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  • Dedicazione a Geova

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  • Dedicazione a Geova
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1955
w55 1/12 pp. 721-725

Dedicazione a Geova

“Io son venuto . . . per fare la tua volontà, o Dio”. — Ebr. 10:7, NM.

1. Riguardo a ciò che La Torre di Guardia sostiene, quali domande personali si presentano qui a circa due milioni di persone?

VOI siete uno dei due milioni circa di lettori de La Torre di Guardia e senza dubbio siete a conoscenza del fatto che in ogni sua edizione questa pubblicazione sostiene l’adorazione di Geova Dio. Che cosa significa per voi questa adorazione come individuo? È la religione una materia casuale per voi, oppure occupa un posto importante e forse essenziale nella vostra vita? Se siete a conoscenza della verità biblica siete stato già grandemente favorito spiritualmente, e insieme a centinaia di migliaia d’altre persone come voi in tutte le parti della terra avete la beata opportunità di progredire in conoscenza e in intendimento intorno al supremo Dio dell’universo. È importante questo per voi? Ha la verità generato nella vostra mente e nel vostro cuore un’attitudine di adorazione? Forse sì. Forse no. Il fatto che dedichiate del tempo a leggere queste parole e, come si spera, ad esaminare anche le scritture e studiare attentamente questo e i seguenti articoli, è lodevole, perché indica che avete il coraggio di approfondire la Bibbia, e che desiderate conoscere la verità senza prendere un atteggiamento di pigrizia, indifferenza e viltà verso la Parola di Dio.

2. La deliberata mancanza d’interessamento fa forse evitare il problema del principio e della convenienza?

2 Il motivo per cui molti non ascoltano il messaggio del Regno potrebbe sorprendervi. Dopo aver prestato attenzione alle semplici e belle dottrine della Bibbia, alle prove delle profezie già in adempimento, al grande segno che stabilisce la presenza e il Regno di Cristo Gesù e la felice opera dell’attiva società del Nuovo Mondo, molti dicono: ‘Questa è la vostra interpretazione della Bibbia, ciascuno ha la propria interpretazione, io potrei avere la mia; dunque, ciò non m’interessa’. Costoro non sono interessati perché non vogliono esserlo. Ma possiamo esser certi di questo: d’ora innanzi, per il resto dei loro giorni, anche se persistono a tenere l’atteggiamento di una deliberata mancanza d’interesse verso Geova Dio e la sua Parola, nelle circostanze della loro vita essi si troveranno continuamente di fronte al problema di seguire una condotta basata o sui princìpi o sulla convenienza. Questo è vero perché viviamo oggi nel giorno del giudizio. — Vedere La Torre di Guardia del 15 novembre 1952.

3. Quali possono essere le ragioni della deliberata indifferenza di fronte alle informazioni della Bibbia, e come c’entra la codardia?

3 Un’attitudine come questa di fronte alle informazioni della Bibbia qui esposte potrebbe essere il risultato di pigrizia, condotta seguita perché l’individuo non ha la saggezza né l’iniziativa di usare la sua mente per conoscere il volere di Dio, o potrebbe essere suscitata semplicemente da indifferenza. In ogni caso ciò vuol dire stimar poco la Parola di Dio, dire in realtà che, dato che uomini diversi hanno diverse idee, le idee dell’Onnipotente Iddio devono considerarsi di nessuna importanza. Però, spesse volte questa risposta potrebbe esser segno di codardia. È vile se dettata dalla paura della verità, dalla paura della responsabilità che la verità comporta, dalla paura che le proprie empie opere si rivelino per quello che sono, ingiuste, contrarie ai princìpi di rettitudine e moralità contenuti nella Parola dell’unico vero Dio, perfettamente giusto e santo egli stesso. Qual è la vostra attitudine verso la Parola di Geova?

4. Da quale punto di vista viene accresciuta la nostra gioia e riverenza?

4 Dobbiamo tener conto che l’intendimento e accettazione della verità biblica non è questione dell’interpretazione di un uomo contro l’interpretazione d’un altro. Ma si tratta di accettare o rigettare ciò che Geova stesso ha messo nella sua Parola per istruire gli uomini nella giustizia e nella sua adorazione. Molte centinaia di migliaia di persone hanno reso la loro vita gioiosa, rallegrando il loro cuore ed aumentando la loro venerazione per Iddio mediante le meravigliose verità contenute nella Bibbia, costantemente sostenute e rispettate dalla rivista Torre di Guardia. Nel vostro caso personale, qual è il vostro atteggiamento verso lo studio della Bibbia?

ADORAZIONE

5. Fino a qual punto la creazione inanimata, vegetale e animale può lodare il Creatore?

5 Intorno a noi vediamo cose che lodano e onorano Geova, il Creatore, a modo loro, ma che non hanno le nostre capacità di adorare Geova. La creazione inanimata a cui accenna figurativamente il Salmo 19 “racconta” la gloria di Geova. “I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l’opera delle sue mani”. (Sal. 19:1) Gli abitanti dei cieli, luogo in cui Dio dimora, e i nuovi cieli del suo nuovo mondo cantano le lodi di Geova e lo adorano, ma le stelle letterali e il sole e le rocce adorano forse Dio? No di certo! Una splendida gemma riflette la gloria del suo artefice ma non può esercitare la pura religione, perché è inanimata. Noi conosciamo le bellezze della natura che decorano la nostra terra. I gigli dei campi nella loro bellezza onorano il loro Fattore, ma si uniscono forse per adorarlo? Certamente, no. Le interessanti e belle creature animali vivono il loro breve periodo di vita e servono al loro scopo, prova dei mirabili attributi di Geova. Ma possono forse la leonessa o i leoncelli, i piccoli corvi, le capre selvagge, l’asino, il bufalo, l’ostrica, il cavallo, la locusta, il falco, l’aquila o qualunque altro animale dell’aria, della terra o del mare adorare Dio? (Giob. 38:39 fino a 39:30) Sappiamo che nessuno di essi può adorare Geova Dio. Perché? Perché non sono intelligenti. Uno degli scopi di questo articolo e d’altri analoghi è quello di dimostrare la differenza fra l’uomo da una parte e gli animali, le piante e la materia inorganica dall’altra dal punto di vista della pura adorazione; e le possibilità che questa differenza vi offre.

6. Quali esclusive qualità sono possibili all’uomo e alle creature a lui superiori?

6 La creazione di Geova Dio che conosciamo e che è inferiore all’uomo non viene mai meno al suo proposito, testificando così la potenza di Dio. Ma integrità, amore, rettitudine, queste ed altre analoghe qualità non si addicono a chi è inferiore all’uomo; si addicono all’uomo e a chi gli è superiore nella scala della creazione di Dio. Sono qualità inerenti all’adorazione. L’adorazione, la religione pura, è possibile unicamente a quella parte della creazione di Dio dotata d’intelligenza.

7. Qual è la prova del successo o del fallimento della creatura?

7 L’adorazione di Geova è prova di vera intelligenza. (Prov. 1:7; 9:10) Il rifiuto di adorare Geova Dio da parte di una creatura cosiddetta “intelligente” è una deficienza. Tale inutile creatura umana ritornerà alla terra. Ciò è bene, poiché è meglio che ci sia un animale o un fiore o una roccia che un uomo deficiente d’intelligenza. (Sal. 14:1) “Nell’uomo, quel che lo rende intelligente è lo spirito, è il soffio dell’Onnipotente”. (Giob. 32:8) L’“intelligenza” data all’uomo significa discernimento, percezione, prudenza, saggezza nell’intraprendere la giusta condotta.

8. Esponete la domanda buona che ciascuno dovrebbe fare, e date la principale risposta.

8 In che modo una creatura intelligente di Geova può adorarlo? Si potrebbe chiedere: Come posso adorare Dio? Tale domanda deve essere fatta. Sarebbe stolto non farla e non preoccuparsene. È nostro desiderio indicare la risposta di Dio contenuta nella sua stessa Parola, la Bibbia, e desideriamo, speriamo e preghiamo che le vitali verità scritturali riguardanti questo soggetto siano apprezzate e messe in pratica da molti dei nostri lettori, perché ciò è essenziale per il loro benessere eterno. Prima di tutto è necessario che chi voglia adorare Dio faccia una dedicazione personale a Geova.

DEDICAZIONE A GEOVA

9. Che cosa costituisce la più alta carriera dell’uomo, e quali ignobili cose la ostacolano?

9 È dedicandosi a Geova Dio che la creatura umana perviene al proprio stato e si distingue da tutta la creazione di Dio inferiore all’uomo. Questa dedicazione è la più alta e la più nobile delle ambizioni e aspirazioni umane, ed è la condotta che dev’essere seguita da tutti quelli fra il genere umano che vogliono meritare la vita. (Giov. 17:2, 3; Sal. 119:1, 2) Quando una persona perviene all’intendimento di Geova com’è rivelato nella Bibbia, soltanto l’egoismo le impedirà di dedicarsi a Dio. Come mai? Non ci sono persone appartenenti a molte religioni che non sono dedicate a Geova Dio? Sì, ce ne sono molte. Infatti, il numero dei dedicati servitori di Geova sulla terra costituisce una minoranza, ma fra questi vi sono persone di tutte le condizioni e categorie d’uomini. Si potrebbe appropriatamente dire che ognuno sia dedicato all’una o all’altra cosa. In che cosa manca generalmente la dedicazione di una persona? Per il fatto che non è una dedicazione all’Onnipotente Dio dell’universo il cui nome solo è Geova, ma ad interessi egoistici o a qualche altra causa o a qualche altro dio, e quindi non conducono i dedicati alla vita eterna per la lode di Geova.

10. Definite la dedicazione cristiana.

10 “Dedicazione” deriva dal significato originario di dichiarare, affermare, pronunciare solennemente, dedicarsi. Si riferisce all’atto di mettere da parte, o adibire qualche cosa ad un certo uso; oppure all’atto mediante il quale una persona o una cosa viene avviata in qualche direzione o condotta o uso. Per un Cristiano, la dedicazione è l’esclusiva devozione al servizio o adorazione di Geova Dio. È l’atto della persona che, mediante un patto, si dispone a fare incondizionatamente e senza riserve la volontà di Geova Dio per mezzo di Cristo Gesù. Come si manifesta questa volontà? Mediante sette e denominazioni religiose? Mediante progetti d’uomini o di organizzazioni umane? No. La volontà di Dio è esposta nella Bibbia, e viene resa chiara dallo spirito santo di Dio; pertanto la dedicazione significa che d’ora innanzi si deve condurre una vita santa, separata dal mondo corrotto, e si deve servire Geova Dio.

11. Qual è l’atteggiamento della maggioranza delle persone di fronte alla questione della dedicazione? Si può evitare la questione, e come potete voi essere una persona benedetta?

11 Molti diranno: “Io non posso far questo”. “Non posso mettere Dio per primo nella mia vita. Metterò al primo posto i miei interessi, gl’interessi di quelle cose e di quelle persone che mi appartengono e Dio al secondo. Oh sì, servirò Dio, gli presterò attenzione di tanto in tanto, ma dedicare me stesso a Geova? Come lo potrei fare?” Sì, questo è un atteggiamento comune. Molti lettori di questa pubblicazione non hanno fatto la dedicazione di se stessi al servizio di Geova. Come già è stato detto, ciò che impedisce di dedicarsi a Geova è il proprio interesse, l’egoismo. Non vi libererete mai da tale questione. Non può essere scansata. Dev’essere affrontata. La dedicazione esige una decisione. Dovete decidervi se volete adorare e servire Dio, che vi ha dato la vita, oppure non tener conto della sua Parola e della sua volontà nella vostra vita privata. Se vi dedicherete a servirlo onestamente e sinceramente spinti dall’amore per lui e apprezzando la sua bontà, sarete effettivamente una persona saggia e benedetta.

12. Date le ragioni per la dedicazione a Geova Dio.

12 Perché ci si dovrebbe dedicare a fare la volontà di Geova, accettare un solenne patto di lasciarsi guidare dalla Parola di Dio, di agire in armonia con i suoi propositi e sforzarsi di corrispondere agli alti princìpi ch’egli espone nella Bibbia? Perché si dovrebbe far ciò? Piuttosto si dovrebbe chiedere: Perché non farlo? La devozione e dedicazione a Geova Dio dovrebbe essere fatta perché egli ne è degno. Il suo stesso merito giustifica la devozione di coloro che l’amano. (1 Piet. 1:15, 16) Egli merita la nostra lode, il nostro servizio o adorazione. Egli è il centro della vera religione. La sua eccellenza supera ogni espressione della nostra lingua inadeguata, e senza dubbio, se vi è nel cuore degli uomini sincero apprezzamento, risulterà nella dedicazione al Donatore di ogni cosa buona. Apprezzare Geova significa dare il giusto valore al suo merito, stimarlo al massimo, sentire intensa soddisfazione e approvazione verso il nostro Dio, essere grati per quel che fa. Apprezzate voi la vita, le sue benedizioni, la verità, la rivelata Parola di Dio, ciò ch’egli ha fatto a favore del genere umano mediante suo Figlio, Cristo Gesù, il suo regno ora stabilito nei cieli, la sua opera che si sta compiendo sulla terra, e la società del Nuovo Mondo ora all’opera? Stimate veramente queste cose? Ebbene, o voi le disprezzerete o le accetterete con apprezzamento. Se le apprezzate, se apprezzate il Dio che le ha provvedute, vi dedicherete a servire quel Dio. Il pieno apprezzamento porta alla dedicazione. La dedicazione a Geova è dedicazione alla grande Sorgente della vita. È la condotta che devono seguire tutti quelli che vorranno ricevere la vita ed è quindi una condotta molto saggia. — Prov. 14:27.

13. Che cosa viene dimostrato con la dedicazione, e a che cosa essa conduce?

13 Molte persone dicono in sostanza: “Io credo che, se uno fa del suo meglio e cerca di essere bravo, tutto andrà bene”. Ma non è questo che la Bibbia insegna; questo significa ingannarsi. (Prov. 14:12) Coloro per i quali “tutto andrà bene” sono quelli che ricevono la vita eterna, ed è impossibile ricevere la vita eterna se si è separati dalla Sorgente della vita, il grande Creatore, l’Iddio vivente. La sua Parola vivente non lascia alcun dubbio al riguardo. La dedicazione dimostra assoluta fede e fiducia in Geova. Essa indica che l’individuo ha la certezza che Geova è Dio, che Dio è giusto, che la sua causa riuscirà vittoriosa, che non esistono dubbi nel cuore e nella mente del dedicato e ch’egli è felice e gioioso di schierarsi dalla parte di Geova Dio.

14. (a) Leggete le parole di Gesù in Giovanni 3:19-21, e poi spiegate con parole vostre la questione ivi presentata. (b) Dove ci rivolgiamo ora per incoraggiamento e sicurezza riguardo alla dedicazione cristiana in questo nostro tempo?

14 Le parole di Cristo Gesù contenute in Giovanni 3:19-21 (NM) sono potenti e rivelatrici. Gesù dichiarò: “Ora questa è la base per il giudizio, che la luce è venuta nel mondo ma gli uomini hanno amato le tenebre piuttosto che la luce, perché le loro opere eran malvage. Poiché chi pratica cose vili odia la luce e non viene alla luce, perché le sue opere non siano riprovate. Ma chi fa ciò che è retto viene alla luce, perché le sue opere siano rese manifeste poiché sono state compiute in armonia con Dio”. La base per il giudizio qui riferito non è mutata e queste parole pongono lealmente la questione di fronte a noi come a persone intelligenti che ricevono luce dalla verace parola di Dio, la Bibbia. Cristo Gesù era dedicato a Geova, stabilendo per i Cristiani il giusto esempio da seguire. La questione della dedicazione in relazione all’adorazione del vero Dio sorse prima del suo tempo. Pertanto nella parte seguente faremo qualche riferimento alla storia perché possa esserci d’incoraggiamento e di sicurezza in questo meraviglioso giorno dell’istituzione del regno teocratico.

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