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  • Domande dai lettori (1)
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1966
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1966
w66 1/7 p. 415

Domande dai lettori

● Che cosa intese dire l’apostolo Pietro quando affermò che “nessuna profezia della Scrittura sorge da privata interpretazione”? — E. M., U.S.A.

L’apostolo Pietro scrisse in riferimento alla profezia: “Sapete prima di tutto questo, che nessuna profezia della Scrittura sorge da privata interpretazione. Poiché la profezia non fu mai recata dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini parlarono da parte di Dio mentre erano sospinti dallo spirito santo”. — 2 Piet. 1:20, 21.

Lo scrittore non considerava l’applicazione, il significato o l’interpretazione di profezie scritte in precedenza. Il contesto mostra che trattava la certezza della parola profetica, perché i cristiani possono contare su di essa. (2 Piet. 1:16-19) Quindi indicò che potevano confidare nelle profezie riportate nelle Scritture perché la loro fonte non era l’immaginazione degli uomini ma Geova Dio stesso.

Per esempio, gli uomini potevano da se stessi osservare le condizioni politiche o sociali in qualche paese e, in base alla loro interpretazione dei dati, fare qualche predizione per il futuro. Tale interpretazione privata e la conseguente profezia non sarebbero state ispirate da Dio. Questo avvenne a quattrocento falsi profeti durante il regno del re Acab d’Israele. Quando fu loro chiesto se Acab e Giosafat dovevano combattere contro Ramoth di Galaad, i profeti di mestiere profetizzarono ai due re il successo. (2 Cron. 18:4-11) Quella profezia fu il risultato della loro personale interpretazione della situazione.

In contrasto, il profeta di Geova, Micaiah, predisse che Acab non sarebbe tornato in pace. Era quella una profezia avente origine dalla sua personale interpretazione? No; prima di parlare ad Acab, Micaiah disse: “Io dirò quel che l’Eterno mi dirà”. (2 Cron. 18:13-27, VR) La morte di Acab in battaglia provò innegabilmente che la predizione dei falsi profeti si basava solo sul loro proprio imperfetto ragionamento umano. D’altra parte, il profeta di Geova, Micaiah, non fece nessuna interpretazione privata degli avvenimenti, ma fu Geova a prendere la decisione riguardo alle cose; di conseguenza la profezia che pronunciò mediante Micaiah fu accurata e si avverò.

Perciò, com’è spiegato in 2 Pietro 1:20, 21, possiamo avere fiducia nelle profezie riportate nelle Scritture, perché non si basano su un’interpretazione umana delle cose ma hanno origine da Dio. Egli è Colui che, per mezzo dello spirito santo, spinse i suoi servitori a pronunciarle e a metterle per iscritto.

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