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  • LA PRIMA BIBBIA TEDESCA
  • LA BIBBIA TEDESCA DURANTE IL MEDIO EVO
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  • REAZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
w68 15/1 pp. 59-64

La storia della Bibbia tedesca

LA CONFUSIONE delle lingue alla torre di Babele causò grandissimi cambiamenti nel campo della lingua, che non sono cessati fino a questo giorno. Tutte le lingue usate vivono; si formano di continuo nuove parole. Basti pensare alle molte nuove espressioni introdotte nel campo della tecnologia. Alcune parole inoltre cambiano di significato col tempo o smettono completamente d’essere usate.

Questi avvenimenti e cambiamenti nel campo linguistico sono grandi ostacoli nella distribuzione mondiale di qualunque libro, poiché è necessario non solo tradurre questo libro in tutte le lingue ma, dopo averlo tradotto, tenerne viva la lingua.

Fu necessario che coloro che amavano la Parola di Dio e quindi si interessavano di distribuirla fra tutti i popoli combattessero continuamente contro questo ostacolo apparentemente insormontabile. I loro sforzi non furono vani. Nel campo della traduzione biblica si è fatto un lavoro davvero fenomenale, quando si considera che fino al presente la Bibbia è stata tradotta interamente o in parte in più di 1.200 lingue o dialetti.

LA PRIMA BIBBIA TEDESCA

Il tedesco letterario, attualmente parlato non solo in Germania ma anche in Austria e Lussemburgo e in parti della Francia e della Svizzera, è sorto dalle lingue parlate da diverse tribù germaniche viventi in parti del tardo impero germanico. La prima traduzione che si conosca in una lingua germanica è la Bibbia gotica di Ulfila, spesso chiamata la prima traduzione tedesca della Bibbia. Probabilmente è più corretto chiamarla la prima traduzione germanica della Bibbia, giacché non i Goti, ma, piuttosto, i popoli germanici occidentali si devono considerare gli antenati dell’attuale gente di lingua tedesca.

Ulfila, il traduttore della Bibbia gotica, non era un Teutone. I suoi nonni venivano dall’Asia Minore, dove i guerrieri goti li condussero come schiavi dal loro paese natale. Secondo la tradizione, Ulfila (in tedesco, “piccolo lupo”) fu consacrato vescovo di Donaugoten a soli ventinove anni d’età. Quando Ulfila cominciò la sua opera di traduzione nel 350 E.V. gli si presentarono grandi problemi, poiché il gotico comune, la lingua dei guerrieri goti, aveva un vocabolario comparativamente limitato. Era una lingua che non si prestava a esprimere il contenuto estremamente vivido delle Sacre Scritture. Ma Ulfila fu un genio nel creare la lingua, e riuscì a tradurre la Bibbia in maniera tale che i suoi compaesani la capissero. Oltre a ciò, Ulfila dovette inventare le sue lettere prima di poter cominciare il lavoro. L’alfabeto greco gli servì da modello; comunque, lo cambiò aggiungendo certe rune (caratteri germanici).

La più famosa e più preziosa copia della Bibbia gotica di Ulfila è il Codex Argenteus trovato nella Biblioteca dell’Università di Upsala, in Svezia, scritto in lettere d’argento e d’oro su materiale color porpora. Delle 330 pagine trovate verso l’anno 1550, ne restano solo 187.

LA BIBBIA TEDESCA DURANTE IL MEDIO EVO

La “cristianizzazione” dell’Europa dopo il concilio di Nicea non ebbe luogo con conversioni individuali, ma, piuttosto, con conversioni in massa basate sulla decisione di un’intera tribù o sulla volontà di un governante. Il “cristianesimo” era divenuto la religione di stato nel vasto Impero Romano, che si estendeva fino alle lontane regioni settentrionali. Questa circostanza significò che i nuovi convertiti “cristiani” non venivano ammaestrati abbastanza estesamente nelle Sacre Scritture.

L’istruzione del popolo in quanto al leggere e scrivere fu molto trascurata dai responsabili. Per tale ragione non ci sorprende che anche fra il clero prevalesse grande ignoranza e mancanza di conoscenza delle verità bibliche. Il dott. Oscar Paret scrisse nel suo libro The Bible, Its Tradition in Print and Writing (Stoccarda, 1949; pagina 25): “Il basso livello dell’istruzione in genere al principio del medio evo (800) si può vedere dal decreto di Carlomagno, cioè che ogni ecclesiastico doveva almeno conoscere la preghiera del Signore e il credo della fede”. La maggioranza degli ecclesiastici non avevano la Bibbia completa. Adolf Risch scrisse nel suo libro The German Bible in Its Historical Development (Berlin-Lichterfeld, 1907; pagina 10): “Anche la grande maggioranza del clero apprese il contenuto essenziale della Vulgata solo da citazioni e manuali della chiesa scelti e considerati dalla chiesa”. Non si poteva cominciare a provvedere le Bibbie necessarie, poiché il lavoro di copiatura progrediva in maniera molto laboriosa e lenta. Oltre a questo fattore la maggioranza dei copisti dedicavano il loro tempo principalmente a copiare la Vulgata latina, opere dei padri della chiesa e leggende “sacre”.

La “cristianizzazione” della Germania ebbe luogo, in modo interessante, da nord a sud, e ad opera di missionari irlandesi-scozzesi e anglosassoni. Rimane probabilmente solo una copia del testo da essi usato, ed è il Codex Fuldensis scritto in latino, spesso copiato nel Medio Evo e frequentemente usato per successive traduzioni in lingua tedesca. Questo codice non è il puro testo biblico a cui siamo abituati con le moderne Bibbie, ma, piuttosto, una cosiddetta armonia dei Vangeli, storia progressiva della vita di Gesù composta dei quattro Vangeli.

PRIME TRADUZIONI TEDESCHE DELLA BIBBIA

La maggioranza delle prime vere traduzioni tedesche di materiale biblico ci vengono dal periodo in cui fu scritto l’Heiland (825-835). Si conoscono testi latini con annotazioni tedesche (commenti sul testo) di periodi anche anteriori. Queste annotazioni che si suppone fossero d’aiuto al clero quando spiegava il testo non si possono considerare testi di prima qualità, giacché spesso non sono riproduzioni del testo ma, invece, spiegazioni d’esso. Per di più, esistono circa ottocento traduzioni interlineari di questo tempo. Ogni volta la corrispondente parola tedesca è scritta sopra la parola latina. Questi testi erano probabilmente usati nei monasteri.

Verso l’anno 1000 E.V. fu fatta una libera traduzione di Salmi da Notker Labeo, capo della famosa scuola del monastero del S. Gallo, in Svizzera. La sua traduzione fu usata per centinaia d’anni come originale per ulteriori traduzioni dei Salmi in tedesco. Fra le traduzioni che risalgono a questo tempo è degna di menzione quella del Cantico di Salomone fatta da Walliram, che veniva da Worms. Il suo testo con tre colonne contiene la Vulgata nella colonna centrale, una stesura latina in una speciale forma in versi nella colonna di sinistra, e a destra la libera traduzione in tedesco, che, secondo gli esperti di lingua, è fra le migliori che si siano preservate di quel tempo.

La più antica copia tedesca di letteratura biblica è una traduzione del Vangelo di Matteo dell’ottavo o nono secolo, il cosiddetto Mondseer Matthew. Fu scoperto per caso nel 1830 che le copertine di legno e il dorso di alcuni libri provenienti dal monastero di Mondsee, in Austria, erano coperti di pezzi di materiali presi da un libro. Con molto difficile lavoro si riuscì a togliere le strisce e a unirle insieme. In questa maniera furono restaurate ventitré pagine del Mondseer Matthew. Sulla parte sinistra delle sue pagine questa copia manoscritta ha la Vulgata latina, e sulla parte destra il testo tedesco in un dialetto franco-bavarese.

Molto tempo prima di Lutero, il riformatore tedesco e traduttore della Bibbia, e molto tempo prima di Gutenberg, inventore dei caratteri mobili da stampa, molte parti della Bibbia, sì, persino la Bibbia intera, furono tradotte in tedesco. La più antica delle circa cinquanta Bibbie manoscritte preservate in tedesco è il manoscritto Augsburger Pergament delle Scritture Greche Cristiane dell’anno 1350.

Conformemente, Lutero fu tutt’altro che il primo a tradurre la Bibbia in tedesco, come si suppone spesso erroneamente. Il dott. Oscar Paret scrisse a pagina 23 del suo summenzionato libro: “Gli . . . archivi della Bibbia tedesca ad Amburgo hanno trovato ancora per mezzo dei manoscritti, dei quali si preservano solo frammenti, e tenendo in considerazione la stampa più antica, per esempio del Salmo 6, 97 varie traduzioni tedesche dei tempi prima di Lutero e 60 varie trascrizioni di I Corinti”. Egli menziona, comunque, che diverse traduzioni rivelano grande mancanza di conoscenza delle lingue antiche e della lingua tedesca.

Nessuna di queste traduzioni fu distribuita largamente. Da una parte, non se ne poteva produrre un numero sufficiente, e, dall’altra, avevano un prezzo così alto che difficilmente un privato poteva procurarsene una. Specialmente le copie di lusso potevano essere pagate solo da principi e re. Sono stati trovati qua e là riferimenti ai prezzi di tali Bibbie. Nell’anno 1388, per esempio, Johannesberg in Rheingau, in Germania, acquistò una Bibbia per settanta gulden fiorentini d’oro. Con uno o due gulden d’oro a quel tempo si poteva comprare un manzo ingrassato. Una Bibbia, perciò, rappresentava una discreta mandra di bestiame.

PRIME BIBBIE TEDESCHE STAMPATE

Anche quando si poté stampare la Bibbia il prezzo fu dapprima ancora molto alto. Lo stampatore di Strasburgo, Mentelin, pubblicò nel 1466 la sua prima Bibbia stampata tedesca, e questo solo dieci anni dopo la Bibbia di Gutenberg (testo della Vulgata), che è riconosciuta in genere come primo libro stampato coi caratteri mobili. La Bibbia di Mentelin costò da 2.000 a 2.500 marchi tedeschi a quel tempo. In una copia ancora esistente c’è l’esatta registrazione: “Il 27 giugno 1466 questo libro fu comprato, non rilegato, per 12 gulden”. Quanto fosse elevato in realtà questo prezzo si può vedere dalla seguente citazione: “L’ammontare di 50 gulden in questo tempo corrisponde al reddito annuo in una media categoria dei salari. Questo è il salario ricevuto dal custode di Lipsia, consigliere di professione per l’edificio di amministrazione del consiglio cittadino”. (Dott. Friedrich Schulze, German Bibles, Lipsia, 1934; pagine 8, 9) I manoscritti del testo per la Bibbia di Mentelin erano manoscritti del Medio Evo ancora esistenti.

Già nel 1470 fu pubblicata a Strasburgo la seconda edizione stampata della Bibbia tedesca, che fu, comunque, primariamente una ristampa della Bibbia di Mentelin. In rapida successione furono pubblicate in città tedesche altre edizioni stampate; a Norimberga e Augusta, Bibbie in alto tedesco, e a Lubecca e Colonia, Bibbie in basso tedesco. Nel 1522 fu pubblicata in basso tedesco la Bibbia Halberstaedter come ultima Bibbia del periodo prima di Lutero.

REAZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA

Nel periodo prima di Lutero la distribuzione della Bibbia ricevette impulso. Questo, naturalmente, non avvenne senza l’opposizione della gerarchia cattolica romana, che proibì ripetutamente la lettura della Bibbia e ulteriore lavoro di traduzione della Bibbia. (Editto dell’arcivescovo Bertoldo di Magonza del 22 marzo 1485 contro tutte le traduzioni della Bibbia e di qualsiasi altro libro dal greco, dal latino o da un’altra lingua). I laici che desideravano leggere la Bibbia nella loro madre lingua erano minacciati di scomunica e forti multe. L’autorità cattolica sulla Bibbia, il dott. Hans Rost, scrive nel suo libro The Bible in the Middle Ages (Augusta, 1939; pagina 76): “Giacché esisteva continuamente il pericolo che attraverso Bibbie e libri nella madre lingua si potessero tenere servizi religiosi e sermoni di laici con il desiderio di un allontanamento dall’insegnamento ufficiale e dalla concezione biblica, la chiesa reagì di volta in volta con proibizioni”. La linea di condotta della chiesa cattolica è comprensibile quando leggiamo ciò che segue nella nota marginale di Matteo 16:18 della Bibbia di Lubecca del 1914: “Tu sei Pietro, che professi la vera roccia Cristo, e su questa roccia, che tu hai professato, su Cristo, io edificherò la mia chiesa”. Secondo questa nota marginale ogni lettore poteva capire che Cristo, e non Pietro, è la roccia su cui fu edificata la Chiesa. Il prof. dott. D. Von Dobschuetz scrive nel suo libro The Bible in the Life of Nations (pagina 127): “Dove la Bibbia fu pubblicata nella lingua comune la chiesa la rigettò e cercò di sopprimerla”. La distribuzione della Bibbia nella lingua del popolo non si poteva fermare, comunque. Il gran numero di proibizioni da parte della gerarchia riguardo alla lettura della Bibbia mostrò che queste in realtà erano inefficaci. La Bibbia di Koberger fu pubblicata nel 1483 e fu quella distribuita più estesamente nel periodo antecedente Lutero. Il laboratorio tipografico di Norimberga in cui fu stampata fu il primo grande impianto tipografico. Koberger aveva in funzione ventiquattro macchine da stampa e impiegò cento stampatori.

TRADUZIONE DI LUTERO

Con la traduzione della Bibbia di Lutero cominciò una trionfale processione per la Bibbia tedesca che non si poté frenare. Lutero fu brillantemente all’altezza del compito di trovare un linguaggio che tutti capissero. Egli stesso scrisse nella sua opera intitolata “Lettera sulla traduzione” (1530): “Dovremmo interrogare la madre in casa sua, i bambini nella strada e l’uomo comune al mercato, e poi guardare la loro bocca per vedere come parlano e quindi tradurre conformemente”. La sua traduzione fu accettata con entusiasmo. Al tempo della sua morte nel 1546 egli aveva visto tredici edizioni dell’intera Bibbia e ventun edizioni del cosiddetto Nuovo Testamento. In ogni edizione apportò miglioramenti. La richiesta della Bibbia era così grande, comunque, che gli stampatori che lavoravano per Lutero non potevano soddisfarla. La sua traduzione fu ristampata in tutta la Germania, ma non sempre con la necessaria cura.

È stato stabilito che ci furono 253 ristampe durante la vita di Lutero in un periodo di ventiquattro anni. La Bibbia, comunque, aveva ancora un prezzo comparativamente alto. Lo storico ecclesiastico Walter Koehler scrive che il Nuovo Testamento “costava quanto un cavallo”.

La traduzione di Lutero suscitò naturalmente molti oppositori. Uno di essi, il duca Giorgio di Sassonia, autorizzò Hieronymus Emser a fare una nuova traduzione tedesca, che doveva prendere il posto della traduzione della Bibbia di Lutero. La “presuntuosa traduzione” di Lutero, però, non fu eclissata dalla traduzione di Emser, che fu “autorizzata dalla chiesa cristiana”. Fino al giorno attuale la traduzione di Lutero, che ha dovuto subire parecchie revisioni (l’ultima revisione nel 1964), è sempre la traduzione tedesca della Bibbia più estesamente distribuita, sebbene da quel tempo siano state pubblicate molte traduzioni tedesche della Bibbia.

ALTRE MODERNE TRADUZIONI TEDESCHE

Nel campo dello studio delle lingue si è fatto enorme progresso dal tempo di Lutero, specialmente nel diciannovesimo e ventesimo secolo. Sono anche stati scoperti molti manoscritti, i quali permettono di fare una traduzione della Bibbia sempre più accurata. Molti errori che si introdussero nei testi originali a causa di imperfezioni nella loro trascrizione si poterono eliminare nelle nuove traduzioni, grazie ai molti antichi manoscritti ritrovati e all’accresciuta conoscenza delle lingue antiche.

In questo modo si ebbero buone e fidate traduzioni della Bibbia in tedesco, che, sotto molti aspetti, superano la traduzione di Lutero. Specialmente le Bibbie Elberfelder e Zuercher sono ottime per il loro stile moderno e l’esattezza della traduzione. Da parte cattolica e protestante è stato pubblicato di recente un certo numero di traduzioni completamente nuove. Le traduzioni Kautzsch, Menge e Schlachter insieme alla Bibbia di Lutero sono fra le più note Bibbie protestanti. Le Bibbie Allioli, Arndt, Riessler-Storr e Hamp-Stenzel-Kuerzinger sono le più note traduzioni cattoliche. I traduttori ebrei Zunz e Buber sono pure da menzionare per la loro traduzione recentemente pubblicata delle Scritture Ebraiche in tedesco. Coloro che conoscono gli ebraismi impareranno molti interessanti pensieri dalla traduzione di Buber.

Quando agli inizi del secolo scorso si formarono nella regione di lingua tedesca molte società bibliche, la distribuzione della Bibbia assunse proporzioni mai raggiunte fino a quel tempo. Il prezzo fu assai ridotto a motivo della produzione in massa. Il Libro dei Libri divenne un libro per la casa di molte famiglie tedesche, la maggior parte protestanti. È deplorevole, però, che in questi ultimi decenni la lettura della Bibbia in Germania sia stata sempre più trascurata. La generazione dei giovani è così immersa in altre attività da pensare di non avere tempo per investigare la Parola di Dio. Pochi di essi comprendono quale prezioso tesoro respingono con la loro indifferenza.

I TESTIMONI DI GEOVA E LA DISTRIBUZIONE DELLA BIBBIA

I testimoni di Geova si sono sempre interessati molto di distribuire la Bibbia fra i popoli della terra, e in ogni luogo hanno lavorato coi mezzi che avevano per far questo. Quindi hanno fatto uso delle varie traduzioni. Anche nel campo delle traduzioni bibliche hanno lavorato in modo produttivo. Nel 1961 fu pubblicata in inglese in un solo volume la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, dopo che nei precedenti undici anni erano stati pubblicati vari volumi separati.

Furono fatti piani per pubblicare questa insigne traduzione in versioni tedesca, francese, olandese, italiana, portoghese e spagnola. Senza indugio i traduttori si misero all’opera, e già nel 1963 si potevano pubblicare in queste lingue le Scritture Greche Cristiane. In tedesco ne sono già state stampate 445.000 copie.

Quando avrete letto questo articolo senza dubbio comprenderete quanto sforzo e quanto lavoro è stato fatto nel corso dei secoli per far conoscere alla gente il Libro dei Libri, la Parola di Geova. Innumerevoli persone hanno dedicato tutta la loro vita a diffondere la Parola di Dio; molti hanno sacrificato la vita per essa. La Bibbia può divenire un prezioso tesoro anche per voi se la leggete quotidianamente e ne ricercate le verità insieme ad altri fedeli cristiani.

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