BIBLIOTECA ONLINE Watchtower
BIBLIOTECA ONLINE
Watchtower
Italiano
  • BIBBIA
  • PUBBLICAZIONI
  • ADUNANZE
  • w62 15/11 pp. 681-687
  • Perché essere battezzati?

Nessun video disponibile.

Siamo spiacenti, c’è stato un errore nel caricamento del video.

  • Perché essere battezzati?
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1962
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • PERCHÉ ALCUNI ESITANO PRIMA DI BATTEZZARSI
  • È NECESSARIO RIBATTEZZARSI?
  • AIUTO DIVINO PER ADEMPIERE LA DEDICAZIONE
  • SCEGLIETE CHI VOLETE SERVIRE
  • Battesimo
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1959
  • Il battesimo è necessario per i cristiani
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1963
  • Avete fatto una dedicazione accettevole a Dio?
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1964
  • Il battesimo e la vostra relazione con Dio
    Cosa insegna realmente la Bibbia?
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1962
w62 15/11 pp. 681-687

Perché essere battezzati?

1. Perché alla mente che ragiona non ripugna l’idea di divenire schiava di Geova?

LA SCHIAVITÙ ripugna alla mente che ragiona. Chi è stato liberato dalla superstizione, dall’errore e dalla tradizione lotta affinché la mente non sia di nuovo resa schiava. L’uomo ama la libertà di pensare e di agire. Ciò nonostante, la mente illuminata non respinge l’idea di divenire schiava di Geova. Perché? Perché l’accurato studio della Parola di Dio ha mostrato alla mente che dedicarsi completamente al servizio di Dio è la sola cosa normale, giusta e ragionevole da fare. Anzitutto siamo colpiti per l’invito di Dio di venire e ragionare insieme con lui, anziché costringerci a seguire una certa condotta. Impariamo a conoscere chi egli è e per che cosa esiste. Apprendiamo che è il Creatore, non solo dell’universo materiale, ma anche di noi stessi. Apprendiamo che è la fonte dell’amore e della sapienza, che è giusto e ha la potenza di sostenere le sue decisioni giudiziarie e la sua santa volontà. È perfetto e non tollera che i suoi servitori facciano il male, eppure è misericordioso con le creature umane nella loro attuale imperfezione. Tutte queste cose ci fanno desiderare di vivere alla sua presenza e di ottenere il suo favore. Ci sentiamo uniti a lui e il nostro cuore ci dice che effettivamente non perdiamo la libertà mettendoci completamente nelle sue mani per fare la sua volontà e vivere come egli desidera, poiché ci ha fatti in tal modo.

2. Dopo aver fatto la dedicazione, in che modo se ne dà prova pubblicamente?

2 Quando otteniamo il giusto intendimento della nostra relazione con Geova, dedichiamo spontaneamente la nostra vita al suo servizio e non esitiamo minimamente a seguire la dovuta procedura per dare prova di ciò a lui, a noi stessi e alle altre creature umane. Geova ha spiegato tutto questo nelle Scritture, e molto appropriatamente ha comandato che ci sottoponiamo al battesimo in acqua quale pubblica espressione e simbolo della nostra dedicazione a fare la sua volontà. La persona è immersa nell’acqua da un dedicato servitore di Dio ed è completamente sommersa. Quindi è di nuovo tratta fuori dell’acqua per stare in piedi e quindi vivere da quel momento in poi una vita dedicata al servizio di Dio. In tal modo mostriamo senza esitazione che vogliamo essere devoti servitori, anzi, schiavi al servizio del nostro amorevole Dio, Geova.

3. (a) Quale cosa più importante precede il battesimo, benché anche questo sia richiesto dalle Scritture? (b) Perché i bambini molto piccoli non possono fare una dedicazione valida?

3 Alcuni pensano che il battesimo sia una cerimonia che arrechi certe dirette concessioni spirituali da Dio. Un attento studio delle istruzioni date da Gesù e dai suoi discepoli mostra che le cose stanno diversamente. Essendo il simbolo di qualche cosa di diverso, ovviamente esso non è importante come ciò che simboleggia, cioè la dedicazione. Il passo della dedicazione dev’essere fatto soltanto dopo che l’individuo ha acquistato sufficiente conoscenza da poter decidere inequivocabilmente che vuole fare la volontà di Geova e non la propria volontà; altrimenti l’atto del battesimo sarebbe privo di significato. Ne consegue perciò che non sarebbe appropriato battezzare i neonati. L’individuo deve sapere perché viene battezzato. I bambini molto piccoli non hanno questo intendimento. È vero che Gesù disse: “Lasciate che i bambini vengano a me”. Ma non v’è alcuna prova che battezzasse qualche piccolo fanciullo o comandasse di battezzarlo. Anzi, essi dovrebbero essere ammaestrati dai genitori nella “disciplina e negli ammonimenti del Signore [Geova]”, per prepararsi a fare la dedicazione e il battesimo quando avranno approfondito il loro intendimento fino al punto da fare un’intelligente dedicazione. — Mar. 10:14; Efes. 6:4, Ri.

4. Perché non si dovrebbe esitare a fare il passo del battesimo?

4 Se l’individuo comprende perché dovrebbe essere battezzato, non dovrebbe assolutamente esitare a soddisfare questa esigenza divina. Non possiamo amare qualcuno che non conosciamo, ma l’accurata conoscenza di Dio ci aiuterà a riporre giusta fede in lui. La fede e la devozione verso Dio ci fanno comprendere il suo amore e che egli merita di ricevere onore e adorazione. I puri di cuore saranno attratti da lui, poiché l’amore cerca naturalmente l’oggetto del suo affetto. Geova potrebbe costringerci a ubbidire, ma ha dato all’uomo la libertà di scegliere. Tuttavia molte persone non si rendono conto che Dio non può tollerare per sempre coloro che si oppongono a lui e a se stessi. Egli ha posto un limite alla durata di questo vecchio mondo. Nel frattempo, ha dato l’opportunità a tutti quelli che sono di buona volontà di acquistare conoscenza di lui e di rendergli esclusiva devozione per ricevere la vita eterna e le benedizioni che l’accompagneranno.

5. Quale invito ha rivolto Geova, affinché gli uomini possano mostrarsi grati del suo amore?

5 Le Scritture ci dicono che “Dio è amore”. L’amore lo spinse a mandare suo Figlio per redimere l’uomo. Poiché Dio ci ha mostrato tanto amore, dovremmo a nostra volta mostrargli gratitudine e apprezzamento. Dobbiamo amarlo con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra mente, con tutta la nostra anima e con tutta la nostra forza. Il vero amore è quello che offre tutto. Noi non apparteniamo effettivamente a noi stessi, sia che scegliamo spontaneamente di servirlo o no. Tuttavia, rivolgendoci l’invito, ci permette di usare il libero arbitrio per scegliere di dedicare la nostra vita e le nostre energie a fare il bene, alla santa devozione. “La santa devozione è benefica per tutte le cose, poiché offre la promessa della vita presente e di quella futura”. — 1 Giov. 4:8, VR; 1 Tim. 4:8.

PERCHÉ ALCUNI ESITANO PRIMA DI BATTEZZARSI

6. (a) In che modo fu detto profeticamente che il popolo di Geova avrebbe mostrato gratitudine negli ultimi giorni? (b) Che cosa dovrebbe fare chi pensa che la sua conoscenza sia insufficiente, o non si sente idoneo?

6 È detto profeticamente del popolo di Geova che in questi “ultimi giorni” e immediatamente prima della battaglia di Armaghedon, esso si sarebbe ‘offerto volenteroso nel giorno che raduna il suo esercito’. Geova è particolarmente felice quando i suoi servitori spontaneamente e ubbidientemente riconoscono la sua volontà e si impegnano con diligenza per farla. Eppure alcuni, per varie ragioni, esitano prima di battezzarsi. Hanno una conoscenza parziale, nutrono alcuni dubbi e, in certi casi, si sottraggono alla loro responsabilità. Che si dovrebbe fare? Anzitutto, vi sono quelli che pensano che la loro conoscenza sia insufficiente o che pensano di non essere idonei per il servizio di Geova. Vorrebbero attendere ancora prima di fare il passo della dedicazione e del battesimo. Naturalmente, è giusto che chiunque stringe una relazione di patto con Geova abbia una conoscenza basilare della verità e, mediante la fede e gli occhi dell’intendimento, abbia il dovuto concetto di Geova e dei suoi giusti princìpi; ma vi sono molti esempi nelle Scritture di alcuni che si dedicarono immediatamente e si battezzarono avendo ricevuto solo la conoscenza basilare della verità. Non è sempre quanto sapete che conta, ma quanto amate ciò che sapete. — Sal. 110:3, VR.

7. Si dovrebbe esitare a dedicarsi e a farsi battezzare se in passato non si è seguìta una condotta morale?

7 La sua Parola dice anche che Geova rivolge l’invito a persone di ogni condizione, indipendentemente da chi sono e dal loro passato. Quindi non v’è nessuna ragione per sentirsi inadatti. La persona può non avere abilità naturali e sentirsi alquanto timida, o forse in passato la sua condotta morale non è stata tra le migliori. Geova richiede che crediate in lui quando dice che “chiunque invocherà il Nome del Signore [Geova] sarà salvo”. Egli vi addestrerà, vi istruirà nella giustizia. Vi condurrà alla maturità; ma dovete essere disposti a continuare a trasformare la mente secondo la sua volontà. La vita eterna è la ricompensa offerta a coloro che seguono tale condotta. — Rom. 10:13, Na.

8. In che modo si comportano alcuni quando comprendono la responsabilità che hanno dinanzi? Che cosa dovrebbero fare?

8 Alcuni esitano prima di battezzarsi perché comprendono le responsabilità che hanno dinanzi. Desiderano la vita eterna, e sono felici di godere della piacevole compagnia dei membri della società del Nuovo Mondo, ma pare che sia troppo chiedere loro di assumersi la responsabilità di predicare la buona notizia e aiutare altri. Devono tener conto degli amici e dei vicini, e pensare al tempo che ci vuole per andare nelle case della gente e fare visite ulteriori e studi biblici agli interessati. Inoltre, pare che vi siano troppe adunanze a cui assistere. Ma perché indugiare indietreggiando dinanzi alla responsabilità o alla crescita verso la maturità cristiana? L’apostolo Paolo afferma: “Ognuno ci consideri come aiutanti di Cristo ed economi dei misteri di Dio. Orbene, quel che si richiede negli economi è che ciascuno sia trovato fedele”. I pigri rifuggono dal lavorare. E cercare di salvare la propria reputazione agli occhi altrui, rifiutando di dichiarare che si è con il popolo di Dio, è un gesto superbo e pericoloso. — 1 Cor. 4:1, 2, Na.

9. Perché è stolto pensare che vi sia il tempo di godere i piaceri del mondo prima di simboleggiare la propria dedicazione?

9 Poi vi sono quelli che indugiano a fare il passo del battesimo perché pensano che Armaghedon non sia effettivamente tanto vicino e che vi sia ancora il tempo di godere dei piaceri di questo mondo. Questo è un modo di ragionare buono solo in apparenza e vuol dire abusare della pazienza di Geova. Ascoltate le appropriate parole che Pietro disse sotto ispirazione: “Dovendo esser così dissolte tutte queste cose, quali non dovrete esser voi nei vostri santi comportamenti e per la vostra pietà, nell’attendere e nell’affrettare la venuta del giorno d’Iddio [Geova]”. No, non vi fate sviare da errati ragionamenti, ma impegnatevi e cominciate ad adempiere le vostre responsabilità dinanzi a Geova. È molto facile lasciarsi prendere dalle lusinghe e dal materialismo di questo mondo. “Come fanciulli obbedienti, non vogliate conformarvi ai desideri di un tempo, di quando eravate nella vostra ignoranza”. — 2 Piet. 3:11, 12; 1 Piet. 1:13-15, Na.

10. In che modo lo spirito di indipendenza è di ostacolo alla dedicazione?

10 Vi è poi un’altra ragione singolare e di natura alquanto diversa dalle tre già menzionate, per cui alcuni non fanno il passo del battesimo. Si tratta di un certo spirito di indipendenza radicato nella mente. Non vogliono porre limiti alla loro libertà, e non si rendono conto che in effetti si rendono schiavi dei loro ragionamenti e di questo mondo. E a volte, per giustificare il loro indugio, sollevano piccole obiezioni in se stesse insignificanti, ma che vengono tanto ingigantite che la suprema contesa e la vera adorazione di Dio passano in seconda linea. L’orgoglio, una forte personalità, lo spirito di questo mondo e la crescente tendenza odierna a vedere le cose solo dal proprio punto di vista e a credere solo a ciò che si può vedere fanno mettere radici allo spirito di indipendenza e resistere al naturale desiderio dell’uomo di conoscere Geova e rendergli sacro servizio in una relazione di dedicazione. Non vi fate trattenere dallo spirito di indipendenza di questo mondo. D’altra parte, “se dunque il Figlio vi libera, sarete veramente liberi”. Inoltre, “a tal libertà Cristo dunque ci ha liberati; voi state saldi e non lasciatevi impigliare di nuovo nel giogo di servitù”. Lasciate che il vostro amore per Geova vi spinga a dedicarvi a lui, per rendergli ubbidiente servizio. — Giov. 8:36, Na; Gal. 5:1, Ri; 2 Piet. 2:19-21.

È NECESSARIO RIBATTEZZARSI?

11, 12. (a) Che cosa dovrebbe fare colui che dubita della validità della propria dedicazione e del battesimo? (b) Perché una conoscenza limitata o un’inattività temporanea non richiede necessariamente la ripetizione del battesimo?

11 A causa di circostanze esistenti al tempo in cui furono battezzati o a causa di avvenimenti successivi, alcuni dubitano della validità della loro passata dedicazione e del loro battesimo, e si chiedono se dovrebbero essere ribattezzati. Può darsi che siano stati battezzati quando erano molto giovani o molto immaturi nella verità, o che dopo il battesimo siano divenuti per un po’ di tempo inattivi nel ministero. Alla cerimonia del battesimo viene pronunciato un discorso sul battesimo per spiegare che cosa è compreso nella dedicazione e nel battesimo. Se in seguito l’individuo ha dei dubbi sulla validità della sua dedicazione, dovrebbe chiedersi se aveva compreso allora che il battesimo in acqua simboleggia la dedicazione a fare la volontà di Geova e se si era effettivamente dedicato a fare la volontà di Geova prima del battesimo, anche se a quel tempo la sua conoscenza della verità era limitata, e forse faceva lo studio biblico per acquistare accurata conoscenza solo da poco tempo. Aveva risposto affermativamente alle domande rivolte alla fine della cerimonia, e aveva un fondamentale intendimento del loro significato?

12 Logicamente tutti dovrebbero avere accresciuto il proprio apprezzamento per la loro dedicazione, da quando la simboleggiarono con l’immersione in acqua. Certamente non l’apprezzavamo pienamente quando la facemmo, o per lo meno non pienamente come ora. Ma questo non significa necessariamente che dovremmo essere ribattezzati, anche se in seguito la nostra immaturità può aver causato una temporanea interruzione nell’adempimento delle nostre responsabilità di ministri. Ma se la persona si sottopose al battesimo principalmente per fattori emotivi e senza il dovuto intendimento, o per compiacere i propri genitori o altri, e se questo battesimo non simboleggiò una precedente dedicazione a fare la volontà di Geova, sarebbe giusto essere ribattezzati. La dedicazione dev’essere fatta prima del battesimo e non dopo.

13. Che cosa deve aver luogo prima di dedicarsi a Geova, per essere accettevoli ai suoi occhi?

13 Certe circostanze personali esistenti al tempo del battesimo richiederebbero la ripetizione del battesimo. Il salmista Davide, in un canto di lode a Geova, affermò: “Chi potrà salire al monte del Signore [Geova] e chi starà nel santo suo luogo? L’innocente di mani e il puro di cuore, e chi non volge l’anima sua a vanità e non giura con frode. Egli otterrà benedizioni dal Signore [Geova] e giustizia da Dio, suo salvatore”. (Sal. 24:3-5, Na) La dedicazione è una disposizione bilaterale. Geova è il superiore e noi gli inferiori. Geova stabilisce i termini della dedicazione e noi dobbiamo osservarli. Egli esige che prima ci pentiamo, ci volgiamo dalle nostre precedenti pratiche impure e ci presentiamo a lui in una condizione pura.

14, 15. (a) Quali circostanze renderebbero invalido l’atto della dedicazione e del battesimo? (b) Se il battezzatore ritiene di dover essere ribattezzato, sono per questo invalidi la dedicazione e il battesimo di quelli che egli battezzò?

14 Non penseremo mai che Geova abbia accettato la dedicazione di qualcuno che al tempo del battesimo vivesse in condizioni immorali o che compisse azioni che, se avesse già fatto parte della congregazione cristiana, gli avrebbero causato la perdita del favore di Geova mediante la disassociazione. Negli affari commerciali un contratto non è valido a meno che non sia firmato e approvato da tutte le parti interessate. In base a questo principio sarebbe necessario che una persona precedentemente non idonea fosse battezzata di nuovo, anche se dopo il suo precedente battesimo avesse smesso queste pratiche errate e fosse progredita nella verità e nel servizio di Geova. Il primo battesimo non poteva simboleggiare una dedicazione compiuta nelle dovute circostanze e tale che Geova potesse accettarla. La persona dovrebbe ora decidere fermamente di fare la volontà di Geova, dedicare così la sua vita al servizio di Geova e poi sottoporsi al battesimo alla prima opportunità. Se qualche tempo dopo la dedicazione e il battesimo si venne a sviluppare una condizione impura, essa non renderebbe invalida la dedicazione. Ma l’individuo sarebbe soggetto alla giusta disciplina da parte dell’organizzazione.

15 Benché colui che compie il battesimo debba essere un fratello dedicato, il battezzatore non è importante per stabilire la validità del battesimo. La domanda principale è: Abbiamo udito il discorso sulla dedicazione predisposto dall’organizzazione teocratica di Geova e ci siamo fatti battezzare da uno incaricato dall’organizzazione? Non dovremmo preoccuparci se in seguito è stato riscontrato che colui che compì il battesimo o colui che fece il discorso sul battesimo ha ritenuto necessario essere battezzato di nuovo. La cosa importante è la validità dell’organizzazione che egli rappresentava a quel tempo e dalla quale era autorizzato e nominato per compiere il battesimo in acqua.

AIUTO DIVINO PER ADEMPIERE LA DEDICAZIONE

16. (a) Nel nome di quali tre siamo battezzati? (b) Che cosa mostriamo di riconoscere essendo battezzati nel nome del Padre?

16 Nessuno pensi tuttavia che potremmo adempiere la dedicazione con le nostre sole forze. Occorre l’aiuto di Geova, anzi è indispensabile. Siamo resi consapevoli della necessità di aiuto divino mediante il comando che Gesù diede ai suoi seguaci: “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel Nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte le cose che vi ho comandato”. (Matt. 28:19, 20, Na) Il nostro intendimento del battesimo aumenta quando comprendiamo perché siamo battezzati nel nome di questi tre. Essere battezzati nel nome del Padre significa riconoscere Geova quale Padre spirituale, il Datore di vita. Riconosciamo che Geova è il Sovrano dell’universo e che esige la nostra esclusiva devozione. Inoltre, dedicando la vita, mostriamo che comprendiamo la contesa della sovranità universale e che in tale contesa vogliamo schierarci dalla giusta parte.

17, 18. (a) Perché siamo battezzati nel nome del Figlio? (b) Perché siamo battezzati anche nel nome dello spirito santo?

17 Essere battezzati nel nome del Figlio significa apprezzare la posizione dell’unigenito Figlio di Dio, che è il Re di Geova del nuovo mondo. Dobbiamo riconoscere che mediante il sacrificio di Gesù le conseguenze del peccato e della morte saranno eliminate per l’umanità credente. Egli è il “Padre eterno” per la “gran folla” di “altre pecore”. — Isa. 9:5; Giov. 10:16, VR.

18 Essere battezzati nel nome dello spirito santo significa comprendere la parte che vi ha la forza attiva di Geova. Non avendo nessuna personalità, ma essendo all’altezza di qualunque compito richiesto da Geova, il suo spirito può essere inviato in qualsiasi parte dell’universo per fare l’irresistibile volontà di Geova. È la forza che provvede alle volenterose creature umane l’intendimento della volontà e dei propositi di Geova. È la forza che oggi dirige la sua organizzazione, per sostenere la vera adorazione e resistere all’opposizione del nemico. La Bibbia, come Parola di Dio, è il risultato dello spirito santo, e noi dobbiamo studiare questa Parola.

19. (a) Quale speciale relazione si viene a stabilire con la dedicazione e il battesimo compiuti nelle dovute circostanze? (b) Qual è la sicura speranza di coloro che sono fedeli, e quali privilegi di servizio sono offerti loro dopo il battesimo?

19 Quali privilegi e quale sicura speranza sono offerti a coloro che fanno il passo del battesimo? Anzitutto, si viene a stabilire una speciale relazione con Geova mediante suo Figlio, Cristo Gesù. Se la persona si offre a Geova senza riserve e dedica la sua vita in condizioni pure, può confidare nell’esistenza di tale relazione. Se ne ha la prova evidente quando Geova benedice il suo servizio, quando la sua conoscenza e il suo intendimento si accrescono e quando essa produce i frutti dello spirito. L’individuo ha profonda fede e sicura speranza nelle promesse di Geova, che gli danno un’eredità con i giusti sulla terra. Viene a stabilirsi anche una speciale relazione con gli altri membri della società del Nuovo Mondo. Viene ad avere migliaia di fratelli e sorelle nella stessa fede che svolgono la medesima opera nel praticare la vera adorazione di Dio. Il suo progresso e il suo intendimento della contesa della sovranità universale, e la sua devozione a Geova e ai suoi princìpi, rendono l’individuo qualificato per essere un capace rappresentante di Geova. È pienamente autorizzato ad andare a dichiarare la buona notizia del regno istituito. È veramente un ministro di Dio, e mentre continua a progredire verso una maggiore maturità, gli verranno offerti ulteriori privilegi, come essere servitore di ministero nella congregazione per svolgere certi compiti organizzativi, o essere un predicatore in servizio continuo nominato dall’organizzazione centrale usata da Geova per dirigere l’opera di predicazione. Col tempo la sua maturità e l’intendimento della Parola di Geova potrebbero renderlo qualificato per essere sorvegliante di una congregazione. — Gal. 5:22, 23; 1 Tim. 3:1-13.

SCEGLIETE CHI VOLETE SERVIRE

20. Perché dobbiamo combattere contro questo mondo per prendere la decisione di dedicarci al servizio di Geova?

20 In questi ultimi giorni si è costituito un grande sistema mondiale. È brutale, egoista, ed è fatto in modo da rendervi suoi schiavi. Nel commercio, nella religione e nella politica, tutte le sue branche sono destinate ad estendersi e a raggiungervi, per prendere il vostro tempo, le vostre forze, le vostre capacità e, sì, anche la vostra devozione. È un sistema molto subdolo, perché attrae. Sia che siate una persona normale che vive in questo mondo e lotta per l’esistenza, godendo di alcune sue comodità materiali e patendo i suoi molti affanni, o che abbiate acquisito una certa conoscenza mondana e dedichiate il vostro tempo all’ambizioso tentativo di diventare qualcuno, per il Diavolo e per quelli che egli usa per ingannare tutto il mondo è la stessa cosa. Egli è astuto nel trascinare con vari mezzi quelli che esitano a dare ascolto all’amore di Dio e al potere della verità. Vi sono grandi uomini in senso umanitario, grandi capi in vari campi di conquista, ma essi si dedicano a un lavoro o, con fanatismo patriottico, a un uomo eminente. Com’è diverso il caso del servitore di Geova Dio! Perché? Perché egli si dedica al suo Dio e non semplicemente a un lavoro, benché la sua dedicazione comprenda opere costruttive alla lode di Geova.

21. Quale saggia scelta possiamo fare, e così vivere? Quindi che cosa dovrebbero fare coloro che non si sono ancora dedicati e non hanno simboleggiato tale dedicazione col battesimo in acqua?

21 Perciò la decisione di fronte a cui si trova tutta l’umanità è questa: Chi servirò, Geova o Satana? Il sistema di questo mondo o gli interessi del Regno? Sarà la vostra decisione come quella di Giosuè: “Quanto a me e alla mia famiglia, noi serviremo il Signore [Geova]”? e come quella di Gesù: “Ecco, io vengo, per fare la tua volontà”? In questa decisione è compreso il comando di Cristo di essere battezzati. È un passo essenziale da fare se desideriamo trovarci nella speciale relazione con Geova e con suo Figlio. Non possiamo deliberatamente rifiutare di essere battezzati e nello stesso tempo ottenere la sua approvazione. Studiate con diligenza la Parola di Dio, ed essa approfondirà il vostro intendimento delle responsabilità della dedicazione e vi farà comprendere più a fondo il significato della dedicazione e del battesimo. Poi, senza esitare e ubbidientemente, fate questo passo, se non vi siete ancora battezzati, e vi metterete così in grado di ottenere l’approvazione di Geova e la vita nel suo nuovo mondo. — Gios. 24:15; Ebr. 10:9, Na.

22. A quale opera dobbiamo ubbidientemente prendere parte in questi ultimi giorni, per adempiere le responsabilità derivanti dalla nostra dedicazione?

22 Quanto a quelli che hanno già stipulato un patto con Geova, ricordino di continuo il loro voto e lo mantengano fedelmente. Continuino ad amare Dio profondamente e non dimentichino nemmeno di amare il prossimo. Quando diede il comando di andare a fare discepoli e di battezzarli per simboleggiare la loro dedicazione a Geova, Gesù disse: “Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra”. Non possiamo indugiare, se siamo saggi, a divenire discepoli di Gesù e seguire il comando che egli ha dato dopo aver ricevuto ogni potere, il comando di essere battezzati e prendere parte alla proclamazione della buona notizia. — Matt. 28:18.

    Pubblicazioni in italiano (1950-2025)
    Disconnetti
    Accedi
    • Italiano
    • Condividi
    • Impostazioni
    • Copyright © 2025 Watch Tower Bible and Tract Society of Pennsylvania
    • Condizioni d’uso
    • Informativa sulla privacy
    • Impostazioni privacy
    • JW.ORG
    • Accedi
    Condividi