Lo scopo del nostro ministero
“Per questo scopo io son nato e per questo scopo son venuto nel mondo, per recare testimonianza alla verità”. — Giov. 18:37.
1, 2. (a) Che cosa ha usato Geova nei tempi passati per adempiere la sua volontà? (b) Che cosa ha stabilito Geova di compiere prima della fine di questo empio mondo, e per mezzo di chi?
QUANDO Geova, l’Iddio vivente, dispone di adempiere i suoi propositi non è mai privo dei mezzi per avverarli. Nella sua infinita sapienza ha usato molte forze e creature per adempiere i suoi propositi eterni e per compiere le specifiche opere della sua divina volontà. Nelle epoche passate ha usato ardenti fiamme di fuoco, mari in tempesta, grandi pesci, bestie della campagna, uccelli dell’aria, insetti, angeli e creature umane. Tutto, a sua volta, è servito al divino scopo del suo Creatore. — Gen. 19:1, 24; Giona 1:4, 17; 2 Re 2:24; Num. 11:31-33; Eso. 8:16, 17.
2 Oggi s’avvicina rapidamente il tempo in cui Geova porterà questo empio mondo alla completa consumazione. Ma prima che questo vecchio sistema sottoposto a Satana il Diavolo abbia fine, per far posto al permanente nuovo mondo di Geova, Geova ha stabilito che si compia un’urgentissima e importantissima opera. Per compiere questa urgentissima opera userà Geova Dio il fuoco o le tempeste? Radunerà le bestie dei campi e gli uccelli dell’aria? No! Né questo incomparabile privilegio sarà dato agli angeli del cielo. Egli ha riservato quest’opera agli uomini che sulla terra temono Dio, a fedeli uomini, donne e fanciulli che abbandoneranno questo vecchio ed empio mondo per divenire suoi ministri. — Matt. 24:14.
3. Qual è stato il principale obiettivo di tutti i servitori di Geova, e quale prova vi è che Geova benedice oggi il loro ministero?
3 Dal tempo di Abele, suo primo testimone umano, Geova ha sempre avuto sulla terra suoi servitori, e benché in diversi tempi ricevessero varie assegnazioni di servizio, tutti ebbero in comune uno scopo principale, quello di partecipare alla rivendicazione del nome di Geova facendo conoscere il suo nome e i suoi propositi. Questa fu la mèta di Cristo Gesù quando fu sulla terra. Questa fu la mèta dei fedeli apostoli. Essa è la mèta di migliaia e migliaia di dedicati ministri di Geova d’oggi che formano la società del Nuovo Mondo. Geova Dio ha stabilito sulla terra questa società del Nuovo Mondo per il suo santo e grande nome, e i suoi membri mostrano d’essere ministri produttivi. Oggi il crescente numero delle persone di buona volontà che accettano quest’opera di salvezza del popolo di Geova e si associano con la società del Nuovo Mondo sono una positiva prova secondo cui Geova benedice veramente il ministero del suo popolo. — Prov. 14:25.
4. Come considera Geova i suoi ministri, e come riflettono essi la luce?
4 Per aiutarci a capire come Geova considera i suoi ministri dalla sua eccelsa posizione, Pietro scrisse: “Voi siete . . . un popolo di speciale possesso, affinché dichiariate ovunque l’eccellenza di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce”. (1 Piet. 2:9) È il ministero cristiano che riflette questa luce della buona notizia del regno di Dio per lungo e per largo, perché “chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato”. — Rom. 10:13.
LA RIVENDICAZIONE DI GEOVA È DI PRINCIPALE IMPORTANZA
5, 6. (a) Chi è il principale oppositore della vita? (b) Come i falsi pastori religiosi tengono il popolo nelle tenebre e promuovono l’amicizia col mondo?
5 Satana, l’avversario di Dio, ha disperatamente cercato di soffocare e spegnere per secoli questa meravigliosa luce, e di tenere il popolo della terra nelle tenebre. Circa seimila anni fa, quando quella ambiziosa creatura sfidò nel giardino d’Eden la giusta sovranità di Geova Dio, si accinse iniquamente a porre tutto il genere umano contro il loro Creatore. Egli ha usato molti empi stratagemmi per far ciò. Il più efficace di tutti è stata la religione falsa, nella quale i suoi pastori prendono la direttiva. Benché questi capi religiosi si siano chiamati ministri di Dio e abbiano guadagnato da vivere con tale pretesa, i fatti mostrano che invece di recar onore al nome di Geova, essi hanno nascosto e bestemmiato il suo nome, togliendolo dalle loro traduzioni moderne della Bibbia. Come i disonesti commercianti dei tempi antichi aggiungevano l’acqua al vino per aumentarne il volume e ricavarne più denaro, il clero è divenuto un falso commerciante religioso, che diluisce e adultera la Parola di Dio, mischiando un po’ di verità biblica con grandi quantità di tradizioni umane, dottrine pagane e filosofie scientifiche. Gli ecclesiastici hanno sostituito una confusione di purgatori e trinità pagane, inferni e immortalità pagana delle anime; e per questo miscuglio che servono, ricevono dal loro gregge sostegno materiale.
6 Questi capi religiosi promuovono inoltre l’amicizia con questo empio e vecchio mondo. Per più di quarant’anni han sostenuto la Lega delle Nazioni e le successive Nazioni Unite. Invece di inchinarsi dinanzi all’intronizzato Re di Dio, Cristo Gesù, il cui nome hanno ripetutamente sulle labbra, essi sostengono i loro propri candidati e li fanno andare al potere, pregando poi Dio perché abbiano successo, trascurando completamente l’avvertimento divino scritto da Giacomo: “Adultere, non sapete che l’amicizia col mondo è inimicizia con Dio?” (Giac. 4:4) Gesù condannò i falsi pastori dei suoi giorni, e quelli di questi giorni, citando le parole dette da Dio per mezzo del profeta Isaia: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è molto lontano da me”. (Matt. 15:8) A causa della cattiva guida del clero, la forma di adorazione attuale è peggiore di quella dei giorni in cui l’apostolo entrò nella città di Atene e notò che il popolo credeva a molti dèi, ma il vero Dio, Geova, era loro sconosciuto. — Atti 17:23.
7. Quali falsi dèi sono adorati dal popolo, e chi conoscerà il vero Dio?
7 Mentre oggi ci guardiamo intorno, quali dèi sostituti vediamo che il popolo adora e serve? Capi umani, guerra, materialismo; ma il vero Dio, Geova, rimane per il mondo un Dio sconosciuto. Ma non sarà sempre così. L’espresso proposito di Geova è che tutti lo conoscano, per il loro bene o per la loro distruzione. Parlando mediante il profeta Ezechiele, egli dichiara: “Io certamente mi magnificherò e mi santificherò e mi farò conoscere dinanzi agli occhi di molte nazioni; ed essi sapranno che io sono Geova”. — Ezech. 38:23.
8. Quali furono lo scopo e il mandato per cui Gesù venne sulla terra, e chi ha oggi un mandato simile?
8 In armonia col proposito di Geova, Gesù mostrò che lo scopo principale per cui venne sulla terra fu di rivendicare il nome e la sovranità del Padre suo. Quando fu condotto davanti a Pilato, egli dichiarò intrepidamente: “Per questo scopo io son nato e per questo scopo son venuto nel mondo, per recare testimonianza alla verità. Chi è per la verità ascolta la mia voce”. (Giov. 18:37) Gesù riconobbe il suo mandato divino e lo dichiarò pubblicamente nella sinagoga, quando lesse la profezia di Isaia: “Lo spirito di Geova è sopra me, perché egli mi ha unto per dichiarare la buona notizia ai poveri; mi ha mandato a predicare la liberazione ai prigionieri e il ricupero della vista ai ciechi, a rimettere in libertà gli oppressi, a predicare l’anno accettevole di Geova”. (Luca 4:18, 19) I testimoni di Geova hanno oggi lo stesso mandato di predicare e testimoniare intorno al nome di Geova Dio. Di essi, Geova dichiara: “Voi siete i miei testimoni”. — Isa. 43:10.
ALTRE PECORE RADUNATE MEDIANTE LA MONDIALE OPERA DI ISTRUZIONE BIBLICA
9. Quale fu il risultato della predicazione di Paolo sul Colle di Marte, e che cosa possiamo imparare noi da questo?
9 Quando l’apostolo Paolo era in Grecia riconobbe la grande opportunità concessagli di testimoniare riguardo al solo e vero Dio, che agli Ateniesi era sconosciuto. Terminato nell’Aeropago greco quel memorabile discorso, molti lo chiamarono ciarlatano e cominciarono a schernirlo, manifestando un atteggiamento testardo, irragionevole e ribelle. Ma vi furono altri che non mostrarono questo atteggiamento: “Alcuni si unirono e divennero credenti, fra i quali fu anche Dionisio, giudice della corte dell’Aeropago, e una donna chiamata Damaris e altri con loro”. (Atti 17:33, 34) Queste erano le persone che Paolo cercava. Come Paolo, i ministri di Dio devono approfittare d’ogni opportunità per testimoniare intorno alla verità, ed essi adempiranno il loro ministero fra molti oppositori per trovare le altre pecore del Signore. Dovranno parlare ai loro vicini, ai loro amici, ai loro parenti e a quelli con i quali lavorano, per trovare le pecore di Geova, le persone di buona volontà che ascolteranno la voce del Giusto Pastore, Cristo Gesù, fatta risuonare dalle labbra dei ministri di Geova.
10. Perché è così urgente dichiarare in questo tempo il messaggio del Regno, onde si adempia quale profezia?
10 Questa attività di trovare e separare le pecore dai capri, che fa parte del nostro ministero cristiano, fu positivamente indicata come uno degli avvenimenti che sarebbero dovuti accadere nel periodo del grande giudizio che ora si esegue su questo mondo. Prima che Geova porti l’empio sistema di Satana alla sua rovinosa fine di Armaghedon, il messaggio del Regno dev’essere proclamato dai suoi ministri cristiani onde si adempia la profezia di Gesù: “Quando il Figlio dell’uomo sarà venuto nella sua gloria e tutti gli angeli con lui, sederà sul suo glorioso trono. E tutte le nazioni saranno radunate davanti a lui, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri”. — Matt. 25:31, 32; Apoc. 16:16.
11. Possiamo dire che il nostro ministero abbia termine quando abbiamo trovato le persone di buona volontà?
11 Da questa profezia si comprende un altro grande scopo del nostro ministero, il radunamento delle “cose desiderabili di tutte le nazioni” nella società del Nuovo Mondo di Geova. (Agg. 2:7) Noi non abbiamo solo lo scopo di radunare queste persone mansuete. Esse devono imparare a conoscere e osservare la volontà divina per ricevere le benedizioni della vita. Cristo Gesù rivelò a Giovanni nell’Apocalisse che vi sarebbe stata una gran folla che avrebbe desiderato conoscere e servire Geova Dio: “Dopo queste cose vidi, ed ecco, una gran folla, che nessun uomo poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua”. — Apoc. 7:9; Giov. 17:3.
12. Quale grande bisogno vi è oggi, e che cosa indica che non tutte le pecore del Signore sono state trovate?
12 I ministri capaci d’insegnare e prestare assistenza a questi cercatori della vita oggi son pochi, come furono pochi ai giorni di Gesù. Ai suoi giorni Gesù provò tenero affetto per le folle che ascoltavano attentamente i suoi insegnamenti, perché vedeva che “erano stanche e abbattute come pecore senza pastore. Allora disse ai suoi discepoli: ‘La messe è veramente grande, ma gli operai sono pochi’”. (Matt. 9:36-38) Ora vi è urgente bisogno di molti altri in questa grande opera di radunamento delle altre pecore del Signore. Non sembra che siano state tutte radunate. Nella Repubblica di Guinea, come mostra l’Annuario dei Testimoni di Geova del 1961 (solo in inglese), vi è un testimone su 312.500 abitanti. Nell’Afganistan la proporzione è di uno su 1.714.286 abitanti. Nell’Iraq ve n’è uno su 3.269.055 abitanti. Il popolo di questi paesi, come in altre parti del mondo, deve avere l’opportunità di udire questo messaggio del Regno che viene dichiarato dai fedeli ministri di Dio.
13. (a) Data la grande opera che dev’essere ancora compiuta, quali domande ci dovremmo rivolgere? (b) Quale invito fatto a Paolo possiamo accettare?
13 Siete in grado d’insegnare e di partecipare a quest’opera di salvezza del ministero o forse potete prendervi parte più di quanto non facciate ora? Vi trattenete a causa di qualche ragione antiscritturale, aspettando di avere abbastanza denaro in banca per essere più sicuri o desiderate attendere alcuni altri anni per prender moglie o marito? Non aspettate! Ora è il tempo di conseguire nel ministero di Geova lo scopo della vostra vita. Ascoltate il supplichevole invito dei suoi ministri di ‘venire in Macedonia ad aiutarci’, come fece l’apostolo Paolo quando a lui e a Timoteo fu rivolto l’invito: “Dopo che Paolo ebbe avuta questa visione, noi subito pensammo di recarci in Macedonia, resi certi che il Signore ci chiamava ad annunziar loro la buona novella”. (Atti 16:9, 10, Na) Noi non dobbiamo limitare il nostro ministero alla nostra comunità, al nostro stato o alla nostra nazione. Gesù disse che “questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata”. (Matt. 24:14) Quindi, secondo le parole di Gesù, il campo del nostro ministero è il mondo. Seguite l’esempio di Gesù, di Paolo e di altri ministri e andate, se possibile, dove il bisogno è grande.
14. Quale metodo scritturale è risultato il migliore per trovare le pecore, e quali ministri seguono questo metodo?
14 Non vi è nessun nuovo, moderno, rapido modo di trovare, assistere e addestrare le altre pecore del Signore, benché viviamo in un mondo di rapide comunicazioni e di viaggi veloci. Il metodo di predicare è ancora lo stesso che fu seguìto ai giorni di Gesù e degli apostoli. Questo medesimo, provato e antico metodo è risultato efficacissimo un anno dopo l’altro. Questo metodo è descritto nella Bibbia con le seguenti parole: “E ogni giorno nel tempio e di casa in casa continuavano senza sosta a insegnare e a dichiarare la buona notizia intorno a Cristo Gesù”. (Atti 5:42) Nel 1960, 916.332 testimoni di Geova credettero a queste parole e seguirono questo provato metodo nella loro predicazione e nel loro insegnamento.
15. In armonia con Proverbi 3:27, che cosa renderebbe il nostro ministero incompleto?
15 I ministri dei testimoni di Geova non si limitano ad andar nelle case delle persone e a distribuire libri e pubblicazioni bibliche. Questi uomini dal cuore retto non devono solo esser trovati, ma devono essere spiritualmente assistiti. Questo richiede che i ministri di Dio tornino a visitarli nelle loro case per insegnare loro la Parola di Geova mediante studi biblici a domicilio. Senza questa essenziale parte, il ministero sarebbe incompleto, perché il saggio consiglio dei Proverbi ci dice: “Non negare un beneficio a chi lo chiede, quando sei in grado di farlo”. — Prov. 3:27, Na; Atti 15:36; 1 Cor. 3:6.
16. Dopo aver trovato e assistito quelli che amano Geova, che cosa bisogna fare successivamente, come dice Paolo in Atti 20:20, e quali sono stati i risultati?
16 Né lo scopo del ministero ha fine quando le persone di buona volontà sono state trovate e assistite. Il passo successivo è di addestrare questi cercatori della vita onde divengano ministri come i cristiani sono sempre stati addestrati per seguire le orme di Cristo Gesù. Notate come Paolo seguì questo metodo cristiano nel fare i ministri: “Non mi ritrassi dall’esporvi alcuna delle cose che erano profittevoli né dall’istruirvi pubblicamente e di casa in casa”. (Atti 20:20) Quale efficacia ha avuto questo metodo di trovare, assistere e addestrare i nuovi ministri? Gli annuari dei testimoni di Geova mostrano nel numero dei nuovi ministri battezzati i seguenti aumenti: Nel 1957, 59.828; 1958, 62.666; 1959, 86.345; 1960, 69.027.
MOSTRATE D’ESSERE VERI MINISTRI
17. Da che cosa si riconosce il vero ministro?
17 È vero che il mondo si meraviglia e si sorprende della crescita della società del Nuovo Mondo dei testimoni di Geova. Ma i ministri di Dio non si meravigliano. Essi sanno che lo spirito di Geova è stato con loro e li ha benedetti perché sono ministri che hanno uno scopo. Hanno ubbidito alla volontà divina e continueranno a seguirla, certi e fiduciosi che Geova continuerà a benedirli e forse altri milioni di uomini si uniranno a loro nel ministero, unendo le proprie voci al grido di lode che si ode in tutta la terra. Questo è il giorno della fruttuosità e dell’incremento nella società del Nuovo Mondo, come profetizzò Isaia: “Il piccolo stesso diverrà un migliaio”. (Isa. 60:22) Le migliaia e migliaia di altre pecore che sono annualmente trovate, assistite e addestrate al ministero del Regno, partecipano ora alla rivendicazione del nome di Geova e costituiscono una conclusiva prova secondo cui i testimoni di Geova compiono la volontà di Dio e mostrano d’essere veri ministri. Come il vero medico si riconosce dal numero dei pazienti che può guarire, come il vero avvocato si riconosce dalle cause legali che vince, come il vero agricoltore si riconosce dal suo abbondante raccolto; così il vero ministro si riconosce dai risultati che ottiene nel suo ministero. Egli può presentare quelli che ha aiutati a conoscere la verità e che si sono uniti a lui nel ministero. Essi sono la sua raccomandazione di ministro: “Abbiamo forse bisogno, come alcuni, di lettere di raccomandazione presso di voi o da voi? Siete voi la nostra lettera, scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutto il genere umano”. — 2 Cor. 3:1, 2.
18. Perché non è bene porre un limite di tempo al nostro ministero, e fino a quando disse Geova di predicare?
18 Non dobbiamo porre un limite al nostro ministero. Non dobbiamo pensare: “Sarò ministro per due, tre, cinque o dieci anni. Quindi verrà Armaghedon e non dovrò più predicare”. Alcuni che nutrivano in passato questi pensieri non sono più con la progressiva organizzazione di Geova. È molto meglio imparare la lezione che Geova insegnò a Isaia, quando questi chiese: “Per quanto tempo, o Geova?” “Quindi egli disse: ‘Finché le città non crollino effettivamente in rovina per essere senza un abitante, e le case non siano senza terreni uomini e il suolo stesso non sia ridotto in una desolazione’”. (Isa. 6:11) Geova Dio conosce il tempo in cui la predicazione sarà completata. Fu Geova a pronunciare la parola dell’inizio, quindi aspettate che Geova dica che è tempo di smettere.
19. Che cosa fecero Geremia e Gesù che tutti i ministri di Dio devono oggi imitare?
19 Noi viviamo nel giorno di Geova. L’incarico che Geova ci dà è quello di predicare agli abitanti della terra. Sia che gli uomini ascoltino o che si rifiutino di ascoltare, spetta a loro decidere. Se vi è un rifiuto sono essi a rifiutarsi, e non i ministri di Geova che vanno da loro col messaggio del Regno. Che cosa disse Geova a Geremia di voler fare ai suoi giorni al popolo di dura cervice e dal collo duro? Disse egli: “Lasciali stare, sono sempre dei capri?” No! Ascoltate ciò che egli disse: “Tu dirai loro tutte queste cose, ma non ti ascolteranno, li chiamerai e non risponderanno”. (Ger. 7:27, Na) Gesù seguì lo stesso modello sapendo che la sua nazione non l’avrebbe accettato come loro Messia. Tuttavia predicò loro ugualmente. Con profonda afflizione egli disse: “Quanto spesso ho voluto radunare i tuoi figli, come la gallina raduna i suoi pulcini sotto le ali! Ma voi non avete voluto”. (Matt. 23:37) Molti uomini di cuore onesto udirono Gesù e prestarono attenzione alla sua predicazione, ma la grande maggioranza rigettarono e odiarono il suo pacifico messaggio, e il loro odio giunse al punto di farlo mettere a morte. Gesù non si scoraggiò a causa dell’opposizione che incontrò, né s’aspettava di convertire il mondo col suo ministero. Egli avvertì che i suoi seguaci avrebbero incontrato la stessa reazione: “Allora vi daranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutte le nazioni a motivo del mio nome”. — Matt. 24:9.
20. Perché non dovremmo esser frettolosi nel giudicare quelli che si oppongono da principio al nostro messaggio?
20 Mentre il mondo odia e si oppone, non siate troppo frettolosi nel giudicare gli individui che da principio si oppongono al ministero. Ricordate che col mutare delle condizioni muta la mente della gente. Questo avvenne a Saulo di Tarso. Egli si mutò da oppositore di Dio e persecutore dei suoi fedeli ministri in servitore di Dio, divenendo un fedele servitore di Dio per le nazioni. Molti fedeli e dedicati ministri di Dio d’oggi furono opposti al messaggio quando lo udirono per la prima volta. — Atti 9:11-15.
BENEDIZIONI DEL MINISTERO
21. Che cosa fece impressione alla regina di Saba nel regno di Salomone?
21 Vi sono molte migliaia di pecore che devono ancora esser trovate e condotte nella società del Nuovo Mondo, e questo significa molte gioie e benedizioni derivanti dal ministero. Ricordate la prosperità, la gloria e lo splendore del regno di Salomone. Quando la regina di Saba andò a vedere personalmente rimase senza parola, come dice il racconto: “Rimase attonita e disse al re: ‘È dunque vero ciò che io avevo sentito dire nel mio paese di te e della tua sapienza! Io non volevo credere a chi me ne parlava, prima d’essere venuta a vedere con i miei occhi stessi. Ma ora riconosco che non me ne avevano annunziata neppur la metà: la tua sapienza, le tue opere sorpassano la fama che avevo udito! Beate le tue donne e fortunati i tuoi servi, che stanno sempre dinanzi a te e possono ascoltare la tua sapienza!’” — 1 Re 10:5-8, Na.
22. (a) Quali benedizioni vedono ora i ministri di Geova? (b) Quale attitudine mentale non dovremmo mai avere, e perché?
22 Quelli che oggi sono al servizio del più grande Salomone, Cristo Gesù, vedono con i loro stessi occhi la prosperità, la gioia e la felicità della società del Nuovo Mondo all’opera. Vedono e odono uomini, donne e fanciulli d’ogni parte della terra che portano il nome di Geova Dio. La gloria e lo splendore del regno di Dio e del suo Figlio possono pure esser visti dalle persone di buona volontà, ed esse sono accorse nella sua organizzazione in ragione di oltre 1.000 la settimana senza interruzione nei passati dieci anni. Conoscere la gioia dell’affluenza delle altre pecore del Signore è un’altra benedizione del ministero. Non scambiate mai i posti o i privilegi del ministero con ogni posizione che questo mondo vi possa offrire. Il ministero dovrebbe essere la nostra principale vocazione e la nostra occupazione secolare dovrebbe essere secondaria. Essa è semplicemente il mezzo per continuare il ministero. Quali ministri di Dio, la nostra preoccupazione è di ‘continuare dunque a cercare prima il regno e la sua giustizia’. (Matt. 6:33) Comprendendo che tutti i ministri di Geova hanno questa esigenza, non dovremmo mai cadere nell’errore di pensare: “Oh, l’opera sarà fatta senza di me”. Naturalmente, Geova Dio può far compiere questo ministero senza di noi. Egli può anche portare il suo nuovo mondo senza di noi. È molto meglio comunque avere questo punto di vista: Egli si servirà di noi e continuerà a servirsi di noi per sempre nel suo nuovo mondo se adempiamo ora lo scopo del nostro ministero. Cerchino gli uomini del mondo ricchezza materiale, potere, popolarità, prestigio e piaceri, ma, ricordate che queste mète vi saranno solo fino ad Armaghedon. Mentre la vostra aspirazione di ministri di Dio, di partecipare alla rivendicazione del nome di Geova, d’aiutare altre persone a conoscere Geova Dio e di mostrarvi fedeli e produttivi ministri, è una mèta che vi condurrà oltre Armaghedon e nel nuovo mondo. Possa il nostro ministero recare gioia a Geova Dio e ad ogni fedele la ricompensa della vita eterna.