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  • Il nome di Geova è una forte torre

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  • Il nome di Geova è una forte torre
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
w57 1/12 pp. 707-708

Il nome di Geova è una forte torre

PER quanto riguarda il nome “Geova”, si può dire che tutto il genere umano è diviso in tre classi. La grande maggioranza degli uomini non sa che Geova è il nome del Dio della Bibbia, il Creatore dei cieli e della terra. D’altra parte, tra quelli che hanno questa conoscenza ve ne sono comparativamente pochi che apprezzano l’importanza di tale nome e la sicurezza che ne deriva: “Il nome di Geova è una forte torre; il giusto vi corre, e vi trova un alto rifugio”. Chiedete forse: Come può un nome essere una forte torre? — Prov. 18:10, VR e SA.

La risposta si trova in ciò che Geova si propone di fare riguardo al suo nome. E qual è il suo proposito? Quello di rivendicare il suo nome agli occhi di tutta la creazione sterminando quelli che vi si oppongono e lo diffamano. Invece, per quelli che ora onorano e proclamano questo nome esso sarà una forte torre, poiché Geova li proteggerà dall’ira dei loro nemici e li risparmierà dalla manifestazione del suo sdegno contro i suoi nemici.

Ciò è reso chiaro dal racconto del modo di agire di Geova con Faraone e la nazione d’Israele. Quando Mosè disse a Faraone di lasciar gli Israeliti andare nel deserto perché celebrassero Geova, questo superbo monarca replicò con disprezzo: “Chi è Geova, che io debba ubbidire alla sua voce?” Certamente, Geova avrebbe potuto sterminare Faraone e la sua nazione immediatamente, ma determinò di non farlo. Perché? Perché, come egli stesso disse a Faraone per bocca di Mosè: “Io t’ho lasciato sussistere per questo: per mostrarti la mia potenza, e perché il mio nome sia divulgato per tutta la terra”. Dieci piaghe non furono sufficienti perché Faraone riconoscesse chi era Geova e perciò fu necessario che Geova distruggesse Faraone e il suo esercito nel Mar Rosso. Che il proposito di Geova venisse così adempiuto si può vedere dal fatto che anni più tardi il popolo di Gerico e di Gabaon e, perfino secoli dopo nei giorni del giudice Samuele, i Filistei sapevano dei potenti atti di Geova contro gli Egiziani. — Eso. 5:2, SA; Eso. 9:16.

Questo nome, che significò distruzione per Faraone e il suo esercito, indicò salvezza per gli Israeliti. Come leggiamo: “Egli li salvò per amor del suo nome, per far conoscere la sua potenza”. Fu a questi, innanzi tutto, che Geova disse: “Io ho annunziato, salvato, predetto, e non è stato un dio straniero che fosse tra voi; e voi me ne siete testimoni, dice Geova: Io sono Iddio”. — Sal. 106:8; Isa. 43:12, VR e SA.

Il nome di Geova non fu una forte torre per gli Israeliti solo quando uscirono dall’Egitto, ma anzi ripetutamente in seguito, come le Scritture chiaramente dimostrano. Fu per amor del proprio nome che Geova non sterminò gli Israeliti per la loro idolatria e ribellione nel deserto, quando diede loro la vittoria sui loro nemici nel paese di Canaan, quando fece vincere Davide su Goliath, quando liberò Ezechia e il suo popolo dall’esercito di Sennacherib. Il salmista chiede ripetutamente perdono e liberazione o esprime fiducia in base al nome di Geova. E per questo Geova liberò il suo popolo dalla cattività babilonese.

Geova agisce nello stesso modo con i seguaci di Cristo, i moderni Israeliti spirituali e i loro compagni. Inoltre, il modo in cui Geova trattò i suoi nemici allora prefigura come egli agirà con i suoi nemici in questo tempo, e ciò nel prossimo futuro. E in ciascun caso per amor del suo nome.

Veramente il fatto che i Cristiani devono essere testimoni di Geova è generalmente trascurato; eppure su questo le Scritture non potrebbero essere più chiare. Non mise forse Gesù il nome del Padre al primo posto nella sua preghiera modello: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome”? Sì, senz’altro. E non fece conoscere il nome del Padre ai suoi seguaci? Sì, fece anche questo, poiché la notte che fu tradito pregò: “Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l’opera che tu mi hai data da fare. Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dati dal mondo. . . . Ed io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere”. — Matt. 6:9; Giov. 17:4, 6, 26, NM.

Essendo seguaci di Cristo, sui Cristiani grava un uguale obbligo di far conoscere il nome di Geova. Infatti, è proprio questo lo scopo dei Cristiani, come Giacomo, discepolo e fratellastro di Gesù, dimostrò: “Simeone ha completamente narrato come per la prima volta Iddio ha rivolto la sua attenzione alle nazioni per trarre da esse un popolo per il suo nome”. Conformemente, a questo popolo si applicano anche le parole del profeta: “Voi siete i miei testimoni, dice Geova, e io sono Dio”. — Atti 15:14, NM; Isa. 43:12, SA.

Oggi i governanti del mondo, sia religiosi che politici, mostrano di essere come il Faraone dell’antichità. Rifiutano di riconoscere Geova come giusto Sovrano universale, e di acclamare Gesù Cristo come giusto Re del mondo e il suo regno come sola speranza per il genere umano. Essi stabiliscono i propri progetti a dispetto di Geova e opprimono il popolo che porta il nome di Geova. Ancora una volta, per amor del suo nome, Geova farà leccare la polvere ai suoi nemici. — Salmo 2; Apoc. 16:14, 16.

Di nuovo Geova adopera i suoi testimoni perché facciano conoscere il suo nome e i suoi propositi. In tal modo il nemico viene avvertito di ravvedersi o attendersi la distruzione. Al tempo stesso i testimoni esortano tutti coloro che amano la giustizia con queste parole: “Cercate Geova, voi tutti, umili della terra, che avete praticato le sue prescrizioni! Cercate la giustizia, cercate l’umiltà! Forse, sarete messi al coperto nel giorno dell’ira di Geova”. Ciò significa studiare la Parola di Dio con l’ausilio delle pubblicazioni provvedute da lui per comprenderla; e significa applicare la conoscenza acquistata esercitando fede, dedicandosi a fare la volontà di Geova e quindi crescendo in maturità con conoscenza e attività cristiana. — Sof. 2:3, VR e SA.

Tutti coloro che accettano il nome di Geova, che l’onorano e lo fanno conoscere agli altri e che vivono degni di esso con giuste opere, troveranno protezione e salvezza. Veramente “il nome di Geova è una forte torre; il giusto vi corre, e vi trova un alto rifugio”. — Prov. 18:10, SA.

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