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  • I giovani, i genitori e la congregazione cristiana

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  • I giovani, i genitori e la congregazione cristiana
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1967
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  • QUANDO SORGONO PROBLEMI
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1968
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Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1967
w67 1/4 pp. 206-208

I giovani, i genitori e la congregazione cristiana

COME voi, giovani, ben sapete, spesso vi trovate in situazioni che vi impongono di prendere decisioni. Alcuni di voi avete anche osservato che, se le decisioni sono sagge, il risultato è di solito buono. D’altra parte, se il pensiero che spinge alle decisioni non è salutare, la persona può rovinare tutta la sua vita. Ora, dove potete trovare l’aiuto tanto necessario per far fronte con successo alle difficili situazioni della vostra vita? Genitori, che cosa potete fare per essere d’aiuto? Amorevolmente, Geova ha indicato nella Bibbia i provvedimenti che proteggeranno e recheranno durevole beneficio a ciascuno di noi.

Anche se forse l’avete già letto, considerate il saggio ammonimento che si trova in Proverbi 6:20-22 (Ga), ricordando che può ben essere la soluzione dei problemi a cui andate incontro: “Osserva, figlio mio, i comandi di tuo padre e non trascurare gli insegnamenti di tua madre; tienili sempre stretti al cuore, appesi al tuo collo. Quando cammini ti sarà di guida, quando riposerai veglierà su di te, quando ti desterai ragionerà con te”.

Perciò, giovani, Dio non vi ha lasciati soli a scoprire con la prova e con l’errore che cos’è la vita. Ha saggiamente disposto che veniate al mondo al protettivo riparo di una disposizione familiare. I vostri genitori, che hanno già affrontato molti problemi a cui andate incontro, sono lì per guidarvi. Se fate come dice la Bibbia, tenendo vicino al cuore il consiglio dei vostri genitori e ubbidendo alle loro istruzioni, sarete guidati affinché siate all’altezza dei problemi della vita. Questo avviene particolarmente se i vostri genitori sono devoti a Geova Dio.

Mostrando così profondo rispetto per i vostri genitori terrestri ponete il fondamento per la giusta relazione con il nostro celeste Padre Geova Dio e la sua organizzazione simile a una madre. Se ubbidite ai vostri genitori umani, “questo è grato al Signore” perché è in armonia con la sua volontà. — Col. 3:20.

Genitori, voi che pure desiderate essere grati al Signore, fate bene a prefiggervi, non solo di trasmettere ai vostri figli le vostre osservazioni sulla vita, ma anche a inculcare in loro accurata conoscenza della Parola di Dio e profondo apprezzamento per essa. In particolare voi, padri, avete la principale responsabilità a questo riguardo, perché voi siete quelli designati dalla Parola di Dio come capi della casa. Efesini 6:4 dice esplicitamente: “Voi, padri, non irritate i vostri figli, ma continuate ad allevarli nella disciplina e nell’autorevole consiglio di Geova”.

Questo richiede tempo e sforzo da parte vostra, con la cooperazione di vostra moglie. Richiede regolare considerazione della Parola di Dio in casa e paziente ripetizione per accertarsi che i punti siano ricordati. (Deut. 6:4-7) Richiede che come padri aiutiate i vostri figli a capire che cosa intende la Bibbia quando dice di ‘fuggire i desideri propri della giovinezza’, e perché dice che “se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui”. (2 Tim. 2:22; 1 Giov. 2:15) Sì, dovete aiutare ciascun componente della famiglia a capire come applicare i princìpi biblici nelle specifiche situazioni della vita a cui va incontro. Dove si fa ciò, il risultato è un forte nucleo familiare, che piace a Geova. D’altra parte, dove il padre manca di addossarsi la sua responsabilità, i problemi si moltiplicano.

Non convenite che piace anche al Signore che la vostra famiglia frequenti e partecipi alle adunanze della locale congregazione di testimoni di Geova e prenda parte al suo programma di servizio di campo, non solo di tanto in tanto, ma regolarmente? Forse questo ha già rafforzato spiritualmente e avvicinato la vostra famiglia. Come avete visto, questo aiuta ciascuno a rendersi conto delle proprie responsabilità verso Dio, verso i familiari e verso altri simili. Valendovi di questi provvedimenti per l’edificazione spirituale facilitate il flusso dello spirito di Dio in casa vostra e, tutti insieme, potete così manifestare il piacevole frutto di quello spirito. In tal modo la vostra famiglia è anche fortificata per non cedere alle opere della carne, con la conseguente perdita dell’approvazione di Geova. — Gal. 5:19-24; Rom. 8:8.

CHI PRENDE LE DECISIONI?

Giovani, voi che siete stati allevati in armonia con tale eccellente modello di vita cristiana siete così protetti contro l’essere inconsapevolmente adescati da altri per seguire una condotta immorale e colpevole. Essendovi stato insegnato il principio scritturale dell’autorità, sapete che, finché siete minorenni, vostro padre ha l’ultima parola su ciò che potete e ciò che non potete fare. (Prov. 4:1) Quando sorgono problemi, sapete che dovreste rivolgervi a lui per avere consigli e quindi agire in armonia con il consiglio dato. Può darsi che i ragazzi di altre famiglie abbiano dai genitori il permesso di fare certe cose che a voi non sono permesse, e probabilmente conoscete dei giovani i quali si servono di ciò per cercar di cambiare le idee dei loro genitori. Ma voi mostrate una salutare veduta cristiana se, invece, vi sottoponete volontariamente alle decisioni dei vostri genitori, comprendendo che questa è la disposizione di Dio per il vostro bene.

Naturalmente, nelle case dove la moglie è una cristiana dedicata e il marito non lo è, la situazione si fa più complicata. Ma è sempre valido il principio biblico che il marito e padre è capo della casa e la principale responsabilità dei figli grava su di lui. (Col. 3:18; 1 Piet. 3:1) I figli in tale casa non dovrebbero ignorare i desideri del padre; mentre sono minorenni, sono sotto la sua giurisdizione. Nello stesso tempo, fanno bene a imitare l’esempio di santa devozione della loro madre, andando con lei alle adunanze della congregazione cristiana ed edificando forte fede in Geova Dio e nelle sue giuste vie. Perfino nei casi dove il padre non permetta loro di andare a queste adunanze, i giovani che desiderano piacere a Geova possono ascoltare attentamente quando la madre parla loro a casa e possono chiederle quali princìpi biblici dovrebbero governare i loro desideri e la loro condotta. — Atti 16:1, 2.

QUANDO SORGONO PROBLEMI

Per allevare figli in questo mondo moderno, pieno com’è di influenze verso l’ingiustizia, i genitori devono essere del continuo a conoscenza delle attività dei loro figli per guidarli nella giusta via. Ma che dire se un vostro figlio, malgrado i vostri sforzi di guidarlo rettamente, si fosse messo con cattivi compagni e avesse partecipato a fare cose che non si addicono proprio al cristiano? Che cosa si dovrebbe fare in merito?

Poiché egli è minorenne, la cosa migliore è che parli a voi come suoi genitori e vi dica esattamente ciò che è accaduto. Sono i vostri figli in tale intimità con voi, così che vengono prontamente da voi a considerare i problemi quando sorgono? Probabilmente, se egli avesse ascoltato il vostro consiglio in primo luogo, non si sarebbe messo in difficoltà. Ma alcuni giovani devono proprio ricevere un duro colpo prima di capire che i loro genitori cercano realmente di aiutarli e proteggerli, e che non cercano soltanto di impedir loro di spassarsela.

Se, udendo ciò che è accaduto, voi, come genitori, ritenete di dover prendere provvedimenti per riparare ciò che ha fatto vostro figlio, spetta a voi sorvegliare la cosa affinché ciò sia fatto. Se ritenete che si debbano fare delle scuse o risarcire danni, è vostra responsabilità provvedere a ciò. È il vostro compito di genitori quello di risolvere la situazione, e se ritenete che si debbano imporre sul ragazzo certe ferme restrizioni per impedire che la circostanza si ripeta, è una cosa che voi dovete risolvere. — Ebr. 12:9.

Non è responsabilità dei fratelli che formano il comitato della locale congregazione dei testimoni di Geova occuparsi d’allevare i bambini e rimproverarli e correggerli se si mettono in difficoltà, e questo avviene anche se quei figli sono membri dedicati e battezzati della congregazione. La responsabilità grava sui genitori, particolarmente sul padre. Se la condotta del figlio mettesse in cattiva luce la congregazione del popolo di Geova, i genitori dovrebbero dire al comitato della congregazione ciò che hanno fatto per risolvere la situazione. Ma finché essi adempiono questa responsabilità, il comitato non deve intervenire e cercare di fare il lavoro. Comunque, se i genitori lasciano che i loro figli dedicati divengano sfrenati e si abbandonino a condotta dissoluta e fanno poco o niente per controllarli, il comitato della congregazione può investigare la situazione. Comunque, esso si sforzerà di far questo principalmente attraverso i genitori, giacché essi sono responsabili dei figli. Se però i genitori continuano a non controllare fermamente la situazione, anche dopo che sono stati dati loro amorevoli consigli, il comitato della congregazione può quindi prendere le misure necessarie in relazione ai figli per mantenere pura la congregazione. In modo simile, se un dedicato e battezzato minorenne persiste nel commettere un serio peccato, rifiutando di sottoporsi alle restrizioni imposte dai genitori, la congregazione agirà per disassociare il giovane che continua a peccare.

Ma non c’è bisogno che sorga questa situazione spiritualmente disastrosa. I princìpi biblici e gli sforzi della congregazione sono diretti non a che la congregazione intervenga nelle questioni familiari, ma a rafforzare i legami familiari. Se siete padre, perché non organizzate ora le cose in casa vostra per prestare la debita attenzione al benessere spirituale di ciascun membro della famiglia, così che siano forti nella fede e si conducano in un modo che glorifichi Dio? Se siete un giovane, perché non prendete l’abitudine di tenere informati i vostri genitori sulle cose che fate, cercando i loro consigli e quindi ubbidendo ad essi, non solo quando vi piacciono, ma sempre, perché questo è “grato al Signore”? In questo modo i giovani, i loro genitori e la congregazione cristiana manterranno un’elevata norma di condotta che spingerà altri a glorificare a loro volta Dio. — 1 Piet. 2:12.

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