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  • Avete appetito spirituale?

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  • Avete appetito spirituale?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1960
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1960
w60 1/1 pp. 5-10

Avete appetito spirituale?

“Piego le mie ginocchia dinanzi al Padre . . . affinché egli vi conceda . . . di divenir potenti nell’uomo interiore”. — Efes. 3:14-16.

1. Che cosa ci aiuta a capire pienamente l’argomento della conoscenza?

LA CONOSCENZA è un argomento vitale della Bibbia, e Geova con gran cura ha spiegato tutto ciò che possiamo sapere al riguardo nella sua Parola. Tuttavia essendo un argomento spirituale, per noi sarebbe stato molto difficile capire che cos’è e che effetto ha la conoscenza, se non fosse stato possibile spiegarcelo nei termini familiari del cibo, del mangiare e del bere. Infatti il cibo materiale si presta in modo così eccellente a spiegare i segreti della conoscenza che si potrebbe essere indotti a chiedersi se il Creatore non abbia fatto sì che mangiassimo cibo solo per aiutarci a capire meglio l’importanza ben maggiore della conoscenza. Della conoscenza si parla spesso come di “cibo spirituale”.

2. Che cosa ha provveduto Geova per soddisfare il desiderio di cibo dell’uomo?

2 Geova Dio non solo diede all’uomo gli istinti naturali, ma provvide anche perché fossero soddisfatti. Così quando Adamo era nel giardino di Eden, venne messo al corrente di ciò che gli era stato provveduto per cibo. È vero che, dopo la ribellione contro Dio in Eden, carestie hanno colpito l’umanità in genere, ma, tranne alcuni casi specifici menzionati nella Bibbia, non provenivano da Dio. I fedeli servitori di Dio non sono mai morti di fame, se non in casi isolati quando fu permesso che Satana li mettesse specialmente alla prova per dimostrare a lui che non era in grado d’infrangere l’integrità dei testimoni di Geova, e così il nome di Geova era rivendicato. Il re Davide attesta: “Io sono stato giovane e son anche divenuto vecchio, ma non ho visto il giusto abbandonato, né la sua progenie accattare il pane”. — Gen. 1:29, 30; 2 Re 8:1; Ezech. 5:16, 17; Sal. 145:15, 16; 37:25, VR; Matt. 6:25, 26.

3, 4. Come soddisfece Geova il desiderio di cibo spirituale di Adamo?

3 I mezzi per soddisfare l’innata fame di conoscenza dell’uomo furono parimenti provveduti dal Creatore. Vi erano molte domande che Adamo poteva fare, e vi era ampia opportunità di soddisfare la sua curiosità. Poiché doveva essere giardiniere, non fu che naturale che seguisse per primo un corso di botanica. Per trovare il cibo adatto a lui, doveva saper analizzare e identificare piante e alberi. Gli venne insegnata la zoologia quando “ogni bestia selvatica e ogni creatura volatile dei cieli” fu condotta da Adamo perché desse ad ognuna il suo nome. — Gen. 2:15, 19, 20.

4 Inoltre il giardino di Eden doveva essere esteso a tutta la terra; quindi logicamente venne la geografia, insieme alla conoscenza delle leggi destinate a governare la società umana quando l’umanità si fosse moltiplicata. E soprattutto vi era la materia delle relazioni fra l’uomo e il suo Dio, materia che lo stesso Padre celeste avrebbe insegnato al suo figlio terreno. La riserva di conoscenza posta dinanzi a Adamo era così grande che anche oggi la scienza non teme di esaurire il campo dello scibile.

5. Quale somiglianza vi è fra il cibo e la conoscenza in quanto al valore nutritivo?

5 Come vi è varietà di cibo, così è della conoscenza; e come non tutto il cibo ha lo stesso valore nutritivo per il corpo, così non tutta la conoscenza ha lo stesso valore nutritivo per la mente. Infatti certa conoscenza fa più male che bene all’individuo, proprio come avviene per certi cibi.

6-8. Dal punto di vista della vita eterna (a) che valore ha l’arte? (b) che valore ha la scienza come cibo per la mente?

6 Limitandoci al genere di conoscenza che viene spesso chiamata cultura, si può in grosso modo dividerla in arte, scienza e religione. Non tutta questa conoscenza è di uguale valore per noi, perché non tutta conduce alla vita eterna che proviene da Dio.

7 Da questo punto di vista, la conoscenza artistica è decisamente la cosa di minor importanza a cui dedicare la nostra mente. È come uno stimolo, a suo tempo e luogo, e rende la vita piacevole; ma non dà vita e, abusandone, farà solo del male.

8 La vera scienza è più utile dell’arte come cibo spirituale, perché induce sempre a temere il grande Creatore e edifica la fede, mentre la pseudo scienza che non distingue fra fatti e teorie è uno dei mezzi con cui “il dio di questo sistema di cose ha accecato le menti degli increduli”. Fare affidamento su tale conoscenza può solo fare del male, perché demolisce la fede. — 2 Cor. 4:4; 1 Tim. 6:20.

9. Quale cibo spirituale è indispensabile per la vita eterna?

9 Solo nel campo della religione troviamo la conoscenza vitale senza la quale non vi è vita eterna. “L’uomo non deve vivere soltanto di pane, ma di ogni espressione che esce dalla bocca di Geova”, disse Gesù, limitando così la fonte della conoscenza vivificante e della vera religione alla Bibbia. Qui possiamo trovare la conoscenza di Geova Dio e di Cristo Gesù, che “significa vita eterna”. — Matt. 4:4; Giov. 17:3; Isa. 8:20.

10. Perché dovremmo prendere cibo spirituale?

10 Lo scopo di prendere cibo è quello di dar forza e sostenere il corpo. Lo scopo di prendere il più importante dei cibi spirituali, la conoscenza di Geova Dio e di suo Figlio, Cristo Gesù, mediante la Parola di Dio, è quello di edificare e sostenere una forte fede, perché il cristiano vive “per fede”. “Per questo piego le mie ginocchia dinanzi al Padre”, dice Paolo, “. . . affinché egli vi conceda . . . di divenir potenti nell’uomo interiore con la potenza del suo spirito, . . . perché siate radicati e stabiliti sul fondamento”. — Rom. 1:17; Efes. 3:14-17.

SI DEVE IMPARARE LA REGOLARITÀ

11. Perché i pasti frequenti e regolari non sono un peso?

11 A differenza degli animali che vanno in letargo, dei serpenti e di molti insetti, che possono fare a meno del cibo per lunghi periodi di tempo, l’uomo è stato creato per essere attivo ogni giorno e quindi per mangiare regolarmente e spesso. Molti devono mangiare almeno tre pasti al giorno per star bene. Che quantità di pasti solo nel corso di una vita normale, per non parlare di una vita eterna! Sembra quasi un peso, ma non lo è. La persona sana considera ogni pasto un intervallo, un tempo di riposo, di soddisfazione e spesso di allegra compagnia, e così il Creatore intendeva che fosse. Altrimenti Geova avrebbe potuto darci pillole da mangiare tre volte al giorno, con lo stesso effetto sul nostro corpo. Ad alcuni scienziati piace pensare che in futuro l’uomo si nutrirà in tal modo. Ma Geova ha disposto altrimenti; ha voluto che provassimo tutto il piacere e la gioia che accompagnano i pasti normali ogni giorno.

12. Perché è ancora più importante essere regolari nei pasti spirituali?

12 La regolarità e la ripetizione sono forse altrettanto essenziali quando si tratta di cibo spirituale? Ancora di più. La Parola di Dio e l’esperienza indicano che non era previsto che l’uomo prendesse una quantità di cibo spirituale tutto in una volta e poi rimanesse senza cibo per settimane o mesi. Come la mancanza di nutrimento indebolisce il corpo, così la mancanza di cibo spirituale indebolisce la fede o “l’uomo interiore”. Ma mentre un corpo debole non ha alcun effetto sulla stima che Dio ha di colui che lo serve, una fede debole può provocare la perdita dell’integrità verso Dio, col compromesso col completo allontanamento dalla fede, e ciò distrugge agli occhi di Dio il diritto alla vita eterna; quindi lo scarso nutrimento spirituale è molto più pericoloso dello scarso nutrimento materiale. Perciò Geova dichiara felici quelli che studiano la sua Parola “giorno e notte”. Un peso? Niente affatto. Non vi è dubbio che Geova intendeva rendere i pasti spirituali, necessari all’uomo per vivere, un tempo di riposo, soddisfazione e allegra compagnia proprio come lo sono i pasti normali. Se abbiamo normale appetito spirituale, li considereremo in tale modo. — Ebr. 10:25; Sal. 1:2; Gios. 1:8; Deut. 6:7; Prov. 6:20-22.

13. Qual è una delle cose da cui si può riconoscere il cristiano maturo?

13 Certamente la regolarità riguardo ai pasti normali si deve imparare, come si deve imparare la maggior parte delle cose nella vita. I ragazzi sono spesso troppo occupati per ricordarsi dell’ora dei pasti, ma i bravi genitori li addestrano finché prendono l’abitudine di andare a tavola a ore regolari ogni giorno. Non sempre abbiamo fame all’ora dei pasti, ma non ci pensiamo; per abitudine andiamo automaticamente a tavola, e quando siamo a tavola spesso ci accorgiamo che l’appetito viene mangiando. Si deve prendere la stessa abitudine in quanto ai pasti spirituali. Non importa se non abbiamo effettivamente fame in quel momento. Il cristiano maturo ha preso l’abitudine di volgere i suoi passi automaticamente verso la Sala del Regno o la stanza dove studia privatamente quando è l’ora del pasto spirituale. Se siete ancora troppo giovani come cristiani per avere preso completamente quest’abitudine qualcuno dovrebbe ricordarvi l’ora dei pasti. Se siete troppo occupati per riflettere dovutamente sulla necessità di avere l’abitudine di mangiare regolarmente, avete ragione di ringraziar Dio se c’è qualcuno che s’interessa abbastanza di voi da addestrarvi, affinché diveniate abbastanza forti da vincere il mondo e sopravvivere per immeritata benignità di Geova.

FAME

14, 15. In che modo Satana cerca di affamare i servitori di Dio?

14 Uno dei più efficaci mezzi usati da Satana per sottrarre gli uomini all’influenza di Geova e agli effetti rinforzanti del Suo spirito è di privarli di cibo spirituale, se possibile. Egli induce alcuni a tenersi lontani dal cibo spirituale mediante materialismo, sensualità, orgoglio, timore dell’uomo, o facendo in altri modi appello al loro egoismo. Costoro abbandonano di propria iniziativa la mensa di Geova riccamente imbandita e sono responsabili se muoiono di fame di fronte ad una tavola imbandita. Certamente le loro forze verranno meno; la loro fede sarà abbattuta. — Isa. 25:6; 65:13, 14; Matt. 24:45-51; 1 Tim. 1:19.

15 Satana con la forza priva del cibo spirituale altri servitori di Dio, per farli morire di fame, mettendoli in prigione e in campi di lavoro forzato, affinché siano abbattuti spiritualmente e quindi sottoposti a pressione e a tentazioni per farli venir meno alla loro lealtà verso Geova Dio.

16, 17. Che effetto ha la mancanza di nutrimento spirituale, e che cosa dovremmo imparare da ciò?

16 Un testimone di Geova, che passò anni in completa segregazione nella Germania di Hitler, descrive ciò che avviene quando un servitore di Dio è spiritualmente affamato: “In tale stato il cervello è l’unico organo che lavora, e che fortuna che io avessi studiato bene le riviste Torre di Guardia negli anni precedenti e fossi così ben preparato per il tempo di persecuzione mediante lo studio degli articoli su Ester e Mardocheo, sull’intrepidezza, su Daniele nella fossa dei leoni, sui tre giovani nella fornace, ecc. In quello stato ho composto interi discorsi, che poi ho effettivamente pronunciati parecchi anni dopo esser stato rimesso in libertà. Tuttavia quando vi è precluso il cibo spirituale e non vi è opportunità di scambiare le idee con altri, certe immagini e idee gradatamente scompaiono. Dopo un certo tempo versetti delle Scritture e importanti verità, che potete aver freschi in mente solo con l’uso costante, scompaiono interamente dalla vostra memoria. In questo stato la riserva s’esaurisce costantemente. Chi viene a trovarsi in una simile situazione e abbia solo una piccola riserva la esaurirà rapidamente. Anche questo è stato dimostrato dall’esperienza. Quanti in simile condizione non hanno fatto tutto il possibile per riavere la libertà? E non erano disposti ad andare in prigione di nuovo, cosa che potevano evitare solo col compromesso”.

17 Tutto questo ci insegna chiaramente che, come il cibo normale, dobbiamo prendere il cibo spirituale regolarmente e spesso per avere quella forza mentale chiamata fede, senza la quale è impossibile ottenere il beneplacito di Geova. Il cristiano ha il suo proprio cibo; è “nutrito delle parole della fede”. — Ebr. 11:6; 1 Tim. 4:6.

MANCANZA D’APPETITO

18. Quali sono alcune cause di mancanza d’appetito, e quale dovrebbe essere la nostra reazione?

18 Nonostante il normale desiderio che l’uomo ha per il cibo, a causa di malattia può giungere al punto di non sentirne alcun desiderio, di non aver più appetito. Se si considera che cosa significa il cibo per noi, è evidente che tale mancanza d’appetito costituisce una minaccia per la salute e un diretto pericolo per la nostra vita, se non vi si pone subito rimedio. Per diverse cause si può perdere l’appetito: avvelenamento dell’organismo, tensione nervosa, mancanza di compagnia, d’esercizio o d’aria fresca. Qualunque ne sia la causa, bisogna fare qualche cosa. Chi ne è afflitto deve porvi rimedio, o, se non può farlo da sé, bisogna che lo faccia qualcun altro. Lasciare stare le cose come sono sarebbe fatale.

19. Quali sono alcune cause di mancanza d’appetito spirituale, e che cosa si può fare al riguardo?

19 Avete appetito spirituale? Siete saldi e sani spiritualmente, vi rallegrate di ciò che mangiate, rallegrando anche il cuore di Colui che ha provveduto il cibo spirituale? Il vostro buon esempio stimola l’appetito altrui, creando un’atmosfera di soddisfazione e benessere? O avete mangiato qualche cosa che vi ha avvelenati? In questo caso cercate di purificarvi immettendo nella vostra mente maggiori porzioni della Parola di Dio. Avete un’eccessiva tensione nervosa provocata da troppa ansietà per le preoccupazioni di questa vita? Perché non lasciate che il grande Maestro, Cristo Gesù, diriga la vostra mente? Quando sarà eliminata la tensione avrete fame. Oppure mancate di compagnia, avete perso l’appetito perché non state con gli altri? Perché non andate a mangiare regolarmente col resto della famiglia dei fratelli cristiani nella Sala del Regno? Questo stimolerà il vostro appetito. O vi mancano l’esercizio e l’aria fresca? Avete forse preso alla leggera il servizio di campo nei mesi scorsi? Qualunque sia la causa di mancanza d’appetito spirituale, vi è un rimedio per questo. Tuttavia vi è una cosa che non potete azzardarvi a fare, ed è di lasciare le cose come sono. Decisamente dovete porvi rimedio; lasciare le cose come sono sarebbe disastroso poiché è questione di vita e di morte. — Matt. 6:25-34.

20. Perché non sono troppe cinque adunanze alla settimana?

20 Alcuni fratelli pensano di essere maturi, ma sembra che non siano capaci di avere abbastanza appetito spirituale o di disciplinare se stessi in modo da essere ad ogni adunanza regolarmente. Hanno preferenze per certe adunanze. È possibile che vi siano troppe adunanze? Non basta che ne scegliamo qualcuna a cui partecipare regolarmente? Non dimenticate che almeno per otto ore al giorno siete esposti alla falsa propaganda del mondo di Satana, intesa a eliminare dalla vostra mente ogni briciola di nutrimento per la vita spirituale. Perciò come possono essere troppe cinque ore alla settimana nelle adunanze per formare e sostenere quello stato mentale che si chiama fede? La fede può essere più o meno forte. Alcuni ne hanno molta, altri ne hanno poca. La stessa persona può avere più o meno fede in diverse circostanze, ma tutto questo dipende prima di tutto dal cibo spirituale preso, e poi anche dagli atti di fede compiuti da tale persona. La fede è paragonata ad uno scudo capace di “spegnere tutti i dardi infuocati del malvagio”. In quest’èra di missili nessun cristiano dovrebbe azzardarsi ad abbassare lo scudo anche per un momento scartando alcune adunanze e partecipando ad altre a suo piacimento. Per questo dobbiamo partecipare regolarmente a tutte le adunanze disposte per i veri cristiani e dobbiamo anche studiare privatamente. È per nostra protezione oltre che per nostra istruzione, in modo che possiamo insegnare ad altri e renderli forti nella fede. — Efes. 6:16.

21. Perché dovrebbe preoccuparci l’incapacità di aver vivo interesse per ciò che si studia privatamente o alle adunanze?

21 Tenete presente che può capitare di andare a tavola e tuttavia non mangiare per mancanza d’appetito. Potete anche andare alle adunanze e studiare privatamente senza assimilare niente. Alcuni lo fanno. Sono presenti alle adunanze, è vero, ma la loro mente non lavora per assorbire la conoscenza e nutrirsi di essa. Sono distratti, non studiano in anticipo per approfondire il soggetto considerato, e quindi non sono edificati. Se vi capitasse lo stesso in quanto all’appetito naturale ne sareste preoccupati. Perché? Vi sentite male? No, non vi sentite male; non sentite alcuna fame né desiderio di mangiare. Questo è tutto, almeno in principio. Perché preoccuparvene dunque? Diminuisce comunque la spesa per il cibo! Oh, no, non è questo il modo di pensare. Le vostre facoltà mentali vi dicono che se continua così sarà un disastro. Quindi ragionando bene vi costringerete a mangiare qualche cosa, o a fare qualche cosa in merito; oppure andrete da un medico, ma non lascerete che le cose vadano avanti così. Non dovreste dunque riflettere allo stesso modo riguardo alla vostra salute spirituale?

IL RIMEDIO

22. Che cosa si dovrebbe fare per vincere la mancanza di appetito spirituale?

22 Ad alcuni capita di perdere l’appetito quando si trovano in un clima caldo. Come qualsiasi dottore consiglierebbe, tutto quel che possono fare è di sforzarsi di mangiare, ne abbiano voglia o no. Sforzate l’organismo a prendere cibo, ad assimilarlo, ricevendone la normale forza. Ci vuole forza di volontà finché dura la cura, ma poi potrete rilassarvi ed avere buon appetito, senza far più alcuno sforzo. In molti casi questo è quel che ci vuole per riacquistare l’appetito spirituale. Un po’ di forza di volontà, un po’ di disciplina, sforzandosi di assorbire la conoscenza, assimilarla, farne uso, e dopo che avrete fatto questo per un po’, potrete rilassarvi e godere d’un eccellente appetito, senza bisogno di fare più alcuno sforzo.

23. Perché alcuni non traggono il massimo vantaggio dallo studio de La Torre di Guardia?

23 Alcuni non mostrano molto appetito spirituale per lo studio de La Torre di Guardia, perché non hanno l’abitudine di considerare i dettagli. S’aspettano più o meno che ogni Torre di Guardia presenti un’importante nuova verità, come avveniva in principio quando appresero la verità. Era facile cibarsi della Parola di Dio allora. Ogni idea, quasi ogni scrittura era nuova, mentre ora essi sono inclini a pensare che si tratta sempre delle stesse cose. Gesù ci disse perché non ci avrebbe rivelato continuamente nuove verità ed idee, e la ragione era che non sarebbe stato possibile assimilarle così in fretta. Quindi è bene che non ogni Torre di Guardia porti nuova luce dal tempio di Geova. Non potremmo digerire tanto cibo così in fretta, tuttavia in ogni Torre di Guardia vi è abbastanza cibo perché siamo ben nutriti e vivi spiritualmente. Tutto dipende da come lo considerate. Se vi addestrate a cercare i dettagli, sarete sorpresi di tutto quello che si può trovare in ogni Torre di Guardia. Potete rispondere a domande come: Perché diciamo che la società del Nuovo Mondo fu fondata nel 1919? Quando esattamente fu posta la pietra di fondamento del nuovo mondo? Chi annullò il vecchio patto inchiodandolo al palo? Queste sono alcune delle cose che dovreste cercare, e se saprete cercarle potrete trovarne in ogni articolo de La Torre di Guardia. Quello di cui abbiamo bisogno è costante disciplina fino a risvegliare il nostro appetito per tali dettagli. Se potete continuare a chiedere perché e per come, terrete vivo il vostro appetito spirituale.

24. Perché non dovremmo disperarci se soffriamo di mancanza d’appetito spirituale, e quali provvedimenti ha presi Geova per rendere invincibili i suoi servi?

24 Quindi rallegratevi anche se vi pare d’aver perso l’appetito spirituale. La condizione non è mai così cattiva che non si possa porvi rimedio, se desiderate rimettervi. Il momento migliore per imparare ad avere appetito è proprio ora, in questo tempo della storia umana, quando Geova ha provveduto una così ricca mensa di cibo spirituale facendo capire la sua Parola più che mai nel passato. Oggi egli permette che il suo “schiavo fedele e discreto” serva tutti i domestici della casa di Dio e i loro compagni di buona volontà, “per dar loro il cibo a suo tempo”. Non considerate passivamente la vostra incapacità di assorbire tale cibo particolarmente vitale nel tempo della fine e di trasformarlo in forza invincibile, ma fate qualche cosa al riguardo! Disciplinatevi per la vita. — Isa. 25:6; 55:1-3; 65:13, 14; Giov. 6:35; Apoc. 7:16; Matt. 24:45.

25. Come si dovrebbe usare l’energia accumulata?

25 Lo scopo di sviluppare un corpo forte è quello di farlo lavorare ed usarne l’energia. Lo scopo del cristiano nel rafforzarsi nell’“uomo interiore” è quello di lavorare al servizio di Dio. “La fede, se non ha opere, è in se stessa morta”. (Giac. 2:17) Badate di avere buon appetito spirituale e soddisfatelo.

“Il cibo solido è per gli uomini fatti, per quelli che sono stati abituati dalla pratica a distinguere il bene dal male”. — Ebrei 5:14, Versione di Nardoni.

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