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  • Molte ragioni di gratitudine
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1962
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  • COME ACCETTAI LA VERITÀ
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1962
w62 1/11 pp. 666-670

Molte ragioni di gratitudine

Narrato da Edgar Clay

IL 1914 segnò una svolta decisiva. Le nazioni lo ricordano poiché fu allora che scoppiò la prima guerra mondiale. Gli studenti biblici lo ricordano poiché le profezie bibliche lo indicano come l’anno in cui il regno di Dio fu stabilito nei cieli. Io ho un ulteriore motivo per ricordarlo, giacché fu l’anno che cominciai a comprendere ciò che la Bibbia dice del proposito di Dio per l’umanità.

Fino a quel tempo ero stato un fervente frequentatore di chiesa. Infatti, proprio l’anno prima, quando mi trasferii da Shropshire a Coventry, mi ero prefisso di frequentare la piccola chiesa del nostro sobborgo. Quindi nell’agosto 1914, io, mia madre che era vedova, e una delle mie sorelle, visitammo una zia invalida a Stratford-on-Avon. Mentre eravamo da lei parlammo degli Studenti Biblici, che più tardi vennero chiamati testimoni di Geova. Mia zia non era una di loro, ma evidentemente aveva letto uno dei loro libri, e cominciò a parlarmi di loro, delle adunanze che tenevano nelle case e di come studiavano la Bibbia. “Ma chi è questa gente che pensa di sapere più di qualsiasi altra persona?” fu la mia domanda. “Un giorno o l’altro lo saprai, Edgar”, ella rispose. E aveva ragione!

COME ACCETTAI LA VERITÀ

Verso la fine dell’anno il Fotodramma della Creazione fu proiettato a Coventry. Fu una produzione rimarchevole, che comprese una pellicola e alcune immagini fisse sincronizzate con discorsi e musica registrati e metteva in evidenza il proposito di Dio per la terra e per l’uomo, dal tempo della preparazione della terra come abitazione dell’uomo fino alla fine dei mille anni del regno di Cristo. Le mie due sorelle più giovani andarono a vedere il “film” e dissero che era molto bello, quindi decisi di andare al discorso della domenica sera, che era basato sul soggetto del ritorno del Signore e il suo proposito. Dopotutto, pensai, non era che giusto ascoltare ciò che avevano da dire. Mia madre decise di venire con me. Nel pomeriggio, per la prima volta, venne a visitarci la moglie del sacrestano e, dopo esser rimasta per il tè, acconsentì ad accompagnarci.

Il discorso che ascoltammo destò il mio interesse. Mentre l’oratore presentava le ragioni e le prove scritturali per sostenere quello che diceva, ebbi abbastanza giudizio da riconoscere che sembrava giusto e che valeva la pena investigare. Non potei fare a meno di sentirmi grato per le cose che avevo udite. Al discorso successivo, al quale anche partecipai, feci numerose domande. Circa nello stesso periodo di tempo mi immersi nella lettura dell’interessante libro Il Divin Piano delle Età, ed entro brevissimo tempo fui “nella verità”. All’inizio del 1915 feci il battesimo, simboleggiando la mia dedicazione a Dio per fare la sua volontà e desiderando farla sempre.

Più tardi quello stesso anno ebbi il privilegio di vedere il Fotodramma che fu proiettato in una città che si trovava a circa venti chilometri di distanza, ed è una gioia sapere che un fratello e una sorella, pionieri che cercavano di coltivare gli interessati di quell’adunanza, sono ancora attivi nel ministero del servizio continuo; essi sono i più anziani nell’opera di circoscrizione in Inghilterra. Che meravigliosa attività hanno compiuta! Quale grande incoraggiamento sono per altri che continuano ad apprezzare il tesoro del servizio continuo!

Quegli anni della prima guerra mondiale non furono anni facili. Un certo tempo fu trascorso in prigione a motivo della mia neutralità cristiana. Come fui grato allora di aver studiato assiduamente, sia a casa che alle adunanze; poiché in prigione non avevamo lo studio Torre di Guardia né avevamo nessuna associazione nelle adunanze: solo una Bibbia nella cella! Fu allora che imparai a ricordare le cose che avevo accumulate nella mente, “le preziose e più grandi promesse” di Dio che danno forza. — 2 Piet. 1:4.

In quei giorni non era rivolto un invito particolare, come ora, ad intraprendere il servizio di pioniere, ma sapevo che ve ne era una piccola schiera in Inghilterra. Penso che li avreste quasi potuti contare sulle dieci dita. Fu uno di questi pionieri che mi visitò e mi offrì gli Studi sulle Scritture dopo la mia prima adunanza. Nel 1921, quando la mia famiglia si trasferì in Australia, provai molto dolore di separarmi da loro; ma comprendevo che cosa poteva significare per me: unirmi a questa piccola schiera di pionieri, già aumentata di numero, ma ancora molto piccola.

MINISTERO DI PIONIERE

Benché divenire pioniere significasse abbandonare il mio rimunerativo lavoro in una moderna stamperia di Coventry, non vi fu nessun rimpianto. La mia dedicazione aveva già definito la questione; la mia vita era dedicata a Dio. Rammentai Caleb, che entrò nella Terra Promessa con Giosuè e di cui fu detto che ‘seguì pienamente Geova’. (Gios. 14:8) Questa mi sembrò la giusta attitudine. Sapevo che servire Dio “pienamente” avrebbe reso la mia vita di dedicazione più importante; mi avrebbe offerto maggiori possibilità di produrre i frutti che identificano il cristiano. Inoltre tenevo bene a mente una scrittura che in quei giorni si citava spesso: “Che cosa renderò a Geova per tutti i suoi benefici verso di me?” (Sal. 116:12) Sapevo che l’attività di predicazione nel servizio continuo avrebbe reso la restituzione una gioia. Fui anche stimolato dall’articolo de La Torre di Guardia del 1919: “Benedetti gli intrepidi”, col suo invito all’azione. Desideravo accettare l’invito.

Scrissi a Pryce Hughes, che conoscevo da cinque anni, e stabilii di incontrarlo all’assemblea di Manchester di quell’anno, nel 1922. Immaginate la mia gioia quando, dopo avergli detto che volevo intraprendere il servizio di pioniere, mi disse che egli aveva lo stesso desiderio! Ci unimmo alle file dei pionieri, e da quel tempo ad oggi siamo riusciti veramente bene a ‘sopportarci l’un l’altro con amore’. (Efes. 4:2) Come eravamo grati di essere già nel servizio di pioniere quando alcuni mesi dopo all’assemblea di Cedar Point, nell’Ohio, fu rivolto l’invito: “Annunciate il Re e il Regno”!

Intraprendere il servizio di pioniere era, naturalmente, una dimostrazione di fede. Sapevo che dovevo riporre fiducia in Colui che avevo cominciato a servire. Ma veramente, come fummo benedetti anche in quelle prime poche settimane! Ci fu assegnato un territorio molto esteso nel pittoresco Galles del Nord, e poiché la nostra principale attività allora consisteva nella rapida distribuzione di letteratura biblica, ne collocammo una gran quantità, curando ogni interessato nel breve tempo che fummo nella zona.

Proprio la prima settimana venni in contatto con una signora grandemente addolorata per la perdita del figlio in guerra. Essi si volevano molto bene e, essendo seguaci della Scienza Cristiana, ella aveva ritenuto che sicuramente suo figlio non sarebbe stato ucciso. Quando seppe dell’opera che compivamo, mandò la domestica alla nostra modesta abitazione per ottenere letteratura. Quella sera le feci una visita e fui accolto molto gentilmente dalla signora. Ella e la nipote ascoltarono con grande interesse mentre spiegavo il proposito di Dio. Mentre facevamo ulteriori visite alla signora, il suo interesse continuava ad aumentare, si abbonò a La Torre di Guardia e a L’Età d’Oro, spedì molti dei nostri libri a persone di elevata posizione sociale, e quindi c’invitò a restare in casa sua per una settimana e percorrere il territorio vicino prima che ci trasferissimo in posti più lontani. Benché fossimo abituati a vivere in abitazioni modeste, questa signora, che aveva frequentato la Corte del Re, ci trattò come ospiti di riguardo durante la settimana che restammo da lei.

Fu anche durante il primo mese del mio servizio di pioniere che visitai un seminario cattolico romano, centro di addestramento per giovani sacerdoti. Dopo aver suonato il campanello fui invitato ad entrare e fui condotto in una sala d’aspetto che dava su una magnifica valle. In principio mi sentivo alquanto nervoso. Quindi venne il rettore, uomo alto e di aspetto severo. Appena cominciai a parlare, il mio nervosismo scomparve, e considerammo punto per punto, dottrina per dottrina. Come ero grato della conoscenza della verità! Quindi egli mi disse che mi trovavo in un collegio di gesuiti e che ero alquanto coraggioso a presentarmi, ma io non la pensavo in questo modo. Mi diede la mano e mi invitò a ritornare. La visita durò un’ora e mezza, e mi diede la possibilità di avere molte piacevoli conversazioni con altri cattolici della zona.

Ripensando a quei primi anni di pioniere, trovo forse qualcosa da rimpiangere? Niente affatto! Dalla nostra attuale posizione progredita può sembrare che in quei giorni coprissimo il nostro territorio alquanto rapidamente, ma da allora altri pionieri hanno percorso quelle zone e ora vi sono congregazioni in molte di quelle città. Per questo motivo e per il servizio svolto in quei primi giorni sono molto grato. In questi anni ho partecipato a varie attività di servizio, ma un grande cambiamento mi aspettava.

Un giorno mi arrivò una lettera dall’ufficio di Londra della Società Torre di Guardia che mi invitava alla Betel. Questo sarebbe stato veramente un cambiamento! Dal compiere il servizio di campo a divenire membro della famiglia Betel. Sebbene provassi svariate emozioni, ero tuttavia deciso. Volevo servire dove potevo essere più utile, e sapevo che, qualunque fosse il mio incarico alla Betel, avrei trovato gioia e soddisfazione.

SERVIZIO ALLA BETEL

Quando entrai nella Betel nel 1926, questa divenne la mia famiglia, e lo è stata sin da allora. Mai mi è passato nella mente di lasciare la Betel, eccetto che, naturalmente, non mi fosse stato richiesto di assumere un altro incarico. La Betel è divenuta per me un luogo di felicità, accresciuta da piacevoli amicizie, molte delle quali perdurano fino a oggi.

Quando intrapresi l’attività di pioniere, non mi aspettavo di fare di nuovo il tipografo, ma questa fu la ragione per cui fui chiamato alla Betel. Fino ad allora le pubblicazioni della Società in Inghilterra erano state stampate fuori. Fu comprata una macchina tipografica e una taglierina che facevo funzionare a mano, e in tal modo si cominciò a stampare nella filiale di Londra. Abbiamo ancora la macchina originale, ma non la vecchia taglierina. Più tardi prendemmo una macchina e, nel 1940, prendemmo una Intertype. Come fummo grati di avere queste macchine durante i giorni difficili della seconda guerra mondiale, allorché furono usate per stampare La Torre di Guardia per il beneficio dei fratelli inglesi! Per due anni riuscimmo anche a stampare l’Annuario (inglese) con copertina rigida, e la famiglia dovette lavorare la sera per farlo. Qualche volta mi chiedo come riuscimmo a fare tutto, ma vi è una ‘potenza oltre ciò che è normale’ che Dio ci elargisce secondo i nostri bisogni nel suo servizio. — 2 Cor. 4:7.

Sotto certi aspetti la vita nella Betel può non essere così interessante come il servizio nel campo, ma sapevo che non era affatto di secondaria importanza, ed ebbi molte ragioni di esser grato del servizio che fui in grado di compiere. Quando entrai nella Betel, si usava considerare domande bibliche ad ogni pasto. Veramente, prendere cibo spirituale e cibo materiale allo stesso tempo può non essere la cosa migliore per la digestione, ma imparai moltissimo da queste discussioni. Inoltre, mi resi conto che il servizio di campo ha una parte molto importante nel servizio della Betel. Ricordo con gioia quei sabati in cui dedicavamo tutta la giornata alla testimonianza nei sobborghi di Londra!

Con il passar degli anni, vi era costante progresso nell’organizzazione, e noi della Betel eravamo in grado di osservare presto i cambiamenti e apprezzare ciò che significavano per l’avanzamento della società del Nuovo Mondo. Ricordo molto bene l’emozionante momento quando fu letto alla tavola della Betel il telegramma che diceva che il “nuovo nome” era stato adottato al congresso di Columbus, nell’Ohio; sì, noi eravamo testimoni di Geova! Per l’anno 1938 vi era ‘oro invece di argento’ nell’organizzazione, com’è predetto in Isaia 60:17 e come era evidente nella direttiva teocratica dell’organizzazione. Che benedizione questa fu per noi nelle critiche condizioni della seconda guerra mondiale! Non vi fu nessun rallentamento dell’opera di predicazione, ma anche sotto il fuoco andavamo alle case delle persone, facevamo le nostre visite ulteriori, conducevamo i nostri studi biblici a domicilio, e fummo benedetti con molto aumento in quegli anni difficili.

ASSEMBLEA IN AMERICA

Nel 1946, subito dopo la fine della guerra, fu annunciato che un’assemblea internazionale si sarebbe tenuta a Cleveland, nell’Ohio. Pryce Hughes, il nostro servitore di filiale, fu invitato dal presidente della Società, e noi tutti ci rallegrammo con lui in questo. Ma immaginate la mia sorpresa e la mia gioia quando, poco tempo dopo, arrivò anche per me un invito di parteciparvi. Ne fui molto grato!

Benché in quei giorni vi fossero molte difficoltà di viaggio da superare, infine eravamo in cammino — attraverso il Canale Navigabile di Manchester e quindi in alto mare su una nave piuttosto piccola. Sapevo che vi era molto in serbo per noi, e volevo essere in grado di goderlo pienamente. E penso di esservi riuscito. Per primo, ebbi la gioia di conoscere la famiglia Betel di Brooklyn, che sembrava così grande in paragone alla nostra famiglia di Londra, ma fu un periodo di felice associazione, facendo la conoscenza di tanti fratelli e stringendo molte nuove e durevoli amicizie. Dalla Betel andammo a Galaad con il presidente della Società, il fratello Knorr e avemmo la gioia di conoscere un’altra grande famiglia teocratica, gli studenti e la famiglia del Podere del Regno. Poiché il periodo scolastico era appena terminato, avemmo il piacere di esser presenti al conferimento dei diplomi e di ascoltare gli affettuosi, amichevoli e soccorrevoli consigli dati da tutti coloro che parteciparono al programma. I giorni trascorsi a Galaad furono giorni piacevoli, e furono ulteriore motivo di gratitudine.

Quindi un gruppo di noi partì di notte per Cleveland e per l’assemblea. Benché non fosse così grande come le assemblee del 1953 e del 1958, a cui ebbi anche il privilegio di partecipare, per me fu grandissima. Lavorai nella mensa, dove c’era molto da fare, ma anche molta gioia, ed era soddisfacente aver parte nel lavoro del congresso. Come fu entusiasmante l’intera assemblea! È ancora vivido nella mia mente il fatto che questa fu un’assemblea di “Nazioni Liete”, poiché vi erano felici persone provenienti da molte nazioni e radunate per adorare e lodare Geova. Fu in quest’assemblea che il libro “Sia Dio riconosciuto verace” fu annunciato, e noi lo stiamo ancora usando per ‘togliere le pietre’ e spianare la strada alle persone di buona volontà. (Isa. 62:10) Ricordo chiaramente quella sera in cui il fratello Knorr dettagliò l’opera di circoscrizione e delle assemblee di circoscrizione, che hanno recato grandissima gioia e benedizione alle congregazioni. Ebbi il privilegio di essere dietro a lui sul palco quella sera, e quando egli spiegò l’opera e in seguito annunciò i piani di ampliare la casa Betel di Brooklyn e la tipografia si levarono ripetuti scrosci di applausi dall’uditorio. Benché dal palco non fossero distinti i visi degli ascoltatori, era facile intuire la loro gioia. Queste esperienze sono ancora vivide nella mia mente, e sono cose di cui sono grato.

ALTRE COSE DI CUI ESSER GRATO

Da quel tempo sono passati molti anni e il nostro paradiso spirituale è divenuto più ricco. Non tutti coloro che sono venuti alla Betel sono rimasti fedeli al loro servizio. Alcuni persero il loro senso di gratitudine; non apprezzarono più le cose che Dio aveva date loro. Questa è stata una lezione per me: essere grato del servizio che mi viene affidato. Tuttavia, vi sono altri, di cui alcuni servono qui alla Betel da più anni di me, che sono ancora fedeli e che apprezzano i loro privilegi; e ho imparato anche da questi, poiché sono fonte di molto incoraggiamento.

Arrivò il tempo in cui la nostra sede di Craven Terrace a Londra divenne troppo piccola. Vi fu necessità di ‘allargare il posto della nostra tenda’. (Isa. 54:2) Era necessario trovare una zona adatta dove vi fossero mezzi di trasporto, e che fosse tuttavia lontana dalla città. E che località fu trovata! Proprio in una località verdeggiante, che ha tuttavia un prolungamento della Metropolitana di Londra abbastanza vicino. Qui, vicino al vecchio villaggio di Mill Hill, abbiamo la nostra nuova casa, austera e situata in un bellissimo ambiente. È come un paradiso. Ma quanta attività; e la nostra moderna macchina per stampare produce riviste a migliaia. Veramente, un motivo di gratitudine.

Ora abbiamo l’ulteriore piacere di avere nella nostra casa la Scuola di Ministero del Regno. Siamo lieti di avere con noi fratelli dai distretti, dalle circoscrizioni e dalle congregazioni, che aumentano la nostra famiglia e ci recano molte benedizioni, come anch’essi ne ricevono molte.

Sono un po’ più vecchio di quanto non fossi in quel meraviglioso anno del Regno del 1914 quando la verità pervenne al mio cuore e lo colmò di gioia; anche più vecchio di quando intrapresi l’opera continua di predicazione nel 1922. Comunque non mi sento vecchio. Sono ancora in grado di lavorare tutta la giornata con i fratelli più giovani, che mi mostrano molta gentilezza, e di questo sono molto grato.

Dal reparto dove lavoro posso vedere la vecchia macchina da stampa con cui iniziai a lavorare che ancora funziona. Se essa può ancora lavorare, perché non dovrei farlo io? Le parole del salmista ancora risuonano nella mia mente: “Che cosa renderò a Geova per tutti i suoi benefici verso di me?” Sono sicuro che vi è ancora molto che posso rendere, e lo voglio rendere, con gratitudine.

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