Colubro
(còlubro o colùbro) [ebr. qippòhz].
La radice da cui è derivato il nome ebraico significa “saltare”, forse per il modo, simile a quello del serpente a sonagli, in cui questo serpente si lancia sulla preda. Il colubro è menzionato nella profezia di Isaia (34:15) fra le creature che avrebbero popolato Edom. Questo voleva sottolineare il fatto che la desolazione di Edom sarebbe stata tale da farlo diventare un luogo sicuro in cui il colubro potesse ‘fare il suo nido e deporre le uova e covarle e raccoglierle sotto la sua ombra’. Quasi tutti i serpenti depongono uova, e questo versetto può riferirsi all’abitudine di alcuni serpenti di avvolgersi intorno alle proprie uova. H. W. Parker nel suo libro Snakes (pp. 105, 106) dice di questo serpente: “L’avvolgersi intorno alle uova, com’è consuetudine anche di diversi cobra e vipere, favorisce l’incubazione frapponendo uno strato d’isolamento termico e mantenendo così una temperatura più uniforme, ma il vantaggio principale sta indubbiamente nella protezione che offre contro i rapaci”.
Albert Barnes dice: “Bochart in Hieroz[oicum sive de animalibus Sacrae Scripturae], t. ii. lib. iii. c. xi. pp. 408-419, ha esaminato diffusamente il significato del termine [qippòhz], e giunge alla conclusione che indichi il serpente che i greci chiamavano acontias, e i latini iaculus: il serpente saettone”. — The Book of the Prophet Isaiah, pp. 339, 340.