BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • g99 8/11 pp. 8-10
  • Vite rovinate, vite perdute

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Vite rovinate, vite perdute
  • Svegliatevi! 1999
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • “Un modo per fuggire dalla realtà”
  • ‘Invischiata nel mondo della droga’
  • Da muratore a trafficante di droga
  • La borsa e la vita!
  • La guerra alla droga si può vincere?
    Svegliatevi! 1999
  • Siate un vaso per un uso onorevole
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1973
  • Perché si danno alla droga
    Svegliatevi! 1974
  • Come la droga influisce sulla vostra vita
    Svegliatevi! 1999
Altro
Svegliatevi! 1999
g99 8/11 pp. 8-10

Vite rovinate, vite perdute

“LA DROGA ha l’effetto di una mazzata”, ha detto il dott. Eric Nestler. In effetti una singola dose di queste “mazzate” chimiche può essere letale. “Ad esempio, si sa di persone uccise dal crack la prima volta che ne hanno fatto uso”, spiega un libro. — Drugs in America.

La nuova ondata di droghe sintetiche potrebbe essere altrettanto pericolosa. “I giovani ingenui che comprano pasticche a un rave party probabilmente non hanno la più pallida idea di quale cocktail chimico sta per bombardare il loro cervello”, avverte il Rapporto mondiale sulla droga delle Nazioni Unite. La maggior parte dei giovani, però, entra nel tunnel della droga in maniera graduale, come illustrano gli esempi che seguono.

“Un modo per fuggire dalla realtà”

Pedro,a che ha otto fratelli, è nato in un quartiere malfamato della città spagnola di Cordova. La sua infanzia è stata traumatica, in quanto il padre era alcolista. Quando Pedro aveva 14 anni suo cugino gli fece provare l’hascisc. Nel giro di un mese ne era diventato schiavo.

“La droga era un passatempo”, spiega Pedro, “un modo per fuggire dalla realtà e per far parte del gruppo. A 15 anni cominciai ad affiancare all’hascisc LSD e anfetamine. La mia droga preferita era l’LSD, e per procurarmi i soldi per comprarla cominciai a spacciare. Spacciavo soprattutto hascisc. Una volta, dopo un’overdose di LSD, non chiusi occhio per una notte intera: mi sembrava di essere impazzito. Fu un’esperienza terrificante. Sentivo che se avessi continuato a drogarmi sarei finito in galera oppure sarei morto. Il desiderio della droga, però, scacciò questa paura. Sviluppai una forte dipendenza dall’LSD e cominciai ad avere bisogno di dosi sempre più forti per provare quelle sensazioni. Nonostante gli effetti spaventosi della droga, non riuscivo a smettere. Non sapevo come uscirne.

“L’LSD costava cara, così imparai a svaligiare gioiellerie, a scippare borsette ai turisti e a rubare orologi e portafogli ai passanti. A 17 anni ero diventato uno spacciatore conosciuto nel mio quartiere, e a volte partecipavo anche a rapine a mano armata. Per la mia reputazione di criminale violento nel quartiere mi diedero il soprannome el torcido, ‘lo storto’.

“Quando si abbinano droga e alcool la personalità cambia, e spesso si diventa violenti. Il desiderio di procurarsi altra droga è così forte da soffocare completamente la coscienza. La vita diventa come una corsa sulle montagne russe, e si vive solo per quello stato di euforia che la droga produce”.

‘Invischiata nel mondo della droga’

Ana, la moglie di Pedro, è cresciuta in Spagna in un buon ambiente familiare. A 14 anni conobbe alcuni ragazzi di una scuola vicina che fumavano hascisc. All’inizio il loro comportamento strano la disgustò. Ma a una sua amica di nome Rosa piaceva uno di quei ragazzi, e questo ragazzo convinse Rosa che fumare hascisc non sarebbe stato pericoloso e che le sarebbe piaciuto. Così Rosa provò la droga e poi passò la sigaretta ad Ana.

“Provai una sensazione piacevole, e nel giro di poche settimane fumavo hascisc ogni giorno”, racconta Ana. “Dopo un mesetto l’hascisc non mi eccitava più tanto, così cominciai a prendere anche anfetamine.

“Ben presto io e le mie amiche eravamo completamente invischiate nel mondo della droga. Discutevamo su chi riusciva a reggere la dose più forte senza star male e su chi faceva il ‘viaggio’ più bello. Un po’ alla volta mi separai dal mondo reale, e molto spesso marinavo la scuola. Hascisc e anfetamine non mi bastavano più, così cominciai a iniettarmi un derivato della morfina che mi procuravo in diverse farmacie. D’estate andavamo a concerti rock all’aperto, dove era sempre facile trovare droghe come l’LSD.

“Un giorno mia madre mi sorprese a fumare hascisc. I miei genitori fecero di tutto per proteggermi. Mi parlarono dei pericoli della droga e mi confermarono il loro amore e il loro interessamento. Ma per me i loro sforzi erano solo un’interferenza indesiderata nella mia vita. A 16 anni decisi di andarmene di casa. Mi unii a un gruppo di giovani che girava la Spagna vendendo collanine fatte a mano e drogandosi. Due mesi dopo la polizia mi arrestò a Málaga.

“Quando la polizia mi consegnò ai miei genitori, questi mi accolsero a braccia aperte, e mi vergognai di quello che avevo fatto. Mio padre piangeva: era la prima volta che lo vedevo piangere. Mi dispiaceva averli fatti soffrire, ma il rimorso non era abbastanza forte da farmi lasciare l’ambiente della droga. Continuai a drogarmi ogni giorno. A volte, quando non ero sotto l’effetto della droga, pensavo ai rischi... ma non durava molto”.

Da muratore a trafficante di droga

José, un amichevole padre di famiglia, per cinque anni contrabbandò cannabis dal Marocco alla Spagna. Come finì in questo giro? “Quando lavoravo come muratore, avevo un compagno di lavoro che cominciò a fare il trafficante di droga”, spiega José. “Visto che avevo bisogno di soldi, mi dissi: ‘Perché non fare la stessa cosa?’

“Era facile comprare cannabis in Marocco: potevo averne quanta ne volevo. Avevo un motoscafo con cui potevo facilmente sfuggire alla polizia. Una volta portata la droga in Spagna la vendevo all’ingrosso, circa 600 chili alla volta. Avevo solo tre o quattro clienti, e questi compravano tutta la droga che riuscivo a procurare loro. Nonostante la polizia vigilasse, la droga passava. Noi trafficanti eravamo attrezzati molto meglio dei poliziotti.

“Facevo un sacco di soldi senza fatica. Un viaggio dalla Spagna al Nordafrica poteva fruttare dai 25.000 ai 30.000 dollari. In poco tempo avevo 30 uomini che lavoravano per me. Non mi scoprirono mai perché pagavo un informatore che mi avvisava quando le mie operazioni venivano controllate.

“A volte pensavo all’effetto che tutta questa droga avrebbe potuto avere su altri, ma mi convinsi che la cannabis era una droga leggera che non uccideva nessuno. Visto che stavo facendo un sacco di soldi non ci pensai su troppo. Personalmente non ho mai fatto uso di droga”.

La borsa e la vita!

Come si vede da questi esempi, la droga si impadronisce della vita della gente. Una volta preso il vizio, uscirne è difficile e traumatico. Come fa notare il già citato libro Drugs in America, “nel Far West i banditi minacciavano le loro vittime con la pistola dicendo: ‘O la borsa o la vita’. La droga è peggiore di quei banditi. Prende entrambe le cose”.

È possibile fermare il mostruoso e malefico potere della droga? L’articolo che segue prenderà in esame alcune soluzioni.

[Nota in calce]

a In questi articoli alcuni nomi sono stati cambiati.

[Testo in evidenza a pagina 8]

“Nel Far West i banditi minacciavano le loro vittime con la pistola dicendo: ‘O la borsa o la vita’. La droga è peggiore di quei banditi. PRENDE ENTRAMBE LE COSE”

[Riquadro/Immagine a pagina 10]

I VOSTRI FIGLI DIRANNO DI NO ALLA DROGA?

QUALI ADOLESCENTI SONO MAGGIORMENTE A RISCHIO?

a. Quelli che vogliono dimostrare di essere indipendenti e disposti a correre rischi.

b. Quelli che non si pongono mete scolastiche o spirituali.

c. Quelli che si considerano in disaccordo con la società.

d. Quelli che non hanno un’idea chiara di cosa è giusto e cosa è sbagliato.

e. Quelli che non si sentono appoggiati dai genitori e che vengono incoraggiati dagli amici a drogarsi. Gli investigatori hanno notato che “per un adolescente un buon rapporto con i genitori sembra essere la migliore protezione dalla droga”. — Il corsivo è nostro.

COME POTETE PROTEGGERE I VOSTRI FIGLI?

a. Avendo un buon rapporto e un buon dialogo con loro.

b. Instillando in loro un’idea chiara di cosa è giusto e cosa è sbagliato.

d. Facendoli sentire parte di una famiglia amorevole e di una comunità calorosa.

e. Insegnando loro quali sono i pericoli della droga. È chiaro che i figli devono sapere perché dire di no alla droga.

[Fonte]

Fonte: ONU, Rapporto mondiale sulla droga

[Immagine a pagina 9]

Droga confiscata a Gibilterra

[Fonte]

Cortesia: Polizia di Gibilterra

[Immagine a pagina 10]

Avevo un motoscafo come questo, con cui potevo facilmente sfuggire alla polizia

[Fonte]

Cortesia: Polizia di Gibilterra

[Fonte dell’immagine a pagina 9]

Godo-Foto

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi