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  • w56 1/1 pp. 22-23
  • “Non abbandonando la nostra comune adunanza”

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  • “Non abbandonando la nostra comune adunanza”
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1956
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1956
w56 1/1 pp. 22-23

“Non abbandonando la nostra comune adunanza”

POICHÉ l’uomo decaduto è per natura egoista, è necessario porre continuamente in risalto il bisogno vitale di ‘non abbandonare la nostra comune adunanza’. Inoltre, Satana il Diavolo ha tanto fuorviato i Cristiani professanti in genere che essi pensano che il più grande esempio di sincera devozione sia il mistico in clausura, eremita o monaco, che elimina ogni contatto con i suoi simili; ed essi sono indotti a trascurare del tutto quanto orgogliosa, presuntuosa ed egocentrica sia tale linea di condotta.

Infatti, sin dal principio Dio dichiarò riguardo all’uomo perfetto: “Non è bene che l’uomo sia solo”. E l’apostolo Paolo non paragonò forse i Cristiani a membra del corpo umano, di cui nessuna può dire all’altra: “Io non ho bisogno di te”? Inoltre, Geova non soltanto comandò: “Devi amare Geova il tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente e con tutta la forza tua”, ma anche: “Devi amare il tuo prossimo come te stesso”. Come possiamo amare il nostro prossimo come noi stessi quando ci allontaniamo da lui? — Gen. 2:18; 1 Cor. 12:12-21; Mar. 12:30, 31, NM.

Non possiamo amare pienamente Geova senza tener conto del nostro prossimo. La lode che rivolgiamo a Lui dovrebbe esser udita da altri, affinché anch’essi possano lodarlo. E se amiamo così il nostro Dio, vorremo associarci con altri che abbiano verso di lui il nostro stesso sentimento; con altri che ci ricordino le sue qualità; con altri che forse lo conoscono meglio di noi e che possano aiutarci ad acquistare maggior apprezzamento di lui, sì, e associarci con quelli ai quali noi stessi possiamo infondere un maggior apprezzamento del nostro meraviglioso Dio, un Dio perfetto in amore, giustizia, sapienza e potenza. E radunandoci insieme possiamo non soltanto rendergli maggiore lode ma anche una lode più bella e armoniosa, così come un coro domina una voce sola.

Com’è appropriato quindi che ci sia rammentata ripetutamente l’istruzione di Paolo in Ebrei 10:23-25 (NM): “Riteniamo saldamente la pubblica dichiarazione della nostra speranza senza esitare, poiché colui che ha promesso è fedele. E pensiamo gli uni agli altri per spronarci all’amore e ad opere giuste, non abbandonando la nostra comune adunanza, come alcuni ne hanno l’abitudine, ma incoraggiandoci l’un l’altro, e tanto più mentre vedete avvicinarsi il giorno”.

Perché possiamo ubbidire a questa esortazione apostolica, Geova, mediante il suo “schiavo fedele e discreto”, la società dell’unto rimanente, ci ha provveduto molte opportunità. Ogni congregazione dei testimoni di Geova tiene cinque adunanze settimanali: lo studio biblico al centro di servizio, l’adunanza di servizio, la scuola di ministero teocratico, lo studio biblico mediante La Torre di Guardia, e i discorsi pubblici. Ci sono poi le varie assemblee, di circoscrizione, di distretto, nazionali e internazionali. Proprio recentemente l’attenzione di tutti i cristiani testimoni di Geova è stata rivolta ai cinque congressi tenuti negli Stati Uniti e nel Canada ed ai sei tenuti in Europa durante i mesi di giugno, luglio e agosto 1955. Tutti coloro che amano Geova con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l’anima e con tutta la forza e che amano il loro prossimo come se stessi hanno certamente fatto ogni sforzo per assistere al maggior numero possibile di questi congressi, poiché ciascuno di essi ha offerto una magnifica opportunità di lodare Geova, di dare testimonianza al suo nome, e di aiutare il nostro prossimo e noi stessi ad avanzare verso la maturità.

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