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Ausiliario per capire la Bibbia
ad pp. 1116-1117

Samaria

(Samaria o Samària) [appartenente al clan di Semer].

1. Città la cui costruzione venne iniziata dal re Omri verso la metà del X secolo a.E.V., e che per oltre due secoli fu la capitale del regno settentrionale di Israele. Per due talenti d’argento Omri aveva acquistato da Semer il monte su cui fu costruita la città. (I Re 16:23, 24) Sia il monte che la città conservarono il nome del proprietario precedente. — Amos 4:1; 6:1.

POSIZIONE

Samaria era situata 55 km a N di Gerusalemme e circa 11 km a NO di Sichem, nel territorio di Manasse. Samaria è stata descritta come il “capo” di Efraim, in riferimento alla sua posizione di capitale del regno delle dieci tribù, di cui Efraim era la tribù dominante. (Isa. 7:9) Samaria si trovava nelle vicinanze, se non era la stessa cosa, di “Samir nella regione montagnosa di Efraim”, dimora del giudice Tola, che prestò servizio durante il periodo dei giudici. — Giud. 10:1, 2.

La cima piuttosto piatta della collina di Samaria, larga quasi 2 km da E a O, era una posizione ideale per una città. Alla sommità uno scosceso dislivello di circa 90 m rispetto alla piana sottostante la rendeva facile da difendere. Anche la vista era splendida: a N, E e S c’erano le vette più alte della catena montuosa centrale della Palestina, mentre a O il terreno scendeva gradatamente da un’altitudine di 463 m fino all’azzurro Mediterraneo, distante 34 km.

ALL’EPOCA DI ACAB

Dopo la morte di Omri, il programma di costruzione della città proseguì durante i ventidue anni di regno di suo figlio Acab. Questo includeva la costruzione di un tempio di Baal e l’erezione di un altare di Baal e del “palo sacro” per l’adorazione, tutte prove, in quella città di nuova costruzione, dell’influenza della religione cananea patrocinata dalla moglie fenicia di Acab, Izebel. (I Re 16:28-33; 18:18, 19; II Re 13:6) Acab inoltre adornò Samaria di una bella “casa d’avorio”, forse arredata con “divani d’avorio” simili a quelli menzionati dal profeta Amos un secolo dopo. (I Re 22:39; Amos 3:12, 15; 6:1, 4) Tra le rovine di Samaria gli archeologi hanno rinvenuto oltre cinquecento frammenti d’avorio, molti artisticamente scolpiti. — Vedi ACAB.

RIVALE DI GERUSALEMME

Di tanto in tanto la rivalità e animosità fra Samaria e Gerusalemme, capitali rispettivamente del regno settentrionale e del regno meridionale, erompeva in guerra aperta. Una volta il re di Giuda, in procinto di attaccare Edom, per ordine di Geova rimandò a casa centomila mercenari di Israele. Pur avendo ricevuto come paga cento talenti d’argento, quegli israeliti furono così adirati che fecero un’incursione e saccheggiarono i villaggi di Giuda “da Samaria fino a Bet-Oron”. (II Cron. 25:5-13) Il re di Giuda, eccitato dalla vittoria riportata su Edom, attaccò lite col re di Samaria, lite che non si compose finché tutto l’oro e l’argento della casa di Geova e il tesoro del re a Gerusalemme non furono portati a Samaria. (II Re 14:8-14; II Cron. 25:17-24) Tuttavia alcuni anni più tardi, dopo aver sconfitto Acaz re di Giuda, per sfuggire all’ira di Geova gli uomini di Israele restituirono parte dei prigionieri e del bottino che erano stati portati a Samaria. — II Cron. 28:5-15.

Infine la città di Samaria fu distrutta per la sua idolatria, la corruzione morale e la continua mancanza di rispetto per la legge e i principi di Dio. (II Re 17:7-18) Ripetutamente Geova avvertì sia i sovrani che i sudditi per bocca di profeti come Isaia (8:4; 9:9), Osea (7:1; 8:5, 6; 10:5, 7; 13:16), Amos (3:9; 8:14), Michea (1:1, 5, 6) e altri oltre a Elia ed Eliseo. (I Re 20:13, 28, 35-42; 22:8) In seguito, dopo la sua distruzione, altri profeti menzionarono Samaria come esempio ammonitore a coloro che non osservavano gli ordini di Geova. — II Re 21:10-13; Ger. 23:13; Ezec. 16:46, 51, 53, 55; 23:4, 33.

AVVENIMENTI SUCCESSIVI

Nel 742 a.E.V. Salmaneser V re d’Assiria cinse d’assedio Samaria, ma la città riuscì a resistere per quasi tre anni. Quando alla fine capitolò nel 740, molti cittadini preminenti furono deportati in Mesopotamia e in Media. Ma non è ancora stato stabilito con certezza se il merito per la conquista della città spetti a Salmaneser V o al suo successore Sargon II — II Re 17:1-6, 22, 23; 18:9-12; vedi SARGON.

Con la resa di Samaria agli assiri ha fine la particolareggiata storia biblica della città. In seguito la città è menzionata spesso, ma non sempre (II Re 23:18; Atti 8:5), per ricordare cosa accade a coloro che si ribellano a Geova. (II Re 18:34; 21:13; Isa. 10:9-11; 36:19) Dopo la distruzione di Gerusalemme e il successivo assassinio di Ghedalia, la Bibbia riferisce che ottanta uomini di Sichem, Silo e Samaria scesero a Mizpa e incontrarono Ismaele, l’assassino, che uccise molti di loro, risparmiando solo alcuni che promisero di mostrargli dove avevano nascosto scorte di frumento, orzo e olio. — Ger. 41:1-9.

2. Territorio del regno settentrionale delle dieci tribù di Israele. Il nome della capitale, Samaria, a volte indicava l’intera regione. Per esempio, quando Acab veniva chiamato “re di Samaria”, non era inteso nel senso ristretto di re della città soltanto, ma in senso lato, re delle dieci tribù. (I Re 21:1) Similmente le “città di Samaria” erano le città sparse in tutte le dieci tribù, non i villaggi raggruppati intorno alla capitale. (II Re 23:19; questa stessa espressione riportata in I Re 13:32 come se fosse usata prima che la città di Samaria fosse stata costruita, se non è profetica, può essere stata introdotta dal compilatore del libro dei Re). La carestia che dilagava “in Samaria” ai giorni di Acab si era estesa a tutto il regno di Samaria e anche alla Fenicia, almeno dalla valle del torrente Cherit a E del Giordano fino a Zarefat sul Mediterraneo. (I Re 17:1-12; 18:2, 5, 6) Anche la promessa di restaurazione relativa ai “monti di Samaria” doveva certo includere l’intera regione della Samaria. — Ger. 31:5; vedi

3. Distretto romano attraversato a volte da Gesù e nel quale più tardi gli apostoli portarono il messaggio del cristianesimo. Oggi non se ne conoscono con esattezza i confini, ma grosso modo si trovava tra la Galilea a N e la Giudea a S, e dal Giordano si estendeva a O fino alle pianure costiere del Mediterraneo. Includeva la maggior parte del territorio che un tempo apparteneva alla tribù di Efraim e alla mezza tribù di Manasse (a O del Giordano).

Ogni tanto, quando andava o tornava da Gerusalemme, Gesù passava per la Samaria, che si trovava tra la Giudea e la Galilea. (Luca 17:11; Giov. 4:3-6) Ma, si astenne quasi sempre dal predicare in quella regione; e ai dodici disse di evitare le città samaritane e, invece, ‘di andare di continuo alle pecore smarrite della casa d’Israele’, cioè agli ebrei. — Matt. 10:5, 6.

Questa restrizione tuttavia doveva restare in vigore solo per un limitato periodo di tempo; infatti prima della sua ascensione al cielo Gesù disse ai discepoli che dovevano portare la buona notizia non solo alla Samaria, ma fino alla più distante parte della terra. (Atti 1:8, 9)

Perciò quando a Gerusalemme scoppiò la persecuzione i discepoli, in particolare Filippo, iniziarono il ministero nella Samaria. In seguito Pietro e Giovanni raggiunsero Filippo, e questo favorì l’espansione del cristianesimo. — Atti 8:1-17, 25; 9:31; 15:3.

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