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Ausiliario per capire la Bibbia
ad p. 211

Carceriere

Chi ha in custodia persone accusate di violazioni della legge; guardia carceraria. Nelle Scritture due termini greci sono tradotti carceriere: basanistès, che significa “tormentatore” o “torturatore”, e desmophỳlax, composto di desmòs (fascia, legame) e phỳlax (guardia o custode).

I carcerieri spesso infliggevano crudeli torture ai prigionieri, e perciò erano chiamati basanistès. Per esempio i debitori che non pagavano quanto dovevano, a volte erano gettati in prigione dove il carceriere poteva flagellarli e torturarli e non sarebbero stati rimessi in libertà finché, come disse Gesù, non avessero “pagato l’ultima moneta di piccolissimo valore”. (Matt. 5:25, 26) Questo era messo in risalto anche nell’illustrazione di Gesù dello schiavo spietato. Quando il padrone seppe cosa aveva fatto lo schiavo ingrato, “lo consegnò ai carcerieri [basanistàis], finché non avesse pagato tutto ciò che doveva”. — Matt. 18:34, 35.

Se i prigionieri fuggivano, secondo la consuetudine romana, ricadeva sui carcerieri la pena imposta al fuggiasco. Perciò quando Pietro fu liberato di prigione da un angelo, leggiamo che Erode “esaminò le guardie e comandò che fossero condotte alla punizione”. — Atti 12:19.

A Filippi Paolo e Sila furono trascinati davanti ai magistrati civili, i quali comandarono che fossero battuti con le verghe, e “dopo aver inflitto loro molte vergate, li gettarono in prigione, ordinando al carceriere [desmophỳlaki] di tenerli in sicurezza. Siccome ricevette tale ordine, egli li gettò nella prigione interna e assicurò i loro piedi nei ceppi”. (Atti 16:22-24) Poi nel mezzo della notte un gran terremoto fece aprire tutte le porte della prigione. Per questo il carceriere pensò che i prigionieri fossero fuggiti, e rendendosi conto della severa punizione che gli sarebbe toccata, stava per uccidersi quando Paolo lo informò che c’erano ancora tutti. Questi avvenimenti, insieme agli insegnamenti di Paolo, indussero quel carceriere a manifestare fede, e sia lui che la sua famiglia divennero credenti battezzati. — Atti 16:25-36.

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