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  • Imparai le vie di Dio dall’infanzia

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  • Imparai le vie di Dio dall’infanzia
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
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  • PRIMA ISTRUZIONE
  • DECISIONE A DIECI ANNI
  • COMINCIA UN LAVORO PER LA VITA
  • DA GALAAD IN POI
  • UN’ASSEGNAZIONE DIVERSA
  • QUINDI A PORTORICO
  • Ho tenuto gli occhi e il cuore fissi sul premio
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
w71 15/11 pp. 696-700

Imparai le vie di Dio dall’infanzia

Narrato da Kathryn Glass

“ORA che hai cominciato a studiare la Bibbia e che stai imparando i propositi di Geova, c’è qualche cosa che dovresti fare. Continua a parlare di queste cose ai tuoi figliuoli”.

“Ma sono così piccoli! Infatti, la bambina ha solo quattro anni e il bambino ha appena superato un anno. Queste cose che stiamo imparando sono profonde!”

Quanto spesso i genitori si esprimono in questo modo! Ma è vero che i figliuoli non possano capire gli insegnamenti della Bibbia? Ecco, io ho usato spesso Proverbi 22:6 per rispondere a questa domanda per molte madri. Esso dice: “Addestra il ragazzo secondo la via per lui; pure quando sarà invecchiato non se ne dipartirà”. Per mia propria esperienza questo consiglio è risultato accurato nei tempi moderni.

PRIMA ISTRUZIONE

Era il 1911 quando i miei genitori cominciarono a studiare la Bibbia con l’aiuto di una serie di libri chiamati “Studi sulle Scritture”, stampati dall’Associazione degli Studenti Biblici Internazionali. Non avevo ancora quattro anni. Avevo un fratellino, e i miei genitori ci insegnarono la gioiosa speranza del regno di Dio e le esigenze di Geova per i figliuoletti da principio. In seguito un altro fratello e un’altra sorella si aggiunsero alla famiglia, ed essi pure impararono insieme al resto di noi. Così crescemmo pensando sempre ai propositi e alle promesse di Dio.

Ogni mattina d’estate, prima che la maggioranza di noi giungessimo all’età di andare a scuola, la mamma ci radunava con alcuni fanciulli del vicinato e cantavamo un cantico del libro (inglese) Inni dell’Aurora Millenniale. Quindi ella ci conduceva in una breve preghiera, dopo di che c’era un racconto biblico. Per di più, incoraggiava una piccola conversazione, così che ne afferrassimo il significato più profondo. Quanto ci piacevano quelle occasioni! Ed esse ci aiutavano a capire il ruolo dei vari personaggi biblici nei propositi di Geova.

La congregazione del popolo di Geova nella nostra città di Vincennes, nell’Indiana, si adunava nella nostra casa. A noi bambini insegnavano di bere acqua e andare al bagno prima di ciascuna adunanza, così che non disturbavamo nessuno in seguito. Imparammo a metterci a sedere quietamente e a stare zitti. Quindi, giunta che fui alla terza classe, mi fu data la mia propria copia della pubblicazione per lo studio biblico e facevo il mio turno nella lettura dei paragrafi.

La nostra abitazione era sempre una “casa aperta” ai pionieri (allora noti come colportori) che si impegnavano di continuo nella distribuzione della letteratura della Società Torre di Guardia, e ai rappresentanti viaggianti della Società che allora conoscevamo come “fratelli pellegrini”. Traemmo molto profitto da quelle visite mentre ascoltavamo le loro esperienze.

DECISIONE A DIECI ANNI

I miei ricordi di una di tali visite sono chiari nella mia mente. Avevo dieci anni. Il visitatore era un “pellegrino” chiamato W. J. Thorn. Per qualche ragione la mamma e noi bambini eravamo i soli a una delle sue adunanze, quindi egli decise di rivolgere le sue osservazioni in particolar modo a noi giovani. Egli parlò della dedicazione, e la rese così chiara e desiderabile che mi fece profonda impressione. Quando andai a letto quella sera, parte della mia preghiera fu che mi offrivo a Dio per essere impiegata come egli riteneva opportuno. Non parlai mai a nessuno di questa dedicazione, ma in tutti gli anni della mia adolescenza prevalse nella mia mente e spesso mi guidò nelle decisioni che dovevo prendere.

Circa due anni dopo ci trasferimmo in una cittadina dell’Ohio dove non era nessuna congregazione del popolo di Geova. Benché avessimo ancora qualche studio biblico, non era più regolare. L’infermità, la lotta per allevare una famiglia, le cure della vita, e il babbo che spesso doveva assentarsi per affari, danneggiarono spiritualmente la sana associazione con altri del popolo di Dio per parecchi anni. Ma quella prima istruzione aveva avuto su noi piccoli un profondo effetto. Aveva messo profonde radici nel nostro cuore. Uno dopo l’altro dedicammo la nostra vita a Dio. Io fui battezzata, insieme a mia sorella, nel 1936. I nostri fratelli avevano già intrapreso l’opera continua di predicazione, il servizio di pioniere, e Gertrude e io avevamo predisposto di fare la stessa cosa.

COMINCIA UN LAVORO PER LA VITA

Nel dicembre del 1938 iniziammo tutt’e due il servizio di pioniere, predicando di continuo la Parola di Dio. In quel tempo la nostra casa era a Cleveland, nell’Ohio, quindi per alcuni mesi facemmo servizio lì prima d’accettare l’assegnazione di lavorare a Brookville, in Pennsylvania. Quelli erano tempi emozionanti. In molti luoghi i testimoni di Geova erano il bersaglio della persecuzione durante la seconda guerra mondiale. Gertrude e io trascorremmo parecchi giorni in carcere per aver predicato la Parola di Dio. Quindi la Società ottenne un’ingiunzione contro parecchie città della Pennsylvania, e noi fummo libere di impegnarci nella nostra opera di predicazione senza interferenze.

Fu mentre prestavamo servizio a Warren, Pennsylvania, che J. F. Rutherford, allora presidente della Società, annunciò una nuova disposizione per i “pionieri speciali”, secondo cui la Società avrebbe dato qualche aiuto finanziario a quei pionieri che sarebbero andati in comunità dove c’era speciale bisogno della predicazione del Regno. Quale gioia provammo quando ci giunsero le lettere che ci invitavano a partecipare a questa speciale attività di predicazione!

Nel dicembre del 1941, quattro di noi pioniere cominciammo secondo la nuova disposizione a Salamanca, in New York. In seguito, lì si unì a noi una quinta ragazza. Fu presto stabilita una congregazione, si trovò e si arredò una Sala del Regno, e venne il tempo che noi ci trasferissimo in un’altra assegnazione. Nel frattempo mia sorella Gertrude ritenne consigliabile tornare a casa per aver cura della mamma nella sua finale infermità. Dorothy Lawrence e io fummo mandate a Penn Yan, in New York, nel 1944, ma non per molto tempo. Fummo entrambe invitate a frequentare la Quarta Classe della scuola di addestramento missionario della Società Torre di Guardia, la Scuola di Galaad. Da allora siamo state insieme come compagne di servizio.

DA GALAAD IN POI

Notammo che molti della nostra classe a Galaad avevano conosciuto i propositi di Geova dalla fanciullezza. E qui ritrovammo l’ex “pellegrino” W. J. Thorn. Pur essendo vecchio e di salute cagionevole, era ancora in grado di lavorare ogni giorno nel Podere del Regno della Società Torre di Guardia, dove era allora situata la Scuola di Galaad. Quando gli ebbi rammentate le sue parole che avevano influito su di me nella mia prima fanciullezza, egli mi disse che aveva spesso usato quel tema per parlare ai giovani.

Potrei scrivere un libro intorno alle nostre splendide esperienze di Galaad, ma Galaad non fu che un trampolino di lancio verso cose più grandi avvenire. La nostra prima assegnazione fu Cuba, dove arrivammo il primo dell’anno, nel 1946. Dovevamo contribuire a rafforzare una piccola congregazione in un luogo chiamato Cienfuegos. La Sala del Regno o luogo di adunanza era la spaziosa stanza di soggiorno della nostra casa missionaria. Alcuni nella congregazione erano confusi; altri avevano smesso di associarsi a causa di cattive influenze, quindi era nostro compito visitare ed edificare quanti più era possibile. Con l’aiuto di Geova in certa misura ci riuscimmo.

UN’ASSEGNAZIONE DIVERSA

La nostra maggiore assegnazione successiva fu la Repubblica Dominicana. Non eravamo ancora riuscite a sistemarci e a ottenere il permesso di residenza quando vennero le difficoltà. Fu imposta la proibizione alla nostra opera. Il dittatore Trujillo ordinò di chiudere tutte le Sale del Regno, e la nostra opera di predicazione fu vietata. Alcuni missionari furono richiamati, ma Dorothy e io fummo felici di poter rimanere. L’opera fu riorganizzata secondo nuove direttive. Ci fu consigliato di prendere un’occupazione secolare e di vivere come residenti comuni.

Fu un vero e proprio cambiamento. Trovammo un appartamento comodo di fronte ai Caraibi, e insegnavamo inglese per tirare avanti. I nostri studenti erano per lo più uomini d’affari e diplomatici di vari paesi. Nello stesso tempo avevamo un piccolo gruppo di Testimoni che ci erano stati assegnati, e ci riunivamo nel nostro appartamento per le adunanze e gli studi biblici. In questo modo le spie della polizia non potevano mai esser sicure di quali fossero i nostri studenti d’inglese in buona fede e di quali fossero le nostre sorelle spirituali che andavano e venivano dalla nostra casa.

Avevamo nel nostro appartamento una grande vasca da bagno, e questa risultò molto utile poiché non si potevano fare battesimi pubblici durante quegli anni di proibizione. Dalle vicinanze della città i candidati venivano qui a battezzarsi, e incidentalmente eravamo tenute al corrente di ciò che avveniva in altre parti della città e del paese. Conosco cinquanta o più persone, compresi molti giovani, che furono immersi in quella vasca.

Una volta alla celebrazione della Commemorazione il nostro appartamento si affollò di Testimoni. Ci fu una pioggia a dirotto e tutti entrarono bagnati fino alla pelle, ma avevamo gli asciugamani pronti per aiutarli ad asciugarsi. E quella pioggia risultò una benedizione, perché non rese possibile alle spie degli agenti ufficiali di mettersi a sedere sul basso muretto di fronte alla nostra casa per guardare ciò che avveniva.

QUINDI A PORTORICO

Nel 1957 tutti noi missionari fummo deportati dalla Repubblica Dominicana; così fummo assegnati al vicino Portorico, essendo la nostra specifica assegnazione la cittadina di Adjuntas sui monti. Lavorammo strenuamente e facemmo progresso malgrado l’opposizione. Il clero religioso, cattolico e protestante, fece pressione sulla popolazione. Si attendeva che le persone restassero con la chiesa nella quale erano stati allevati. Anche gli sforzi della Chiesa Greco-Ortodossa per mettervi piede furono frustrati. Ma non il popolo di Geova, poiché noi facemmo amicizia con molti e trovammo molti simpatizzanti, incluse perfino persone preminenti.

Una felice esperienza ebbe a che fare qui con un ragazzo di quattordici anni che si presentò in una casa dove tenevo uno studio biblico dicendo d’esser venuto a studiare. Egli fece molti commenti e propose molte domande. Aveva una natura felice e parlava e rideva per la maggior parte del tempo. Non essendo del tutto sicura circa la sua sincerità, feci alcune domande e seppi che la sua insegnante già studiava con me la Bibbia, ed era stata lei a suscitare il suo interesse. Ella mi assicurò che era realmente sincero.

Difatti, egli fece rimarchevole progresso. Quando andò in una città più grande per finire la scuola, continuò i suoi studi biblici, partecipò al ministero di campo e alla fine si battezzò. Doveva continuare a stare con la famiglia per aiutare a crescere parecchi fratelli e sorelle più giovani. A suo tempo dispose d’intraprendere il ministero continuo di pioniere. In seguito, fu invitato a fare il servizio di pioniere speciale e ora è sorvegliante nella congregazione dove presta servizio come ministro pioniere.

Devo narrarvi un’altra esperienza circa una giovanetta che era nel nostro territorio. La ragazza era stata educata con notevole libertà. La sua franchezza, sebbene sincera e onesta, poteva indurre le persone a considerarla irrispettosa, perfino impudente. La madre se ne preoccupava realmente. Un giorno era tornata a casa da scuola annunciando che aveva smesso di andare nella chiesa cattolica, sebbene sua madre in quel tempo andasse ancora a messa. A suo tempo ella si ritirò dalla scuola cattolica e preferì diplomarsi in una scuola pubblica.

Ma poi, quando la madre cominciò a fare con noi studi biblici, la ragazza ne denunciò furiosamente l’idea. Gli sforzi per farle almeno leggere il libro La Verità che conduce alla Vita Eterna non servirono a nulla. Disperata, la madre fece con lei un patto. Sembra che ella le avesse promesso un viaggio in Spagna, quindi la madre ora le disse che se avesse studiato il libro prima di andarvi, le avrebbe dato un’ulteriore quantità di denaro per le spese di viaggio. Ella non doveva credere al libro, le disse la madre, fino a tanto che ne completasse uno studio regolare. La ragazza acconsentì, e la madre mi chiese di tenere il corso di studio.

Era difficile. La ragazza cercava di confutare le dichiarazioni più semplici. Cercai di mantenermi calma e mi sforzai di rispondere a tutte le sue obiezioni, e poiché aveva un buon senso dell’umorismo cercai di tenerlo desto, pur mantenendo nello stesso tempo la dignità che la “buona notizia” richiedeva. Quando ci avvicinammo alla fine del libro, pensai che non ne avesse accettato il messaggio biblico. Io avevo piuttosto messo in dubbio il giudizio della madre, che aveva fatto un tale patto con la figlia. Comunque, con mia sorpresa un giorno ella chiese quale libro avremmo studiato in seguito! Geova aveva per certo fatto crescere il seme! — 1 Cor. 3:7.

Quando ripenso ai più di trentuno anni passati nel servizio continuo per gli interessi del regno di Dio, non posso che rallegrarmi della piena vita che ho vissuta. Infatti, in un certo senso, sono più ricca del re Salomone. E allorché osservo le famiglie con i bambini nella Sala del Regno qui nella congregazione di Río Piedras, in San Juan, non posso fare a meno di pensare alle benedizioni che i genitori riceveranno per aver prestato ascolto al consiglio di Proverbi 22:6.

Io, da parte mia, rendo lode a Geova e ai miei genitori per tale buona, completa istruzione dall’infanzia, un’istruzione che mi modellò per farmi accettare con piacere la via di Dio.

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