BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • ad pp. 222-223
  • Cavallo

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Cavallo
  • Ausiliario per capire la Bibbia
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • USO MILITARE
  • DALL’EPOCA DI SALOMONE AL RITORNO DALL’ESILIO
  • USO ILLUSTRATIVO
  • Cavallo
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
  • Lavorano ancora la terra con i cavalli
    Svegliatevi! 1996
  • Domande dai lettori (2)
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
  • La fine della malvagità
    Il mio libro di racconti biblici
Altro
Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 222-223

Cavallo

Questo comune quadrupede, dagli zoccoli assai resistenti (Isa. 5:28), la criniera e la coda svolazzante (Giob. 39:19), è stato sin dall’antichità molto utile all’uomo, che si è servito di briglie e frusta per dirigerlo. (Sal. 32:9; Prov. 26:3; Giac. 3:3) Geova, il Creatore di quest’animale, nel rimproverare Giobbe, descrisse alcune delle principali caratteristiche del cavallo: la notevole forza, il fremito delle grandi narici, l’impaziente scalpitio, l’eccitazione alla prospettiva della battaglia, e il fatto che il fragore delle armi non lo spaventa. — Giob. 39:19-25.

USO MILITARE

Nell’antichità il cavallo era usato principalmente in guerra (Prov. 21:31; Isa. 5:28; Ger. 4:13; 8:16; 46:4, 9), pur essendo impiegato anche come mezzo di trasporto e nella caccia. L’uso del cavallo per scopi diversi dalla guerra è menzionato generalmente nelle Scritture in relazione a re, principi e funzionari di stato, o a rapidi sistemi di comunicazione. — II Sam. 15:1; Eccl. 10:7; Est. 6:7, 8; 8:14; Ger. 17:25; 22:4.

Il cavallo era una parte così formidabile delle effettive forze combattenti che il semplice rumore di un gran numero di carri e cavalli bastava a spaventare e mettere in fuga precipitosa un esercito che si riteneva inferiore numericamente. (II Re 7:6, 7) La potenza militare di Egitto, Assiria, Babilonia, Media–Persia ed altre nazioni dipendeva in gran parte dai cavalli. (Isa. 31:1, 3; Ger. 6:22, 23; 50:35, 37, 41, 42; 51:27, 28; Ezec. 23:5, 6, 23; 26:7, 10, 11; Naum 3:1, 2; Abac. 1:6, 8) Cavalli, bardati di briglie, redini, ornamenti per il capo, selle, ecc., compaiono spesso in antichi monumenti.

Il popolo eletto di Dio dell’antichità, gli israeliti, non dovevano però essere come gli egiziani e altre nazioni contemporanee che consideravano cavalli e carri indispensabili per la sicurezza e l’indipendenza. Ai re d’Israele era vietato aumentare il numero dei cavalli. (Deut. 17:15, 16) Anziché confidare nella potenza militare, nei cavalli e nei carri, gli israeliti dovevano confidare nell’aiuto di Geova e non aver mai timore dell’attrezzatura bellica dei loro avversari. — Deut. 20:1-4; Sal. 20:7; 33:17; Osea 1:7.

Davide re d’Israele ricordò che Geova aveva proibito di moltiplicare i cavalli. Con la sua vittoria su Adadezer di Zoba, Davide avrebbe potuto aumentare di molto il numero dei cavalli del suo esercito, ma invece tenne solo quelli necessari ai suoi scopi immediati e ordinò che agli altri si tagliassero i garretti. (II Sam. 8:3, 4; I Cron. 18:3, 4) Ciò era pure in armonia con quanto aveva fatto Giosuè con l’autorizzazione di Geova all’epoca della conquista della Terra Promessa. — Gios. 11:6, 9; vedi GARRETTO.

DALL’EPOCA DI SALOMONE AL RITORNO DALL’ESILIO

Tuttavia Salomone, figlio e successore di Davide, cominciò ad avere migliaia di cavalli. (I Re 4:26 [qui “quarantamila scuderie” è generalmente ritenuto un errore di copiatura e sta per “quattromila”]; confronta II Cronache 9:25, NW). Il re Salomone riceveva cavalli dall’Egitto e anche da altri paesi (II Cron. 9:28), e cavalli erano fra i doni di coloro che desideravano udire la sua sapienza. (I Re 10:24, 25; II Cron. 9:23, 24) Le scuderie si trovavano in apposite città e anche a Gerusalemme. (I Re 9:17-19; 10:26) L’orzo e la paglia che dovevano servire come foraggio per i cavalli erano forniti dai delegati regionali incaricati di provvedere i viveri per la tavola del re. — I Re 4:27, 28.

Anni dopo i re di Giuda e d’Israele si servivano di cavalli nella guerra. (I Re 22:4; II Re 3:7) Parlando di Giuda il profeta Isaia disse che il paese era pieno di cavalli. (Isa. 2:1, 7) Anche se a volte nella storia d’Israele siccità, carestia e sconfitte militari ne riducevano molto il numero (I Re 17:1; 18:1, 2, 5; II Re 7:13, 14; 13:7; Amos 4:10), la popolazione confidava ugualmente nei cavalli e cercava l’aiuto militare dell’Egitto. (Isa. 30:16; 31:1, 3) Empi re di Giuda dedicarono certi cavalli al culto pagano del Sole, portandoli perfino all’interno della sacra area del tempio di Geova. (II Re 23:11) L’ultimo re giudeo, Sedechia, si ribellò contro Nabucodonosor re di Babilonia e chiese aiuti militari e cavalli all’Egitto. (II Cron. 36:11, 13; Ezec. 17:15) Di conseguenza, in adempimento della profezia, Giuda andò in esilio. — Ezec. 17:16-21; Ger. 52:11-14.

Cavalli sono menzionati fra le bestie da soma che avrebbero riportato a Gerusalemme il popolo di Dio che era stato disperso. (Isa. 66:20) È perciò degno di nota che nel primo adempimento delle profezie di restaurazione gli ebrei tornarono con 736 cavalli. — Esd. 2:1, 66; Nee. 7:68.

USO ILLUSTRATIVO

Nelle Scritture il cavallo compare più volte in un contesto illustrativo. Gli adulteri figli della sleale Gerusalemme sono paragonati a “cavalli presi da calore sessuale”. (Ger. 5:7, 8) L’atteggiamento ostinato e impenitente di un popolo apostata è paragonato all’impeto di un cavallo che si lancia nella battaglia senza badare alle conseguenze. (Ger. 8:6) L’infedele Gerusalemme si prostituì ai sovrani delle nazioni pagane, bramandoli come fanno le concubine di uomini dalle smodate attività sessuali, paragonati a cavalli. — Ezec. 23:20, 21.

La speciale attenzione e i ricchi ornamenti riservati a un destriero reale raffigurano il fatto che Geova torna a guardare con favore il suo popolo pentito, rendendolo simile a un vittorioso cavallo da guerra. — Zacc. 10:3-6.

L’invisibile, celeste attrezzatura bellica di Geova è rappresentata da carri e cavalli di fuoco. (II Re 2:11, 12) Una volta Eliseo pregò che gli occhi del suo atterrito servitore si aprissero per vedere che “la regione montagnosa era piena di cavalli e di carri da guerra di fuoco tutto intorno a Eliseo” per proteggerlo dall’accerchiamento delle forze armate siriane mandate a catturarlo. — II Re 6:17.

Secoli dopo Zaccaria vide in visione quattro carri da guerra, il primo con cavalli rossi, il secondo con cavalli neri, il terzo con cavalli bianchi e il quarto con cavalli pezzati, di più colori, identificati come i “quattro spiriti dei cieli”. — Zacc. 6:1-8; vedi anche Zaccaria 1:8-11.

La profezia di Zaccaria relativa a coloro che svolgono servizio militare contro Gerusalemme indicava che Geova sarebbe intervenuto per salvare il suo popolo e avrebbe recato distruzione sui nemici e i loro cavalli. (Zacc. 14:12-15; vedi anche Ezechiele capitoli 38 e 39). In seguito a tale benedetta azione, i cavalli non sarebbero più stati usati in guerra. Sarebbero invece diventati uno strumento di servizio alla gloria di Dio, come si capisce dalle parole: “Sui campanelli del cavallo ci sarà ‘La santità appartiene a Geova!’” (Zacc. 14:20; confronta Esodo 28:36, 37). Inoltre il fatto che i carri da guerra e i cavalli sarebbero stati distrutti indica un ritorno alla pace. — Zacc. 9:10.

Nella visione che l’apostolo Giovanni ebbe in simboli il glorificato Gesù Cristo cavalca un cavallo bianco ed è accompagnato da un esercito, tutto in sella a cavalli bianchi. Fu rivelato a Giovanni che questa visione rappresentava la guerra giusta e retta che Cristo combatterà contro tutti i nemici, a favore del suo Dio e Padre, Geova. (Riv. 19:11, 14) L’azione di Cristo in qualità di re e le calamità che l’avrebbero seguita sono rappresentate da diversi cavalieri e dalle loro cavalcature. — Riv. 6:2-8.

Giovanni vide anche eserciti di cavalleria nel numero di due miriadi di miriadi (200.000.000) autorizzati a eseguire i distruttivi giudizi di Dio. I cavalli avevano potere mortifero sia nella testa che nella coda. Tutti quei cavalli erano evidentemente al comando dei quattro angeli che erano stati legati presso il fiume Eufrate. — Riv. 9:15-19.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi