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  • Dove sono specialmente necessari più proclamatori della buona notizia

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  • Dove sono specialmente necessari più proclamatori della buona notizia
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
w71 1/8 pp. 463-469

Dove sono specialmente necessari più proclamatori della buona notizia

“Passa in Macedonia e aiutaci”. — Atti 16:9.

1, 2. Quale fu l’esperienza di Paolo quando visitò la prima volta Efeso, e che cosa riconobbe e promise?

PER quelli che apprezzano la responsabilità cristiana di proclamare la buona notizia del regno di Dio, è un’esperienza rallegrante trovare persone che li supplicano di restare a insegnar loro la verità. Paolo, apostolo di Gesù Cristo, ebbe questa esperienza quando visitò dapprima la città di Efeso nell’Asia Minore. Era verso la metà del primo secolo della nostra Èra Volgare. Vi si fermò brevemente quando tornava ad Antiochia di Siria, durante il suo secondo giro missionario. Quando in una sinagoga le persone lo udirono proclamare la buona notizia, lo esortarono a restare per ascoltare maggiormente.

2 Paolo riconobbe che in Efeso la necessità di predicatori della buona notizia era grande. In quel tempo non poté restare ad aiutarli, ma promise di tornare, dicendo: “Tornerò da voi di nuovo, se Geova vuole”. (Atti 18:21) Fece questo nel suo terzo giro missionario, restandovi per tre fruttuosi anni. Edificò in Efeso una congregazione che fu specificamente menzionata dal risuscitato Gesù Cristo più di quarant’anni dopo. Gesù ispirò l’apostolo Giovanni a lodare la congregazione efesina per la sua perseveranza e per le sue fatiche ma anche la rimproverò per aver “lasciato l’amore che avevi in principio”. — Riv. 2:2-4.

3. Come Paolo manifestò la giusta attitudine quando parlò agli Efesini nel suo terzo giro missionario?

3 Alla fine del suo terzo giro missionario, Paolo si fermò a Mileto, piccola città un po’ a sud di Efeso, e mandò a chiamare gli anziani della congregazione efesina. Arrivati che furono, egli parlò loro rammentando come si era prodigato onde imparassero la buona notizia. Dal momento che era entrato nella provincia romana dell’Asia, che era una zona che abbracciava la parte occidentale della penisola dell’Asia Minore e la cui capitale era Efeso, aveva predicato la buona notizia nonostante la persecuzione. Questa eccellente attitudine è ciò che le persone di oggi devono avere per andare dove la necessità di proclamatori della buona notizia è molto grande.

4. Come Paolo rispose alla supplica di andare in Macedonia ad aiutarvi il popolo?

4 In una precedente occasione Paolo aveva manifestato la sua volontà di servire dove erano necessari più predicatori. Questo era accaduto nel suo secondo giro missionario. Era nella città di Troas nell’angolo nord-ovest della penisola dell’Asia Minore. Lì ricevette la visione di un uomo macedone che lo supplicava di andare ad aiutare il popolo della Macedonia. (Atti 16:9, 10) Riconoscendo in ciò la guida di Geova perché andasse in quel territorio dove la necessità era grandissima, Paolo prontamente salì a bordo di una nave e salpò per Neapoli in Macedonia. Di li andò nella città di Filippi, che era lungo una rotta commerciale. Era sempre sua norma stabilirsi in città che si trovavano lungo rotte commerciali, evidentemente perché la predicazione che faceva fosse portata dai viaggiatori in altre città. La congregazione che formò a Filippi gli fu sempre specialmente grata delle sue fatiche e spesso gli mandò doni.

5. Quale esempio diedero Paolo. Aquila e Priscilla per noi d’oggi?

5 Paolo diede un eccellente esempio per i dedicati servitori di Geova d’oggi. Mise gli interessi del regno di Dio al primo posto nella sua vita e fu disposto ad andare in altri luoghi dove la necessità di predicatori era grande. Questo è anche ciò che pare facessero Aquila e Priscilla. Paolo li conobbe a Corinto durante il suo secondo giro missionario, e quando partì l’accompagnarono fino a Efeso. Lì stettero e predicarono. Quelli che oggi sono dedicati servitori di Geova possono manifestare la stessa volontà di servire dove la necessità di predicatori della buona notizia è più grande che dove si trovano.

LUOGHI NEI QUALI C’È GRANDE NECESSITÀ

6, 7. (a) In che modo un proclamatore del Regno può rendere i suoi sforzi più fruttuosi? (b) Dovrebbe un cristiano trasferirsi in un altro territorio se sta ottenendo buoni risultati dov’è?

6 Oggi ci sono molti luoghi nei quali la necessità di più predicatori della buona notizia del Regno è grandissima, e questi luoghi offrono eccellenti opportunità ai dedicati servitori di Geova che nel ministero compiono gli sforzi più fruttosi possibili nel breve tempo che rimane all’attuale sistema di cose.

7 Naturalmente, se uno di questi dedicati cristiani sta avendo buoni risultati nel territorio assegnato alla sua congregazione, e le persone rispondono alla buona notizia del Regno associandosi all’organizzazione di Geova, c’è bisogno di lui proprio lì. Ha un fertile campo per il ministero e potrebbe ben continuare a lavorarlo invece di andarsene altrove. Ma supponete che il territorio sia lavorato frequentemente senza che dai suoi sforzi venga molto frutto, che dire allora? Dovrebbe rallentare o smettere? Assolutamente no! La sua perseveranza piace a Geova Dio.

8. Perché è consigliabile trasferirsi, se possibile, quando un territorio non è produttivo?

8 Comunque, se egli è in grado di essere d’aiuto in un altro territorio dove sono necessari più predicatori, non sarebbe saggio che egli si trasferisse in quel territorio? Il pescatore che riscontra che nel posto dov’è la sua barca la pesca è cattiva porta la sua barca in acque pescose dove è possibile fare una pesca più promettente. Gl’interessa prendere quanti pesci può prima che il giorno finisca. Come pescatori spirituali i testimoni di Geova desiderano lavorare oggi dove i loro sforzi saranno più produttivi.

9, 10. Se una persona può trasferirsi in un altro paese, quali sono alcuni paesi che potrebbe considerare in cui la necessità è grandissima?

9 Può darsi che una famiglia possa disporre le sue cose in modo da andare in un altro paese dove la necessità di predicatori è eccezionalmente grande. Negli Stati Uniti la proporzione dei proclamatori rispetto alla popolazione è di uno su 524, ma ci sono parecchi paesi dove la proporzione non è così buona, il che indica una grande necessità di più predicatori della buona notizia del regno di Dio. Per esempio, in Bolivia la proporzione è di uno su 4.222; in El Salvador è di uno su 1.951; in Guatemala è di uno su 2.298; in Colombia è di uno su 3.021; in Ecuador è di uno su 2.095; in Paraguay è di uno su 2.963, e in Perù è di uno su 3.007. Questi paesi sono tutti nell’America Centrale e Meridionale, dove la “pesca” è risultata ottima. Alcuni d’essi, comunque, hanno ancora intere città senza una congregazione del popolo di Geova.

10 Guardiamo ora l’Africa e vediamo quanto è grande lì la necessità di predicatori del Regno. Nel Burundi la proporzione dei testimoni di Geova rispetto alla popolazione è di uno su 71.174; nel Senegal è di uno su 20.339; in Gambia è di uno su 35.111; nella Costa d’Avorio è di uno su 9.513; nel Kenya è di uno su 11.094; nella Repubblica di Mali è di uno su 700.000; nel Niger è di uno su 106.296; in Tchad è di uno su 50.000, e in Uganda è di uno su 98.234. Questi paesi offrono un’eccellente opportunità di “pesca” ai dedicati servitori di Geova che sono in grado di trasferirsi in un altro paese.

11, 12. Descrivete ciò che i Testimoni missionari trovano in alcuni paesi africani.

11 In alcuni di questi paesi ci sono tanti interessati che i Testimoni hanno elenchi di persone che aspettano perché vogliono studiare con loro la Bibbia. Nel Kenya, per esempio, non perdono tempo con le persone che non rispettano gli appuntamenti. Quando una persona non si fa trovare a casa alcune volte all’ora in cui si dovrebbe tenere lo studio, il Testimone interrompe lo studio e dedica il suo tempo a qualcun altro che mostra più apprezzamento per esso. Se dopo che uno studio è stato interrotto la persona promette di rispettare i suoi appuntamenti e vuole riprendere lo studio, viene messo in fondo all’elenco di quelli che attendono per gli studi.

12 Una missionaria che andò nel Dahomey riferì che in poco più di sei mesi teneva quindici studi biblici a domicilio. Ella scrive: “Non c’è tempo sufficiente per badare a tutti quelli che vorrebbero studiare. Stiamo divenendo ben conosciuti nella città e le persone semplicemente ci fermano per chiedere se studieremo con loro”. Le buone condizioni di “pesca” in questi paesi sono indicate dagli eccellenti aumenti nel numero di quelli che si associano all’organizzazione di Geova. Questi pure sono attivi nella proclamazione della buona notizia del Regno.

13. Che cosa trovò un Testimone nelle Isole Truk, e quale domanda vi si presenta?

13 Come ci si può attendere, quelli che sono andati in paesi dove la necessità di predicatori è grandissima hanno avuto alcune stimolanti esperienze. Uno che visitò alcune delle molte isole nel Distretto di Truk trovò persone che non avevano mai visto una Bibbia e non avevano mai udito la buona notizia del Regno. Questi lo ascoltarono con premura. Quando andò via da un’isola dopo aver predicato al popolo per un po’, ripetutamente chiesero: “Quando tornerà?” Come sono simili alle persone dell’antica Efeso allorché l’apostolo Paolo le visitò la prima volta. Potete voi rispondere alla supplica di tali persone in vari paesi: “Passa . . . e aiutaci”?

ENTRO IL PROPRIO PAESE

14. Come una persona può prestare servizio entro il suo proprio paese dove sono necessari più proclamatori del Regno?

14 Se una famiglia non è in grado di andare in un altro paese, potrebbe essere in grado di trasferirsi in un territorio isolato entro il proprio paese. Molti Testimoni hanno fatto questo con buoni risultati. Alcuni si sono trasferiti in territori a grande distanza dalla loro città natia e altri si sono trasferiti solo di alcuni chilometri dove è necessario maggiore aiuto. In alcuni casi il territorio è isolato da una congregazione di testimoni di Geova. Vi si deve promuovere l’interesse perché si possa formare una congregazione. In altri casi una congregazione può esservi già ma è piccola e debole. Ha bisogno d’aiuto e incoraggiamento. In altri casi una congregazione può avere necessità di una più forte direttiva, e questo offre a un maturo ministro nell’organizzazione di Geova l’opportunità di trasferire in quella città la propria famiglia per aiutare quella congregazione.

15. Come maturi Testimoni possono aiutare una piccola congregazione?

15 Molto bene può esser fatto da maturi Testimoni che si trasferiscono dove c’è una congregazione piccola che ha bisogno di aiuto. Prendendo nel ministero una direttiva zelante essi possono infondere alla congregazione nuova vita e aiutare i Testimoni locali a divenire più produttivi “pescatori di uomini”. (Matt. 4:19) Possono essere uno stimolante esempio per la congregazione locale, come Paolo e i suoi compagni lo furono per la congregazione di Tessalonica. Scrivendo ai cristiani di quella congregazione, Paolo disse: “Poiché conosciamo, fratelli amati da Dio, la vostra elezione, perché la buona notizia che predichiamo non vi fu annunciata solo a parole ma anche con potenza e con spirito santo e forte convinzione, come sapete qual sorta di uomini divenimmo presso di voi per amore vostro; e voi diveniste imitatori nostri e del Signore”. — 1 Tess. 1:4-6.

16. Quale speciale gioia provò l’apostolo Paolo, e come i Testimoni possono oggi partecipare a tale gioia entro il loro proprio paese?

16 L’apostolo Paolo provò grande gioia aprendo nuovi territori alla predicazione della buona notizia del Regno. Nella sua lettera ai cristiani romani, quelli che abitavano a Roma, rivelò questa gioia dicendo: “In questo modo, in realtà, ho avuto la mira di non dichiarare la buona notizia dove Cristo era già stato nominato, onde non edificassi sul fondamento d’un altro uomo; ma, come è scritto: ‘Coloro ai quali non era stato fatto nessun annuncio intorno a lui vedranno, e coloro che non hanno udito capiranno”’. (Rom. 15:20, 21) Questa può essere la gioia dei cristiani d’oggi che son disposti a trasferirsi in un territorio isolato dove non è istituita una congregazione.

17. Che specie di persone devono essere quelle che considerano di trasferirsi dove la necessità di predicatori è specialmente grande?

17 Quelli che si trasferiscono dove la necessità è maggiore devono indispensabilmente esser persone che abbiano vivo apprezzamento per la Parola di Dio e che manifestino questo apprezzamento con la zelante attività nel ministero. Devono essere persone forti nella verità e in grado di “fare una difesa dinanzi a chiunque . . . chieda [loro] ragione della [loro] speranza”. (1 Piet. 3:15) Devono essere persone disposte a sopportare disagi, difficoltà e perfino persecuzione per compiere il ministero. Questa fu l’attitudine che ebbe l’apostolo Paolo. Egli disse: “Voi sapete bene come dal primo giorno che misi piede nel distretto dell’Asia sono stato per tutto il tempo con voi, facendo lo schiavo per il Signore con la più grande modestia di mente e lagrime e prove che si abbatterono su di me”. — Atti 20:18, 19.

QUELLI CHE NON POSSONO TRASFERIRSI

18, 19. Come si possono prendere disposizioni così che quelli che non possono trasferirsi compiano servizio dove c’è grande necessità?

18 Ma che dire di quelli che non possono trasferirsi? Come possono prestare servizio dove sono necessari più predicatori del regno di Dio? Può darsi che entro la loro circoscrizione di circa venti congregazioni ci sia territorio con molte persone interessate nella buona notizia, ma forse la congregazione locale ha troppo territorio per badare a questi interessati. Disposizioni possono prendersi con quella congregazione perché Testimoni di un’altra congregazione vengano ad accrescere l’interesse. Perché dovrebbero impiegare il loro tempo in un territorio infruttuoso quando c’è da fare una “pesca” migliore nel territorio che un’altra congregazione tiene ma che è troppo grande perché quella congregazione se ne occupi?

19 Testimoni d’altre parti della circoscrizione che possono fare il viaggio fino a tale territorio potrebbero essere assegnati per accrescervi l’interesse. Quando si trova interesse vorranno iniziare studi e tenere tali studi con regolarità. Questo, naturalmente, sarà per loro una spesa in tempo e denaro. Se possono sopportare questa spesa saranno in grado di prestare servizio dove sono necessari più proclamatori del Regno senza trasferirsi dalla loro casa.

RISOLVERE I PROBLEMI

20-22. Descrivete problemi che si possono incontrare per l’alloggio e il lavoro e il modo in cui si possono risolvere.

20 Com’è da aspettarsi, problemi si presenteranno a tutti quelli che andranno in un territorio lontano dalla loro casa o che si trasferiranno in un’altra città o paese. Per quelli che si trasferiscono può ben significare che dovranno accontentarsi di sistemazioni inferiori al modo di vivere a cui sono abituati. Questo richiederà un adeguamento del loro modo di pensare per continuare a predicare in quel territorio. Sarebbe difficile restare se continuassero a pensare a ciò che si son lasciato dietro.

21 Un altro problema può esser quello di trovare lavoro, ma possiamo dire che non si possa risolvere? In alcuni casi i Testimoni locali sono stati in grado di aiutare la famiglia a trovar lavoro. In altri è stato necessario fare un lavoro diverso da quello a cui la persona era abituata. Può anche dover fare un lavoro che non è così ben retribuito, ma che può esser necessario per restare lì dove la necessità di predicatori è grande. Qui è di nuovo importante acquistare la giusta attitudine mentale. Paolo indicò la veduta che bisognava avere quando disse: “Avendo nutrimento e di che coprirci, di queste cose saremo contenti”. — 1 Tim. 6:8.

22 La famiglia che si trasferisce farà dunque il suo meglio per adattarsi possibilmente a un’entrata inferiore e forse a una sistemazione meno desiderabile per poter restare dove sono necessari più proclamatori del Regno. Questo sarebbe mettere gli interessi del regno di Dio al di sopra degli interessi materiali, come raccomandò Gesù. — Matt. 6:33.

23. Come una persona può considerare il fatto che lascia buoni amici per andare a servire dove sono necessari più proclamatori della buona notizia?

23 La difficoltà di lasciare molti buoni amici può essere un altro problema ancora. Trasferirsi non significa porre fine alle loro amicizie ma piuttosto l’opportunità di accrescere le amicizie. Una famiglia troverà nuovi amici da aggiungere a quelli che ha già. Ricordate la promessa di Gesù che quelli che lasciano i parenti per proclamare la buona notizia del Regno altrove riceveranno parenti e case cento volte di più. I nuovi amici che sono anche dedicati servitori di Geova Dio diverranno così intimi come i parenti carnali. A causa della loro ospitalità le loro case saranno aperte a tali persone. I diplomati della Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad che sono andati come missionari in altri paesi hanno dato prova che la dichiarazione di Gesù è verace. — Mar. 10:29, 30.

24. Che cosa aiuta a rendere insignificanti i problemi di servire dove c’è necessità di proclamatori del Regno?

24 Non importa quali possano essere i problemi quando si cerca di andare a servire dove la necessità di più proclamatori del Regno è grande, la gioia di poter aiutare le persone ad acquistare conoscenza delle verità della Parola di Dio li fa apparire insignificanti. Vale la pena di compiere lo sforzo di perseverare. C’è una soddisfazione interiore nel conoscere che aiutate altri e, soprattutto, che fate ciò che piace agli occhi di Dio. I maturi Testimoni conoscono la soddisfazione che si prova quando i loro sforzi nel ministero portano buon frutto. Pensate quanto più grande questa gioia può essere allorché il frutto è abbondante per il lavoro compiuto in un territorio dove il bisogno è grande. Per certo c’è felicità nel dare altruisticamente il proprio tempo e la propria energia al fine d’aiutare le persone a imparare intorno a Geova, al suo Figlio e ai suoi meravigliosi propositi per il genere umano.

CALCOLATE LA SPESA

25. Prima di trasferirsi che cosa è necessario che la famiglia faccia?

25 Quelli che sono dedicati servitori di Geova dovrebbero esaminare la propria situazione e considerare seriamente di andare dove occorrono più predicatori. Se una famiglia pensa di potersi trasferire in un altro paese o in un’altra località entro il proprio paese deve necessariamente calcolare la spesa e decidere se può sostenerla o no. La ragione per cui questo è necessario fu spiegata da Gesù quando disse: “Chi di voi volendo costruire una torre non si mette prima a sedere e non calcola la spesa, per vedere se ha abbastanza per completarla? Altrimenti, potrebbe gettare il fondamento ma non essere in grado di finirla”. — Luca 14:28, 29.

26, 27. Perché è del tutto assennato lavorare dove i nostri sforzi produrranno più frutto, e come Paolo diede un esempio sotto questo aspetto?

26 Poiché il tempo che rimane a questo vecchio sistema di cose è brevissimo, è solo assennato lavorare dove i nostri sforzi produrranno il massimo frutto. Se siamo in grado di trasferirci, non è ragionevole continuare a lottare con un territorio improduttivo quando la “pesca” è migliore in un altro territorio che è a corto di predicatori. Ma quando una famiglia si trasferisce dovrebbe essere in grado di restare. Sono dunque essenziali le predisposizioni e il calcolo della spesa.

27 L’apostolo Paolo comprese la saggezza di trasferirsi in un territorio più produttivo quando si trovò dove la “pesca” non era buona. Per questa ragione non rimase più a lungo in Atene. Era un territorio relativamente infruttuoso. Si trasferì dunque a Corinto, dove rimase un anno e mezzo durante il suo secondo giro missionario. Questo era ciò che il Signore volle che egli facesse. In una visione disse a Paolo: “Non aver timore, ma continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno ti assalirà per farti ingiuria; poiché ho un gran popolo in questa città”. (Atti 18:9, 10) Risultò che era così.

28, 29. Qual è la maniera di procedere se una famiglia decide di potersi trasferire dove può essere più produttiva?

28 Se una famiglia, dopo aver calcolato la spesa, decide che in un modo o l’altro possa servire dove sono necessari più predicatori della buona notizia, che cosa dovrebbe fare? Tutti i componenti della famiglia dovrebbero presentare la cosa a Geova in preghiera, chiedendo la sua guida e il suo aiuto per prendere la giusta decisione. Quindi potranno fare tutti i necessari preparativi anticipati per potere sicuramente rimanere nel nuovo territorio una volta che vi saranno arrivati. Se possibile, il nuovo territorio dovrebbe essere visitato in anticipo, specialmente se richiede un trasferimento. Si dovrebbero trovare alloggio e lavoro.

29 Supponete che la famiglia decida di andare in un altro paese. Che dovrebbe fare? Potrebbe scrivere alla filiale della Società Torre di Guardia che è nel paese dove vuole andare, chiedendo qualsiasi informazione necessaria. D’altra parte, se il trasferimento la famiglia intende farlo entro il paese in cui vive, potrebbe scrivere all’ufficio della Società in quel paese. La Società sarà felice d’informare la famiglia dei luoghi dove più proclamatori della buona notizia sono specialmente necessari.

30. Qual è il miglior modo di seguire l’esempio di Gesù Cristo e di Paolo? Perché?

30 Sarebbe un’ottima cosa se la famiglia potesse trascorrere la massima parte del suo tempo nel ministero di pioniere. Si farebbe molto di più e sarebbe più in grado di aver cura degli interessati trovati. Questo è il miglior modo di seguire l’esempio che diedero Gesù e l’apostolo Paolo, i quali dedicarono la massima parte del loro tempo al ministero.

31. Di che cosa è un’evidenza l’enorme crescita dell’organizzazione di Geova, e come le persone che son venute in questa organizzazione mostrano la loro gratitudine perché qualcuno predicò loro la buona notizia?

31 L’enorme crescita dell’organizzazione di Geova solo dalla fine della seconda guerra mondiale una è buona evidenza di come sia stata fruttuosa la proclamazione della buona notizia del Regno. È anche un buon indizio che il metodo usato è il migliore. Nel 1945 ci furono 141.606 Testimoni che proclamarono la buona notizia in 68 paesi. Nel 1970, venticinque anni dopo, l’organizzazione era cresciuta a più di dieci volte tanto, a 1.483.430 attivi proclamatori in 206 paesi. Per queste molte persone che udirono la buona notizia e l’accettarono i piedi di quelli che l’avevano portata loro furono “piacevoli”, come predisse il profeta Isaia. (Isa. 52:7) Essi sono grati che in questi tempi moderni ci siano persone disposte a proclamare la buona notizia del Regno anche in luoghi lontani. Mostrano la propria gratitudine proclamando essi pure la buona notizia per il beneficio di altri ancora. Ciò facendo, seguono la via raccomandata dall’organizzazione di Geova.

32. Come vediamo ora l’adempimento di Isaia 60:22?

32 Qui vediamo adempiersi la profezia di Isaia 60:22: “Il piccolo stesso diverrà mille, e l’esiguo una nazione potente. Io stesso, Geova, l’affretterò al suo proprio tempo”. Dato il ritmo sempre crescente con cui rispondono alla proclamazione della buona notizia del Regno, è chiaramente evidente che questo è il tempo in cui Geova affretta la crescita della sua organizzazione terrena.

33. Perché è necessario che i testimoni di Geova esaminino seriamente il modo di poter aumentare la loro produttività come proclamatori della buona notizia del Regno?

33 Il radunamento è grande, gli operai pochi e il tempo rimasto per compiere l’opera grandemente ridotto. Se sei dedicato a Geova come suo testimone, esamina con serietà in che modo potrai accrescere i tuoi sforzi nel grande radunamento delle persone che desiderano il favore di Geova e i benefici del suo regno. Considera con serietà in che modo potrai accrescere la tua produttività nel ministero cristiano, lavorando dove sono specialmente necessari più proclamatori della buona notizia del regno di Dio. Può darsi che sia dove ora abiti?

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