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  • Una Bibbia in ogni casa cattolica

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  • Una Bibbia in ogni casa cattolica
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1974
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  • SI LAMENTA INDIFFERENZA VERSO LA LETTURA DELLA BIBBIA
  • È TROPPO DIFFICILE CAPIRE LA BIBBIA?
  • CHE DIRE DELL’INTERPRETAZIONE?
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    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1953
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La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1974
w74 1/9 pp. 515-518

Una Bibbia in ogni casa cattolica

SE SIETE un cattolico romano, avete una Bibbia in casa vostra? Non solo un messale o i Salmi, ma la Bibbia completa, dal primo libro, Genesi, all’ultimo, Apocalisse? Ma forse chiederete: ‘La mia chiesa mi permette d’averla?’ Sì, ve lo permette.

Nella sua enciclica “Divino Afflante Spiritu” (“Sotto l’ispirazione dello Spirito Santo”, 1943), papa Pio XII espresse il suo desiderio che gli uomini “si applichino più devotamente a conoscere le Sacre Scritture e meditarle . . . poiché, come dice San Girolamo: ‘Ignorare le Scritture vuol dire ignorare Cristo’”.

Uno dei documenti pubblicati in seguito al Concilio Vaticano Secondo (1962-1965) è intitolato “Divina Rivelazione” (Dei Verbum, in latino). Il paragrafo 22 di questo documento dice: “È necessario che i fedeli abbiano largo accesso alla sacra Scrittura . . . la parola di Dio deve essere a disposizione di tutti in ogni tempo”.

Più importante di queste fonti umane, comunque, è l’incoraggiamento contenuto nella Bibbia stessa a leggere la Parola di Dio. Aprite la vostra Bibbia e trovate la seconda lettera dell’apostolo Paolo a Timoteo, capitolo tre, versetti 16 e 17. Secondo la versione a cura del Pontificio Istituto Biblico, questi versetti dicono: “Tutta la Scrittura è da Dio ispirata e utile ad ammaestrare, a convincere, a correggere, a formare alla giustizia, affinché l’uomo di Dio sia ben fornito e preparato per ogni opera buona”.

SI LAMENTA INDIFFERENZA VERSO LA LETTURA DELLA BIBBIA

Molti cattolici hanno accettato questo incoraggiamento e hanno cominciato a leggere la Parola di Dio. Ma altri sono stati lenti ad accettarlo. Il traduttore biblico cattolico romano monsignor Ronald A. Knox espresse il suo dispiacere per questo: “Nella mia esperienza, l’attitudine dei laici verso la Bibbia è caratterizzata da completa indifferenza, modificata ogni tanto da un’attitudine di perplessa ostilità”. Ma perché avviene questo?

Perché l’indifferenza verso la lettura della Bibbia permea il clero cattolico. Monsignor Knox continua: “Quando facevo molti giri di predicazione, e chiedevo al P[arroco] una Bibbia con cui verificare il versetto da me citato, c’era in genere un’inquietante pausa di una ventina di minuti prima che tornasse, sbattendo con forza le pagine del sacro volume e soffiandovi visibilmente sopra. Il vino nuovo del vangelo, pensavate, era conservato in bottiglie stranamente coperte di ragnatele”. Naturalmente, se il clero cattolico è indifferente verso la Bibbia, la maggioranza dei laici ne seguirà l’esempio.

È vero che è stato dato ai sacerdoti e agli educatori cattolici l’incoraggiamento a usare più di frequente la Bibbia, ma è stato fatto pochissimo per seguirlo. Quante volte avete sentito il vostro sacerdote esortare a leggere la Bibbia?

Ciò nondimeno, Dio ha provveduto la sua ispirata Parola affinché le persone la leggano e siano così ‘ben fornite e preparate per ogni opera buona’. (2 Tim. 3:17, La Sacra Bibbia a cura del Pontificio Istituto Biblico) Come sarebbe bene se ogni cattolico si valesse pienamente di questo dono provveduto da Dio!

I singoli cattolici preferiranno una traduzione biblica preparata da studiosi della loro chiesa. Possono scegliere fra varie moderne versioni cattoliche romane. In italiano queste includono la versione a cura del Pontificio Istituto Biblico, quella a cura di mons. S. Garofalo, quella di F. Nardoni e quella tradotta sotto la direzione di B. Mariani. Queste versioni accrescono l’intendimento usando un linguaggio aggiornato, eliminando molti termini antiquati che non sarebbero comprensibili alla maggioranza dei lettori moderni.

È TROPPO DIFFICILE CAPIRE LA BIBBIA?

Ma anche con le moderne traduzioni alcuni hanno difficoltà. Lo scrittore cattolico Dom Celestin Charlier lo precisa: “Troppi si lasciano scoraggiare dalla prima difficoltà che si presenta. Si lamentano di non capire e così ci rinunciano ancor prima d’avere realmente cominciato”.

Ma è realmente troppo difficile capire la Bibbia? Si deve avere una speciale istruzione per comprendere le verità contenute nella Parola di Dio? Niente affatto.

Di Pietro e Giovanni, due dei dodici apostoli di Gesù, leggiamo: “[I governanti, gli anziani e gli scribi dei Giudei] vedendo però la franchezza di Pietro e di Giovanni e comprendendo che si trattava di persone illetterate e incolte, se ne meravigliavano”. — Atti 4:13, La Sacra Bibbia a cura di mons. S. Garofalo.

“Persone illetterate e incolte”. Queste erano le persone che camminarono con Gesù, e che egli ammaestrò e mandò a insegnare ad altri. Compresero correttamente la Parola di Dio. Anche voi potete comprenderla, se non vi perdete d’animo.

CHE DIRE DELL’INTERPRETAZIONE?

Ma alcuni chiedono: ‘Non è la Bibbia soggetta a molte interpretazioni? Se la leggo per conto mio, non corro il rischio di cadere in errore?’ La Bibbia stessa mostra come evitare tale trappola. In Genesi 40:8 leggiamo: “Non è forse Dio che ha in suo potere le interpretazioni?” (La Sacra Bibbia a cura di mons. S. Garofalo) Come si potrebbe applicare oggi tale principio?

Certo, questo non vuol dire che Dio scenderà dal cielo per parlare in modo udibile a chi legge la Bibbia. Ma si può arrivare all’interpretazione che Dio dà lasciando che una parte della sua ispirata Parola ne spieghi un’altra. In larga misura, la Parola di Dio si interpreta da sé.

Questo mette in risalto l’importanza della regolare lettura della Bibbia. Preparerà il lettore a fare i necessari confronti dei versetti per chiarire i passi difficili. Quindi il soggetto dell’interpretazione dovrebbe incoraggiare anziché scoraggiare la lettura della Bibbia.

Se siete cattolico, vi ha incoraggiato il vostro sacerdote a leggere la Bibbia e a paragonare quello che vi trovate con gli insegnamenti della Chiesa Cattolica? La maggioranza dei sacerdoti non l’ha fatto. Perché no? Esaminate i fatti nel seguente prospetto e traete le vostre proprie conclusioni.

Avete amore e apprezzamento per la verità? In tal caso non vi offenderete per i fatti presentati in questo articolo.

Comunque, ora che avete visto personalmente che gli insegnamenti della Chiesa Cattolica non sono d’accordo con la Bibbia, dovete prendere una decisione. Desiderate realmente adorare Dio nel modo che Egli approva? Potete farlo partecipando all’adorazione praticata da coloro che mettono la tradizione umana prima della Parola di verità di Dio? Ricordate che Gesù disse: “I veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché il Padre li vuole così i suoi adoratori”. — Giovanni 4:23, Mariani.

[Prospetto alle pagine 517 e 518]

PARAGONE FRA L’INSEGNAMENTO CATTOLICO e LA BIBBIA CATTOLICA

I sacerdoti dovrebbero sposarsi?

L’INSEGNAMENTO CATTOLICO

“Gli ecclesiastici . . . sono preclusi dal matrimonio e sono obbligati a osservare la castità fino al punto che qualsiasi peccato di concupiscenza da parte loro è, oltre che una violazione della virtù della castità, anche un peccato di sacrilegio, comportando in effetti una violazione della virtù religiosa”. — “New Catholic Encyclopedia”, Vol. 3, pag. 367.

L’attuale legge del celibato deve oggi continuare a essere fermamente legata al ministero ecclesiastico”. — Papa Paolo VI, “Newsweek”, 3 luglio 1967, pag. 72.

LA BIBBIA CATTOLICA

“Il vescovo sia . . . marito di uno sola donna”. — 1 Timoteo 3:2, “La Sacra Bibbia” tradotta sotto la direzione di B. Mariani.

“Non abbiamo il diritto di sposare una donna credente come il resto degli apostoli e i fratelli del Signore e Cefa [Pietro]?” — 1 Corinti 9:5, “New American Bible”, versione cattolica.

“Lo Spirito dice espressamente che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede per aderire a spiriti ingannatori e a dottrine diaboliche; . . . essi vieteranno il matrimonio”. — 1 Timoteo 4:1-3, “Pontificio Istituto Biblico”.

Atteggiamento verso la guerra

L’INSEGNAMENTO CATTOLICO

“Non possiamo . . . ignorare il fatto storico che i Vescovi hanno costantemente sostenuto tutte le guerre combattute dal governo del loro paese. Non so infatti di un solo caso in cui una gerarchia nazionale abbia condannato come ingiusta una guerra qualsiasi . . . Qualunque sia la teoria ufficiale, in pratica ‘il mio paese ha sempre ragione’ è stata la massima seguita in tempo di guerra dai Vescovi cattolici”. — Storico cattolico E. I. Watkin.

“Le chiese cristiane danno spesso l’impressione che benediranno qualsiasi guerra o impresa i capi dello stato decidano di intraprendere”. — Redattore cattolico W. J. Whalen, “St. Anthony Messenger”, maggio 1973, pag. 21.

LA BIBBIA CATTOLICA

“Gesù, allora, gli disse: ‘. . . tutti quelli che mettono mano alla spada di spada periranno’”. — Matteo 26:52, “Garofalo”.

“Gesù . . . aprendo la bocca li ammaestrava, dicendo: ‘. . . Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli’”. — Matteo 5:1, 2, 44, 45, “Garofalo”.

“Anche vivendo nella carne, non militiamo però secondo la carne”. — 2 Corinti 10:3, “Mariani”.

“Le armi delle nostre battaglie non sono carnali”. — 2 Corinti 10:4, “Nardoni”.

Ingerenza nella politica del mondo

L’INSEGNAMENTO CATTOLICO

“Tutti i cristiani devono prendere coscienza della propria speciale vocazione nella comunità politica”. — “I Documenti del Concilio Vaticano II”, pag. 271.

“Coloro che sono o possono diventare idonei per l’esercizio dell’arte politica, così difficile, ma insieme così nobile, si preparino e si preoccupino di esercitarla”. — Ibid., pagg. 271, 272.

LA BIBBIA CATTOLICA

“Essi non sono del mondo, come io [Gesù] non sono del mondo”. — Giovanni 17:16, “Garofalo”.

“Il mondo giace tutto in mano del malvagio”. — 1 Giovanni 5:19, “Pontificio Istituto Biblico”.

“Non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia nei riguardi di Dio?” — Giacomo 4:4, “Garofalo”.

Identità di Dio e di Cristo

L’INSEGNAMENTO CATTOLICO

“Il solo Dio è non una ma tre persone”. — “A Catholic Dictionary”, pag. 211.

“Le tre Persone divine sono perfettamente uguali l’una all’altra”. — “A Catechism of Christian Doctrine”, pag. 26.

Cristo e il Padre suo “soltanto possiedono, l’uno dell’altro, una conoscenza che è di vasta portata e uguale”. — “The Catholic Encyclopedia for School and Home”, Vol. 5, pagg. 673, 674.

LA BIBBIA CATTOLICA

“Ascolta, o Israele: Jahve è il nostro Dio, Jahve è uno solo”. — Deuteronomio 6:4, “Garofalo”.

Gesù disse: “Il Padre è più grande di me”. — Giovanni 14:28, “Garofalo”.

“Quanto poi a quel giorno e a quell’ora, nessuno ne sa nulla, neppure gli angeli dei cieli né il Figlio: lo sa soltanto il Padre”. — Matteo 24:36, “Garofalo”.

Che cosa accade all’anima alla morte

L’INSEGNAMENTO CATTOLICO

“L’anima . . . è uno spirito avente intendimento e libero arbitrio, ed è destinata a vivere per sempre”. — “A Catechism of Christian Doctrine”, pag. 39.

“La dottrina che l’anima umana è immortale e continuerà a esistere dopo la morte dell’uomo . . . è una delle pietre angolari della filosofia e della teologia cristiana”. — “New Catholic Encyclopedia”, Vol. 13, pag. 464.

“Quelli . . . che sono puniti nell’inferno . . . soffrono spaventosi tormenti, specialmente quello del fuoco, per tutta l’eternità”. — “A Catechism of Christian Doctrine”, pag. 144.

LA BIBBIA CATTOLICA

“L’anima che avrà peccato, quella morirà”. — Ezechiele 18:4, “Ricciotti”.

“Ogni anima che non avrà ascoltato quel profeta, sarà sterminata”. — Atti 3:23, “Pontificio Istituto Biblico”.

“Non vi sarà né . . . ragione, . . . né conoscenza nell’inferno, dove te ne vai”. — Ecclesiaste 9:10, “Douay”, versione cattolica.

“Non confidate . . . nel figlio dell’uomo, . . . egli ritorna alla sua terra: in quel giorno periscono i suoi disegni”. — Salmo 146:3, 4, “Nardoni”.

“I morti non sanno niente”. — Ecclesiaste 9:5, “Garofalo”.

Base degli insegnamenti

L’INSEGNAMENTO CATTOLICO

“La Chiesa attinge la certezza su tutte le cose rivelate non dalla sola Scrittura”. — “I Documenti del Concilio Vaticano II”, pag. 155.

“Perciò l’una e l’altra [la tradizione e la Scrittura] devono essere accettate con pari sentimento di pietà e riverenza”. — Ibid., pag. 155.

LA BIBBIA CATTOLICA

“Tutta la Scrittura è da Dio ispirata . . . affinchè l’uomo di Dio sia ben fornito e preparato per ogni opera buona”. — 2 Timoteo 3:16, 17, “Pontificio Istituto Biblico”.

“State in guardia che nessuno vi faccia schiavi, per mezzo della filosofia, e vuota seduzione, secondo la tradizione degli uomini”. — Colossesi 2:8, “Mariani”.

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