BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w54 15/7 pp. 426-434
  • “Liberazione per riscatto”

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • “Liberazione per riscatto”
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
  • Vedi anche
  • Il valore del riscatto di Gesù Cristo
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
  • Valetevi ora del riscatto di Cristo
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1962
  • Cosa significa per voi la morte di Gesù?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1990
  • Il riscatto corrispondente
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1954
w54 15/7 pp. 426-434

“Liberazione per riscatto”

“Per mezzo di lui abbiamo la liberazione per riscatto mediante il suo sangue, sì, il perdono dei nostri falli, secondo la ricchezza della sua immeritata benignità”. — Efes. 1:7, NW.

1. Come sotto la Legge non fu portata dai sacrifici un’effettiva liberazione, ma a quale scopo servirono?

NATI nel peccato e formati nell’iniquità, gli uomini sono condannati a vivere nel peccato e a pagarne la pena, la morte. Sotto la legge mosaica data ad Israele i peccati del popolo erano perdonati in modo figurativo mediante i sacrifici animali fatti e offerti dal sommo sacerdote. Ma in senso reale il sangue dei tori non effettuava una vera liberazione di natura permanente dalla pena del peccato, dalla morte; poiché tutti quelli che osservavano la legge infine morivano. Inoltre, i sacrifici dovevano ripetersi a regolari intervalli. Il patto della legge era in realtà “un’ombra delle buone cose avvenire”, la quale illustrava ciò che Dio avrebbe fatto per mezzo di suo Figlio, Gesù Cristo. (Ebr. 10:1-3, NW) “Quindi, la Legge è divenuta il nostro tutore che conduce a Cristo, affinché fossimo dichiarati giusti a causa della fede”. — Gal. 3:24, NW.

2. Quale importante parte ebbe il sangue sotto la Legge, ma come fu fatto da Gesù un grande cambiamento?

2 Ma anche sotto la disposizione della legge la giustizia era imputata solo se c’era spargimento di sangue. Quando consideriamo il sacrificio e il riscatto di Gesù dobbiamo tener presente la chiara dichiarazione della Scrittura che “se non si versa il sangue non ha luogo nessun perdono”. Per questo Israele mediante il sommo sacerdote offriva di continuo il sangue di animali per ottenere in maniera figurativa l’annuale liberazione dai peccati. Ma con la venuta di Gesù Cristo vi è un grande cambiamento, perché “egli entrò nel luogo santo una volta per sempre, no, non col sangue di capri e di tori, ma col suo proprio sangue, ed ottenne per noi un’eterna liberazione”. (Ebr. 9:22, 12, NW) Non era più necessario che si offrisse periodicamente sangue animale, perché colui che era prefigurato da questi sacrifici animali era venuto e aveva stabilito una liberazione eterna. Ora si trattava di esser degni di ricevere il beneficio di quella liberazione per riscatto.

3. In qual modo fu superiore il sacrificio di Gesù?

3 Per fare propiziazione a favore dei peccati dell’umanità ed effettuarne la liberazione, Gesù Cristo non entrò in un tempio terreno. “Poiché Cristo non entrò in un luogo santo fatto con mani [come faceva il sommo sacerdote d’Israele] che è una copia della realtà, ma nel cielo stesso, per comparire ora davanti alla persona di Dio per noi . . . il Cristo fu offerto una volta per sempre perché portasse i peccati di molti”. (Ebr. 9:24-28, NW) Cristo andò alla presenza di Geova Dio in cielo, dopo la sua risurrezione, per offrire il valore del perfetto sangue che aveva versato, affin di operare una permanente liberazione per quelli del genere umano che avrebbero esercitato fede nel valore di quel riscatto. Pietro conferma che il valore del riscatto è provveduto dal sangue sparso da Gesù: “Difatti voi sapete che non con cose corruttibili, con argento o con oro, foste riscattati dalla vostra infruttuosa specie di condotta ricevuta dalla tradizione dei vostri antenati. Ma lo foste con sangue prezioso, come quello di un agnello senza difetto e senza macchia, quello di Cristo”. — 1 Piet. 1:18, 19, NW.

4. Perché è una follia ritenere che la morte di sacrificio di Gesù non fosse necessaria?

4 Si comprende dunque che il sangue del perfetto uomo Gesù, versato nella morte di sacrificio, può dare la salvezza a quelli che esercitano la fede in esso. Quindi è il sangue dato in sacrificio che occorre per effettuare la salvezza del mondo, non soltanto “le profonde, sostanziali, eterne verità dell’evangelo cristiano”. Senza sangue sparso non ci sarebbe nessuna liberazione. Le Scritture mettono questa verità in notevole rilievo. È una pura follia ritenere pertanto che la condotta di sacrificio di Gesù non fosse essenzialmente necessaria per la salvezza del mondo. Se il valore del sangue sparso non è applicato a favore di alcuna persona, tal uomo non ha nessuna speranza di ottenere la vita eterna. Il perfetto sangue di Gesù Cristo corrispose al valore della vita che Adamo aveva perduta. Quando Gesù fu destato dai morti e ascese al cielo, aveva in suo possesso il diritto alla perfetta vita umana con tutte le sue prospettive, esattamente ciò che Adamo aveva perduto per la razza umana col peccato di disubbidienza. Questo prezzo di riscatto Gesù lo presentò alla presenza di Dio e ne ricevette in cambio la razza umana in modo che i suoi membri meritevoli avrebbero potuto ricevere l’opportunità di guadagnare la vita eterna. — Rom. 5:15-19.

5. Quale grande domanda viene fatta, e come l’opinione errata fa male agli uomini?

5 Questo ci fa domandare chi riceve il beneficio del riscatto. Ne ricevono beneficio tutti gli uomini, buoni e cattivi? Non fu il grande amore di Dio verso tutti gli uomini a far dare suo Figlio? E non sostiene questo l’opinione di molti che tutti debbano infine esser salvati, compreso lo stesso Adamo, e perfino il Diavolo? Certamente no, perché nulla potrebbe esser più lontano dalla verità. Sostenendo tale teoria della salvezza universale si fa molto male agli uomini,, perché essa li rende ciechi rispetto al vero scopo del riscatto. Culla gli uomini in un falso senso di sicurezza e irresponsabilità, poiché dice loro che ogni cosa andrà a finire bene, nonostante ciò che facciano o come vivano. Credendo alla “salvezza per tutti” non vedono il bisogno di esaminare il proposito di Dio e di capire come possano meritare ‘la liberazione per riscatto mediante il sangue’ di Gesù Cristo.

6. Quali semplici fatti confermano il corretto intendimento?

6 Soffermatevi, pensate, ed esaminate alcuni semplici fatti. Quando Gesù fu sulla terra e predicò il pentimento, alcuni lo ascoltarono con fede ed altri disprezzarono il suo insegnamento. A quelli che lo ascoltarono con fede e ‘persisterono con lui nelle sue prove’ Gesù promise che avrebbero ricevuto grandi benedizioni nel Regno. (Luca 22:28-30, NW) Ed egli disse che altre pecore in tempi successivi avrebbero ascoltato con fede e avrebbero ricevuto benedizioni. Ma a quegli increduli Giudei che lo circondarono e derisero il suo messaggio dicendo che volevano sapere se egli era il Cristo, Gesù rispose: “Ve l’ho detto e non credete . . . voi non credete, perché non siete delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce, ed io le conosco, ed esse mi seguono. E io do loro la vita eterna, ed esse non saranno mai in alcun modo distrutte”. (Giov. 10:16-30, NW) Quegli increduli cercarono in seguito di lapidare Gesù. La promessa di un riscatto alla vita eterna non fu assolutamente fatta a nessuna di tali persone, ma solo ai credenti, alle “pecore”.

7. Quale situazione che rende perplessi è presentata nel racconto di Matteo 23 a quelli che credono alla “salvezza per tutti”?

7 Quelli che propongono la “salvezza per tutti” devono chiudere gli occhi alla mordente testimonianza di Gesù contro i falsi maestri dei suoi giorni, gli scribi e i Farisei. Con la pretesa di adorare Dio, essi facevano ogni sorta di male. Gesù non predisse niente di buono a loro, ma solo guai. Vigorosamente egli mise in risalto la loro assoluta incapacità di sfuggire al giudizio della Geenna (distruzione) che sarebbe stato eseguito dalla mano di Geova a causa della loro malvagia condotta. Direste dunque che egli morì per provvedere loro un riscatto? Potevano essi venire riscattati ed anche distrutti? Certamente no, come deve ammettere ogni persona ragionevole! Ma Gesù in realtà disse loro che erano condannati; perciò non ci poteva essere nessun riscatto per loro. — Matteo 23.

8. Quale punto di vista è ribadito dalle istruzioni che Gesù diede ai suoi discepoli?

8 Le istruzioni che Gesù diede ai suoi discepoli ribadiscono la verità che il riscatto non sarebbe stato applicato a tutti gli uomini in maniera individuale, poiché egli disse: “Dovunque alcuno non vi riceverà o non ascolterà le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città scuotete la polvere dai vostri piedi. Veramente vi dico: Nel Giorno del Giudizio il paese di Sodoma e Gomorra sarà più sopportabile di quella città”. (Matt. 10:14, 15, NW) Egli precisava che era assolutamente impossibile che gli increduli o i malvagi volontari fossero riscattati, perché Sodoma e Gomorra erano irrevocabilmente condannate e distrutte, oltre ogni possibile salvezza.

9. Come vi è una differenza fra la condizione di Satana, di Adamo e del genere umano nel suo insieme?

9 Satana il Diavolo è l’iddio di questo mondo basato sul male e l’empietà. È un peccatore deliberato e volontario e un violatore della sovranità di Dio. Per lui non c’è nessuna salvezza, ma soltanto una sicura distruzione. L’uomo Adamo scelse volontariamente e deliberatamente la stessa condotta di ribellione che aveva seguito Satana, e Dio con giustizia gli commisurò la morte. Ma per la progenie di Adamo la situazione è diversa, perché essi son nati sotto la condanna derivata dall’atto volontario di Adamo, non però a causa di alcuna cosa che essi stessi abbiano compiuta. Rom. 16:20; Apoc. 20:10; Osea 6:7; Rom. 5:14) Quindi, a loro Geova ha provveduto l’opportunità di salvarsi da questa schiavitù mediante una liberazione per riscatto per mezzo di Gesù Cristo.

10. Quale trasformazione deve aver luogo nella vita di chi riceve il beneficio del riscatto?

10 Nei giorni in cui Gesù predicò la buona notizia, non tutti i discendenti di Adamo allora viventi udirono e credettero, e non tutti vennero perciò sotto il riscatto che Gesù rese in seguito disponibile. D’altra parte, in quanto a quelli che credettero, una meravigliosa trasformazione fu operata nella loro vita, come accadde agli apostoli. Pertanto quelli che infine traggono beneficio dal riscatto devono prima effettuare una trasformazione nella loro vita. Non significa solo trattenersi dal male e mantenersi neutrali e appartati dalla flagrante malvagità, sperando così nel riscatto a motivo del bel carattere sviluppato con i propri sforzi. Piuttosto, bisogna ascoltare e credere alla buona notizia che Gesù predicò e che, conforme alla sua promessa, è predicata oggi in tutta la terra. Vuol dire attività in un modo positivo per sostenere tutta la disposizione che Geova Dio ha fatto allo scopo d’istituire un nuovo mondo, al quale il sangue di Gesù provvide la base. Il Diavolo e tutti quelli che hanno la sua mentalità, peccatori volontari, non sosterranno il nuovo mondo. Né riceveranno beneficio dal riscatto, né saranno liberati dalla schiavitù della loro egoistica volontà, che li spinge verso la morte.

11. Come è mostrato dalla illustrazione delle “pecore” e dei “capri” che il riscatto è limitato? Perché?

11 Descrivendo la divisione dei popoli della terra in due classi, pecore e capri, a causa del messaggio del Regno che viene predicato, Gesù predisse la distruzione alla classe dei “capri” ma il riscatto e la vita alla classe delle “pecore”. Sarà generalmente ammesso che il peccato di un solo uomo, Adamo, ha portato la morte a tutti gli uomini; ma è ugualmente vero che “mediante un solo atto di giustificazione [da parte di Gesù Cristo] viene a uomini di tutte le specie la dichiarazione che sono giusti per la vita (Rom. 5:18, NW; Matt. 25:45, 46; Giov. 3:36) Questi “uomini di tutte le specie” sono le “pecore” che ascoltano e credono al valore del riscatto di Gesù Cristo, mostrando la loro fede con le opere e il modo di vivere. Questi son quelli ai quali viene applicato il valore del riscatto del sangue di Gesù, perché ne riconoscono il pregio e cercano di riceverne i benefici secondo i termini che Geova ha stabiliti nella sua Parola.

12. Quali ulteriori fatti mostrano che il riscatto è limitato?

12 Notate bene che queste “pecore” non comprendono tutti gli uomini di ogni nazione senza tener conto del loro credo o dei loro modi di vivere. No davvero, poiché dobbiamo ricordare che lo scopo principale di Gesù Cristo è quello di vendicare il diffamato nome di suo Padre. Similmente lo scopo principale del riscatto, conforme a questo, è permettere a Gesù di comprare o redimere dalla pena di morte gli uomini che mediante la loro fede e devozione dimostrano che il Diavolo è un bugiardo. Ne consegue che se degli uomini, con la loro volontaria sommersione nel male e completa noncuranza del messaggio di salvezza delle Sacre Scritture, mostrano d’essere oppositori della verità e della giustizia, essi non hanno nessuna speranza di ottenere il valore del riscatto di Cristo. “Così sarà nella consumazione del sistema di cose: gli angeli andranno e separeranno i malvagi di mezzo ai giusti e li getteranno nella fornace ardente”. — Matt. 13:49, 50, NW; Isa. 26:10.

13. Come indica la Bibbia la scelta del riscatto?

13 La Bibbia stessa indica accuratamente la scelta della compera mediante riscatto, dicendo circa Gesù: “Tu fosti trucidato e col tuo sangue comprasti a Dio persone di ogni tribù e lingua e popolo e nazione”. (Apoc. 5:9, NW) Notate che quelli che furon comprati o riscattati per la congregazione cristiana, il celeste e “real sacerdozio”, erano “persone” di ogni tribù, lingua, popolo e nazione. Popoli e nazioni intere non sono comprati all’ingrosso. Perché no? Perché non sono idonei per il riscatto. È difficile che un uomo retto sia idoneo per il riscatto perché ci sono grandi prove di fede. “E se il giusto è salvato con difficoltà, dove compariranno l’empio e il peccatore?” — 1 Piet. 4:18, NW.

14. Quale altra prova biblica sostiene che il riscatto è disponibile per tutti gli uomini, ma secondo gli specifici termini di Dio?

14 Una veduta simile dei riscattati è descritta in Apocalisse 7:9, 10, ed essi vengono da ogni nazione e tribù e popolo e lingua. Sì, è la volontà di Dio che “tutte le specie di uomini siano salvate e vengano a un’accurata conoscenza della verità”. (1 Tim. 2:4, NW) Quindi egli non commette nessuna discriminazione concedendo loro l’opportunità di ricevere la vita per mezzo del riscatto, ma nemmeno impone agli uomini il beneficio del riscatto contro la loro scelta. Egli non deve nulla agli uomini, “perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio,” ma nella sua amorevole benignità offre in dono la vita, in quanto “è come un gratuito dono che siano dichiarati giusti per sua immeritata benignità con la liberazione mediante il riscatto pagato da Cristo Gesù”. Ma gli uomini devono cercare ed accettare quel dono con gratitudine, come fece l’apostolo Paolo, il quale esclamò: “Grazie siano rese a Dio per il suo indescrivibile dono gratuito”. — Rom. 3:23, 24; 2 Cor. 9:15, Nw.

15. Come mai la “gran folla” non può comprendere tutti gli uomini?

15 La “gran folla” di Apocalisse 7:9 è mostrata in una condizione favorevole dinanzi a Dio perché “han lavato le loro vesti e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello”, e per questo è stato applicato loro il valore del sangue del riscatto. Certo nessuno dei malvagi volontari, degli uomini o degli angeli, è compreso in questo gruppo raffigurato in atto di ricevere il beneficio del riscatto. Non vi potrebbe esser compreso, perché il malvagio non serve affatto Dio, eppure questa “gran folla” è descritta mentre “gli rendono sacro servizio giorno e notte”. Essi son persone di ogni luogo che hanno udito la buona notizia e han lasciato le tenebre di questo mondo per camminare nella luce; e, come dice Giovanni, “se camminiamo nella luce come egli stesso è nella luce, abbiamo associazione gli uni con gli altri e il sangue di Gesù suo Figlio ci purifica da ogni peccato”. — Apoc. 7:14, 15; 1 Giov. 1:7, NW.

16. Quale “mondo” amò Dio fino a dare suo Figlio? E che cosa deve dimostrare ogni persona a questo riguardo?

16 È chiaro dunque che è il nuovo mondo di giustizia che Dio amò tanto provvedendo la base della sua istituzione per mezzo del sangue di suo Figlio. È un mondo ormai vicino che sarà abitato da persone che accettano il dono gratuito della vita e che sono state liberate dalla condanna del peccato e della morte ereditata dal comune padre Adamo. Ed è a questo riguardo che ogni persona deve dimostrare con fede e giuste opere di avere il personale desiderio che il valore del riscatto sia applicato a suo favore. È qui che la “liberazione per riscatto” di tutti gli uomini individuali è eliminata, perché non tutti determinano di servire Dio ed accettare il dono gratuito. Che cosa ci vuole, dunque, per esser liberati?

17. Come fu la condizione di Abrahamo simile alla nostra?

17 Certo, noi dobbiamo avere la stessa specie di fede che ebbe Abrahamo e, come lui, dobbiamo sostenere tale fede con le opere. Abrahamo credette a Geova e questo ‘gli fu imputato come giustizia’. (Gen. 15:6, NW) La fede mise Abrahamo in una buona posizione dinanzi a Dio e per questo riceverà la risurrezione e le benedizioni di vita che saranno elargite nel nuovo mondo, in virtù del riscatto di Cristo. Paolo dice che l’espressione “‘gli fu imputato’ non fu scritto solo per lui, ma anche per noi ai quali è destinato che sia imputato, perché crediamo in colui che destò Gesù nostro Signore dai morti. Egli fu consegnato per i nostri falli e fu destato per dichiararci giusti”. — Rom. 4:22-25, NW.

18. Perché non vien meno il riscatto agli uomini di fede dell’antichità?

18 Paolo stesso ed altri credenti del giorno di Gesù deposero la loro vita terrena in sacrificio, perché morirono tutti fedeli a Dio. La loro fede, come quella di Abrahamo, fu loro imputata come giustizia presso Dio. Fece avere loro una favorevole considerazione e li mise in grado di ricevere la “liberazione per riscatto” con tutti i suoi benefici che erano allora imputati. Poiché si mostrarono fedeli seguaci di Cristo sacrificandosi fino alla morte essi riceveranno una risurrezione per la vita celeste onde siano coeredi con Cristo della gloria del Regno. A Daniele, che fu un uomo di fede come Abrahamo, fu fatta la promessa che benché morisse prima della prima venuta di Cristo, la giusta considerazione che aveva presso Dio non avrebbe mancato di recargli beneficio, poiché Dio disse: “Tu ti riposerai e poi sorgerai per ricevere la tua parte d’eredità alla fine de’ giorni (Dan. 12:13) Tutti gli uomini fedeli come questi sono nella memoria di Dio, e il riscatto di Gesù Cristo non verrà loro meno nella nuova terra del nuovo mondo ormai vicino.

19. Quale grande scelta è offerta a tutti gli uomini oggi, e che cosa è assolutamente necessario da parte loro?

19 Oggi ci siamo appressati alla fine di questo vecchio sistema di cose. È il tempo in cui viene dato l’avvertimento finale a tutte le nazioni, e sta per aver luogo la “liberazione per riscatto” degli uomini di ogni specie che mostrano buona volontà. A noi tutti è offerta una grande scelta, cioè, accettare il dono di Dio o accantonarlo. Conforme all’accurata predizione di Gesù, la buona notizia del Regno viene predicata in tutta la terra abitata per testimonianza. (1 Cor. 10:11; Matt. 24:14) Le persone che odono, prima che possano riporre la loro speranza nelle grandi benedizioni del Regno, devono esercitare fede nel sangue sparso da Gesù Cristo. Devono stimare l’efficacia del suo sangue la quale apre la via che conduce alla vita in quel nuovo mondo. Devono essere fermamente convinte che c’è “un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo, il quale diede se stesso come riscatto corrispondente per ogni specie di persona”. (1 Tim. 2:5, 6, NW, margine) Esse devono confessare Gesù Cristo come loro salvatore, per immeritata benignità di Geova, e devono cercare di avvicinarsi a Dio mediante lui, secondo la maniera stabilita dalla Parola di Geova. Questo significa che si devono dedicare a lui mediante Cristo secondo i principi di giustizia esposti nelle Sacre Scritture, per esser fedeli servitori di Dio e mostrare la loro fede con le opere.

20. Perché le sole espressioni di fede non sono sufficienti? E che cosa ci vuole veramente?

20 Significa più che prendere parte ad una emotiva adunanza religiosa, alzare la mano e dire di esser salvati. Significa più che aprir la bocca dicendo: “Sì, io credo in Gesù Cristo e nel suo sangue sparso”. Se questo fosse tutto ciò che ci vuole, chiunque potrebbe far questo, anche gli ubriaconi, i fornicatori, gli idolatri e gli assassini. Ma le Scritture affermano con chiarezza che tale specie di persone non merita il riscatto. (1 Cor. 6:9; Gal. 5:20, 21) No, significa piuttosto che si deve seguire un nuovo modello di vita mettendo da parte quello vecchio. Significa sforzi coscienti onde le azioni e la vita di una persona siano governate dagli stabiliti princìpi della Parola di Geova e si ripongano la speranza e il desiderio nel nuovo mondo di giustizia. Significa seguire il consiglio dell’apostolo Giovanni che disse di questo presente e corrotto sistema di cose: “Non amate né il mondo né le cose del mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; . . . Inoltre, il mondo passa via come pure i suoi desideri, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. — 1 Giov. 2:15-17, NW.

21. Dunque che cosa si deve fare?

21 Che cosa dobbiamo fare, dunque? “Svestitevi della vecchia personalità con le sue pratiche, e rivestitevi della nuova personalità che mediante accurata conoscenza si va rinnovando secondo l’immagine di colui che la creò, . . . la pace del Cristo domini nei vostri cuori, . . . La parola del Cristo risieda in voi riccamente in ogni sapienza. . . . E qualunque cosa facciate in parola o in opera, fate tutto nel nome del Signore Gesù, ringraziando Dio Padre per mezzo di lui.“ — Col. 3:9, 17, NW.

22. Lo potete fare voi? Perché e come?

22 Se fate questo camminerete nella luce e seguirete un modello di vita che vi garantirà la salvezza. Ma voi dite: “Come posso far questo? È forse possibile che io faccia un cambiamento così completo quando per tutta la vita sono stato abituato alle vie del vecchio mondo?” Sì, è possibile, se no Gesù Cristo non sarebbe morto per salvare uomini di tutte le specie d’ogni tribù, lingua e nazione. Ed essi non potrebbero ricevere il beneficio del suo riscatto se non fosse possibile cambiare e seguire un nuovo modello di vita. Perciò lo potete fare! Quindi “dopo aver suscitato il suo Servitore, Iddio lo ha mandato per benedirvi distogliendo ciascuno di voi dalle sue opere malvage”. “Ravvedetevi, dunque, e rivoltatevi in modo che i vostri peccati siano cancellati, onde vengano tempi di refrigerio dalla persona di Geova e che egli mandi il Cristo per voi designato, Gesù, che il cielo, veramente, deve tenere in sé fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose delle quali Dio parlò per bocca dei suoi santi profeti dell’antichità”. — Atti 3:26, 19-22 Nw.

23. Dov’è il punto di partenza? E come vi è implicato il cuore?

23 Come comincerete? Ecco, prima mettete da parte tutte le false idee religiose che potreste avere sul riscatto di Gesù per il beneficio di tutti gli uomini. E mettete da parte gli insegnamenti i quali vi dicono che tutto ciò che dovete fare per guadagnare l’approvazione di Dio è vivere una vita morale facendo agli altri quello che vorreste che facessero a voi. Sì, dovete mettere da parte queste idee che vi sono state insegnate per tutta la vita e dovete cominciare a riempire la mente con i corretti insegnamenti delle Sacre Scritture. Dovete ‘cessare di conformarvi a questo sistema di cose, e vi dovete trasformare rinnovando la vostra mente, affinché proviate a voi stessi la buona, e accettevole e completa volontà di Dio’. (Rom. 12:2, NW) È dalla vostra mente che dovete cominciare, assimilando la verità della Parola di Dio senza nessuna specie di falsa e religiosa corruzione. Questa verità traboccherà nel vostro cuore e vi porterà sulla via della salvezza promuovendo opere giuste.

24. Se ora non divenite perfetti, che cosa vi recherà questa saggia condotta?

24 Questo non vuol dire che ora diverrete perfetti nella carne. Né vuol dire che sarete ammirati da tutti gli uomini i quali loderebbero la vostra alta condotta morale. Vuol dire però che avrete una giusta considerazione dinanzi a Dio e il vostro servizio sarà accettevole; e che il valore del riscatto di Cristo sarà quindi applicato in vostro favore, perché lo cercate nella maniera corretta. La vostra fede sarà manifestata dalle vostre opere, e voi prenderete posto con altri fedeli servitori di Dio, del passato e del presente, godendo “la pace con Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, per mezzo del quale abbiamo pure ottenuto per fede il nostro avvicinamento a questa immeritata benignità nella quale ora ci troviamo”. — Rom. 5:1, 2, NW.

25. Qual conoscenza e fiducia vi darà essa?

25 In questa condizione, applicando di continuo la vostra mente e il vostro cuore allo studio della meravigliosa via di salvezza di Dio, e le vostre mani ad opere di lode, voi sarete incrollabili in qualsiasi circostanza. (Rom. 5:3-5) Avrete piena fiducia in Geova Dio, essendo del tutto consci del suo grande amore per il nuovo mondo e per quelli che cercano d’entrarvi. Trarrete coraggio dalla conoscenza che “Dio raccomanda il suo amore per noi in quanto, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo morì per noi. Tanto più, dunque, essendo stati ora dichiarati giusti mediante il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira. Poiché se per il peccato di uno la morte regnò mediante quell’uno come una regina, tanto più quelli che ricevono l’abbondanza dell’immeritata benignità e del gratuito dono della giustizia regneranno in vita come re mediante uno, Gesù Cristo”. — Rom. 5:8, 9, 17, NW.

26. Dal ritorno a quale condizione dovete guardarvi? Perché?

26 Voi non sarete cullati da un falso senso di sicurezza credendo che Dio debba applicarvi il valore del riscatto di Gesù Cristo, ma capirete che la completa liberazione per riscatto è un meraviglioso dono e sarà ricevuto solo dagli uomini che lo cercano nella stretta via provveduta da Dio. Vi guarderete quindi dal tornare alle empie vie e pratiche del vecchio mondo, e non vi tufferete ancora una volta volontariamente nel peccato, sapendo che ne può derivare solo la morte; “poiché se pratichiamo il peccato volontariamente dopo aver ricevuto l’accurata conoscenza della verità, non rimane più nessun sacrificio per i peccati, ma vi è una certa paurosa aspettazione del giudizio e vi è un’ardente gelosia che consumerà quelli dell’opposizione”. — Ebr. 10:26, 27, NW.

27. Qual è la ragione che ci fa capire lo scopo che Dio ebbe provvedendo il riscatto?

27 Non vi sbagliate a questo riguardo, Geova Dio ha uno scopo ben definito quando provvede il riscatto del genere umano, e la ragione di tale scopo si trova nella rivendicazione del suo grande nome. L’edificazione di un nuovo mondo, compreso il nuovo inizio di una società umana che lo adori, fa parte del suo scopo di rivendicare la sua eterna sovranità. Questo ci aiuta a capire perché egli dispone che un riscatto sia pagato da Cristo Gesù, così che per mezzo d’esso un nucleo di uomini è in grado di prendere parte dopo Harmaghedon alla “nuova terra” e di generare figli ammaestrandoli nelle vie di Dio. “Poiché è stata manifestata l’immeritata benignità di Dio che reca la salvezza ad ogni specie di uomini, e ci ha insegnato a ripudiare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in sanità di mente e giustizia e devota dedizione in questo attuale sistema di cose, mentre aspettiamo la felice speranza e la gloriosa manifestazione del grande Iddio e del nostro Salvatore Cristo Gesù, che ha dato se stesso per noi affinché con un riscatto ci liberasse da ogni specie di illegalità e si purificasse un popolo particolarmente suo, zelante di opere buone”. — Tito 2:11-14, NW.

28. Quale apparizione di Gesù Cristo sarà una benedizione e un tempo di difficoltà? E quale esame dovrebbe esser fatto ora da ogni persona?

28 La prossima sorprendente manifestazione di Dio e di suo Figlio, Gesù Cristo, ad Harmaghedon, non sarà piacevole per quelli che non si rendono meritevoli del valore del suo riscatto. Sarà un giusto atto di Geova, perché l’è giusto da parte di Dio rendere tribolazione a quelli che vi fanno tribolare, ma, a voi che soffrite tribolazione, sollievo con noi alla rivelazione del Signor Gesù dal cielo con i suoi potenti angeli in un fuoco fiammeggiante, mentre porta la dovuta punizione su coloro che non conoscono Iddio e su coloro che non ubbidiscono alla buona notizia relativa al nostro Signore Gesù. Questi medesimi pagheranno la pena dell’eterna distruzione dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza, al tempo in cui viene per esser glorificato relativamente ai suoi santi e per essere riguardato in quel giorno con meraviglia relativamente a tutti quelli che esercitarono fede, perché la testimonianza che noi demmo trovò fede in voi”. (2 Tess. 1:6-10, NW) Non siate cullati fino ad addormentarvi dall’insegnamento che Dio debba salvare tutti gli uomini. Egli non li salverà! Ma offre il riscatto ad “ogni specie di uomini che lo accetteranno secondo i termini da lui stabiliti. Esaminate se vi attenete a tali termini, perché questo significa la vostra vita.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi