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Ausiliario per capire la Bibbia
ad p. 687

Ioppe

(Iòppe) [bellezza o bella].

Antico porto di mare circa 56 km a NO di Gerusalemme. L’antica località è occupata dalla moderna Giaffa (assorbita nel 1950 da Tel Aviv che da allora ha preso il nome di Tel Aviv-Giaffa). La città è situata su una collina rocciosa a 35 m circa sul livello del mare. Il porto, l’unico porto naturale fra il Carmelo e il confine con l’Egitto, è formato da una bassa scogliera che si stende parallela alla costa a una distanza che varia da 90 a 120 m circa. Si accede al porto attraverso una stretta apertura della scogliera o dall’estremità N, ampia ma poco profonda. Scogli impediscono l’accesso da S.

Ioppe era al confine del territorio di Dan, ma non ne faceva necessariamente parte. (Gios. 19:40, 41, 46) Tuttavia in Giudici 5:17 si parla di navi in relazione a Dan, e questo potrebbe indicare che in effetti i daniti controllavano il porto di Ioppe.

A motivo degli estesi scambi commerciali che il re Salomone aveva con altre nazioni (I Re 10:22, 28, 29), è probabile che le attrezzature del porto siano state migliorate. I tiri facevano scendere galleggiando fino a Ioppe il legname preso dalle foreste del Libano da usare per la costruzione del tempio. (II Cron. 2:16) Più tardi il profeta Giona, nel tentativo di sottrarsi al suo incarico, si imbarcò a Ioppe per andare in Tarsis. (Giona 1:3) Dopo l’esilio in Babilonia, Ioppe fu di nuovo il porto dove arrivava dal Libano il legname di cedro per la ricostruzione del tempio. — Esd. 3:7.

Nel I secolo E.V. a Ioppe c’era una congregazione cristiana. Gazzella (Tabita), una donna che ‘abbondava in buone opere e doni di misericordia’, faceva parte di quella congregazione. Quando Tabita morì, Pietro, fatto venire dalla vicina Lidda, la risuscitò. La notizia del miracolo si diffuse in tutta Ioppe e molti divennero credenti. (Atti 9:36-42) Per diversi giorni Pietro rimase a Ioppe, ospite di un certo Simone, conciatore, che abitava vicino al mare. (Atti 9:43; 10:6) Sulla terrazza della casa di Simone, Pietro, mentre era in trance, ricevette divina rivelazione circa la necessità di predicare ai non ebrei, giusto in tempo per accogliere i messaggeri inviati dal gentile Cornelio. Perciò Pietro non esitò ad andare a Cesarea con quei messaggeri, accompagnato anche da sei fratelli ebrei, evidentemente di Ioppe. — Atti 10:9-45; 11:5-14.

[Figura a pagina 687]

Il porto dell’odierna Giaffa

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