Che cosa viene prima: la vostra chiesa o Dio?
LA MAGGIORANZA dei credenti si preoccupano per la crisi cui vanno attualmente incontro la Chiesa Cattolica e anche le religioni protestanti. La loro reazione differisce, comunque, secondo il tipo di credente. Per alcuni, Dio viene prima e la loro chiesa è semplicemente un mezzo usato per adorarlo. Per altri, la chiesa è divenuta un fine a se stesso, avendo la precedenza rispetto a Dio e alla sua Parola, la Bibbia. Voi da che parte siete? Che cosa viene prima nel vostro cuore e nella vostra mente: la vostra chiesa o Dio?
Nel luglio del 1969, una rivista settimanale di cronaca francese, Le Nouvel Observateur, pubblicò una copertina di color porpora intenso, con un sacerdote che faceva capolino dalla porta di una chiesa, sotto un titolo a grandi lettere bianche: “La mort de l’Eglise” (La morte della Chiesa). Dopo aver chiesto scusa per aver usato un titolo che probabilmente avrebbe meravigliato molti cattolici, ma aggiungendo che “questa espressione non è nostra: è stata usata da ecclesiastici”, la rivista proseguiva parlando di tre uomini che rappresentano tre categorie di credenti:
“Il primo uomo è colui che si sente a suo agio nelle tradizionali strutture della Chiesa; il secondo vorrebbe vedere alcuni cambiamenti in queste strutture; in quanto al ‘terzo uomo’,a egli ha lasciato la Chiesa, ma quietamente, senza far rumore. Egli crede ancora nei valori del Vangelo, ma non si aspetta più nessun aiuto dalla Chiesa. Se n’è andato, e il problema della Chiesa ha cessato d’interessarlo, una volta per tutte”.
DOMANDE PER IL “PRIMO UOMO”
Il “primo uomo” rappresenta i credenti che rimangono fedeli alla loro chiesa per lealtà verso la religione in cui sono stati educati. La loro attitudine è: Giusta o sbagliata, è la mia religione! Voi la pensate così? In tal caso, siete certo una persona leale. Ma a chi dovete maggiore lealtà: alla chiesa o a Dio? Con tanta estesa miscredenza in tutta la terra, siete da lodare perché mantenete la fede, ma in che cosa dovreste riporre la vostra fede: in un’organizzazione religiosa o in Dio? Perché andate in chiesa? Soprattutto, non è perché credete in Dio? Gli atei vanno in chiesa? Lo scopo stesso per cui andate in chiesa non è di adorare Dio e ottenere la sua approvazione? Se dunque fosse chiaro che la vostra chiesa non adempie il suo fondamentale scopo, quale sarebbe il vostro primo dovere?
“Ma”, risponderete, “come si può dire che la propria chiesa adempie il suo scopo?” Ebbene, la vostra chiesa avvicina sempre più persone a Dio, aiutandole a servirlo? O i suoi migliori e più sinceri membri sono delusi, disillusi e scoraggiati? Che specie di persone vedete intorno a voi in chiesa la domenica mattina? Sono brave persone che producono i frutti dello spirito, come “carità, gioia, pace, pazienza, benignità, bontà, fedeltà, dolcezza, temperanza”? O sono persone che, di nascosto, praticano “la fornicazione, l’impurità, la dissolutezza, l’idolatria, la magia, le inimicizie, le contese, le gelosie, le ire, le risse, le discordie, le sette, le invidie, le ubriachezze, le gozzoviglie ed altre cose simili”? Giacché “coloro che fan tali opere non avranno in eredità il regno di Dio”, non è ovvio che una chiesa il cui clero condona tale comportamento e i cui membri seguono tali pratiche non possono piacere a Dio e avere le sue benedizioni? — Gal. 5:19-23, La Sacra Bibbia cattolica di Fulvio Nardoni.
Inoltre, per piacere a Dio, non deve una chiesa insegnare la verità? Non mise Gesù Cristo in risalto questo fatto con la Samaritana presso il pozzo di Sichar? Egli le disse: “Donna, credimi . . . l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità; poiché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. Iddio è spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in ispirito e verità”. — Giov. 4:21-24, Versione Riveduta.
Notate che è indispensabile adorare con “verità”. Perciò è impossibile adorare Dio in modo accettevole senza profondo amore per la verità. La vera religione cristiana deve basarsi sulla verità, non sulle tradizioni, sui credi, sui dogmi e sugli articoli di fede spesso difficili da comprendere perché sfidano ogni facoltà di ragionare con cui Dio ci ha creati. Ora qual è la norma cristiana per giudicare la verità? Non è la Bibbia? Se dunque c’è contraddizione fra le dottrine di una chiesa che asserisce d’essere cristiana e l’esplicita dichiarazione di verità che si trova nelle Sacre Scritture, che cosa dovrebbe venire prima nella vostra adorazione: la vostra chiesa o la Parola di Dio, la Bibbia? Quale sarà la vostra risposta se desiderate sinceramente essere il tipo di “adoratori che il Padre richiede”?
Che tale scelta sia necessaria si può appropriatamente illustrare esaminando la misteriosa dottrina della “Trinità”. Questo è un dogma fondamentale della Chiesa Cattolica Romana, e tutte le duecento e più chiese appartenenti al Consiglio Ecumenico delle Chiese devono credere al concetto trinitario di “un solo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo”. Tuttavia in nessun punto della Bibbia si può trovare la parola “trinità”, e l’unico versetto che contiene un’esplicita dichiarazione di questo dogma (I Giovanni 5:7 nella versione cattolica annotata da G. Ricciotti e nella Versione Riveduta protestante) si ammette che è un’aggiunta spuria al testo ispirato. Le parole inserite non ricorrono in traduzioni recenti, come La Sacra Bibbia cattolica a cura di mons. S. Garofalo o la Jerusalem Bible cattolica, che in una nota in calce dice: “Le parole in corsivo [il Padre, la Parola e lo Spirito, e questi tre sono uno] (non si trovano in nessuno degli antichi MSS greci, né in alcuna delle prime traduzioni, né nei migliori MSS della Vulg[ata] stessa) sono probabilmente una parafrasi inserita nel testo”. Evidentemente queste parole furono ‘inserite nel testo’ per soddisfare un urgente bisogno: la mancanza di qualsiasi chiara prova della dottrina della “Trinità” in altre parti della Bibbia.b
In modo interessante, questo dogma è criticato anche nelle chiese della cristianità. Nei Paesi Bassi, i vescovi cattolici olandesi hanno approvato un catechismo che mette in dubbio quattordici importanti punti dottrinali, uno dei quali è la “Trinità”. Confermando che alcuni vescovi cattolici hanno evidentemente dei dubbi sul dogma della “Trinità”, la rivista francese di cronaca L’Express riferì che un membro conservatore della Congregazione dei Seminari e delle Università presso il Vaticano, “monsignor” Romeo, considerava il Concilio Vaticano Secondo una “sinistra commedia di tremila buoni a nulla, alcuni dei quali non credono neppure nella Trinità o nella Vergine”. — Numero del 30 nov.–6 dic. 1964, pagina 49.
In quanto ai dubbi protestanti sulla “Trinità”, la rivista Time in un lungo articolo su “Teologia”, riferì che un vescovo episcopale suggeriva che “la chiesa abbandoni la Trinità, per il fatto che pare realmente predichi tre Dèi invece di uno. Il cristianesimo, secondo lui, dovrebbe smettere di attribuire azioni specifiche alle persone della Trinità — creazione al Padre, redenzione al Figlio, ispirazione allo Spirito Santo — e dire solo che furono tutte opera di Dio”. — 8 aprile 1966, pagina 54.
L’esplicita dichiarazione della verità biblica è che c’è “un solo Dio e un solo mediatore tra Dio e gli uomini, un uomo, Cristo Gesù”. (1 Tim. 2:5, Garofalo) In quanto allo spirito santo, esso non è una persona ma è l’invisibile forza attiva di Dio con cui unse suo Figlio, e che fu versato sugli apostoli e sui discepoli di Gesù alla Pentecoste. — Atti 10:38; 2:4, 33.
La versione cattolica della Bibbia a cura di mons. S. Garofalo parla della “Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità”. (1 Tim. 3:15) Quindi, ogni chiesa che insegna l’errore su tale punto fondamentale come la medesima persona di Dio non può essere la “Chiesa del Dio vivente”. Se appartenete a tale religione, che cosa dovreste mettere prima: la vostra chiesa o Dio? Certo il vostro amore verso Dio e la verità vi spingerà a cercare la religione che vi permetta di ‘adorare il Padre in ispirito e verità’. Lo scopo di questo articolo è di aiutarvi a trovare la vera religione.c
ESAMINIAMO LE COSE CON IL “SECONDO UOMO”
Il “secondo uomo” menzionato nel Nouvel Observateur rappresenta quei cattolici e protestanti che rimangono nella loro chiesa perché non sanno in quale altro posto andare. È stato loro insegnato che la loro chiesa rappresenta Dio e non vogliono allontanarsi da lui. Disapprovano molte pratiche o dottrine della chiesa, ma sperano di riformare internamente la chiesa.
Essi sono rappresentati dai 744 cattolici francesi che, nel novembre del 1968 inviarono una lunga lettera aperta al papa. In essa dicevano: “Oggi il cristiano ha bisogno di vivere in una ‘vera’ Chiesa . . . Perciò tutto quello che vi è di falso, contrario al Vangelo e scandaloso nella Chiesa odierna ferisce il cristiano”. Quindi seguiva una lunga lista di lamentele contro la Chiesa Cattolica e i suoi attuali insegnamenti e pratiche. Tuttavia, verso la fine, questi cattolici esprimevano la loro incondizionata adesione alla loro chiesa, alludendo a Giovanni 6:68 e dicendo: “Da chi altri potremmo andare? In essa [la Chiesa Cattolica Romana] troviamo la Sola che ha parole di vita eterna”.d
Ma può Cristo dimorare in una chiesa dove si ammette che vi sono tante cose ‘false, contrarie al Vangelo e scandalose? Non scrisse l’apostolo Paolo: “Qual relazione può esserci fra giustizia e iniquità? O quale unione fra luce e tenebre? E quale accordo fra Cristo e Beliar?” (2 Cor. 6:14, 15, Nardoni) Nel suo recente libro Etre vrai: l’avenir de l’Eglise (L’esser veritiera: L’avvenire della Chiesa), il teologo cattolico svizzero Hans Küng ammette che ‘gran parte del mondo è stato allontanato da Cristo a causa della Chiesa’.
Dichiarazioni simili son fatte non solo riguardo alla Chiesa Cattolica Romana ma anche in relazione alle chiese protestanti. Il ministro protestante francese Louis Simon, vicepresidente della Commissione Generale per l’Evangelizzazione nella Chiesa Riformata di Francia, parlò recentemente della “Chiesa silenziosa” fatta di persone “che conservano la loro credenza in Gesù di Nazaret, ma che non possono più trovarlo nella chiesa tradizionale”. A Ginevra, in Svizzera, ventidue studenti protestanti di teologia rifiutarono d’essere ordinati per il ministero perché, secondo le loro parole, “cerchiamo un modo di vivere cristiano che serva il Vangelo. Ma in questi giorni servendo il Vangelo si sfida l’opera della Chiesa in parecchi punti”. — L’Express, dic. 1968.
Pertanto, i cattolici e i protestanti onesti cominciano a riconoscere la necessità di scegliere tra la chiesa e Cristo, tra la chiesa e il Vangelo. Che dire di tutti voi ‘secondi uomini’, che sperate di riformare internamente la chiesa? Che cosa viene prima per voi: la vostra chiesa o Dio? In realtà, qual è la chiesa di Dio? Dopo aver detto le succitate parole, Paolo scrisse a sinceri unti cristiani: “Noi siamo infatti il tempio di Dio vivente come disse Iddio: ‘Abiterò fra loro e con loro camminerò; io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo’. E perciò: ‘Uscite di mezzo a quelli e state separati’”. (2 Cor. 6:16, 17, Nardoni) Non è privo d’interesse il fatto che A Catholic Commentary on Holy Scriptures dichiara che in questo brano Paolo mostra “che l’unione del fedele con Dio implica la separazione dalla falsa religione [il corsivo è nostro]”. Precisamente!
Che esempio diede Paolo stesso? Come Fariseo e preminente membro della religione dei Giudei, egli aveva perseguitato la vera chiesa di Dio. Egli scrisse: “Perseguitavo all’eccesso la Chiesa d’Iddio . . . per l’estremo attaccamento alle tradizioni dei miei padri”. (Gal. 1:13, 14, Nardoni) Rimase Paolo nella chiesa tradizionale, la religione dei Giudei, tentando di riformarla internamente? No! Ritenne che il solo modo di adorare e servire Dio in modo accettevole fosse da quel momento in poi di ‘uscire di mezzo’ ai Farisei e divenire parte della vera chiesa di Dio che, a quel tempo, era una piccola setta disprezzata. Dinanzi al governatore Felice, Paolo in seguito dichiarò: “Ti confesso però che, secondo quella via, che chiamano eresia [Versione Riveduta: setta], io servo a Iddio dei padri”. — Atti 24:14, Nardoni.
Di conseguenza, se la vostra chiesa insegna e fa cose contrarie alla Bibbia e reca dispiacere a Dio, come cristiano avete il dovere di imitare Paolo e ‘servire il Padre e Dio vostro’ nella vera religione che, in modo non sorprendente, le chiese spesso “chiamano eresia”.
NOTIZIE RASSICURANTI PER IL “TERZO UOMO”
Veniamo ora al “terzo uomo”, che rappresenta i delusi i quali hanno smesso completamente di praticare la loro religione, pur tuttavia credendo ancora in Dio. Benché questo articolo non sia scritto primariamente per loro, giacché essi hanno già scelto di abbandonare i sistemi religiosi della cristianità, ciò nondimeno abbiamo per loro alcune buone notizie. A tutti questi, e alle altre due categorie di credenti che abbiamo considerate, diciamo: Separatevi dalla falsa religione, si! Abbandonate le chiese, ad ogni costo! Ma non vi fermate lì. Cercate la vera religione indicata nella Bibbia. Il vero cristianesimo è praticato oggi in tutta la terra da un gruppo di sinceri uomini e donne, ben più di un milione, che si chiamano testimoni di Geova.
Per aiutarvi a conoscere qual è la vera religione, esposta nella Parola di Dio, i testimoni di Geova saranno felici di studiare con voi la Bibbia, gratuitamente, in casa vostra. Chiedete a uno di essi di prendere questa disposizione, o inviate la vostra richiesta agli editori di questa rivista. Naturalmente, siete anche benvenuto alle adunanze dei testimoni di Geova nella più vicina Sala del Regno. Così facendo, avrete l’opportunità di apprendere come “adorare il Padre in ispirito e verità”. Poiché, ricordate, “tali sono gli adoratori che il Padre richiede”. — Giov. 4:23, Versione Riveduta.
[Note in calce]
a La nota in calce di questa rivista spiegava: “L’espressione ‘terzo uomo’ fu coniata nell’ottobre del 1966, da un gesuita francese di nome Francois Roustang, nella rivista ‘Christus’. Questa espressione fu rapidamente adottata in tutta la terra perché descrive un fenomeno mondiale in tutta la Chiesa Cattolica”.
b Per una più completa considerazione di questo soggetto, si veda il libro La Verità che conduce alla Vita Eterna, Capitolo III, “Chi è Dio?”
c Questo soggetto è esaurientemente trattato nel libro La Verità che conduce alla Vita Eterna, Capitolo XIV, “Come si identifica la vera religione”.
d L’intero testo francese di questa lettera è stato stampato in forma di opuscolo da Editions de l’Epi, Parigi, col titolo “Si le Christ voyait cela”.