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  • È la venerazione di Maria idolatria?

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  • È la venerazione di Maria idolatria?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
w55 15/4 pp. 252-254

È la venerazione di Maria idolatria?

POICHÉ esiste molto sentimentalismo nella religione molte persone si ritirano dal discuterla. Ma questo è un errore; infatti come possiamo essere certi che abbiamo la verità se rifiutiamo di fare dei confronti? Piuttosto, dovremmo essere pronti a fare come l’apostolo Paolo consiglia: “Esaminate tutto e ritenete il bene”. — 1 Tess. 5:21, Ti.

Naturalmente, perché la discussione religiosa sia profittevole ed illuminante, dev’essere tenuta in modo calmo, spassionato, e obiettivo. Dobbiamo essere disposti a ragionare sul soggetto alla luce delle Scritture. E ciò è necessario specialmente nella considerazione di un soggetto così controverso come questo: È la venerazione di Maria una forma di idolatria? — Isa. 1:18.

I teologi cattolici negano categoricamente che la venerazione di Maria sia una forma di idolatria, con l’argomento che la venerazione data a Maria non è la particolare forma di adorazione che si rende a Dio; sostengono che la loro “devozione a Maria Immacolata” è soltanto una forma “relativa” di adorazione. È scritturale questa pretesa?

I cristiani desiderano piacere a Geova Dio e avendo egli ammonito ripetutamente che egli è un Dio “che esige esclusiva devozione”, un “Dio geloso”, dobbiamo fare attenzione e non rendere a qualsiasi creatura la devozione dovuta soltanto al Creatore. (Deut. 6:15, NW; Rom. 1:25) Che sia facile cadere nel laccio dell’idolatria si nota dal fatto che Samuele accusò il re Saul di idolatria perché questi aveva disubbidito all’ordine di Geova. Paolo e Giovanni entrambi avvertirono i cristiani di fuggire l’idolatria; non per il fatto che questi avessero deliberatamente reso ad un altro l’adorazione dovuta a Geova, ma perché, avendo attribuito indebita importanza a persone e cose, essi si erano creati degli idoli. — Col. 3:5; 1 Giov. 5:21.

La venerazione di Maria è basata sul sentimentalismo piuttosto che sulla Bibbia. Senza dubbio, è dovuta alla tendenza umana ad essere sentimentali nei riguardi della madre e ad idealizzare la verginità. Nella misura che si rende indebita importanza e devozione a Maria, in quella stessa misura la venerazione di lei diventa idolatria. E i teologi cattolici devono essere incolpati per aver reso a Maria indebita importanza. Per esempio, nelle Scritture Greche troviamo soltanto una cinquantina di riferimenti a Maria, la madre di Gesù, ma 1.750 riferimenti a Gesù Cristo il Figlio e 1.850 riferimenti a Dio il Padre. Infatti, c’è soltanto un riferimento a lei negli Atti degli apostoli, ed è completamente ignorata in tutte le lettere di Paolo, Giacomo, Pietro, Giuda e Giovanni.

In notevole contrasto con tutto questo troviamo che la Catholic Encyclopedia dedica 22 pagine alla Vergine Maria, ma soltanto 14 pagine a Dio e 11 a Gesù Cristo. In altri termini, questa fonte cattolica concede a Maria una relativa importanza 55 volte più grande di quella che la Bibbia dà a Dio e 70 volte più grande nei riguardi di Gesù Cristo.

La venerazione per Maria è basata sull’insegnamento dell’intercessione dei santi, circa il quale le Scritture non dicono nulla. Tale dottrina si sviluppò gradatamente e non fu insegnata estensivamente fino alla prima parte del Medio Evo, dal quinto all’ottavo secolo dopo Cristo, e non si sviluppò pienamente fino alla parte più avanzata del Medio Evo, dall’undicesimo al quindicesimo secolo.

Per la prima volta nel 1854 la “concezione immacolata di Maria Vergine” fu fatta dogma, e questo in aperta contraddizione del chiaro insegnamento scritturale che tutti hanno peccato, che tutti sono peccatori, che nessuno è giusto. (Rom. 3:10-12; 5:12) Non dice affatto che Maria fosse un’eccezione. Se ella fosse stata senza peccato non avrebbe potuto morire di una morte “naturale”.

Fu solo nel recente 1950 che il Papa convocò un concistoro segreto onde si votasse per trasformare in dogma della chiesa l’“Assunzione”, la tradizione che Maria sia ascesa in cielo con un corpo umano; il che è anche in aperta contraddizione con le Scritture che dichiarano esplicitamente: “Né la carne, né il sangue possono ereditare il regno di Dio, e . . . la corruzione non potrà ereditare la incorruttibilità”. (1 Cor. 15:50, Ti) Il fatto che alcuni dei principi della chiesa votarono “No” su questa questione vuol dire che non sono pienamente convinti che il Papa sia infallibile in quanto alla dottrina!

Le parole di John A. Flynn, presidente dell’università cattolica di S. Giovanni in Brooklyn, New York, indicano la tendenza a dare a Maria sempre maggiore importanza. Secondo lui non è improbabile che Maria sia “proclamata in termini dottrinali come la Corredentrice del genere umano, che in seguito sia divulgato il dogma della Mediatrice di tutte le grazie, e che infine sia qualificata regina, proclamata come partecipe col suo Figlio del potere di governare il Mondo. . . . È probabile che tutte e tre queste cose si verifichino prima che trascorra un altro secolo perché l’importanza di Maria nell’universo è divenuta sempre più rimarcata”. — Rivista Time, 22 marzo 1954.

CORREDENTRICE, MEDIATRICE E REGINA?

Domandiamo ancora: Che cosa dicono le Scritture? Sostengono la pretesa di Flynn o indicano piuttosto che questa è una forma di idolatria?

Presentando Gesù come “l’Agnello di Dio, . . . che toglie i peccati del mondo”, Giovanni Battista non disse affatto che Gesù avesse una corredentrice. Neanche lo disse Gesù stesso riferendosi alla sua opera redentrice: “Il Figlio dell’uomo non è venuto ad essere servito, ma a servire e a dar la sua vita in redenzione di molti”. — Giov. 1:29; Matt. 20:28, Ti.

Notate inoltre le parole inequivocabili di Pietro a questo riguardo. Riferendosi a Cristo Gesù egli dichiarò: “Né c’è in altro salvezza. E non v’è altro nome sotto il cielo dato agli uomini in virtù del quale possiamo salvarci”. (Atti 4:12, Ti) Queste parole non fanno ammissione di una corredentrice. E neanche le parole di Paolo in Romani 5:17-19 (Ti): “Difatti se per il delitto d’un solo e per un solo regnò la morte, con più ragione coloro che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per il solo Gesù Cristo. Quindi, come pel delitto di un solo (venne) sopra tutti gli uomini la dannazione, così per la giustizia d’un solo è in tutti gli uomini la giustificazione vivificante. Così pure, come per la disobbedienza d’un solo uomo molti son costituiti peccatori, anche per l’obbedienza d’un solo molti saran costituiti giusti”. Infatti, l’intero argomento di Paolo circa l’opera salvatrice di Cristo Gesù crolla se noi consideriamo Maria corredentrice. E notate ancora che la gran folla che Giovanni vide nella visione apocalittica diceva: “La salute al nostro Dio che siede sul trono e all’Agnello!” Qui di nuovo non c’è nemmeno una parola che indichi che la salvezza venga anche da Maria. — Apoc. 7:10, Ti.

E cosa diremo di Maria in qualità di “Mediatrice di tutte le grazie”? Ci viene detto che “v’è un solo Dio, un solo mediatore tra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, il quale diede se stesso in redenzione per tutti”. (1 Tim. 2:5, 6, Ti) Gesù stesso dichiarò che “nessuno viene al Padre se non per me”. Giovanni afferma che solo Gesù è “un avvocato presso il Padre”. Il patto della legge fra Dio e la nazione d’Israele non aveva bisogno di una mediatrice, e non ne ha bisogno il nuovo patto che lo sostituì. Ripetutamente Gesù è chiamato il mediatore del nuovo patto ma in nessun posto si legge di una mediatrice di quel patto. — Giov. 14:6; 1 Giov. 2:1, Ti.

E infine domandiamo: Sostengono le Scritture la pretesa che Maria sia partecipe “col suo Figlio del potere di governare il Mondo”? Dopo la sua risurrezione Gesù dichiarò: “Mi è stato dato ogni potere, in cielo e in terra”. (Matt. 28:18, Ti) Non disse affatto che sua madre avrebbe governato con lui. Davide, Isaia, Daniele ed altri predissero il glorioso regno di Cristo ma in nessun luogo indicarono che avrebbe avuto sua madre come regina. Paolo dichiara che Cristo regnerà finché tutte le cose siano sottoposte ai suoi piedi, e che “tutte le cose” si riferiscono a tutti fuori che a Geova Dio. Pertanto vi è compresa anche sua madre Maria; ella pure sarà sottomessa a lui e non regnerà come regina. Partecipe del regno di Cristo sarà la sua sposa, la sua chiesa, non sua madre. — Apoc. 19:7, 8.

Non si può usare la visione apocalittica di una donna vestita del sole per provare che Maria sarà una regina. (Apoc. 12:1-6) Quella donna non poteva essere Maria, perché la visione di Giovanni si riferiva al futuro, e fu data cento anni dopo che Maria aveva partorito Gesù. (Apoc. 1:1-3) Quella donna è la donna di Dio, la sua organizzazione: “Gerusalemme superiore” ed “essa è la nostra madre”. — Gal. 4:26, Ti.

In considerazione di quanto precede, è chiaro che la devozione e la crescente preminenza rese a Maria contraddicono le Scritture e indicano che la venerazione di Maria è una forma di idolatria.

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