Le acque della vita trovano la via
● Un testimone di Geova che aveva sofferto come obiettore di coscienza nell’Ungheria comunista raccontò come la letteratura biblica giungeva ai ministri cristiani anche nelle prigioni militari. Egli disse:
● “Vi erano ordini molto severi nella prigione militare del nono distretto di Budapest. Sembrava completamente impossibile fare entrare qualche cosa di proibito. Eppure le acque della vita trovarono la via per giungere fino ai fratelli attraverso corsi sotterranei. Dopo tre giorni che era stata pronunciata la mia sentenza fui mandato in città a fare un certo lavoro. Dal luogo in cui lavoravo potei mettermi in contatto con i fratelli. I prigionieri pativano grandemente la fame, sia spirituale che materiale. Il nostro menu era costituito esclusivamente da cavoli, carote, fagioli e piselli senza alcun grasso. Quanto al cibo spirituale, non ci era rimasto praticamente nulla.
● “Tuttavia, in una certa occasione riuscii a portare un articolo de La Torre di Guardia. Al ritorno dal lavoro avevo con me un secchio sporco di cemento. All’ingresso fui perquisito con molta attenzione e quindi mi fu detto di andare. Di proposito non prestai molta attenzione al mio secchio. Immediatamente la guardia mi gridò: ‘Perché lasci qui questo secchio?’ Lo presi su e lo portai con me. L’articolo de La Torre di Guardia era lì dentro. Avevo coperto il fondo con della carta, sulla carta avevo messo l’articolo, e quindi altra carta coperta col cemento.
● “In seguito andai di nuovo fuori a fare delle riparazioni. Grazie ad un soldato potei di nuovo mettermi in contatto con i fratelli liberi. Con del legno feci una cassetta per gli arnesi. La feci con un doppio fondo e vi mettevo in mezzo gli articoli de La Torre di Guardia. Buttavo sempre molti pezzi di ferro taglienti nella cassetta, per cui la guardia non faceva troppe perquisizioni. In tal modo era molto facile far entrare di contrabbando gli articoli di studio. Poiché facevo riparazioni avevo accesso ad ogni cella e potevo così passare il cibo spirituale dagli uni agli altri entro la prigione. Così, per immeritata benignità di Geova, i fratelli ebbero un po’ di cibo spirituale”.