Commenti sull’Assemblea della Società del Nuovo Mondo

NON tutti erano contenti che i testimoni di Geova si radunassero in così gran numero allo Yankee Stadium nel luglio 1953, ma sia che ne fossero contenti o no, quasi tutti erano d’accordo che era avvenuto qualche cosa d’importante. Gli articoli di fondo dei giornali nei più diversi luoghi fornirono questi esempi:

“L’assemblea mondiale di otto giorni dei Testimoni di Geova radunò nella zona della città di New York 150.000 membri di questa durevole setta — uomini, donne e le loro famiglie di tutto il mondo — che vivono la loro fede intensamente. . . . I loro metodi di evangelizzazione sono espliciti e per alcuni esasperanti, nondimeno lo stesso impellente zelo missionario che contrassegna tutti i loro sforzi si manifesta nei più piccoli oscuri angoli del globo.

“I Testimoni hanno probabilmente subìto maggior vituperio ed hanno avuto maggior opposizione di qualsiasi altro gruppo religioso sin dalla fatale lapidazione di Stefano al tempo di Cristo. Eppure ripetutamente la Corte Suprema degli Stati Uniti ed altre corti hanno sostenuto i loro diritti costituzionali di credere quello che vogliono, di adorare come desiderano, e di cercare proseliti a loro modo anche se questo annoia altri.

“La setta di una minoranza? Certamente — eppure l’America cerca di far di tutto per proteggere le minoranze. Distante e difficile per integrarla in ciò che a noi piace definire la nostra società cooperante? Indubbiamente — però i Cristiani dell’antica Antiochia erano fermi di proposito, attenti a non perdere la loro integrità coi mutamenti.

“Uno sguardo allo Yankee Stadium di New York nel primo giorno di congresso dei Testimoni, e se ne vedono 82.861 — una moltitudine più grande di quella che si sia mai recata colà per una partita di baseball — con altri 48.000 radunati dall’altra parte del fiume Hudson i quali ascoltavano i discorsi mediante gli altoparlanti. Una tale riunione è memorabile, mirabile, tremenda, e noi ricordiamo a certi altri popoli che questa è l’America, questa è la democrazia, questa è la libertà di adorazione e di assemblea — la nostra Costituzione realizzata e la nostra comune eredità rafforzata”. — The Columbian, Vancouver, Washington, 24 luglio 1953.

Un tono diverso ebbe il rapporto da Allentown, Pennsylvania:

“Occorsero soltanto poche ore, forse soltanto pochi minuti ai cittadini di Allentown e ad altri lungo la strada maestra N. 22 per scorgere ieri un gruppo misto del popolo americano. Erano Testimoni di Geova che attraversavano questa città ritornando alle loro case dopo il congresso mondiale tenuto a New York la scorsa settimana.

“Uomini, donne e fanciulli di ogni specie e condizione in automobili di ogni genere e coi loro trailers attraversarono questa città tornando alle loro case in tutti gli Stati Uniti salvo quelli della regione di New England. C’erano bianchi e neri e, apparentemente, Indiani americani e persone di origine orientale, di razza gialla e bruna. Si trattava in maggioranza di gruppi di famiglie, tranquillamente felici per il possesso di una religione che li assorbe interamente e alla quale hanno dedicato la loro vita:

“Non cercarono di viaggiare in autocolonne ma formarono un’autocolonna che deve estendersi in questo momento per più di mezza dozzina degli stati situati ad ovest e a sud-ovest del nostro.

“Dovunque vanno proclamano la loro causa con orgoglio e con gioia ma nella maniera tranquilla e ordinata in cui sono stati disciplinati. È un popolo ammirevole che va crescendo di numero e influenza. E dovunque vanno sono benvenuti. Col loro contegno si creano una tale buona opinione che sono invitati a ritornare. E questo non si può dire di tutti i congressi e le riunioni”. — The Morning Call, Allentown, Pennsylvania, 28 luglio 1953.

Vicino alla Città di Trailers fu pubblicato questo editoriale dal titolo “La religione mostra una grande forza”:

“Parecchie volte le credenze dei Testimoni di Geova hanno coinvolto i membri con le forze della legge temporale. Dei membri sono stati arrestati e imprigionati perché vivevano secondo le loro credenze anziché secondo le leggi che sono state stabilite per gli uomini dagli uomini. Alcuni Testimoni sono intolleranti verso le altre religioni.

“Guardando indietro nella lunga storia umana dobbiamo, però, ricordare che molte volte uomini di Dio furono arrestati e imprigionati, e noi oggi consideriamo gli ufficiali che li arrestarono e i loro carcerieri come veri criminali.

“I Testimoni di Geova sono sinceri nelle loro credenze. Essi vivono la loro religione. Noi crediamo che il recente congresso di New York sia stato una dimostrazione molto drammatica dell’impulso che la vita religiosa ha in queste diecine di migliaia di persone, e siamo orgogliosi che la contea di Middlesex abbia una certa parte nell’assicurare il successo del congresso”. — Home News, New Brunswick (New Jersey), 17 luglio 1953.

Subito dopo l’inizio dell’assemblea, un altro giornale di New Jersey ebbe a dire quanto segue:

“I membri della Società Watchtower Bible and Tract (Testimoni di Geova) credono ardentemente che la Bibbia sia la ‘verace parola di Dio’. Nel loro zelo e fervore i membri della setta sono a volte venuti in conflitto con l’autorità costituita. Il loro dinamismo suscita tuttavia ammirazione. La loro devozione dà la risposta alla domanda sovente rivolta se la religione è venuta meno al genere umano. Naturalmente non è venuta meno, ma spesso pare che il genere umano non abbia trovato gli ideali della vera religione”. — Morning Call, Paterson (New Jersey), 20 luglio 1953.

A Parkersburg, West Virginia, un lungo articolo di fondo a due colonne col titolo “Lo Yankee Stadium riempito dai ‘Testimoni’” disse:

“Gli spettacoli epico-drammatici, sia nel campo degli sport che della religione o della politica, oppure soltanto in quello del cinematografo, sono cari al cuore degli Americani e per questa ragione l’afflusso di una moltitudine di 82.861 Testimoni di Geova nello Yankee Stadium, con un totale di oltre 100.000 alla fine del congresso, è stupendo. . . . Lo spettacolo fu descritto nel Times di New York con un racconto di una intera colonna e con una grande fotografia e fu narrato ampiamente anche dallo Herald-Tribune di New York. Quando però ci si rende conto che i Testimoni di Geova dichiarano di avere come membri soltanto 466.265 Testimoni in tutto il mondo, con non meno di 132.797 negli Stati Uniti, l’imponenza dell’avvenimento dello Yankee Stadium. risulta evidente.

“Come fu notato nello Herald-Tribune, essi prendono il loro nome da Isaia 43:12, ‘Voi me ne siete testimoni, dice Geova: Io sono Iddio.’ I Testimoni, contrari alle ‘Guerre Mondiali’, credono che Dio presto sterminerà ogni male dalla terra con una guerra universale — Harmaghedon — secondo Milton G. Henschel, un direttore della Società.

“Quando un’assemblea religiosa diventa più grande di una vasta folla sportiva in qualsiasi paese, è senz’altro degna di cronaca, ed è per questa ragione che noi prendiamo debita nota del successo dei Testimoni. C’è forse in ciò un possibile esempio per i membri delle altre fedi sulla maniera di preparare grandi e stupendi drammi religiosi? . . . Certamente un risveglio religioso non a fuori posto in America — per indicare e drammatizzare la fratellanza umana, sotto la paternità di Dio. . . . Per questo motivo i Testimoni, indipendentemente dall’attitudine che si possa avere verso le loro specifiche credenze, possono aver dato un prezioso esempio”. — News, Parkersburg (West Virginia), 25 luglio 1953.

Sì, i Testimoni possono aver dato un esempio, ma l’esempio non era soltanto nella grandezza dell’assemblea. Esso fu dato dalla fraternità cristiana, dallo zelo verso Dio e dal desiderio di servirlo. I testimoni di Geova vorrebbero che altri intraprendessero tale azione, ma l’esperienza del passato ha dimostrato che soltanto pochi individui, non intere organizzazioni, faranno ciò. Questa è la differenza. È in questo che l’assemblea si distinse. È la mancanza di vero zelo cristiano fra le religioni della cosiddetta “Cristianità” che oggi fa sembrare insoliti e degni di nota quelli che lo mostrano.

Non a tutti piacque l’assemblea. Non tutti gli articoli di fondo pubblicarono le cifre dei partecipanti esattamente o pronunciarono il nome “testimoni di Geova” correttamente. Ma sia che piacesse o no, essi capirono che qualche cosa importante era avvenuto, e corroborarono la dichiarazione fatta dal presidente della Watch Tower prima dell’assemblea: “La vera fede in Dio non diminuisce”. Continua a crescere. Man mano che migliaia di altri uomini riconoscono la differenza tra la sua forza e il suo zelo e l’apatia delle religioni del vecchio mondo, abbandonano le vecchie religioni e si uniscono alla vera fede. Poi anch’essi aumentano di forza e zelo. Unendovi con loro voi pure potete fare altrettanto.

Riteniamo saldamente la pubblica dichiarazione della nostra speranza senza esitare, poiché colui che ha promesso è fedele. E pensiamo gli uni agli altri per spronarci all’amore e ad opere giuste, non abbandonando la nostra comune adunanza, come alcuni ne hanno l’abitudine, ma incoraggiandoci l’un l’altro, e tanto più mentre vedete avvicinarsi il giorno. — Ebrei 10:23-25, NW.