Istruzioni per la pesca in tutto il mondo
1. Dove il risuscitato Gesù riapparve in seguito ai suoi apostoli, e, secondo Matteo, che cosa disse loro?
EVIDENTEMENTE poco tempo dopo ciò il risuscitato Gesù riapparve ai suoi discepoli in Galilea, questa volta a tutti gli undici fedeli, e questa volta non sulla riva del mare ma su un monte. L’apostolo Matteo era lì e scrive a questo riguardo: “Gli undici discepoli andarono in Galilea, al monte che Gesù aveva loro designato, e, vedutolo, resero omaggio, ma alcuni dubitarono. E Gesù, accostatosi, parlò loro, dicendo: ‘Ogni autorità mi è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni fino al termine del sistema di cose”.
2. (a) L’opera di fare discepoli doveva limitarsi agli undici fedeli apostoli, e, quale evidenza è presentata come risposta? (b) In quali luoghi di pesca si doveva compiere l’opera?
2 Probabilmente sul monte c’erano molti altri oltre agli undici fedeli apostoli. (Matt. 28:16-20) Questa può essere l’occasione a cui si riferisce in seguito l’apostolo Paolo, dicendo: “Apparve poi a più di cinquecento fratelli in una volta, la maggioranza dei quali rimangono fino al presente, ma alcuni si sono addormentati nella morte”. (1 Cor. 15:6) Indiscutibilmente l’opera di fare discepoli non si doveva limitare agli undici fedeli apostoli, e i successivi racconti biblici mostrano che non si limitò agli apostoli. La pesca di uomini doveva essere compiuta da tutti i discepoli, compresi quelli che erano divenuti discepoli da poco, e la parabola di Gesù circa la rete lo mostra. I luoghi di pesca non si dovevano limitare al piccolo bacino dei Giudei naturali ma dovevano includere tutto il mare del genere umano, “persone di tutte le nazioni”. Ciò doveva continuare sino al “termine del sistema di cose”, in cui siamo ora.
3. (a) Con le sue operazioni di pesca sulla terra, quanti “pesci” aveva preso direttamente Gesù fino alla Pentecoste del 33 E.V.? (b) Che specie di pesca ci fu quel giorno, e chi prese parte all’operazione?
3 Le dirette operazioni di pesca compiute da Gesù sulla terra, con l’aiuto dei suoi apostoli ed evangelizzatori, avevano fatto prendere solo centoventi discepoli circa. Tanti almeno si trovarono insieme nella stanza superiore la mattina di Pentecoste dell’anno 33 E.V. Dov’era il resto dei cinquecento che una volta avevano assistito alla sua apparizione sul monte in Galilea? (Atti 1:15 fino a 2:4) Prima di quello straordinario giorno di Pentecoste Gesù Cristo non aveva radunato insieme i suoi seguaci, stabilendoli come congregazioni cristiane separate dalla sinagoga giudaica. Ma ora, il sesto giorno del mese lunare di Sivan del 33 E.V., cominciarono le operazioni di pesca da parte degli addestrati pescatori di uomini di Gesù. Tutti i centoventi nella stanza superiore a Gerusalemme, unti con lo spirito santo di Dio per mezzo di Cristo, parteciparono all’operazione, come con una rete comune. Com’era avvenuto nelle due occasioni in cui si erano fatti speciali sforzi pescando nel mare di Galilea, ci fu una miracolosa pesca di simbolico pesce. Quel giorno circa tremila furono presi, poiché tutti questi furono battezzati in acqua nel nome del Signore Gesù Cristo. Essi stettero vicini ai pescatori apostolici e tennero adunanze. — Atti 2:5-47.
4. Quando cominciò la pesca in acque internazionali, e che cosa fu preso per prima?
4 Circa tre anni quattro mesi e dieci giorni dopo, o nell’autunno dell’anno 36 E.V., la rete da pesca cristiana fu calata in acque internazionali sotto la direttiva del celeste Pescatore, il glorificato Gesù Cristo. Ciò avvenne quando il pescatore Pietro, accompagnato da sei fedeli Giudei cristiani, fu mandato alla città portuale di Cesarea a predicare il messaggio del Regno al centurione italiano Cornelio e agli altri Gentili che egli aveva radunato in casa sua. Dio benedisse le operazioni di pesca di Pietro e, per mezzo del glorificato Gesù Cristo, Dio versò sui Gentili credenti lo spirito santo. Così furono presi i primi “pesci” gentili per il regno dei cieli. — Atti 10:1 fino a 11:12.
AL “TERMINE DEL SISTEMA DI COSE”
5. Secondo la parabola di Gesù sulla rete, a che cosa ci avviciniamo ora, e che dire delle operazioni di pesca?
5 Sin da quando il non giudeo Cornelio di Cesarea fu preso nella rete cristiana le attività dei cristiani pescatori di uomini in tutte le acque sono continuate fino a questo “termine del sistema di cose”. (Matt. 28:20) La simbolica “fornace ardente” in cui i santi angeli di Cristo getteranno i pesci simbolici inadatti è vicinissima. (Matt. 13:47-50) Il tempo diventa più critico man mano che i giorni passano. Ma le spirituali operazioni di pesca devono continuare!
6. (a) Quale qualità fu necessaria per calare le reti nel 1919? (b) Come fu risuscitata l’organizzazione nel 1919, e fu questo senza scopo o no?
6 Come nel caso degli apostoli di Gesù in due occasioni nel mare di Galilea, ci volle grande fede da parte dei veri pescatori di uomini per ubbidire al comando di Cristo e calare le loro reti nell’anno 1919. Quello fu il primo anno postbellico dopo la prima guerra mondiale. Nella primavera di quell’anno i tre direttoria e cinque altri preminenti membri della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati di Pennsylvania furono liberati dal penitenziario federale di Atlanta, in Georgia, U.S.A., e la libera amministrazione dell’Associazione degli Studenti Biblici Internazionali fu ristabilita. L’organizzazione di questi dedicati, battezzati cristiani, che era stata seriamente paralizzata in tutto il mondo durante la prima guerra mondiale a causa della persecuzione religiosa e degli elementi governanti militarizzati, fu ripristinata. Fu come se, a somiglianza del profeta Giona, fossero stati vomitati dal ventre di un grosso pesce, per profetizzare ancora. Perché ci fu una risurrezione spirituale di questi dedicati cristiani? Per continuare a pescare! Anche se i Tempi dei Gentili erano finiti al principio dell’autunno del 1914, la mondiale pesca di uomini non era ancora terminata. Le reti dovevano essere calate di nuovo!
7. Come fu dato, in effetti, il comando di calare le reti, e come furono calate?
7 A tal fine, nei numeri (inglesi) della rivista La Torre di Guardia del 1º e del 15 agosto 1919, furono pubblicati articoli su “Benedetti gli intrepidi”; la prima assemblea generale con migliaia di partecipanti fu tenuta a Cedar Point, nell’Ohio, U.S.A., ai primi di settembre, e il 1º ottobre 1919 cominciò a pubblicarsi la nuova rivista L’Età d’Oro (inglese). In effetti, a questi dedicati studenti biblici cristiani fu dato il comando: “Calate le vostre reti per la pesca”. Ubbidendo in maniera intrepida, essi calarono le loro reti in acque che erano state del tutto sterili durante gli anni della prima guerra mondiale facendo questo con una intensificata ‘predicazione della buona notizia del regno’ a tutto il “mare” del genere umano. (Matt. 24:14) Ci fu la pesca?
8. Quale rapporto relativo alla “pesca” presentò La Torre di Guardia nell’estate del 1925?
8 Le statistiche di quegli anni postbellici e l’espansione delle attività rispondono Sì! Per esempio, in data 1º settembre 1925, La Torre di Guardia (inglese), a pagina 263, disse riguardo ai presenti alla celebrazione mondiale della cena del Signore: “Siamo lieti che il numero dei partecipanti alla Commemorazione sia così grande, poiché ciò manifesta molto interesse per la verità in ogni luogo, ed è così che dovrebbe essere. Il totale complessivo riportato finora è 90.434, il che è 25.329 più di quelli di cui si fece rapporto un anno fa”.
9. Dapprima la pesca fu ricominciata per prendere chi, e quale nome accettarono i pescatori?
9 Per più di dodici anni dal 1919 in poi le attività di pesca di questi cristiani pescatori di uomini furono compiute principalmente per prendere simbolico pesce per il regno dei cieli, perché fossero coeredi con Gesù Cristo nel regno celeste. Nel 1931 il rimanente di questi eredi del Regno assunsero il nome biblico “testimoni di Geova”, a cominciare dalla domenica pomeriggio del 26 luglio 1931, quando circa 10.000 persone riunite in assemblea internazionale a Columbus, nell’Ohio, adottarono gioiosamente una risoluzione per prendere questo nome, basato su Isaia 43:10-12. Le congregazioni di questi eredi del Regno in tutto il globo seguirono questa azione.
10, 11. (a) Quando, evidentemente, erano stati presi tutti i “pesci” adatti per il Regno? (b) Che cosa dovevano fare quindi quei pescatori, ancora al “termine del sistema di cose”?
10 I “pesci” del Regno raccolti dagli angeli mediante le operazioni della rete durante i diciannove secoli dalla Pentecoste del 33 E.V. dovevano infine ammontare a 144.000. (Riv. 7:4-8; 14:1-5) Ora, durante questo “termine del sistema di cose” dalla fine dei Tempi dei Gentili nel 1914 gli ultimi di questi “pesci” del Regno dovevano dunque essere presi nella rete, in adempimento alla parabola di Gesù in Matteo 13:47-50. Tutti quelli del finale rimanente che furono presi mediante le operazioni angeliche furono essi stessi resi “pescatori di uomini”, come erano stati resi tali gli apostoli che Gesù aveva chiamato dalla pesca di mestiere nel mar di Galilea.b (Matt. 4:18, 19; Luca 5:10) Evidentemente, negli anni 1931-1935 tutti i simbolici pesci adatti per il regno dei cieli erano stati presi per completare il preordinato numero di 144.000 coeredi di Cristo. (Matt. 22:10, 11) Ebbene, quelli dell’unto rimanente dovevano dunque smettere le loro attività di pesca? Dovevano essi mettere da parte le loro reti da pesca e aspettare semplicemente d’essere portati in cielo? Come potevano far questo scritturalmente? Siamo ancora nel “termine del sistema di cose”. Noi non osiamo dimenticare che Gesù disse ai suoi seguaci:
11 “Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole . . . insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni fino al termine del sistema di cose”.
12. (a) In Matteo 28:19, 20, stabilì Gesù una data per smettere di fare discepoli di lui? (b) Durante l’anno 1938, quanti fecero rapporto di attività di pesca, e chi includeva senza dubbio questo numero?
12 Con queste parole di Matteo 28:19, 20 Gesù non stabilì nessuna data nella quale al termine del sistema di cose la classe dei pescatori a cui egli si rivolgeva smettessero la loro opera di fare discepoli. Coloro che non sono presi per far parte del regno dei cieli possono dunque divenire discepoli di Gesù Cristo, anche se non ricevono la speranza celeste ma si rallegrano con la speranza della vita eterna in un paradiso terrestre governato dal celeste regno di Dio. È dunque un fatto reso noto che dall’anno 1935 i cristiani “pescatori di uomini” cominciarono a concentrare la loro attenzione su quelli che Dio renderà eredi del paradiso terrestre. A questi fu offerta la possibilità d’essere protetti durante la veniente guerra finale di Armaghedon e di sopravvivere nel giusto nuovo ordine sulla terra sotto il celeste regno di Dio.c Durante l’anno 1938, in media 47.143 persone fecero rapporto di attività di pesca in 52 Paesi del globo. Senza dubbio questi includevano molti dedicati cristiani che avevano la speranza del paradiso terrestre.
13. Lo scoppio della seconda guerra mondiale come influì sulla pesca, ma perché la pesca continuò nel mare dell’umanità?
13 Lo scoppio della seconda guerra mondiale nel settembre del 1939 ostacolò grandemente l’opera di pesca dei discepoli di Gesù Cristo. A quel tempo si trattò di pescare in acque agitate; ma nonostante la guerra e la crudele persecuzione i “pescatori di uomini” continuarono ad affaticarsi, per così dire, durante tutta la notte. In un certo numero di Paesi la loro spirituale opera di pesca fu messa al bando dai governi del tempo di guerra. Ma i “pescatori di uomini” di Geova non ricevono la loro licenza o i diritti di pesca dai governanti di questo mondo. Il Salmo 95:3-5 dice loro: “Geova è un grande Dio . . . a cui appartiene il mare, che egli stesso fece”. Similmente il mare dell’umanità gli appartiene, ed egli ha concesso ai suoi dedicati, battezzati testimoni diritti di pesca per pescare in tutte le acque indipendentemente dalle restrizioni che semplici uomini cercano di imporre in certe zone. L’opera di pesca del Regno continuò dunque in maniera regolare, segretamente dov’era necessario. Nel 1941 il messaggio del Regno che attirava i simbolici pesci era proclamato in ottantotto lingue, con la stampa e oralmente.
14. Come ci fu un cambiamento nella presidenza della Società Torre di Guardia poco dopo che l’America era entrata nella seconda guerra mondiale?
14 Il 7 dicembre 1941, la seconda guerra mondiale coinvolse gli Stati Uniti d’America, il Paese dov’era situata la sede centrale da cui era diretta la pesca spirituale. Trentadue giorni dopo l’anziano presidente dell’organizzazione della sede centrale a Brooklyn, New York, morì. Così durante la guerra di proporzioni mondiali si rese necessario un cambiamento nella presidenza, e la responsabilità di questo incarico fu posta il 13 gennaio 1942 sulle spalle di un uomo dedicato che aveva la metà dei suoi anni.
15. Quale chiamata rivolta al principio del 1942 mostrò se c’era perdita di coraggio o di fiducia da parte dell’organizzazione di Geova, e quale fu la reazione ad essa?
15 Sebbene gli uomini venissero meno per gli orrori della più grande guerra di tutti i tempi combattuta fino ad allora, non ci fu perdita di coraggio o di fiducia da parte dell’organizzazione dei “pescatori di uomini” di Geova. Dalla sua sede centrale sulla terra fu rivolta la chiamata ai “pescatori di uomini” in tutte le acque: “Calate le vostre reti per la pesca”. Questo fu fatto specialmente sotto forma di un articolo principale nel numero (inglese) de La Torre di Guardia del 1º febbraio 1942, che ebbe come tema il versetto di Geremia 16:16 (VA), dove dice: “Ecco, io manderò molti pescatori, dice il SIGNORE, ed essi li pescheranno; e poi manderò molti cacciatori, ed essi li cacceranno su ogni monte, e su ogni colle, e dalle aperture nelle rocce”.d Il paragrafo 28 (pagina 42) di questo entusiasmante articolo fece riferimento alla chiamata rivolta ai “pescatori di uomini” esposta in Matteo 4:18-22 e Luca 5:1-11. Sia che le agitate acque del mare dell’umanità dilaniata della guerra fossero a quel tempo prive di simbolici pesci o no, le reti furono calate nelle acque con piena fede, con fiducia nel principale Pescatore, Gesù Cristo.
16. (a) Ci fu “pesca” in quell’anno bellico del 1942? (b) Che cosa ci fu per mostrare la determinazione di continuare e accrescere la pesca?
16 Fosse un miracolo o no, ci fu la pesca. Benché il rapporto complessivo di tutti i pescatori attivi durante l’oscuro anno bellico del 1942 non fosse ricevuto per intero, si poté calcolare in base ai rapporti che oltre 100.000 erano attivamente impegnati nella pesca spirituale, e che, di questi, 7.624 erano proclamatori pionieri che dedicavano tutto il loro tempo come “pescatori di uomini”. (Annuario dei Testimoni di Geova del 1943 [inglese], pagina 221) L’opera dei rappresentanti viaggianti che visitavano le congregazioni dei “pescatori di uomini” in zone del territorio fu ripresa. Dal 18 al 20 settembre 1942 fu tenuta l’Assemblea Teocratica del Nuovo Mondo con cinquantuno città collegate a Cleveland, nell’Ohio, la principale città dell’assemblea, e ventisei città straniere ricevettero lo stesso programma. Nel discorso pubblico “Pace — Può essa durare?” fu predetta la pace che doveva seguire la seconda guerra mondiale nel 1945, e inoltre che l’organizzazione internazionale per la pace e la sicurezza, ora le Nazioni Unite, sarebbe stata rianimata. Nel 1942 furono fatti i progetti per costruire una nuova stamperia a Brooklyn, e anche per dar inizio alla Scuola Biblica di Galaad per i pescatori missionari.
17. Che cosa indicò che c’era stata la pesca nonostante la seconda guerra mondiale, che finì nel 1945?
17 Tutte le cose progettate divennero realtà. Poiché le reti furono calate ne risultò una pesca, contrariamente a quanto ci si sarebbe potuto aspettare. Nell’anno 1939 c’erano 61.589 “pescatori di uomini” che gettavano le reti in tutto il mondo; ma nel 1945, quando a settembre finì la seconda guerra mondiale, c’erano 127.478 persone che pescavano regolarmente ogni mese, e di queste, 6.719 erano pescatori pionieri in servizio continuo. Questo si apprese dai rapporti necessariamente incompleti. La stragrande maggioranza di questo aumento di simbolici pesci presi durante quegli anni erano persone che divennero discepoli di Cristo con la speranza del paradiso terrestre.
18. Nell’anno 1947, che cosa indicò che la maggioranza di quelli che ora venivano presi nella rete avevano la speranza terrestre?
18 Conformemente, il numero di quelli ai quali lo spirito di Dio rendeva testimonianza che avevano la speranza del Regno celeste cominciò a diminuire di anno in anno. E quando il numero dei “pescatori di uomini” sulla terra superò il numero di 144.000 eredi del Regno, fu evidente che quei simbolici pesci ora presi nella rete erano discepoli con la speranza di vivere per sempre sulla terra sotto il celeste regno di Dio. Quel fatto fu chiaro nel 1947, vent’anni fa, quando il numero dei pescatori che facevano regolarmente rapporto in tutto il mondo fu di 181.071, in 86 Paesi.
19. (a) Abbiamo calato invano le nostre reti dal 1945? (b) Perché questa stagione di pesca tra breve sarà finita?
19 Non invano abbiamo ubbidito calando le nostre reti secondo il comando del principale Pescatore, Gesù Cristo. In questi anni post-bellici dal 1945 centinaia di migliaia di simbolici pesci sono stati presi. Oggi circa un milione d’essi sono divenuti dedicati, battezzati discepoli di Cristo e sono stati ordinati come “pescatori di uomini”. Tra breve questa grande stagione di pesca sarà finita. Il suo termine sarà contrassegnato dalla “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” ad Armaghedon, dove qualsiasi pesce “inadatto” a disposizione sarà distrutto come in una “fornace ardente”. (Riv. 16:14-16) Deve venire la fine del “termine del sistema di cose”, durante il quale il principale Pescatore di Geova, Gesù Cristo, coi suoi santi angeli, indica dove gettare le reti da pesca. Quella terribile fine si avvicina sempre più, a giudicare dalle evidenze bibliche e mondane. Questa non è una ragione perché noi “pescatori di uomini” andiamo a riva, appendiamo le nostre reti e smettiamo la nostra assegnata opera di pesca.
20. (a) Sebbene alcune zone di pesca sembrino troppo lavorate o esaurite, che cosa si compie calando fiduciosamente le reti? (b) I pescatori di tali zone dove potrebbero andare a pescare?
20 Ora può sembrare che alcune zone di pesca siano state troppo lavorate e che abbiano quasi esaurito il “pesce” disponibile. È vero che in tali luoghi si può tirar su meno pesce, eppure calando fiduciosamente le reti con la predicazione del Regno, con l’insegnamento e con l’addestramento si pescano sempre alcuni che divengono dedicati, battezzati discepoli del principale Pescatore Gesù Cristo. Risulta che questo avviene anche in alcune zone di pesca nazionali dove il numero dei pescatori nell’organizzazione non aumenta o persino diminuisce. Se è possibile, coloro che ne sono in grado trasferiscano le loro “barche” in zone di pesca intatte o dove si potrebbero usare più “pescatori di uomini” per aver cura della grande pesca che è evidentemente possibile.
21. Chi è ancora responsabile delle operazioni di pesca, e perché dovremmo continuare a calare le nostre reti per la pesca?
21 Colui che ci chiamò a questa occupazione, Gesù Cristo, è l’incaricato. Egli sa dove ci guida. Egli può benedire i nostri sforzi apparentemente infruttuosi con una pesca inaspettata. Possiamo essere sicuri che farà prendere tutti i “pesci” che diverranno suoi dedicati, battezzati discepoli, prima che tutte le inadatte creature del mare dell’umanità siano gettate nella “fornace ardente” ad Armaghedon, e i fedeli, perseveranti “pescatori di uomini” siano ricompensati con privilegi di vita nel nuovo ordine di Dio sotto il suo celeste regno di pace e felicità. Fino a quel tempo di esecuzione del giudizio divino, “calate le vostre reti per la pesca”.
[Note in calce]
a Il presidente J. F. Rutherford, il segretario tesoriere W. E. Van Amburgh e A. H. Macmillan. Vedere La Torre di Guardia (inglese) del 15 aprile 1919, pagina 123.
b Con un simile intendimento fu pubblicato l’articolo “Prendiamo i pesci con la rete del Vangelo” alle pagine 308, 309 de La Torre di Guardia (numero inglese) del 15 ottobre 1914.
c Vedere il libro intitolato “Potete sopravvivere ad Armaghedon per entrare nel Nuovo Mondo di Dio” (inglese), pubblicato nel 1955 dalla Watch Tower Society.
d Secondo la Cyclopædia biblica di M’Clintock e Strong, Geremia 16:16 si può applicare con un senso favorevole. Il Volume 3, nel suo articolo sulla “Pesca” dice a pagina 579, paragrafo 1:
“L’abbondante quantità di pesce nelle acque della Palestina incoraggiava l’arte o l’occupazione della pesca, a cui sono fatte frequenti allusioni nella Bibbia: nel Vecchio Testamento queste allusioni sono di carattere metaforico, e descrivono o la conversione (Geremia 16:16; Ezechiele 47:10) o la distruzione (Ezechiele 29:3 e seg.; Ecclesiaste 9:12; Amos 4:2; Abacuc 1:14) dei nemici di Dio. Nel Nuovo Testamento le allusioni sono per la maggior parte di carattere storico . . ., sebbene l’applicazione metaforica sia ancora conservata in Matteo 13:47 e seg”.
The Holy Bible Commentary di F. C. Cook, pubblicato da Charles Scribner’s Sons, New York, nel 1886, dice, nel Volume 5, pagina 414, su Geremia 16:16: “. . . Spiritualmente, i padri l’interpretano riguardo agli Apostoli come ‘pescatori di uomini’. Così Origene: ‘Gli Apostoli sono i Pescatori, che dalle Scritture divine fanno le reti con cui tirar fuori gli uomini dal mare salato della vita mondana, affinché Dio possa dare loro una vita migliore, anche sui monti, coi profeti e il loro Signore, che fu trasfigurato su un monte, e su un monte insegnò al popolo le Sue beatitudini: e lì i cacciatori sono gli angeli, che vengono a ricevere le loro anime allorché si separano dai corpi’ (Origene in ‘Gr. Ghislerii’, II,430)”.
Dal lato sfavorevole la Cyclopædia biblica di M’Clintock e Strong, Volume 3, dice, sotto “Pescatore”, pagina 580, colonna 1:
“Termine usato, oltre che nel suo significato letterale . . . nella frase ‘pescatori di uomini’ . . . applicata dal nostro Salvatore agli apostoli . . . chiamandoli per il loro incarico; e in una simile maniera tipica, ma in senso sfavorevole, la parola ricorre in Geremia 16:16. L’applicazione della figura è ovvia”.
Alcuni commentatori prendono i versetti 14 e 15 di Geremia 16 come un’interruzione della profezia, essendo quei versetti ripetuti, anche se con lievi cambiamenti, nel capitolo 23, versetti 7 e 8 di Geremia. Conformemente, An American Translation (Smith-Goodspeed) pone i versetti 14 e 15 tra parentesi, mentre la traduzione biblica del dott. James Moffatt omette del tutto i versetti 14 e 15. Letto immediatamente dopo il versetto 13 di Geremia 16, il versetto 16 di Geremia 16 assumerebbe un significato sfavorevole verso l’antico popolo d’Israele che era in una relazione di patto con Dio.