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  • Assemblee dopo la morte di Cristo

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  • Assemblee dopo la morte di Cristo
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
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  • RAGIONI PER RENDERE GRAZIE ALLA PENTECOSTE
  • BENEDIZIONI DELLE ASSEMBLEE NEGLI “ULTIMI GIORNI”
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1971
w71 15/12 pp. 749-755

Assemblee dopo la morte di Cristo

1. (a) Smisero i seguaci di Gesù Cristo di riunirsi dopo la sua morte? (b) Come Cristo diede incoraggiamento alle loro adunanze nei tempi difficili?

LA FEDE di quelli che erano stati da Gesù addestrati e scelti perché facessero parte della congregazione cristiana fu messa a dura prova dagli avvenimenti che accompagnarono la morte di Gesù e la connessa persecuzione dei suoi seguaci. Pur essendo in quel tempo in considerevole pericolo, i fedeli non mancarono d’invitarsi gli uni gli altri alle adunanze per adorare Dio e rendergli grazie. Avvenne così che, dopo la sua risurrezione, Cristo Gesù partecipò ad alcune assemblee cristiane. A causa del timore dei Giudei, i discepoli si radunavano a porte serrate. Gesù venne a incoraggiarli e a edificarli. Dovette essere un’esperienza eccitante esser lì e veder entrare Gesù nella stanza sebbene tutte le porte fossero serrate e udirlo parlare di nuovo. Queste e altre evidenze della risurrezione di Gesù ricevute dai cristiani potevano difficilmente passare senza grande rendimento di grazie da parte dei cristiani. Gesù in effetti dispose che dopo la sua risurrezione i suoi discepoli tenessero con lui adunanze. Su un monte in Galilea, Gesù disse loro: “Ogni autorità mi è stata data in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni fino al termine del sistema di cose”. — Matt. 28:18-20; Giov. 20:19-22.

2. Che cosa si apprese all’ultima adunanza a cui Cristo assisté con loro sulla terra?

2 Gli Atti degli Apostoli cominciano con il racconto di adunanze e istruzioni cristiane di Cristo su ciò che si sarebbe dovuto fare nei giorni avvenire. “E mentre era radunato con loro diede gli ordini: ‘Non vi ritirate da Gerusalemme, ma continuate ad aspettare ciò che il Padre ha promesso, di cui avete udito da me; perché Giovanni, in realtà, battezzò con acqua, ma voi sarete battezzati nello spirito santo fra non molti giorni’. Or quando si furono riuniti, gli chiesero: ‘Signore, ristabilirai in questo tempo il regno d’Israele?’ Egli disse loro: ‘Non appartiene a voi d’acquistar conoscenza dei tempi e delle stagioni che il Padre ha posti nella propria autorità; ma riceverete potenza quando lo spirito santo sarà arrivato su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea e la Samaria e fino alla più distante parte della terra’. E dopo aver detto queste cose, mentre essi guardavano, fu innalzato e una nube lo nascose alla loro vista”. (Atti 1:4-9) Così questa fu l’ultima assemblea terrena a cui Gesù Cristo fu visibilmente presente.

RAGIONI PER RENDERE GRAZIE ALLA PENTECOSTE

3. Quale incomparabile esperienza ebbero i cristiani che si erano riuniti il giorno di Pentecoste?

3 Dopo l’ascensione di Gesù Cristo ai cieli, i suoi fedeli seguaci sulla terra continuarono a radunarsi per la preghiera e per la considerazione delle cose spirituali importanti. I giorni festivi dei Giudei provvedevano ai cristiani l’opportunità di riunirsi in un luogo, e in qualità di fedeli cristiani essi colsero l’opportunità di congregarsi nel giorno di Pentecoste del 33 E.V. Potete immaginare quale delusione avrebbe provato qualsiasi cristiano se non si fosse congregato in quell’occasione? La Bibbia non indica che fossero stati avvertiti in anticipo che in quella particolare occasione sarebbe accaduto qualche cosa di speciale, ma come dovettero esser lieti d’essere “tutti insieme nello stesso luogo”! Fu un’esperienza incomparabile per circa centoventi dedicati servitori di Geova: “E improvvisamente vi fu dal cielo un rumore simile a quello di una forte brezza che soffia, e riempì tutta la casa in cui erano seduti. E furono loro visibili lingue come di fuoco che si distribuirono, posandosi una su ciascuno di loro, e furono tutti pieni di spirito santo e cominciarono a parlare diverse lingue, come lo spirito concedeva loro di esprimersi”. — Atti 2:2-4.

4. (a) I servitori di Dio che cosa furono spinti a fare quel giorno dallo spirito di Dio? (b) Quali furono alcune ragioni per rendere quindi grazie?

4 Geova aveva mandato qui la sua forza attiva, lo spirito santo, per spingere i suoi dedicati servitori all’opera di testimonianza. La miracolosa potenza da Dio indusse la piccola assemblea a dare una grande testimonianza in onore del nome di Dio. Ciò che i cristiani dichiararono fu compreso in molte lingue da persone che allora erano nella città di Gerusalemme e causò sorpresa fra quelli che lo compresero. L’occasione di questa assemblea offrì l’opportunità di tenere un discorso pubblico che fu pronunciato da Pietro. Il discorso fornì istruttive informazioni per l’assemblea stessa e anche per quei non cristiani che erano a una tale distanza da udire. Pietro fu indotto da Geova Dio a usare le scritture e la facoltà di ragionare per convincere i radunati che invero Geova Dio aveva mandato Gesù come Cristo, che le potenti opere compiute da Gesù erano state da Dio, che Gesù era riuscito a guadagnare la risurrezione dai morti e ora era alla destra di Geova nei cieli. Il discorso di Pietro contenne la motivazione e l’esortazione a essere salvati. La presentazione di Pietro fu così convincente che il piccolo gruppo di cristiani ebbe quel giorno molto da fare. Il gruppo di circa centoventi persone fu composto di uomini e donne, così forse meno di cento uomini si diedero da fare per battezzare circa tremila nuovi lodatori cristiani di Geova. Questa festa spirituale in occasione della Pentecoste recò pertanto onore a Geova e contrassegnò un passo da gigante per la divulgazione della buona notizia. Sarebbe stato difficile immaginare che qualsiasi presente in quella occasione potesse non esser pieno di rendimento di grazie verso Geova. — Atti 2:22-41.

5. Menzionate alcune benedizioni che seguirono la Pentecoste.

5 Da quel tempo in poi, con lo spirito santo che li guidava, i cristiani compirono energicamente una grande campagna educativa che si estese a tutto l’Impero Romano e oltre. Essi continuarono a dedicarsi all’insegnamento degli apostoli, alla preghiera, alle adunanze e alla lode di Dio. Trovarono favore presso tutto il popolo. “Nello stesso tempo Geova continuava a unire loro ogni giorno quelli che eran salvati”. (Atti 2:42, 46, 47) Con l’andar del tempo, si formarono congregazioni in tutta la zona chiamata Palestina. I servitori di Dio continuarono a venire dinanzi a lui con rendimento di grazie, osservando con grande interesse e gioia il modo in cui lo spirito di Geova faceva avanzare la visibile organizzazione teocratica. Mentre continuava l’espansione, sorse la persecuzione; comunque, Geova guidava sempre i suoi servitori in mezzo a essa e ne accresceva la forza. — Atti 5:14; 6:7; 8:1, 14, 40.

6. (a) Come lo spirito santo guidò la crescente espansione in modo da includere i non Giudei? (b) Quale parte Paolo ebbe il privilegio di avere nell’adunare i cristiani?

6 Per circa tre anni e mezzo quelli che erano stati associati con Gesù si entusiasmarono vedendo grandi folle di fra i Giudei divenir credenti in Gesù Cristo e tornare alla pura adorazione di Geova. Dovette sembrar loro come una grande espansione. A volte dovettero ripensare alle parole di Gesù che disse che gli avrebbero reso testimonianza fino alla più lontana parte della terra. Mentre si rivolgevano a Geova per esser guidati, non rimanevano delusi. Mediante lo spirito santo Pietro ebbe l’ordine di andare a Cesarea, e lì si aprì un nuovo campo di espansione dell’adorazione poiché Geova accettò Cornelio e altri Gentili nelle file dei suoi dedicati servitori. Così si aprì per i Gentili come per i carnali discendenti d’Israele la via per partecipare alle assemblee di adorazione cristiana a Geova. Alcuni anni dopo si vide una enorme crescita nell’organizzazione cristiana. (Atti 11:19-21) Mentre il corpo direttivo manteneva la sede a Gerusalemme, rappresentanti erano mandati a ogni sorta di città e province, e le assemblee dei cristiani si tenevano in moltissimi luoghi nel primo secolo della nostra Èra Volgare. L’apostolo Paolo ebbe il privilegio di compiere una parte considerevole nel programma di espansione teocratica, congregando le persone in ogni luogo. (Atti 14:21-28) Scrivendo agli Ebrei, rivolse loro l’esortazione: “Riteniamo la pubblica dichiarazione della nostra speranza senza vacillare, poiché colui che ha promesso è fedele. E consideriamoci a vicenda per incitarci all’amore e alle opere eccellenti, non abbandonando la nostra comune adunanza, come alcuni ne hanno l’abitudine, ma incoraggiandoci l’un l’altro e tanto più mentre vedete avvicinarsi il giorno”. — Ebr. 10:23-25.

BENEDIZIONI DELLE ASSEMBLEE NEGLI “ULTIMI GIORNI”

7. Perché nei giorni moderni il radunamento dei cristiani è così importante?

7 Le succitate parole dell’apostolo Paolo sono state piene di significato per i cristiani da che vennero scritte. La stessa fraseologia usata da Paolo indica una speciale importanza per quelli che vivono negli “ultimi giorni”, poiché egli dice, “e tanto più mentre vedete avvicinarsi il giorno”. Se ci fosse mai stato un tempo in cui uno si sarebbe dovuto mantener saldo senza vacillare e avrebbe dovuto incitare altri all’amore e alle opere eccellenti, tale tempo sarebbe stato specialmente quello degli “ultimi giorni”. Ciò che Paolo scrisse fu in piena armonia con Gesù Cristo, che sollecitò i suoi servitori a riunirsi. La sua espressione in Matteo 18:20: “Poiché dove due o tre persone sono radunate nel mio nome, io sono in mezzo a loro”, indica i benefici d’essere insieme con altri cristiani. Benedizioni vengono per mezzo di Cristo Gesù a quelli che si radunano nel suo nome. E mentre tali benedizioni verranno a due o tre, vi saranno anche se vi si trovino due o trecento, o venti o trentamila o anche più. Le Scritture danno ampia evidenza che Cristo Gesù continua a guardare con favore quelli che vengono dinanzi a Geova con rendimento di grazie.

8, 9. (a) Quali sono alcune ragioni per rendere ora grazie? (b) Che cosa vi è stato insieme all’accresciuto intendimento delle Scritture che causa grande gioia nell’annunciare il Regno?

8 Come abbiamo già considerato, molte benedizioni vennero ai servitori di Dio che si radunarono nei primi giorni. Ricordiamo le buone cose che l’apostolo Pietro poté esprimere in occasione della Pentecoste o al tempo in cui Cornelio fu ammesso nella congregazione cristiana. L’applicazione delle scritture in tali occasioni risultarono causa di rendimento di grazie fra quelli che si radunavano. Ora in questo periodo che le Scritture hanno designato come gli “ultimi giorni”, ci sono anche maggiori cause di rendimento di grazie. Assai più luce è stata diffusa sui propositi di Dio. Molti avvenimenti predetti nella profezia biblica si sono adempiuti. I “tempi delle nazioni” di cui Gesù parlò sono scaduti; l’anno 1914 divenne un anno segnato in quanto ai propositi di Dio, e Geova ha amorevolmente fatto vedere ai suoi testimoni i fatti che mostrano l’adempimento di Rivelazione, capitolo 12, con la nascita del Regno nei cieli e la cacciata di Satana e dei suoi demoni dal cielo, gettati sulla terra. Tutta l’evidenza si è accumulata per mostrare che la fine della malvagità è vicina ed è tempo che i cristiani levino la testa e siano pieni di gioia perché la liberazione è vicina. — Luca 21:24, 28.

9 I cristiani che vivono negli “ultimi giorni” sono molto grati a Geova per il chiaro apprezzamento del significato di Matteo, capitolo 24. Mentre son passati gli anni dal 1914, l’intendimento del significato dei punti menzionati da Gesù nel racconto di Matteo è divenuto più chiaro. Dal 1922 in poi l’importanza d’annunciare il Re e il Regno è stata ben nota e Geova Dio ha aperto la via per adempiere la profezia di Gesù in Matteo 24:14. Se la buona notizia del Regno dev’essere predicata in tutto il mondo con una testimonianza a tutte le nazioni, allora le persone dovrebbero fare la predicazione. Quantunque le schiere dei testimoni di Geova fossero poche nell’anno 1922 in paragone con quelle d’ora, la benedizione di Geova ha invero prodotto risultati così che c’è stato un grande incremento nel numero degli individui che proclamano la buona notizia del Regno. Geova Dio non solo ha suscitato quelli del “piccolo gregge”, ma nelle assemblee i servitori di Dio hanno acquistato intendimento del significato di Rivelazione 7:9-17 e hanno identificato una “grande folla”. La predicazione della buona notizia del Regno è giunta in più di 200 paesi. Il numero di quelli che qualche tempo fa partecipavano a quest’opera aveva superato un milione e continua ad aumentare di anno in anno. Quando si tengono assemblee per speciali occasioni di adorazione, come alla Commemorazione della morte di Gesù Cristo, il numero sale a milioni e aumenta costantemente di anno in anno. È facile trovare molte ragioni per venire dinanzi a Geova con rendimento di grazie in questi “ultimi giorni”.

10. In relazione col nostro cibo spirituale, per quali cose materiali siamo ora estremamente grati?

10 Oltre a provvedere ai suoi servitori persone che proclamano la buona notizia, Geova Dio ha con clemenza reso disponibili cose materiali necessarie per compiere l’enorme attività richiesta. Nelle mani dei dedicati servitori di Dio sono i mezzi per produrre Bibbie e letteratura biblica, e milioni di copie se ne spediscono mensilmente affrettando così la richiesta attività di divulgare in tutto il mondo la buona notizia. Individui sono stati suscitati da Geova per comporre lo “schiavo fedele e discreto” che Gesù predisse in Matteo 24:45-47, e c’è stata così una grande fiumana di verità spirituali che sono state rivelate in questi “ultimi giorni”. È un tempo di grande festa spirituale di verità rivelate; regolari provvedimenti di cibo spirituale son presi per la congregazione dei servitori di Dio in tutta la terra.

11. (a) Come le grandi assemblee cristiane aggiungono benedizioni? (b) Perché i cristiani sono grati di vedere i loro fedeli fratelli mantener l’integrità?

11 Con regolarità il popolo di Dio si riunisce per partecipare a questo cibo spirituale. Questo ha recato una meravigliosa unità nell’adorazione di Geova Dio in tutto il mondo. Molte volte questo è stato dimostrato in assemblee internazionali dei testimoni di Geova nei recenti anni. Il fatto che tali grandi assemblee siano state possibili è in sé causa di molto rendimento di grazie a Geova. Chiunque sia in grado di partecipare a un’assemblea del popolo di Dio può guardarsi intorno e vedere che ha molti fratelli e sorelle. Fra questi sono alcuni che hanno già partecipato a questo servizio di Geova per molti anni. La presenza di tali persone è un benedetto esempio e causa di ringraziare Dio per quelli che perseverano nel suo servizio nel corso degli anni. È ben noto a quelli che servono Dio in questi “ultimi giorni” che è necessaria la perseveranza e che ci son quelli che si oppongono alla divulgazione della buona notizia. Ma oggi è esattamente come dopo la Pentecoste del 33 E.V. Geova tiene la via aperta. Tende la sua mano a cura e protezione sul suo popolo organizzato e dà forza spirituale ai suoi servitori onde possano perseverare in molte varie circostanze e condizioni. Il cristiano dei tempi moderni è pieno di rendimento di grazie verso Geova per l’organizzazione teocratica che Egli ha edificata in questo periodo e noi siamo spinti a esprimerci come l’apostolo Paolo in II Tessalonicesi 1:3-5: “Siamo sempre obbligati a rendere grazie a Dio per voi, fratelli, come è convenevole, perché la vostra fede cresce straordinariamente e aumenta verso gli altri l’amore d’ognuno di tutti voi. Di conseguenza noi stessi proviamo orgoglio di voi fra le congregazioni di Dio a causa della vostra perseveranza e della vostra fede in tutte le vostre persecuzioni e nelle tribolazioni che sopportate. Questa è una prova del giusto giudizio di Dio, che vi fa considerare degni del regno di Dio per cui in realtà soffrite”.

12. (a) Come viene ora osservato il comandamento di Cristo in Giovanni 13:34, 35? (b) Come il Salmo 95 incoraggia l’unità nell’adorazione di Geova?

12 Come le Scritture predissero, ogni specie di persone costituisce ora la congregazione di Geova Dio. In realtà è un piacere poter vedere tale varia associazione di cristiani. Siamo spinti a rendere grazie dal fatto che il nuovo comandamento che Gesù menzionò in Giovanni 13:34, 35 è una realtà. Sebbene i servitori di Dio siano di ogni nazionalità, razza e popolo, il vero amore cristiano li vincola insieme. Ciascuno mostra interesse nell’altro e non solo in se stesso. Geova ha fatto questo per mezzo dell’unificatrice forza del suo spirito e della sua Parola. Il luogo di raccolta per i cristiani in questi “ultimi giorni” è l’unita adorazione di Geova, e regolarmente si offre l’opportunità di prendere parte a tale adorazione in più di 26.000 congregazioni cristiane che ora operano in tutto il mondo. Come fecero i fedeli di Dio nei tempi antichi, così pure in questi “ultimi giorni” i suoi servitori desiderano unirsi nella sua pura adorazione e invitano altri, dicendo: “Oh venite, adoriamo e inchiniamoci; inginocchiamoci dinanzi a Geova nostro fattore. Poiché egli è il nostro Dio, e noi siamo il popolo del suo pascolo e le pecore della sua mano”. — Sal. 95:6, 7.

13. Perché tutti i lettori de La Torre di Guardia sono invitati a riunirsi in assemblea per adorare Geova?

13 L’invito è esteso a tutti i lettori de La Torre di Guardia perché vengano regolarmente nelle Sale del Regno dei testimoni di Geova in tutto il mondo. Ci sono ragioni essenziali perché tutti prendano parte all’adorazione e al rendimento di grazie a Geova Dio. Come avete letto nelle precedenti pagine sulle benedizioni elargite agli adoratori di Geova sia nei tempi antichi che nel nostro secolo, vedete il valore di congregarvi con i servitori di Dio? Desiderate ricevere e godere benedizioni spirituali ora, e nel futuro? Quelli il cui Dio è Geova e che sono il popolo del suo pascolo sono ora pieni di gioia e hanno l’assicurazione della vita eterna nella felicità sotto il suo regno eterno. (Sal. 37:9-11) Siate un adoratore di Geova. Unito ad altri adoratori di Geova, riconoscete con ringraziamenti la vostra fede in Geova e non sarete mai deluso. “Poiché la Scrittura dice: ‘Chiunque ripone fede in lui non sarà deluso’. Poiché non vi è distinzione fra Giudeo e Greco, poiché sopra tutti è lo stesso Signore, che è ricco verso tutti quelli che lo invocano. Poiché ‘chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato’”. — Rom. 10:11-13.

[Immagine a pagina 751]

I 120 cristiani alla Pentecoste del 33 E.V. dovettero esser pieni di rendimento di grazie a Dio e lieti di trovarsi “tutti insieme nello stesso luogo”!

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