Parte 7: Le Assemblee “Regno Trionfante” del 1955
NORIMBERGA — GERMANIA OCCIDENTALE, DAL 10 AL 14 AGOSTO 1955
LA PIÙ grande e la più internazionale delle assemblee dei testimoni di Geova che abbia mai avuto luogo in Europa fu convocata nell’antica città di Norimberga, nella Germania Occidentale per la seconda settimana di agosto. Da tutte le parti del mondo i fratelli desideravano partecipare particolarmente a questa assemblea, cosicché alla fine le decine e decine di migliaia di richieste di alloggio risultarono da 62 diversi Paesi. Quattro anni prima, all’assemblea internazionale di Francoforte 47.432 persone si erano radunate per il discorso pubblico e 2.373 erano state battezzate; quindi in previsione di un’affluenza ancora maggiore per l’assemblea del 1955 fu scelto il vasto Zeppelinwiese (Prato di Zeppelin) a Norimberga in Baviera. Qui allo Zeppelinwiese l’ex fuhrer nazista Adolfo Hitler teneva i suoi grandi comizi politici e militari e parlava dall’imponente Steintribuene (Tribuna di Pietra), urlando ai seguaci del suo partito in questo grande stadio. Nella speranza di una vittoria nazista, voleva che qui fosse firmato il trattato di pace della seconda guerra mondiale. In questo stadio ci sono posti a sedere per 84.000 persone. Nel 1953 i testimoni di Geova in Germania avevano tenuto un’assemblea in un lato dello stadio di fronte alla magnifica Steintribuene, con 55.240 presenti al discorso pubblico, e quasi 3.000 battezzati. Ma ora l’intero stadio con la Steintribuene e tutto il terreno circostante furono affittati per circa cinquemila dollari, ossia più di tre milioni di lire.
Tutta l’abilità organizzativa dei fratelli tedeschi doveva essere utilizzata, perché si doveva installare un campeggio adiacente allo stadio. Essi si accinsero a costruire enormi impalcature ricoperte di teloni, erigere tende e designare il terreno per la Kleinstadt (Piccola Città) che doveva ospitare 37.000 campeggiatori. Si predisposero cinque grandi sezioni per il campo, chiamate rispettivamente con nomi biblici, Ghilgal, Hebron I, Hebron II, Carmelo, e Rama. Si provvide così a prezzo molto basso un alloggio in massa, con tende separate per gli uomini e le donne. Circa 100.000 metri quadrati di terreno furono coperti di tende. In queste tende erano alloggiati i servitori dell’assemblea, e anche l’ex servitore della filiale tedesca con la sua famiglia. Ognuna di queste grandi, lunghe impalcature coperte di teloni poteva ospitare 600 persone. Nei campo Carmelo e Rama circa 4.500 piccole tende private, molte “tende cucciolo”, sorsero a tempo debito. I campeggiatori dormivano sulla paglia, sciolta o in sacchi, e centinaia di tonnellate di paglia furono trasportate con sessanta autocarri e messe in 31.000 sacchi da essere distribuiti per il 9 agosto. Si dovette costruire un impianto igienico in grandi proporzioni. Le tende dovettero inoltre contenere i ventotto reparti di servizio per la direzione e lo svolgimento delle attività dell’assemblea, e dovettero essere installate una grande cucina e una mensa oltre ai vari chioschi per i rinfreschi.
Settimane prima centinaia di fratelli si offrirono volontariamente per i preparativi del congresso, e furono impiegati per erigere le impalcature necessarie. Si segnarono strade e vie alle quali furono dati nomi biblici e nomi relativi all’organizzazione teocratica. Da ultimo si arrivò a 800 operai. Quindi l’assemblea di Norimberga aveva l’aspetto di uno stadio e una grande città-campeggio uniti insieme. Per servire ai congressisti cibo caldo e appetitoso le cucine improvvisate impiegarono 400 operai, compresi sessantaquattro cuochi di professione; con sessanta caldaie di 200 litri l’una per cucinare tre volte al giorno 35.000 porzioni di cibo, e tre vagoni frigoriferi delle ferrovie. Furono installate quattro macchine per lavare i piatti, ognuna capace di lavare trentadue piatti ogni nove secondi. C’era anche un regolare panificio.
Fu provveduto alloggio non solo per migliaia di congressisti nel campo ma anche per altri negli alberghi e nelle case private dei residenti di Norimberga. Questo richiese un lavoro volontario di casa in casa per la ricerca di camere. Le organizzazioni religiose della Germania Occidentale non erano contente che l’assemblea fosse tenuta a Norimberga, la cittadella del partito di Hitler. Le autorità religiose del caposaldo cattolico di Monaco (luogo della birreria dell’infelice cospirazione o Putsch di Hitler) cercarono di far pressione sui governanti cittadini perché rifiutassero lo stadio Zeppelinwiese ai testimoni di Geova, ma le autorità di Norimberga si risentirono per questa intrusione o intimidazione di Monaco e, come si espresse un locale agente di banca, risposero ai religionisti di andare al loro dottrinale “luogo di fuoco”. Quindi le organizzazioni religiose di Norimberga resero pubblica la loro attitudine verso i testimoni di Geova e cercarono di creare delle difficoltà sollevando pregiudizi religiosi. L’ufficio del Servizio Congregazionale della Chiesa Evangelico-Luterana in Baviera diffuse un trattato di sei pagine che spiegava perché gli Evangelici avrebbero dovuto rifiutarsi di ospitare i congressisti. La copertina del trattato portava in grandi lettere il titolo, “Visita dei Testimoni di Geova — Società Torre di Guardia — Movimento del Nuovo Mondo — indesiderata!” E al lato posteriore c’erano solo le parole “Ritagliare e incollare sulla porta”! Le chiese provarono tutto per render chiara ai membri della chiesa la loro posizione contro i testimoni di Geova. Con articoli di giornali, volantini e sermoni essi manifestarono la loro ottusa attitudine ostile. “Dobbiamo respingere l’insegnamento dei ‘testimoni di Geova’”, diceva una circolare distribuita in luglio dal clero cattolico romano. Ma le persone sincere e di cuore onesto considerarono tutto ciò con risentito disprezzo e aprirono le proprie case ai testimoni di Geova, per ricevere la benedizione che questo significava per loro stessi. I congressisti ospitati ebbero delle meravigliose esperienze e si adoperarono per condurre molti ospitanti alle sessioni dell’assemblea, perché vedessero e udissero da se stessi.
La Steintribuene, dove sarebbero stati pronunciati i discorsi dell’assemblea, era decorata dei simboli del Regno. L’imponente costruzione di marmo bianco è per se stessa qualche cosa di insolito. È lunga 300 metri, ossia 984 piedi; nella facciata vi sono settantacinque scalini fino al colonnato in alto, formato di una doppia fila di colonne, trentasei davanti, di dietro e ai lati della costruzione centrale, in tutto centoquarantaquattro colonne. Al centro c’è una grande piattaforma rialzata, nel mezzo della quale, sul davanti, c’è il posto coperto per l’oratore. Sopra il baldacchino di pietra o grande muraglia dietro all’oratore era appeso un grande drappo blu, che ricadeva con grazia, e su questo era fissato un simbolo dello “scettro della potenza” di Cristo: una grandissima figura di una mano umana protesa e impugnante un grande scettro lungo otto metri, sormontato da una corona che copriva quattro teste, sul davanti una testa d’uomo, simbolo dell’amore, a destra una di toro, simbolo della potenza divina, di dietro una di leone, simbolo di giustizia e a sinistra una testa di aquila, simbolo di sapienza. Lo scettro e la mano pesavano 350 chili. Sopra il drappo blu e in cima alla muraglia della Steintribuene era montata una corona dorata e incastonata di gioielli, con sette punte, lunga undici metri, alta quattro metri e mezzo, del peso di 1500 chili o 3310 libbre. Vasi di fiori e molti arbusti e piante decoravano ulteriormente la piattaforma. Sopra il colonnato, a ciascun lato della corona, c’erano delle enormi lettere dorate dai bordi rossi alte 3,40 m. l’una, che formavano in tedesco le parole “Regno Trionfante”, il tema dell’assemblea. Tutta questa decorazione della piattaforma era particolarmente bella di notte alla luce dei riflettori.
In basso a destra della piattaforma, a livello della strada, fu disposta l’orchestra di 180 suonatori con un capace direttore, seduti sotto grandi ombrelli a strisce rosse e bianche. Di fronte alla Steintribuene c’era un’ampia strada, che era appropriatamente chiamata Viale del Regno e che la separava dall’esteso emiciclo dello stadio. A sinistra (lato ovest) della Steintribuene, a qualche distanza, c’era l’ingresso principale fiancheggiato da due grandi torri di guardia bianche con in mezzo uno striscione: ASSEMBLEA REGNO TRIONFANTE 1955 DEI TESTIMONI DI GEOVA.
Lo stadio Zeppelinwiese è un vastissimo campo circondato da file di sedili con trentaquattro torri bianche di sostegno, con una fila di gradini fra ogni due torri e un’ampia entrata centrale all’estremità dello stadio. Sulla sommità del muro tutto intorno si leggevano su sessantuno striscioni i nomi dei Paesi di provenienza dei congressisti, dall’Alasca, via via in ordine alfabetico per tutta la lista, con la Germania per ultima in segno di cortesia. Ottomila sedie affittate, disposte in ordine sul terreno di fronte alla Steintribuene, aumentarono la capienza dello stadio. Agli incroci il traffico era diretto da fratelli forniti all’uopo di un segnale biancoazzurro operanti come vigili del traffico. Vicino c’erano colonne con cartelli indicanti la direzione dei vari reparti e servizi dello stadio. Alla sinistra (lato ovest), dietro una fila di alberi, si estendevano le acque del lago Grosser Dutzendteich (Dodici Laghetti).
Il giorno prima dell’apertura dell’assemblea cinquantasei treni speciali giunsero alla stazione Dutzendteich di Norimberga, dalle ore 6,11 fino alle ore 20, il primo da Parigi e l’ultimo di quel giorno dall’Olanda, e nel frattempo treni dalla Svizzera e dall’Austria e il maggior numero dalla Germania Occidentale. Più di quattromila fratelli riuscirono a raggiungere il luogo dell’assemblea attraversando a loro rischio il confine della Germania Orientale che è sotto il controllo comunista. Molti congressisti giunsero in aereo. Grazie all’efficiente organizzazione tutti trovarono il proprio alloggio. Per il resto di quella settimana le vie di Norimberga formicolarono di congressisti col loro distintivo di riconoscimento. Speciali vetture, Tram n. 2 Dutzendteichen, furono aggiunte in più, ed erano sempre affollate di testimoni di Geova. Cartelli annuncianti i discorsi pubblici erano appesi ai tram.
Mercoledì 10 agosto, una gran folla di 63.332 persone fu presente all’assemblea fin dall’inizio per udire il discorso di benvenuto rivolto loro dall’ex servitore della filiale tedesca, E. H. Frost, che per molti anni era stato vittima dei campi di concentramento di Hitler. Sì, perfino il grande Times di New York ne parlò, e con “tutte le notizie degne di esser stampate” pubblicò proprio in fondo alla terza pagina della sua edizione dell’11 agosto quanto segue:
“60.000 testimoni al raduno. NORIMBERGA, Germania, 10 ago. (Reuters) — Più di 60.000 persone di sessanta Paesi hanno oggi partecipato alla cerimonia d’apertura di un congresso internazionale della setta religiosa dei Testimoni di Geova”.
Per il primo giorno delle sessioni pomeridiane i presenti nello stadio e nel campo collegato da altoparlanti salirono a 67.412. All’inizio della sessione serale la pioggerella che cadeva si mutò presto in un rovescio d’acqua, ma una vasta folla rimase per ascoltare gli oratori ed anche il Presidente della Società, che era arrivato. Fra gli oratori del giorno ci furono cinque fratelli della Bethel di Brooklyn, tre dei quali parlarono direttamente in tedesco. La pioggia cessò quando il Presidente rallegrò la folla con la sua presenza e parlò sul tema “Il messaggio trionfante del ‘Regno’”. Egli annunciò inoltre un messaggio stampato, presentando l’opuscolo in lingua tedesca Fondamento per credere in un nuovo mondo. Commentando questa prima giornata il 8 Uhr-Blatt (Giornale delle otto) il giorno dopo, pubblicò in caratteri a neretto: “La più grande campagna di predicazione di tutti i tempi . . . Una meravigliosa disciplina distingue la vita di campeggio . . . Con precisione cronometrica si svolge il programma delle assemblee dei testimoni di Geova, che nel suo aspetto organizzativo presenta qualche cosa di speciale”.
Giovedì mattina, l’organizzazione del servizio di campo era in piena attività; sessantaquattro torpedoni partirono dall’ingresso della tenda della mensa, carichi di proclamatori del Regno diretti ai propri territori mentre altri parteciparono alle attività di campo partendo da altri punti. I giornali annunciarono che migliaia di fratelli uscirono nel servizio di campo, che si estendeva oltre la città di Norimberga, a Fuerth e comprendeva anche Erlangen, Hersbruck, Markterlbach, Cadolzburg e altre località. Parecchi Americani vi presero parte visitando particolarmente le famiglie di civili americani che vivono a Norimberga e a Fuerth.
Inoltre, quel giorno partirono treni speciali per Wiesbaden, più di 160 chilometri a nordovest. Così migliaia di congressisti poterono visitare la filiale tedesca della Società Torre di Guardia e fare una visita alla casa Bethel e alla tipografia, compreso il nuovo stabilimento con le sue grandi macchine da stampa. Sebbene a causa di questa gita molti si assentassero dall’assemblea, nel pomeriggio vi erano 68.400 persone ad ascoltare il Presidente e applaudire l’annuncio di quattro nuovi trattati in lingua tedesca. Quella sera mentre il Presidente parlava ad un uditorio di 68.497 persone sul tema dello spiritismo, il tempo minacciava un temporale, ma uno squarcio di cielo sereno si mantenne in alto, e i tuoni si tennero a distanza. Infatti in città aveva piovuto, ma non nel luogo dell’assemblea.
Venerdì mattina, ci fu uno spettacolo che commosse i presenti profondamente: il grande battesimo in massa. Su invito dell’oratore i candidati si alzarono dai loro posti al centro dello stadio di fronte alla Steintribuene. Alle due domande inerenti alla loro idoneità per il battesimo risposero con un chiaro Ja! ma lo stadio è così grande che le loro risposte affermative sembravano impiegare molto tempo per raggiungere tutte le parti del vasto uditorio e suscitare un grande applauso. Quindi, dopo la preghiera per invocare le benedizioni divine su di loro l’immenso corpo di candidati si diresse verso il luogo del battesimo. In massa compatta percorsero il Viale del Regno, e in una formazione così ampia da occupare tutta la strada marciarono verso est guidati da fratelli con cartelli alzati che indicavano il luogo dell’immersione. La gran folla di spettatori li salutava facendo cenno con la mano mentre l’orchestra intonava i cantici del Regno. Migliaia si affiancarono ai 4.333 candidati mentre si dirigevano lentamente lungo il Viale del Regno verso lo Schwimmbad. Qui in una piscina non troppo profonda vicino alla principale piscina pubblica quattro file di immersori servivano i candidati. Faceva piacere notare il procedimento scritturale, cioè un solo immersore (non due) prendeva un candidato e lo immergeva, precisamente come un solo immersore, Giovanni Battista, aveva immerso Gesù nelle acque del Giordano. In uno stabile vicino fornito di serbatoi d’acqua calda e di grandi vasche da bagno si provvide al battesimo degli infermi, invalidi e zoppi. Fra tutti i battezzati il più giovane fu un fanciullo di sette anni, la più vecchia una donna di ottantasette. Venne battezzato anche un uomo con una sola gamba. Il sole splendeva piacevolmente mentre il battesimo in massa proseguì fino alla prima ora del pomeriggio.
In quel pomeriggio i 74.678 presenti furono rallegrati dal discorso del Presidente “Geova è nel suo tempio santo” e dall’annuncio del nuovo libro “Nuovi Cieli e Nuova Terra” in lingua tedesca.
Quella sera alcuni congressisti ascoltarono la trasmissione radio di un Informatore della Germania Orientale o zona controllata dai comunisti, che avvertiva tutti i testimoni di Geova della zona orientale che partecipavano alle assemblee internazionali di Norimberga e Berlino che sarebbero stati arrestati al loro ritorno a casa. Questa minaccia comunista venne ricevuta anche a Berlino. Ma le migliaia di fratelli della Germania Orientale non ne furono affatto spaventati. Un acquazzone alle ore 7 di sabato fu seguìto da una schiarita del tempo per tutto il resto della giornata a Norimberga e i partecipanti all’assemblea di Norimberga continuarono a salire verso gli ottantamila.
Quel giorno l’assemblea non ebbe la gioia di udire parlare il Presidente perché egli era stato messo nel programma mattina, pomeriggio e sera all’assemblea di Berlino. Alle 10,45 all’aeroporto di Norimberga, cinquantacinque congressisti, compresi delegati delle Isole Filippine, Hong Kong, Australia, Isole delle Vergini, Gran Bretagna, Canada e America, salirono su un aereo dell’Air France il “Ciel de Champagne” e presero subito quota, sorvolando la Germania Orientale comunista verso nordest, in direzione di Berlino. Alle 12,30 l’aeroplano atterrò nel grande aeroporto Tempelhof nella zona americana di Berlino Ovest. Tutti e cinquantacinque delegati furono accolti cordialmente, informati dei loro alloggi e poi si recarono al Waldbuehne (Palco del Bosco) nella zona britannica, per l’assemblea internazionale. Ma di ciò parleremo in seguito.
All’assemblea di Norimberga la domenica fu una giornata indimenticabile per le migliaia di congressisti provenienti da decine di Paesi. Quella mattina il Presidente, fratello Knorr, tornò da Berlino in aereo con il suo gruppo, arrivando alle 11,55 in tempo sufficiente per il suo discorso pubblico delle ore 15 allo stadio Zeppelinwiese. Mentre si approssimava l’ora per quel discorso d’importanza mondiale, una gran fiumana di persone affluiva nello spazioso stadio. La proporzione dei congressisti contrassegnati dal distintivo diminuiva sempre più di fronte al numero dei nuovi intervenuti finché parve che tutta Norimberga dovesse partecipare; effettivamente v’erano più di 20.000 estranei. Fra questi c’erano molti che avevano ospitato i congressisti. La rivista della città di Colonia Neue Illustrierte del 20 agosto disse: “Il ‘Campo Zeppelin’ dove Adolfo Hitler aveva annunciato di voler sradicare i ‘testimoni di Geova’ era completamente pieno”. Quando l’oratore prese posto sul podio col suo interprete fu accolto con applausi. Mentre il discorso proseguiva, 107.423 persone ascoltavano attentamente, perfino i duri d’orecchio ascoltavano in un’apposita tenda dov’erano disponibili speciali apparecchi acustici e un centinaio di registratori per la riproduzione del discorso. Quando l’oratore concluse e presentò l’opuscolo sul medesimo tema in lingua tedesca l’enorme uditorio, esteso dinanzi a lui in piena vista, lo ringraziò con un lungo, fragoroso applauso!
Dopo breve intervallo seguì un discorso di mezz’ora in lingua tedesca del preside istruttore della Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad, durante il quale cominciò a piovere. Quando il Presidente cominciò le sue “osservazioni di chiusura” piovve a dirotto, ma l’uditorio nel grande stadio non si mosse, sia che avesse impermeabili, ombrelli o niente del tutto. Mentre proseguiva con le sue dilettevoli parole, la pioggia diminuì e il cielo divenne più chiaro. Egli lesse una lettera che esprimeva la riconoscenza dei fratelli nordamericani per l’ospitalità mostrata dai fratelli europei verso i congressisti in visita, specialmente all’assemblea di Norimberga. Egli aggiunse ancora che i testimoni di Geova non si erano riuniti nel luogo dell’ex-partito nazista per ostentare uno sprezzante trionfo sui loro precedenti persecutori; soltanto la grandezza del luogo era stata la ragione determinante per scegliere la città di Norimberga come luogo per l’assemblea. Ringraziò tutti quelli che con abnegazione avevano contribuito alla riuscita dell’assemblea e parlò in modo commovente del “caldo amore”.
Quando il fratello Knorr giunse alla conclusione, la pioggia era cessata. Allora migliaia di fratelli uscirono di sotto i ripari e affollarono il Viale del Regno. In quel momento egli indicò all’uditorio nel cielo l’immenso arcobaleno. Che spettacolo! Quale finale con la diretta collaborazione dell’opera del vivente Iddio! I fratelli rimasero senza respiro; molti occhi si riempirono di lagrime. “Ci vorrebbe davvero una forte volontà per nascondere la propria commozione ora”, era la sostanza di molte espressioni. Quindi un cantico e una preghiera di ringraziamento a Geova conclusero l’assemblea in modo appropriato.
Quando fu per lasciare la piattaforma rialzata, separata dal pubblico dallo spazioso Viale del Regno, il fratello Knorr sventolò il fazzoletto. La risposta fu immediata; l’intera folla si trasformò in ciò che sembrava un campo di fiori bianchi mossi dal vento. Moltitudini si alzarono, attraversarono il Viale del Regno e salirono la scalinata di marmo per circondare il fratello Knorr. Ci volle un bel po’ di tempo perché egli potesse aprirsi un varco, salutando personalmente quanti più fratelli fosse possibile. Questa manifestazione di fraterno amore cristiano commosse tutti i presenti.
Venne poi il tempo della partenza. La capacità e l’addestramento teocratico dei fratelli tedeschi vennero notati anche qui. L’avvio dei fratelli in partenza con torpedoni e treni venne organizzato localmente con l’uso di grandi cartelli. Alla stazione ferroviaria di Norimberga — Dutzendteich il primo dei quarantanove treni speciali (contrassegnati della speciale sigla “Je” e un numero) si mise in viaggio verso le 20,45 per Saarbrucken; l’ultimo treno (Je 148) partì la mattina dopo alle 2,50.
Secondo i giornali, lo stadio Zeppelinwiese non sarebbe più stato abbastanza spazioso per un futuro raduno dei testimoni di Geova. L’adiacente Maerzfeld (Campo di Marte), la colossale impresa che Hitler aveva iniziato con la costruzione di torri, un colosseo e un vasto spiazzo per esercitazioni militari, avrebbe servito meglio lo scopo. Comunque, l’assemblea di Norimberga del 1955 fece colpo. Oltre l’edizione speciale per i testimoni di Geova, la stampa locale pubblicò circa venti metri di colonne di cronaca e fotografie sull’assemblea. Dato che l’edizione speciale era anche di quasi venti metri di colonne di giornale, furono dedicati all’assemblea in tutto circa quaranta metri di colonne di informazioni positive. Collaborando con gli editori dei giornali locali i membri del reparto stampa dell’assemblea furono informati più volte di come gli ecclesiastici in veste nera di entrambe le grandi “chiese” si fossero dati molto da fare per indurre gli editori a dire il meno possibile dell’assemblea. Un editore disse: “Veramente non potreste neanche immaginare come i ‘neri’ ci stessero alle calcagna!” I giornalisti, per la maggior parte molto amichevoli, ripetutamente espressero la loro meraviglia di come l’assemblea si fosse conclusa senza il minimo incidente. Una persona chiese: “Ditemi solo, avete forse fatto le prove di tutto in anticipo, perché poi tutto riuscisse così bene?” Spesso questi giornalisti espressero il loro disgusto per la propaganda avversa da parte di entrambe le due grandi organizzazioni religiose: “Si sono resi ridicoli per sempre e col risultato di avervi aiutato, in modo che ieri avete avuto un grandioso successo con 107.000 ascoltatori”. I molti congressisti stranieri fecero loro una buona impressione.
BERLINO, GERMANIA, DAL 12 AL 14 AGOSTO 1955
Il Walbuehne (Palco del Bosco) di Berlino è stato il luogo di altri congressi dei testimoni di Geova. In un’assemblea di distretto di tre giorni nel luglio del 1949, i 17.232 testimoni presenti avevano adottato una Risoluzione di Protesta contro le autorità comuniste della Germania Orientale, e 33.657 persone erano state presenti al discorso pubblico. Quindi il 28 agosto 1951 dopo la grande assemblea di Francoforte nella Germania Occidentale, si tenne un’assemblea di un giorno nel Walbuehne. Nonostante il bando comunista contro i testimoni di Geova, 13.563 persone si radunarono per ascoltare i discorsi del Presidente e di altri rappresentanti della Società. E il giorno dopo ci furono 237 battezzati.
Considerando che per i nostri fratelli nella zona orientale e comunista della Germania sarebbe stato impossibile attraversare facilmente e senza rischio il confine della Germania Occidentale per assistere all’assemblea internazionale del 1955, la Società Torre di Guardia stabilì di tenere a Berlino Ovest un’assemblea da svolgersi contemporaneamente agli ultimi tre giorni di quella di Norimberga. Veramente, più di 4.000 fratelli della Germania Orientale si arrischiarono a passare il confine per raggiungere Norimberga, ma la maggior parte attraversò la linea di demarcazione tra Berlino Est e Berlino Ovest per trovarsi nel bellissimo posto dell’assemblea. Il Walbuehne o Palco del Bosco è un grande anfiteatro costruito sul pendio di una collina circondata da un bel bosco verde. Si trova nella zona britannica nei pressi dello Stadio Olimpia costruito da Hitler per i giuochi atletici. Dal piano terra dell’anfiteatro fino al suo punto più alto, l’altezza verticale è di ventotto metri, o circa novantadue piedi. Il raggio dell’emiciclo dei posti a sedere è di 110 metri, o circa 361 piedi. Con le sedie prese a noleggio e disposte sul piano, il Waldbuehne aveva una capienza di 21.500 posti a sedere, tra gradinate superiore, media e inferiore, il piano e la tribuna.
Tutt’attorno al cerchio dal quale scendevano i quattro corridoi d’accesso all’anfiteatro, c’erano i vari reparti di servizio dell’assemblea. A sinistra, dalla Via della Glockenturm (Torre dell’orologio), c’era una grande tenda con una mensa, provveduta di cucina e posti per mangiare. Inoltre, diversi chioschi per rinfreschi erano stati opportunamente installati. Dietro la piattaforma dell’anfiteatro c’era l’orchestra e un traliccio sul quale si leggeva il testo dell’anno 1955, scritto in tedesco. Ancora dietro l’orchestra si ergeva un grande pannello con lo sfondo bianco, su cui si leggeva il tema dell’assemblea “Regno Trionfante”. Questo pannello che aveva una funzione acustica era sormontato da una grande corona a sette punte come a Norimberga. Il nome di riconoscimento “Testimoni di Geova” in grandi lettere bianche fiancheggiava l’enorme pannello. Visto dalla strada in alto, l’anfiteatro presentava un bellissimo aspetto.
A Berlino ci sono circa 4.400 testimoni, ma circa 2.500 di essi si erano recati a Norimberga in aereo. Quindi la maggioranza dei partecipanti all’assemblea di Berlino proveniva dalla Germania Orientale. Ciò nonostante, 9.122 persone erano presenti venerdì mattina al discorso di benvenuto del presidente dell’assemblea, rappresentante della Società a Berlino che serviva in tale funzione. I presenti salirono a 10.537 nel pomeriggio per ascoltare il consigliere legale della Società, H. C. Covington, che parlò sul tema “Attività e vita contro inattività e morte”. Egli ebbe il grande piacere di annunciare loro i quattro nuovi trattati in tedesco. Anche il segretario amministrativo della Società e il preside istruttore di Galaad parlarono in serata. Quella sera l’avvertimento contro i testimoni di Geova da parte della stazione radio della zona comunista fu udito anche a Berlino come a Norimberga.
Sabato mattina il programma della giornata ebbe inizio con il battesimo di 870 persone, e l’istruttore di oratoria nella scuola di Galaad pronunciò il discorso sul battesimo in tedesco. Il presidente Knorr diede il tocco finale nella mattinata col suo primo discorso, al termine del quale presentò l’opuscolo in tedesco Fondamento per credere in un nuovo mondo. Dopo i discorsi dell’ex servitore della filiale tedesca, del servitore della filiale canadese, e del segretario del Presidente, quel pomeriggio il fratello Knorr svolse davanti ad un uditorio di 12.122 persone la sua scottante denuncia dello spiritismo.
Il programma serale ebbe inizio con quindici minuti di saluti, portati da undici delegati, rispettivamente dalla città di New York, Inghilterra, Isole delle Vergini, Hong Kong, Canada, Egitto, Giappone, Sudan, Isole Filippine, Australia e Costa d’Oro. Questo rallegrante programma di un quarto d’ora era presieduto dal cuoco della Bethel di Brooklyn, che fungeva anche da interprete dall’inglese in tedesco. I Berlinesi erano entusiasti nel vedere tanti fratelli di razze diverse, e un gran numero di fanciulli non poterono trattenersi e lasciati i loro posti si affollarono davanti alla piattaforma lungo tutte le prime file, proprio sotto il naso dei delegati che parlavano, e ascoltavano con le teste in su e gli occhi spalancati. Quella sera fu la volta di rallegrarsi dei 13.047 presenti all’assemblea di Berlino, quando il fratello Knorr presentò loro in tedesco il libro “Nuovi Cieli e Nuova Terra”. Cinquemila copie ben rilegate, stampate nella nostra tipografia di Brooklyn, erano disponibili e andarono a ruba. Ai fratelli della zona orientale vennero date copie gratuite.
Questo fu il punto culminante del terzo e ultimo discorso del fratello Knorr per quel giorno, ma in vista del suo ritorno a Norimberga per la mattina seguente egli aggiunse estemporaneamente alcune parole di commiato, che furono profondamente apprezzate. Con loro grande gioia egli annunciò che sarebbe seguìta la proiezione della pellicola “La società del nuovo mondo all’opera” per tutti quelli della Germania Orientale che non l’avevano ancora vista. Quindi dopo la preghiera di chiusura fu alzato uno schermo davanti al traliccio dietro la piattaforma e 7.500 congressisti rimasero a vedere il film. Applaudirono ripetutamente durante la proiezione.
Per non essere identificati da spie i fratelli della zona sovietica portavano distintivi senza nome di persona né quello della congregazione. Essendo sprovvisti di libretti di cantici, i fratelli della zona orientale cantarono a memoria i cantici del Regno al Waldbuehne. Il canto accompagnato da un’orchestra di trentacinque suonatori era particolarmente risonante in questo anfiteatro.
Domenica mattina, l’aeroplano speciale per i congressisti tornò a Norimberga, ma il Vicepresidente ed altri rimasero a Berlino. I fratelli affluirono dal loro campeggio allo Stadio Olimpia e da altri alloggi verso il Palco del Bosco per la sessione della mattina. Gli 11.114 presenti, specialmente quelli della zona orientale, si sentirono molto confortati e rafforzati dal discorso di un’ora dal titolo “Cauti come serpenti in mezzo ai lupi”, in tedesco.
Il discorso pubblico del Vicepresidente alle 15 fu ben annunciato con foglietti volanti e altri mezzi, compresi quarantotto striscioni appesi a provvisori pali di sostegno in diversi punti di Berlino Ovest. In un primo tempo le autorità cittadine si opposero all’affissione dei cartelloni, ma mediante il generoso intervento di un senatore il divieto ai cartelloni venne tolto. L’orchestra intratteneva piacevolmente i primi venuti, e al Waldbuehne presero posto comodamente 17.729 persone per il discorso “La conquista del mondo vicina — mediante il regno di Dio” in tedesco. Con persistente e silenziosa attenzione ascoltarono l’oratore fino alla fine e poi diedero sfogo ai loro trattenuti sentimenti quando venne annunciata la pubblicazione del discorso in tedesco in forma di opuscolo.
Seguì un intervallo. Quindi il servitore dell’assemblea parlò ai 15.449 rimasti sul tema “Siate svegli, mantenetevi saldi, divenite forti”. Durante il discorso nuvole temporalesche cominciarono ad addensarsi in alto. Circa dieci minuti dopo che il Vicepresidente aveva cominciato le sue “osservazioni di chiusura” in tedesco, rallegrando il suo uditorio con una rapida presentazione di tutte le assemblee internazionali del 1955, da quella di Chicago fino alla presente, si rovesciò un acquazzone. Migliaia di persone rimasero sedute sotto la pioggia. Lungo le pareti scoscese dell’anfiteatro l’acqua piovana scorreva formando pozzanghere davanti alla piattaforma e dietro il muro di sostegno dei posti a sedere più in basso. Verso la conclusione delle osservazioni, dopo le ore 18, la pioggia diminuì. Gli ascoltatori riconoscenti sembravano non voler smettere di applaudire. Ma infine si giunse all’ultimo cantico, il n. 91, “Sia benedetta Sion”, quindi alla preghiera di chiusura, e il regno di Dio aveva conseguito un altro trionfo nelle assemblee tedesche. Complessivamente i presenti alle assemblee di Norimberga e Berlino (107.423 e 17.729) furono 125.152, e i battezzati (4.333 e 870) 5.203.
Quella sera i fratelli della zona orientale cominciarono ad avviarsi verso casa attraverso la linea che divideva Berlino, città che ancora portava i segni della guerra, verso la zona comunista dove si poteva leggere sui cartelloni indicatori “Inizio del settore democratico della più grande Berlino”. Molto sollevati e rafforzati essi tornavano col timore dell’Onnipotente Dio, non del debole uomo. Il pomeriggio seguente il Vicepresidente si recò agli studi della stazione radio americana di Berlino, RIAS (Radiotrasmittente nel settore americano). Qui egli registrò un discorso di 14 minuti e mezzo in tedesco riguardante il regno di Dio, le cui parole conclusive erano rivolte espressamente ai fratelli della Germania Orientale per incoraggiarli e assicurarli che li ricordiamo sempre nelle nostre preghiere. Questo discorso doveva esser trasmesso dalla RIAS durante “l’ora di culto” domenica 18 settembre. (Infatti lo fu, e questo splendido messaggio venne udito perfino in Olanda). Allora c’erano 1.400 fratelli al confino nella Germania Orientale, e il primo fratello arrestato dai persecutori comunisti nel 1951 era recentemente morto fedele per i maltrattamenti subìti. Sabato 13 agosto 1955 l’edizione dell’8 UhrBlatt (Giornale delle otto) uscì con un titolo in rosso proprio in alto nella prima pagina, “Retata di testimoni di Geova”. Poi in grandi lettere in neretto “Ondata di terrorismo nella zona sovietica. Berlino, 13 agosto — Una nuova ondata di terrorismo contro gli aderenti della società religiosa dei testimoni di Geova ha investito la zona sovietica. Dopo alcuni mesi di calma la minaccia di nuove persecuzioni dei credenti aumenta negli ultimi giorni. Si stima che più di mille di loro si trovino nelle prigioni e nelle case di pena della Germania sovietica. La maggior parte dei prigionieri è stata sottoposta ai lavori forzati. . . . [Pagina 2:] Sin dal 1951 la società è stata messa al bando nella zona sovietica dalle autorità comuniste. . . . Nonostante tutti i bandi e le persecuzioni le autorità della zona sovietica non sono riuscite finora ad infrangere lo stretto legame che unisce i credenti. Non è più permesso loro di riunirsi pubblicamente. . . . La fede e l’unione danno loro una forza che i capi della SED non hanno finora potuto abbattere. . . . Come sempre è di nuovo commovente vedere intere famiglie provenienti dai più remoti villaggi venire in questi giorni nella libera Berlino. . . . Ripetutamente la Pubblica Sicurezza dello Stato ha tentato di mandare agenti e polizia segreta fra i testimoni di Geova. I processi terroristici parlano chiaro. Tuttavia, la fede continua a vivere dietro le mura delle case di pena”.
(La fine nel prossimo numero)