pugnale a lama curva è un ambito simbolo di virilità. Il pugnale con il manico di corno di rinoceronte è così pregiato che alcuni sono disposti a pagare più di un milione di lire per un manico di corno nuovo e più di due milioni di lire per un manico di corno antico.

A causa del bracconaggio, in meno di 20 anni il Kenya ha perso più del 95 per cento dei suoi rinoceronti. Al principio degli anni ’90 il loro numero era sceso da 20.000 ad appena 400. Da allora, grazie a numerose misure protezionistiche, la popolazione dei rinoceronti è salita a 450 esemplari. Il Kenya è ora uno dei tre paesi africani in cui le popolazioni del rinoceronte nero sono stabili o in aumento. Perciò il futuro di Magnette e Magnum appare luminoso e i loro guardiani sperano che possano infine unirsi alla locale comunità di rinoceronti e vivere a lungo e felici.

[Immagini alle pagine 12 e 13]

Magnum (a sinistra) e Magnette a quattro mesi

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