“Pasci le mie pecorelle”
1, 2. Come fu stabilito il fatto della risurrezione di Gesù onde guidare Pietro e gli altri fedeli apostoli?
IL SIGNORE era vivo. Il grande Predicatore del regno di Geova era lì presente sulla sponda del mare. Cristo aveva già acceso il fuoco e su di esso coceva pesce; vi era anche pane per la colazione dei discepoli. Pietro, impulsivo come al solito, si era vestito (poiché era nudo) e saltando dalla barca era andato a riva a nuoto. Gli altri erano venuti a terra con una barchetta a remi. Ad essi Gesù parlò nello stesso modo in cui aveva parlato prima della sua risurrezione. Egli disse a questi affamati discepoli: “Venite e fate colazione”. Nessuno aveva il coraggio né la necessità di chiedergli: “Chi sei tu?” Capirono che era il loro Signore.
2 “Gesù venne e prese il pane e lo diede loro, e similmente il pesce”. Prima di questa apparizione avvenuta dopo la risurrezione di Cristo Gesù ve ne erano state altre sei: fra cui, una a Maria Maddalena, poi al gruppo di donne, ai due sulla strada di Emmaus, e anche a Pietro. Giovanni narra: “Questa fu ora la terza volta che Gesù apparve [specialmente] ai discepoli [agli apostoli in un gruppo] dopo essere risuscitato dai morti”. Ricordate che “per paura dei Giudei le porte erano chiuse dove si trovavano i discepoli, Gesù venne e si presentò in mezzo a loro”; anche “i suoi discepoli furono di nuovo in casa, e Tommaso con loro. Gesù venne, sebbene le porte fossero chiuse, e si presentò in mezzo a loro”. (Giov. 21:12-14; 20:19, 26, NM) Qui ora c’era ampia evidenza; il Redentore del genere umano era di nuovo vivo!
3, 4. (a) Come e perché Gesù descrisse ai suoi discepoli la loro predetta dispersione, prima della sua morte? (b) Dove e perché Gesù diede vitali istruzioni dopo la sua risurrezione, e a quali sette discepoli?
3 Descrivendo vividamente questa scena della colazione, Giovanni aggiunge l’espressiva conversazione fra Gesù e Pietro, che rimase incancellabile nella mente di Pietro. Gesù parla direttamente a Simone Pietro: “‘Simone figlio di Giovanni, mi ami tu più di questi?’ Egli gli disse: ‘Sì, Signore, tu sai che ho affetto per te’”. Quando Gesù fece questa domanda per la prima volta egli avrà potuto avere in mente ciò che aveva detto precedentemente ai suoi discepoli e la risposta di Pietro. Questa prima conversazione è riportata da Marco: “Gesù disse loro: ‘Voi tutti inciamperete, poiché è scritto: “Percuoterò il pastore, e le pecore saranno disperse”. Ma dopo che sarò stato risuscitato vi precederò in Galilea’. Ma Pietro gli disse: ‘Anche se tutti gli altri inciamperanno, tuttavia io non inciamperò’”. Ciò nonostante, tutti quelli nel mondo che sin d’allora hanno letto la vita di Cristo sanno come Pietro negò Cristo tre volte, e come Gesù aveva profetizzato esattamente dicendo: “Tu oggi, sì, questa notte, prima che un gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte”. Ma poi Pietro aveva vigorosamente ribattuto: “Se anche dovrò morire con te, non ti rinnegherò affatto”. Tutti gli altri discepoli avevano anche detto allora la stessa cosa. — Mar. 14:27-31, NM.
4 ‘Gesù era un maestro meraviglioso. Usando illustrazioni, egli imprimeva incancellabilmente nelle menti dei suoi ascoltatori ciò che desiderava inculcare nelle loro menti e nei loro stessi cuori. Quindi, alla colazione sulla sponda del mare, avendo in mente le tre rinnegazioni di Pietro, Gesù continuò a parlare direttamente a Pietro, chiedendo una seconda volta: “Simone figlio di Giovanni, mi ami tu?” Pietro rispose: “Sì, Signore, tu sai che ho affetto per te”. Gesù dunque gli disse: “Pascola le mie pecorelle”. Poi una terza volta Gesù (adoperando ora il termine variato dello stesso Pietro, affetto) chiese: “Simone figlio di Giovanni, hai tu affetto per me?” Rattristato, Pietro insistette nel dire: “Signore, tu sai ogni cosa; tu sei consapevole che io ho affetto per te”. Quindi Gesù disse: “Pasci le mie pecorelle”. Quale valanga di pensieri deve aver assalito la mente di Pietro mentre Gesù gli parlava, rivolgendogli ripetutamente la stessa domanda e poi dicendogli tre volte: ‘Pasci i miei agnellini; pascola le mie pecorelle; pasci le mie pecorelle’! Il più grande Maestro di Geova sapeva che quando fosse asceso permanentemente in cielo, poco tempo dopo, l’intero carico di responsabilità sarebbe gravato su quelli che l’avevano seguito; egli sapeva che essi sarebbero stati i sorveglianti delle sue pecore. Comprendeva che sarebbero stati responsabili di provvedere a che tutti quelli che avevano cominciato a porre fede in lui come unto Principe di Geova, e nel suo nuovo insegnamento, fossero curati. Avrebbe egli avuto uomini fidati, uomini che non si lasciassero mai sviare? Gesù voleva vivamente accertarsi che questo servitore, Pietro, fosse diligente nel suo lavoro. Il Signore (adoperando qui Pietro come esempio o strumento) ammaestrò così anche gli altri sei fedeli discepoli presenti a quella colazione sulla spiaggia. In tal modo Gesù mise abilmente in risalto anche per questi altri sei l’importanza della loro personale responsabilità come suoi amorevoli seguaci e come affettuosi guardiani e provveditori delle sue pecore. Quindi era mediante la ripetizione, mediante tre fedeli “testimoni”, che Gesù dimostrò l’importanza di nutrire e pascolare le sue pecore. — Giov. 21:15-17, NM.
‘PRESIEDETE IN MODO GIUSTO’
5. Quale provvedimento di Geova è essenziale riconoscere per vivere oggi come Cristiani ubbidienti, e perché?
5 Oggi, sebbene siano trascorsi più di 1900 anni da quella sublime mattina sulla spiaggia galilea, i fedeli Cristiani riconoscono intensamente questa come una lezione che devono vividamente ricordare. Mentre ogni dedicato servitore di Geova Dio assume la responsabilità di predicare la buona notizia del Suo regno, tutti, individualmente, devono anche riconoscere l’organizzazione, la grandiosa, unificata associazione di questi ministri qualificati. Devono chiaramente discernere che sono stati ora radunati nella congregazione, nella unita schiera o società mondiale del nuovo mondo di Geova! Infatti, vedono fra loro stessi il provvedimento divino di sorveglianti qualificati, addestrati per curare il loro benessere e per sorvegliare la loro unita, ordinata e crescente attività gioiosa in ubbidienza a Geova e Cristo Gesù.
6, 7. Che cosa include il dovere del sorvegliante di presiedere in modo giusto, e a che scopo?
6 Nella società del nuovo mondo il principale sorvegliante in una congregazione locale è il servitore di congregazione. Paolo, il fedele dodicesimo apostolo dell’Agnello, si interessava profondamente anche a questi servitori; quindi esortò: “Chi presiede, lo faccia con diligenza”. (Rom. 12:8) Paolo scrisse a Timoteo e Tito dettagliate istruzioni per i sorveglianti e servitori di ministero. Egli li informò di come dovessero camminare con circospezione. Naturalmente, gli uomini che erano da più lungo tempo nella verità e più approfonditi nella Parola di Dio sarebbero stati scelti per presiedere alla congregazione in virtù delle loro capacità e della loro fedeltà. Per questa ragione Paolo ammonì Timoteo dicendo: “Gli anziani che presiedono in modo giusto siano riconosciuti degni di doppio onore, specialmente quelli che lavorano molto nel parlare e nell’insegnare”. (1 Tim. 5:17, NM) Paolo si rese chiaramente conto che gli altri fedeli apostoli che avevano effettivamente camminato con Gesù ed erano stati personalmente ammaestrati da Gesù erano stati scelti con cura. Paolo comprese che era necessario essere molto attenti nell’affidare incarichi di responsabilità agli uomini. Dovevano essere uomini ricchi in buone opere, uomini che lavoravano diligentemente nel servizio del Regno; su questo non c’era nessun dubbio. Gli uomini anziani o capaci sarebbero stati anche qualificati per presiedere in modo giusto; avrebbero parlato e insegnato a tutti gli altri devoti.
7 Nella Bibbia molte scritture indicano che i veri Cristiani dovrebbero andare di casa in casa; che dovrebbero tornare a fare visite ulteriori; e che dovrebbero aiutare le persone a studiare la Bibbia nelle loro case. Veramente, ogni individuo che professa di essere un vero seguace di Cristo dev’essere in grado d’insegnare, proprio come Gesù, il loro Capo, insegnava, dandone l’esempio. Ma fra tutti questi insegnanti vi devono essere necessariamente uomini anziani o capaci che possano e vogliano presiedere nel modo giusto di Geova, esercitando la vera direttiva, dando il dovuto esempio ad ogni volontario meno capace.
8. (a) Come si applicano oggi le istruzioni di Gesù a Pietro circa il nutrimento e la cura delle pecore del Signore? (b) Perché lo zelo è ora un requisito principale in ogni sorvegliante qualificato?
8 A Pietro rimasero permanentemente impressi i saggi consigli avuti da Gesù durante quel memorabile intervallo di colazione. Anni più tardi Pietro scrisse: “Agli anziani che sono fra voi do questa esortazione, . . . Pascete il gregge di Dio che è fra voi, non . . . come signoreggiando sopra quelli che sono l’eredità di Dio, ma essendo esempi per il gregge”. (1 Piet. 5:1-3, NM) Sì, Pietro era stato un pescatore. (Mar. 1:17; Matt. 4:18-20) Ma ora era divenuto, sotto il paziente e meraviglioso ammaestramento di Gesù, non un semplice ‘pescatore di uomini’ bensì un vero, devoto pastore di uomini mansueti, non soltanto per ‘acchiapparli’ (come si acchiappano pesci) ma per curarli, nutrirli e condurli sempre avanti lungo le giuste e vivificanti vie del Grande Pastore, Geova, per amor del Suo nome. (Sal. 23:3) Ora come pastore, un buon pastore, Pietro era divenuto capace di curare e cibare gli agnellini e le pecorelle di Cristo. Egli ne aveva condotti molti alla maturità, come avevano fatto anche gli altri fedeli apostoli di Cristo. Ora dunque che gli anni di Pietro volgevano al termine egli consigliava gli anziani onde anch’essi comprendessero chiaramente la loro responsabilità di agire da veri pastori, badando dovutamente al gregge, essendo realmente di esempio al gregge. Oggi, più che mai, un sorvegliante dev’essere zelante. Perché? Perché oggi lo zelo di Geova stesso viene esercitato in modo notevole per l’incremento del suo nuovo governo nelle mani di Cristo Gesù. (Isa. 9:5, 6) Oggi il sorvegliante zelante dev’essere addestrato per insegnare. Dev’essere in grado di dare la dovuta istruzione ad altri nella congregazione affinché siano saldamente stabiliti e rimangano fedeli e veraci. Egli deve condurre altri rettamente e deve egli stesso continuare gioiosamente a seguire le orme di Cristo Gesù.
“BADATE A VOI STESSI”
9. In che modo sono oggi utili le istruzioni date da Paolo ai sorveglianti?
9 Paolo, un capace sorvegliante, esortò altri fratelli sorveglianti, dicendo: “Badate a voi stessi e a tutto il gregge, fra il quale lo spirito santo vi ha nominati sorveglianti, per pascere la congregazione di Dio, ch’egli acquistò col sangue del suo proprio [Figlio]”. (Atti 20:28, NM) Anche qui si mette in risalto il fatto che il sorvegliante dev’essere un pastore; egli occupa un incarico di grande responsabilità. Deve ‘pascere le pecorelle’. Oggi tra i sorveglianti non sono compresi solo quelli delle congregazioni individuali ma anche quei sorveglianti incaricati di servire molte congregazioni. Secondo il rapporto annuale delle attività dei testimoni di Geova in tutta la terra (vedere la tabella del rapporto mondiale, pagine 248-250), essi sono organizzati in 16.240 congregazioni. Secondo le disposizioni della Società, 1.107 servitori di circoscrizione sorvegliano queste congregazioni. Ancora altri uomini capaci e addestrati, servitori di distretto, sorvegliano i servitori di circoscrizione e i servitori di congregazione. Di tali servitori, 152 sono stati incaricati di servire in diverse parti del mondo. Oggi questi sorveglianti nominati, servitori di filiale, servitori di zona, servitori di distretto, servitori di circoscrizione, servitori di congregazione, non possono considerare le loro responsabilità con leggerezza. — Eso. 18:25, 26; Deut. 1:9-15; Efes. 4:11-16; Mich. 5:1-4.
10, 11. Quanto estesa è attualmente la responsabilità di pascere le pecore, descritta da Gesù a Pietro, e perché?
10 Infatti questi sorveglianti potrebbero immaginarsi presso la spiaggia del Mar di Galilea, dove Pietro una volta pescava col padre e dove, più tardi, Pietro attentamente ascoltò Gesù che gli disse:
“Pasci i miei agnellini”.
“Pascola le mie pecorelle”.
“Pasci le mie pecorelle”.
Con ciò Gesù affidò a Pietro, suo nominato sorvegliante, un pieno carico di responsabilità, perché facesse qualche cosa di molto necessario. Ma furono forse esclusi gli altri sei scelti “pescatori d’uomini” che avevano anche udito le importanti istruzioni date a Pietro da Gesù? Intendeva Gesù che questi altri suoi fedeli apostoli potessero fare d’allora in poi qualunque cosa ciascuno di essi privatamente e personalmente desiderasse fare? La stessa risposta di Gesù è chiara: “Tu, continua a seguirmi”. — Giov. 21:22, NM; Giov. 17:15-21; Atti 1:6-8; Apoc. 14:1-5.
11 Man mano che l’unita opera degli apostoli cresceva e più persone che amavano la verità e la giustizia venivano raccolte in questa meravigliosa religione che Gesù, il più grande Profeta di Geova aveva introdotto, molti altri uomini maturi furono necessari. Altri sorveglianti dovevano essere nominati. Ed ora specialmente, in questo tempo culminante della mietitura, in cui vediamo 591.556 ministri associati alla società del nuovo mondo di Geova, tutti dedicati a Geova Dio, la necessità è cento volte più grande. Mentre questi ministri si riuniscono insieme in migliaia di congregazioni locali con i loro capaci sorveglianti e servitori di ministero, tutti annunciando unitamente il regno di Geova, ognuno di essi deve rendere a Geova Dio esclusiva devozione. Tali sorveglianti, per le loro attività ed opere, sono ritenuti degni di doppio onore. Quelli nell’organizzazione di Geova “che lavorano molto nel parlare e nell’insegnare” sono gli uomini che dovranno e vorranno ‘pascere le pecorelle’. — Giov. 4:21-24; 1 Tim. 5:17, NM.
12. Perché e come si può aspirare giustamente all’incarico di sorvegliante?
12 A ciascuno dovrebbe essere chiaro che “se un uomo aspira all’incarico di sorvegliante, egli desidera una giusta specie di lavoro”. (1 Tim. 3:1, NM) Però, nell’aspirare a tale incarico egli dovrebbe essere sicuro di avere le capacità per adempierne le esigenze e di essere un uomo che sosterrà la piena responsabilità inerente a questo incarico. Egli deve crescere in maturità. Ciò potrebbe richiedere anni entro l’organizzazione della società del nuovo mondo. Per essere un sorvegliante idoneo, sia come servitore di distretto, servitore di circoscrizione, che per un consimile compito direttivo, egli dovrebbe essere in grado prima di adempiere l’incarico di pioniere o pioniere speciale, progredendo quindi verso maggiori responsabilità nel servizio della circoscrizione e del distretto, o probabilmente verso il compito di servitore di filiale, sorvegliando le attività del Regno in un intero Paese.
AUMENTO DI QUALITÀ
13. Come hanno partecipato i pionieri speciali alla profittevole opera di pascere le pecore durante l’anno trascorso?
13 Reca vera gioia ai cuori di tutti i ministri di Dio vedere la meravigliosa opera che è stata compiuta durante un altro anno. Una delle migliori testimonianze mai rese al Regno dai testimoni di Geova è stata compiuta durante l’anno di servizio 1956. Durante l’anno la Società ha cercato diligentemente di aiutare più persone nell’opera di pioniere speciale, per servire i bisognosi nelle zone isolate della terra, insieme ai missionari, e per predicare quivi la buona notizia del Regno stabilito. Vi è stato un aumento di 519 pionieri speciali rispetto all’anno precedente; ora 2.637 lavorano in territori isolati, organizzando nuove congregazioni e assumendo la responsabilità di sorveglianti appena si forma un gruppo locale. Alcuni di questi pionieri speciali possono essere giovani di anni, ma in paragone ad altri Cristiani in mezzo a loro essi sono uomini più anziani o capaci, in grado di presiedere in modo giusto; e questi nuovi ministri che si sono dedicati a Dio vedono che questi pionieri speciali hanno lavorato diligentemente nel parlare e nell’insegnare, e sono lieti di ricevere il loro aiuto di pastori.
14. Che cosa hanno incluso gli aumenti in quantità e in qualità fra i ministri del Regno, durante lo scorso anno?
14 Una splendida crescita nell’organizzazione dei testimoni di Geova durante i trascorsi dodici mesi è ora evidente. In 162 Paesi del mondo intero una media di 591.556 proclamatori del Regno ha predicato ogni mese. Questo rappresenta un aumento del 3,6 per cento sull’anno di servizio 1955: Sebbene questo aumento numerico o di quantità non sia così grande come in altri anni, la crescita o l’aumento di qualità entro l’associazione dei fratelli è molto sano, notevole. La consapevolezza del mondiale, progressivo movimento dell’unita, pacifica società del nuovo mondo da parte dei suoi membri si estende e si approfondisce. Essi vedono più chiaramente che la loro opera dilettevole è quella di raccogliere le altre pecore, e ciò ci rende felici. Durante i passati dodici mesi sono state trascorse nella gioiosa attività di campo un milione e mezzo di ore di più che durante l’anno precedente. Ciò compreso il tempo impegnato nell’ottenere 136.000 nuovi abbonamenti di più a La Torre di Guardia e Svegliatevi! I testimoni di Geova non solo vanno di casa in casa e predicano brevi sermoni al popolo, interessandolo allo studio biblico a domicilio, parlando e leggendo alle persone direttamente dalla Bibbia, ma cercano di lasciare ai volenterosi sermoni stampati affinché dopo che il ministro del Regno se ne sarà andato per servire qualcun altro la persona visitata possa considerare privatamente tale sermone o altri sermoni più lunghi. Durante l’anno di servizio 19.326.817 libri, opuscoli e Bibbie sono stati distribuiti. Inoltre, La Torre di Guardia e Svegliatevi!, le due principali riviste usate dai testimoni di Geova per aiutare le persone nello studio della Bibbia, ammontano ad un numero di 55.735.715 copie distribuite. La diffusione, di casa in casa e per le vie soltanto, è aumentata di più di 19.000.000 di copie. Certamente, vi sono molte centinaia di migliaia di abbonati a La Torre di Guardia e Svegliatevi! Questo ha reso necessaria una distribuzione regolare, mediante le molte filiali e fabbriche tipografiche della Società, di milioni di copie di queste pubblicazioni. Per provvedere alle necessità dei testimoni di Geova in più di cento lingue la Società ha stampato 130.992.362 Bibbie, libri, opuscoli e riviste, i quali tutti hanno assistito i testimoni a proclamare in tutto il mondo la buona notizia dell’istituito regno di Geova.
“ANNUNCIATE LA BUONA NOTIZIA”
15, 16. (a) Perché è oggi di vitale importanza ‘annunciare la buona notizia di giorno in giorno? (b) Quali altri risultati riportati possiamo ora considerare riguardo alle attività mondiali dei testimoni di Geova durante l’anno scorso, e perché?
15 Ci rallegriamo di tutto ciò. L’aver partecipato alla diffusione di questo consolante messaggio fino alle estremità della terra ci rende veramente felici. Nella loro opera giornaliera i testimoni di Geova hanno sempre in mente le parole di Gesù: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata a scopo di testimonianza a tutte le nazioni, e allora verrà la fine compiuta”. (Matt. 24:14, NM) Per questa ragione hanno scelto per quest’anno una scrittura molto stimolante, piena di vita e responsabilità: “Annunciate di giorno in giorno la buona notizia della sua salvezza”. (Sal. 96:2, NM) La società del nuovo mondo è preparata in quest’anno 1957, piena di vigore e di vita, ad annunciare questo messaggio di consolazione ad ogni volenteroso ascoltatore in tutto il mondo. L’anno scorso i ministri del regno di Dio trascorsero 87.353.772 ore predicando di casa in casa, parlando agli uomini della meravigliosa speranza che è loro dinanzi. Non solo essi sono andati di casa in casa pronunciando sermoni, ma hanno fatto anche moltissime visite ulteriori. Infatti, durante l’anno sono state fatte 27.746.348 visite ulteriori. Tra queste hanno potuto stabilire 333.330 studi biblici a domicilio. Che gioia vedere ministri, non pagati per mettersi su un pulpito ma ministri sinceri, andare in tutte le nazioni del mondo per aiutare i loro popoli a comprendere la verità!
16 I testimoni di Geova apprezzano pienamente che vi sono ancora molte cose da fare, molti luoghi da visitare, molti cuori da consolare. Sanno anche che molte altre persone devono essere aiutate a crescere in maturità, ad acquistare accurata conoscenza e un chiaro intendimento della Bibbia. L’anno scorso al servizio della Commemorazione dei testimoni di Geova vi furono 919.994 persone presenti. Di queste soltanto 16.302 persone professarono di essere degli unti, cercando di guadagnare il merito d’essere coeredi di Cristo Gesù nella gloria celeste. Tutte le altre centinaia di migliaia sono, a nostro parere, ansiose di vivere qui sulla terra nel nuovo mondo di giustizia, secondo la volontà di Geova. Ma esse hanno bisogno d’aiuto. Non tutti questi 919.994 individui sono ministri, ma soltanto 591.556 si sono identificati quali ministri, ed essi hanno molto lavoro da fare. Per qualche ragione essi condussero nelle case delle persone 4.000 studi biblici di meno che durante l’anno precedente. Un numero un poco inferiore di essi partecipò all’opera di predicazione durante l’anno: soltanto 640.347. Ma sebbene 2.582 proclamatori di meno abbiano fatto rapporto di servizio entro l’anno, ciò non disturba i testimoni di Geova. Essi sono determinati a curare le altre pecore. E tenendo in mente le scritture considerate in questo riassunto, e avendo specialmente in mente le parole di Gesù: “Pasci le mie pecorelle”, ciascun testimone di Geova, non solo i sorveglianti ma ogni ministro in ogni congregazione, mediante l’immeritata benignità di Geova compirà maggior sforzo che mai prima per annunciare questa buona notizia di giorno in giorno. Perché lo faranno? Perché essi vedono che alcuni non assumono la responsabilità che fu affidata a Pietro, non ne apprezzano la serietà. Quindi sarà necessario che tutti i testimoni di Geova visitino un maggior numero di persone, dedichino maggior tempo a quelli nella verità ed a quelli non ancora nella verità, affinché possano essere portati alla maturità.
17, 18. In che modo la presente considerazione del rapporto dei battesimi dei passati sette anni ci permette di ravvisare altre opportunità e responsabilità per l’anno in corso?
17 Ecco un altro particolare interessante: Durante i passati sette anni sono state battezzate 394.024 persone. Ogni persona battezzata ha dichiarato dinanzi a Geova Dio di aver determinato di fare la volontà di Geova. Oggi è Sua volontà che i Suoi servitori predichino la buona notizia del Suo regno. Ma quando riesaminiamo i nostri rapporti di sette anni fa troviamo che alla fine dell’anno di servizio 1949 vi erano soltanto 279.421 ministri regolari nel campo. Aggiungete questo numero a quelli battezzati durante i passati sette anni e avrete un totale di 673.445 persone che dovrebbero essere proclamatori del Regno. Ma il rapporto indica che vi sono soltanto 591.556 ministri attivi. Si potrebbe facilmente fare la domanda: Dove sono gli altri 80.000? Son morti? No, non tutti; almeno non fisicamente. Essi non sono nella tomba. Ma alcuni sono malati spiritualmente e hanno bisogno dell’aiuto di quelli che hanno raggiunto la maturità.
18 Ricordate ciò che Gesù disse: “Pasci le mie pecorelle”. La responsabilità ricade su ognuno dei testimoni di Geova in tutto il mondo perché faccia proprio questo. Lo state facendo voi? Lo farete voi? Sarà notevole l’anno 1957 nel fare la volontà di Geova Dio per quanto riguarda voi? Udite voi Gesù che vi dice: “Pasci le mie pecorelle”? E porterà al vostro cuore vera gioia aver in mente e adempiere la scrittura che i testimoni di Geova terranno presente durante il 1957: “Annunciate di giorno in giorno la buona notizia della sua salvezza”? Apprezzate voi la vostra responsabilità di sorvegliante, di servitore di ministero, di ministro nella grande congregazione di Dio? Le parole di Gesù: “Pasci le mie pecorelle”, si applicano a voi, Cristiani.
[Prospetto alle pagine 248-250]
RAPPORTO MONDIALE DELL’ANNO DI SERVIZIO 1956 DEI TESTIMONI DI GEOVA
(Vedi l’edizione stampata)