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  • Riconoscete il potere dei cattivi desideri

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  • Riconoscete il potere dei cattivi desideri
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1957
w57 15/12 pp. 749-755

Riconoscete il potere dei cattivi desideri

“Ma ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio. Quindi il desiderio, quando è divenuto fertile, genera il peccato; a sua volta, il peccato, quando è stato compiuto, produce la morte”. — Giac. 1:14, 15, NM.

1, 2. Chi era Acan, e in che modo fu disubbidiente?

UNO splendente lingotto d’oro, un po’ d’argento rilucente e un bell’abito costarono la vita a un uomo. Ciò accadde quando la nazione d’Israele conquistò la città di Gerico nel quindicesimo secolo avanti Cristo. L’uomo si chiamava Acan. Era un soldato dell’esercito di Israele. L’esercito aveva l’ordine di distruggere ogni cosa nella città. Non si doveva prender nulla come bottino, tranne l’oro, l’argento e gli altri metalli trovati, ma questi non dovevano divenire proprietà privata dei soldati. Dovevano essere messi nel tesoro d’Israele, che era dedicato a Geova Dio.

2 Ritorniamo a quel tempo e notiamo ciò che accade durante la perquisizione di tutte le case di Gerico. Acan è da solo in una delle case. Ha trovato un lingotto d’oro, dell’argento e un bell’abito caldeo. Mentre tocca il vestito pensa che è un peccato che un vestito così elegante debba essere distrutto. Più lo guarda e ne sente la morbidezza, più lo desidera per sé. Lo stesso accade con l’oro e l’argento mentre li raccoglie e soppesa nelle mani. Permette che si sviluppi in lui il desiderio di queste cose proibite. Dato che nessuno lo vede nell’interno scarsamente illuminato della casa egli è incoraggiato ad appagare il suo desiderio. Non può immaginare come alcuno possa scoprire che egli ha preso queste cose. Nella città non ne avrebbero mai sentito la mancanza. Incoraggiato da questo pensiero, nasconde gli oggetti e li porta fuori della città condannata nella sua tenda. In segreto solleva un angolo della copertura del pavimento, scava una buca nel terreno e vi seppellisce il suo bottino. Dopo aver rimesso a posto il pavimento Acan se ne va con un sentimento di soddisfazione. Aveva appagato il suo desiderio senza che nessuno lo sapesse.

3. Perché le cattive azioni di Acan non passarono inosservate?

3 Acan aveva nutrito e appagato un cattivo desiderio. Ma nonostante la sicurezza di sé la sua azione non passò inosservata. È vero che nessun occhio umano scorse il suo atto disubbidiente, ma gli occhi di Dio lo scorsero. Poiché il Dio d’Israele non avrebbe permesso che la presenza di tale persona corrompesse il suo popolo eletto, rivelò a Giosuè che Israele si era contaminato agli occhi suoi con un atto di volontaria disubbidienza e ruberia. “A sua volta Geova disse a Giosuè: ‘Alzati, tu! Perché mai sei prostrato sulla tua faccia? Israele ha peccato; essi hanno anche trasgredito il mio patto che avevo imposto loro come un comando ed hanno anche preso alcune delle cose votate a distruzione ed hanno anche rubato e l’hanno anche tenuto segreto e anche messo fra le loro stesse cose. E i figli d’Israele non potranno levarsi contro i loro nemici. Il dorso è ciò che volgeranno ai loro nemici, perché sono diventati una cosa votata a distruzione. Io non darò prova d’esser con voi di nuovo se non eliminate le cose votate a distruzione di mezzo a voi’”. — Gios. 7:10-12, NM.

4. Come fu scoperto e punito?

4 Allora Giosuè fece sfilare davanti a sé ogni tribù, e Dio gli indicò che il colpevole era nella tribù di Giuda. Quindi da quella tribù venne scelta la famiglia degli Zerachiti. Ogni uomo di quella famiglia passò, e quindi venne il turno di Acan. Quando fu dinanzi a Giosuè, Dio indicò che questi era il colpevole. “Allora Giosuè disse ad Acan: ‘Figlio mio, per favore rendi gloria a Geova il Dio d’Israele e fa confessione a lui e dimmi: Che cosa hai fatto? Non nascondermelo’”. (Gios. 7:19, NM) Quando Acan confessò la sua azione malvagia, alcuni uomini andarono alla sua tenda e scoprirono il bottino e lo portarono a Giosuè. Acan fu condotto fuori del campo e lapidato a morte. Così il desiderio che l’aveva indotto a peccare provocò la sua morte.

5. Che cosa possiamo imparare dall’esperienza di Acan?

5 L’esperienza di Acan illustra chiaramente il potere del cattivo desiderio e a che cosa conduce. Dimostra che anche se l’appagamento di un cattivo desiderio avviene in segreto non passa inosservato. Geova Dio, il Sovrano Universale, lo vede. Ma uomini empi come Acan non riconoscono questo fatto. “Egli dice nel cuor suo: Iddio dimentica, nasconde la sua faccia, mai lo vedrà”. (Sal. 10:11) Ma Geova lo vede, e non dimenticherà. Perciò una persona deve stare molto attenta ai desideri che coltiva, accertandosi che non siano cattivi.

6. Che cosa si dovrebbe tener presente?

6 Dovrebbe tener presente ciò che disse Giacomo, uno scrittore della Bibbia, in quanto ai cattivi desideri e alle loro conseguenze. “Ma ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio. Quindi il desiderio, quando è divenuto fertile, genera il peccato; a sua volta, il peccato, quando è stato compiuto, produce la morte”. (Giac. 1:14, 15, NM) E così fu per Acan. Il suo desiderio di un lingotto d’oro, un po’ d’argento e un abito condusse al peccato e il peccato alla morte. Perciò quando sentite che l’attrazione magnetica del desiderio vi spinge verso qualche cosa che è male secondo le Scritture, richiamate alla mente ciò che la Bibbia dice del desiderio. Ricordate quel che accadde ad Acan. Quindi esercitate il potere della vostra volontà per resistere all’attrazione. Se non opponete una forte resistenza il desiderio crescerà sempre più forte fino a divenir fertile inducendovi a peccare. Questo a sua volta attira un giudizio di distruzione da parte di Dio.

MOLTI HANNO CEDUTO AI CATTIVI DESIDERI

7. Quale errore hanno fatto alcune persone?

7 Nel corso degli anni ci sono stati Cristiani dedicati che hanno pensato di potersi trastullare con un cattivo desiderio senza danno per se stessi. Non furono consapevoli del suo potere. Perciò quando furono tentati da esso, non lo scacciarono dalla mente. Invece diedero ascolto al desiderio. Vi pensarono. Così facendo, la loro resistenza s’indebolì finché il desiderio li vinse, ed essi permisero che divenisse fertile. Per tale azione errata divennero impuri agli occhi di Dio e non furono degni di rimanere nella sua organizzazione teocratica, come non fu degno di rimanervi Acan. Quindi Dio li disassociò. Non li accettò più come suoi servitori. Dopo un periodo di tempo solo un piccolo numero di questi mostrò sincero pentimento e per immeritata benignità di Geova il loro peccato fu perdonato. Allora venne loro permesso di rientrare nell’organizzazione teocratica. Ma questo ritorno al favore di Dio fu una strada molto, molto difficile. Sarebbe stato molto meglio per loro aver resistito in origine al cattivo desiderio.

8. Che cosa disse Pietro di coloro che appagarono i cattivi desideri senza mostrare pentimento?

8 Quelli che non hanno mostrato sincero pentimento si trovano di fronte l’eterna distruzione. Sono quelli di cui parla l’apostolo Pietro, dicendo: “Inoltre, molti forvieranno e seguiranno le loro azioni di condotta dissoluta, e a causa di questi si parlerà ingiuriosamente della via della verità. E con cupidigia vi sfrutteranno mediante false parole. Ma riguardo a loro, il giudizio degli antichi tempi non muove lentamente, e la loro distruzione non sonnecchia”. (2 Piet. 2:2, 3, NM) Perciò non ci si deve trastullare mentalmente con i cattivi desideri ma piuttosto allontanarli completamente dalla mente. Non permettete che essi prendano radice.

9. Quale errore fece Eva?

9 La Bibbia riporta molti esempi di individui che, come Acan, non apprezzarono questo fatto. In ogni caso i risultati furono sempre gli stessi: i cattivi desideri condussero al peccato e il peccato alla morte. Questo è ciò che accadde alla prima donna, Eva. Quando le fu detto che mangiando il frutto proibito nel giardino di Eden sarebbe divenuta saggia e, come Dio, capace di giudicare da sé ciò che era bene e ciò che era male, ella cominciò a desiderare il frutto. Più ci pensava, più diventava desiderabile ai suoi occhi e più lo voleva. “Di conseguenza la donna vide che il frutto dell’albero era buono a mangiarsi e che era piacevole agli occhi, sì, l’albero era desiderabile a vedersi. Perciò cominciò a prenderne il frutto e a mangiarlo”. (Gen. 3:6, NM) Quindi il suo cattivo desiderio divenne fertile nel peccato. Ella fece l’errore di darvi ascolto invece di scacciarlo dalla sua mente dal principio. A suo tempo questo peccato provocò la sua morte eterna.

10. Quale cattivo desiderio ebbe Adamo?

10 Nel caso di Adamo fu il suo desiderio di piacere a Eva piuttosto che ubbidire a Geova che lo trascinò al peccato. Quando ritornò da un’altra parte del giardino dove si trovava e vide quel che Eva aveva fatto, non la corresse né rifiutò di partecipare al suo peccato. Accettò invece il frutto dalle sue mani e commise come lei l’azione di volontaria disubbidienza a Dio. Il suo desiderio di piacerle lo condusse alla ribellione contro Dio. “E ad Adamo [Geova] disse: ‘Perché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero circa il quale ti avevo dato questo comando: “Non ne devi mangiare”, il suolo è maledetto per causa tua’”. Poiché Adamo era stato ammonito in anticipo che se avesse mangiato questo frutto sarebbe morto, la sua disubbidienza significava che egli sarebbe ritornato alla polvere dalla quale era stato tratto. “Poiché tu sei polvere e in polvere ritornerai”. (Gen. 3:17-19, NM) Quindi il cattivo desiderio di Adamo lo condusse al peccato e il suo peccato alla morte.

11. Perché possiamo essere sicuri che non si può accarezzare un cattivo desiderio senza far del male a se stessi?

11 Poiché i cattivi desideri ebbero il potere di trascinare un uomo e una donna perfetti nel peccato con la loro morte, chi potrebbe essere così stolto da dire che una creatura umana imperfetta possa dar ascolto a un cattivo desiderio con la sua mente senza essere alla fine indotta a soddisfarlo? Fu senza dubbio a cagione di ciò che Gesù disse: “Ma io vi dico che chi continua a guardare una donna in modo da avere una passione per lei ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”. (Matt. 5:28, NM) Si può dire che tale persona ha commesso adulterio nel proprio cuore, perché se ne avesse l’opportunità il suo cattivo desiderio l’indurrebbe effettivamente a commettere adulterio. O nel caso di una persona non sposata l’indurrebbe a commettere fornicazione.

12. Come fu Davide indotto a peccare, e che cosa ci insegna la sua esperienza?

12 Questo principio fu confermato dal caso del re Davide, che, mentre passeggiava sulla terrazza del suo palazzo, scorse Betsabea che faceva il bagno. Egli la guardò con desiderio appassionato. Questo lo vinse ed egli cercò di appagarlo e così fece, sebbene Betsabea fosse la moglie di un altro uomo. Egli dispose che suo marito fosse mandato a combattere in prima linea, perché la sua morte fosse certa. Quindi dopo che l’uomo fu ucciso, Davide insistette nel suo cattivo desiderio prendendo Betsabea per moglie. Perciò il desiderio cui aveva permesso di crescere dentro di sé mentre guardava Betsabea lo indusse a peccare agli occhi di Dio. Se non fosse stato per il suo spirito sinceramente pentito quando il profeta Nathan gli indicò il suo errore, questo peccato sarebbe costato la vita a Davide. Un cattivo desiderio deve dunque essere individuato fin da principio e si deve fare ogni sforzo per bandirlo dalla propria mente.

13. (a) Come sappiamo che gli angeli sono soggetti al potere dei cattivi desideri? (b) Quale fu il desiderio del primo angelo che peccò?

13 Si può meglio apprezzare come ciò sia di vitale importanza quando si ricordi che anche angeli hanno ceduto al potere dei cattivi desideri. Queste potenti creature spirituali non sono esenti da ciò, pur essendo molto superiori all’uomo. Molti di loro ne sono divenuti vittime. Il primo a cadere fu sopraffatto dall’orgoglio e dal desiderio di essere simile al Sovrano Universale, Geova. Egli vide l’opportunità di render fruttuoso il suo desiderio mediante il primo uomo e la prima donna. Sapeva che alla fine essi avrebbero riempito la terra della loro specie. Quindi immaginò come avrebbe potuto governare una terra piena di creature umane che avrebbero tutte adorato e servito lui. Probabilmente la sua ambizione non si fermò qui. In seguito si vide governare sull’intero universo, occupando proprio la posizione che Geova Dio stesso occupa. Quest’audace ambizione divenne il suo struggente desiderio. Poiché lo assecondò, esso crebbe e lo portò alla ribellione contro Dio. Poiché questo spirito ribelle scelse una condotta di calunnia e opposizione a Geova è chiamato Satana il Diavolo.

14, 15. (a) Spiegate come furono indotti al peccato gli angeli ai giorni di Noè. (b) Che cosa porterà su di loro il loro peccato?

14 In seguito, ai giorni di Noè, altri angeli peccarono. Anche questi commisero l’errore di indulgere mentalmente in desideri cattivi finché questi li vinsero. Videro il piacere che gli uomini provavano nell’unione sessuale e lo vollero per sé, benché gli angeli fossero stati creati senza sesso. Nutrendo il desiderio nella loro mente coltivarono una bramosia sessuale che aumentò mentre continuavano a guardare con appassionato desiderio le figlie degli uomini. Essi sapevano che era male per loro nutrire tali pensieri, ma lo fecero ugualmente. Inoltre sapevano che il loro posto era nei cieli e che avrebbero dovuto essere contenti della posizione che Dio aveva dato loro invece di voler mescolarsi al genere umano. Essi appartenevano a una specie di vita e il genere umano a un’altra. Poiché era contro la legge di Dio che ci fosse qualche mescolanza fra le due, avrebbero dovuto scacciare dalla loro mente il pensiero di avere per se stessi i piaceri sessuali degli uomini. Avrebbero dovuto liberarsene prima che si radicasse come desiderio e cominciasse a crescere fino a consumarli. Questo avrebbero dovuto fare, ma non fecero così.

15 Per soddisfare la loro concupiscenza questi angeli disubbidienti abbandonarono la loro posizione celeste e materializzarono corpi carnali e sposarono le figlie degli uomini. Questo peccato li fece incorrere nel giudizio avverso di Geova, che egli eseguirà a suo tempo. “E gli angeli che non serbarono il loro posto originario ma abbandonarono la loro adeguata dimora li ha riservati con legami eterni sotto fitte tenebre per il giudizio del gran giorno”. (Giuda 6, NM) Come per gli uomini, così per loro: il cattivo desiderio condusse al peccato e il peccato condurrà alla loro distruzione. Quindi se i cattivi desideri hanno il potere di trascinare anche gli angeli al peccato e alla distruzione, come potrebbero gli uomini imperfetti indulgervi senza pericolo per se stessi?

16. Quale fu il desiderio cattivo che distrusse Giuda, e quale verità illustra la sua esperienza?

16 Giuda fu uno che dimostrò che non si può farlo. Egli indulse nel desiderio del denaro. Permise che esso crescesse fino a fare di lui un ladro e anche il traditore del Figlio di Dio. Ciò che accadde a lui illustra bene la veridicità di quanto è scritto in 1 Timoteo 6:9, 10 (NM): “Però, quelli che hanno determinato di arricchirsi cadono in tentazione e in un laccio e in molti insensati e dannosi desideri che immergono gli uomini nella distruzione e nella rovina. Poiché l’amore del denaro è radice d’ogni sorta di cose nocive, e cercando questo amore alcuni si sono sviati dalla fede e si son tutti trafitti con molti dolori”. Questo è precisamente quel che accadde a Giuda. Il suo amore per il denaro lo sviò dalla fede e lo immerse nella distruzione. La sua sorte dovrebbe esser d’ammonimento per tutti i Cristiani dedicati che fanno l’errore di coltivare il desiderio delle ricchezze.

17. Perché dovremmo stare attenti a controllare il desiderio di denaro?

17 Ma alcuni che una volta erano Cristiani dedicati non trassero profitto dalla sua sorte. Permisero che il desiderio del denaro li sommergesse, e, come Giuda, furono sviati dalla fede. Permisero che l’amore per le ricchezze li allontanasse dall’organizzazione teocratica e ora sono completamente assorbiti nel tentare di soddisfare questo amore. Non hanno più alcun interesse di camminare nella via della vita. Poiché questo è accaduto ad alcuni, non può accadere ad altri? Non può accadere a voi? Certamente se non siete desti a resistere all’ingannevole desiderio di ricchezze. Non dovete lasciare che s’impossessi di voi. Perciò state in guardia contro attraenti offerte d’impiego che vi impedirebbero di associarvi regolarmente con la società del nuovo mondo e richiederebbero talmente tanto del vostro tempo che non sareste più in grado di studiare le Scritture regolarmente né di partecipare al ministero cristiano. Un Cristiano dedicato dovrebbe sforzarsi di dedicare più tempo allo studio biblico e al servizio di Dio, non meno.

L’AMORE PER LE COSE MATERIALI

18, 19. Quale pericolo per il Cristiano si nasconde nelle attrazioni materiali del mondo, e perché egli deve controllare i suoi desideri?

18 Un Cristiano può non sentirsi attirato dall’amore del denaro, pure può essere attirato dall’amore per le cose materiali. Vede la splendida abbondanza di prodotti di consumo che si riversano dall’industria moderna. Vede e sente l’allettante pubblicità che infiamma il desiderio di queste cose. Pensa quanto gli piacerebbe possedere questo o quell’articolo. Egli già possiede un’automobile, ma vede l’attraente pubblicità di una fuori serie, per esempio, e immagina quanto sarebbe bello averla davanti a casa sua. Ma dato che non può permettersi di comprarla non vede alcun pericolo nel sognarla. Quindi sogna di trovarsi lungo la strada maestra dietro il volante di quella macchina nuova fiammante. Sente con che facilità si può guidarla. Può udire il sommesso ronzio del suo motore e ne sente la potenza quando preme l’acceleratore. Continuando a sognarla ogni giorno, il desiderio d’averla cresce, e non passa molto tempo prima che si fermi davanti alla vetrina del salone a guardarla. Dopo aver parlato col rappresentante va a casa per calcolare come sostenerne la spesa, facendo perfino un debito. Considera anche di prendere del lavoro straordinario per guadagnare altro denaro e pagare il debito. È desideroso di vivere oltre le sue possibilità, sacrificando tempo prezioso che potrebbe essere dedicato allo studio e al servizio di Dio, per soddisfare lo struggente desiderio che ha coltivato di avere questa nuova automobile. Certamente, per un’altra persona potrebbe trattarsi di aver coltivato il desiderio di qualche altra cosa. In qualunque caso, si tratta di cercare cose materiali a scapito di quelle spirituali. Se egli continua in questa condotta permettendo ai desideri egoisti di occupare il tempo e l’attenzione che deve a Dio, non ci vorrà molto prima che la febbre del materialismo lo uccida spiritualmente e questo, a sua volta, lo condurrà ad essere ucciso fisicamente, insieme a coloro che amano questo mondo materialistico.

19 Non vi è nulla di male nell’avere comodità e vantaggi materiali se potete permetterveli e se potete mantenerli al loro giusto posto. Dovrebbero servirvi, non rendervi schiavi. Quindi, vigilate i vostri desideri e controllateli perché non prendano controllo su di voi. Se siete ora Cristiani essi possono trascinarvi via dalla spiritualità se lo permettete. Possono farvi affondare nelle sabbie mobili del materialismo, e a poco a poco scomparirete dalla vista e non si potrà più trovarvi nei ranghi della società del nuovo mondo. Così vi avranno trascinati via dalla strada stretta che conduce alla vita eterna. “Entrate per la porta stretta; perché larga e spaziosa è la via che conduce alla distruzione, e molti sono quelli che vi passano; mentre stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano”. (Matt. 7:13, 14, NM) Alcuni s’incamminano per quella strada angusta o stretta e forse continuano per molti anni ma poi permettono che la forza magnetica dei cattivi desideri li faccia deviare verso la strada larga lungo la quale avanza questo mondo materialistico. Perciò un Cristiano non può permettersi di essere adescato dall’amore per le cose materiali. Significherebbe coltivare cattivi desideri che possono solo procurargli dolori. Potrebbe essere altrettanto disastroso per lui come lo fu l’amore del denaro per Giuda.

CONTROLLATE I DESIDERI SENSUALI

20, 21. (a) In che modo questo mondo ha mancato di tenere i desideri sensuali entro i limiti scritturali, e quale ne è stato il risultato? (b) Perché un Cristiano deve esercitare una forte padronanza di sé?

20 I desideri carnali possono essere anche più difficili da controllare che la cupidigia di cose materiali. Quando sono nutriti diventano una fiamma consumante che divora la persona tanto che le leggi morali non hanno più senso per lei. La diffusa immoralità di questo vecchio mondo è una chiara testimonianza di ciò. Invece di ubbidire ai comandi scritturali contro l’immoralità il mondo li trasgredisce e permette che il desiderio sessuale oltrepassi i limiti. Non vi è nulla di male nel desiderio sessuale in se stesso, perché fu messo nell’uomo dal Creatore, ma il male è quando si permette ad esso di divenire incontrollabile e di trascinare la persona oltre i limiti legali imposti da Dio. Il Cristiano quindi non può seguire la cattiva condotta che segue il mondo ma deve esercitare controllo sui suoi desideri. Questo richiede di esercitare forza di volontà. Egli deve fare uno sforzo determinato per non permettere alla sua mente di accarezzare cattivi desideri sessuali, poiché non farebbero che indurlo al peccato.

21 Poiché il mondo ha permesso ai suoi desideri di andare oltre ai limiti scritturali, è pieno di persone depravate, lussuriose. A proposito di loro la Bibbia dice: “Perciò Iddio conformemente ai desideri del loro cuore li ha abbandonati ad impurità, affinché i loro corpi siano disonorati fra loro, essi che hanno cambiato la verità di Dio in menzogna ed hanno venerato e reso sacro servizio alla creazione invece che a Colui che creò, il quale è benedetto per sempre. Amen. Per questo Dio li ha abbandonati a disonoranti appetiti sessuali, poiché le loro femmine mutarono l’uso naturale in quello che è contro natura, e similmente anche i maschi lasciarono l’uso naturale della femmina e nella loro libidine si infiammarono violentemente gli uni verso gli altri, maschi con maschi, operando ciò che è osceno e ricevendo in se stessi la piena ricompensa dovuta al loro errore”. (Rom. 1:24-27, NM) Conformemente a quanto dicono queste scritture, il mondo è corrotto da adùlteri, fornicatori, prostitute e omosessuali. Perciò, dato che il Cristiano è circondato da questa empia influenza deve esercitare una forte padronanza di sé per non essere trascinato dal desiderio cattivo a commettere le stesse azioni abominevoli. Egli deve riconoscere le debolezze della sua carne e non pensare di poter assecondare i desideri dei sensi fino al limite segnato dalle Scritture e fermarsi qui. Anche se può riuscire a fare questo per un po’ di tempo, alla fine sarà trascinato oltre quel limite, nel peccato. Questo accadrà certamente, poiché la concupiscenza che è incoraggiata cresce di forza e afferra sempre più strettamente la persona. Egli avrà dunque maggiore difficoltà a scacciarla dalla mente. La sua miglior difesa è di resisterle fin dall’inizio.

22. Perché possiamo essere sicuri che la distruzione attende questo mondo?

22 Questo mondo moderno è come il mondo dei giorni di Noè. Gli uomini allora non prestarono attenzione ai limiti imposti da Dio ai desideri umani. Non li controllarono ma li alimentarono, e così coltivarono la loro concupiscenza. Questi cattivi desideri li indussero a peccare provocando la loro distruzione per mano di Dio. “[Dio] non si trattenne dal punire un mondo antico, ma preservò Noè, predicatore di giustizia, con sette altri quando portò un diluvio su un mondo di empi; e riducendo le città di Sodoma e Gomorra in cenere egli le condannò, facendo per persone empie un modello di cose avvenire”. (2 Piet. 2:5, 6, NM) Il destino del popolo depravato dei giorni di Noè come pure di quello delle città di Sodoma e Gomorra fu un modello di quello che deve venire su questo mondo attuale per aver seguìto la stessa condotta di cedere ai cattivi desideri.

23. Perché il Cristiano si trova in una posizione pericolosa, e che cosa deve fare?

23 Poiché questo vecchio mondo deve subire l’avverso giudizio di Dio, il Cristiano si trova in una posizione molto pericolosa. I cupidi desideri del mondo, il suo amore del denaro e la sua brama per le cose materiali lo assalgono da ogni parte. È costantemente sottoposto alle sue attrazioni, alle sue tentazioni e ai suoi pensieri cattivi. Essendo sempre circondato da tale cattiva influenza, il suo cammino lungo la stretta via della vita è reso molto difficile. Non sarà in grado di restarvi se permette alla sua mente di soffermarsi su queste cose e così di coltivare il desiderio di averle. Se non riconosce il potere dei cattivi desideri e non fa ogni sforzo per resistervi sarà inevitabilmente afferrato nel suo morso e condotto al peccato e alla morte. Perciò, ogni Cristiano dedicato ricordi quello che il potere dei cattivi desideri fece ad Acan, quello che fece a Giuda, quello che fece alla prima coppia umana e quello che fece agli angeli che peccarono. Ognuno riconosca questo potere e faccia ogni sforzo per resistere ad esso, perché la sua via è la via del peccato e della morte eterna.

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