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  • Sorprendenti giudizi di Dio

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  • Sorprendenti giudizi di Dio
  • La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
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  • IMPIEGATI I CALDEI
  • CONFERMA E GIUDIZIO CONTRO BABILONIA
  • SI ADEMPIE LA PROFEZIA DI ABACUC
  • PARALLELI MODERNI
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  • Abacuc, Libro di
    Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
  • Abacuc, libro di
    Ausiliario per capire la Bibbia
Altro
La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 1977
w77 15/11 pp. 700-703

Sorprendenti giudizi di Dio

IL PROFETA ebreo Abacuc era molto turbato per le condizioni esistenti ai suoi giorni. Ovunque guardasse nel paese di Giuda vedeva violenza, oppressione, liti, contese e ingiustizie. Ciò lo spinse a esclamare: “Fino a quando, o Geova, devo gridare per soccorso, e tu non odi? Fino a quando invocherò il tuo aiuto dalla violenza, e tu non salvi?” — Abac. 1:1-4.

Forse anche voi avete fatto domande simili vedendo l’illegalità che è divenuta così estesa fra coloro che affermano di rappresentare Dio, i seguaci delle organizzazioni religiose della cristianità. Abacuc ricevette una risposta che sembrò incredibile. (Abac. 1:5) Sbalordì perfino il profeta. (Abac. 1:13-17) Le persone dai sentimenti religiosi non saranno meno sbalordite dal mezzo con cui avranno fine i sistemi religiosi della cristianità.

IMPIEGATI I CALDEI

Per mezzo di Abacuc Geova dichiarò: “Poiché, ecco, faccio sorgere i Caldei, la nazione aspra e impetuosa, che va ai luoghi ampiamente aperti della terra per prendere possesso delle residenze che non le appartengono. È tremenda e spaventevole. Da essa stessa escono il suo proprio diritto e la sua propria dignità. E i suoi cavalli sono stati più veloci dei leopardi, e sono stati più fieri dei lupi della sera. E i suoi destrieri hanno scalpitato, e i suoi propri destrieri vengono da lontano. Volano come l’aquila che s’affretta a mangiare qualche cosa. Viene nella sua interezza per la semplice violenza. La riunione delle loro facce è come il vento orientale, e raccoglie i prigionieri proprio come la sabbia. E da parte sua, si burla dei re stessi, e gli alti funzionari le sono qualche cosa di derisorio. Da parte sua, ride perfino di ogni luogo fortificato, e ammassa la polvere [come per costruire opere d’assedio] e lo cattura [il luogo fortificato]. In quel tempo per certo avanzerà come il vento e passerà ed effettivamente diverrà colpevole [a causa delle sue spietate conquiste]. Questa sua potenza è dovuta al suo dio”, evidentemente la sua grande macchina bellica che eleva alla posizione di una divinità. — Abac. 1:6-11.

Sì, nulla avrebbe impedito agli eserciti caldei di conquistare una città fortificata dopo l’altra. Il regno di Giuda non poteva proprio sperare di sfuggire.

Abacuc, però, trovò difficile capire come Geova Dio potesse impiegare gli idolatri Caldei per eseguire il suo giudizio. Non solo non erano suoi adoratori, ma erano spietati, desiderosi solo di conquista. Consideravano gli uomini come semplici pesci e cose striscianti da catturare e assoggettare. Queste cose spinsero Abacuc a esclamare: “Perché [tu, Geova,] fai l’uomo terreno come i pesci del mare, come le cose striscianti su cui nessuno domina? Tutti questi [il Caldeo] ha tratti con un semplice amo; li trascina nella sua rete a strascico, e li raccoglie nella sua rete da pesca. Perciò si rallegra e gioisce. Perciò offre sacrificio alla sua rete a strascico e fa fumo di sacrificio alla sua rete da pesca; poiché per esse la sua porzione è ben oliata, e il suo cibo è sano. È per questo che vuoterà la sua rete a strascico, e deve uccidere di continuo le nazioni, mentre non mostra nessuna compassione?” — Abac. 1:14-17.

Avendo espresso delle riserve sull’impiego da parte di Geova degli spietati Caldei per eseguire giudizi sul Suo popolo, Abacuc riconosce di meritare una riprensione. Quindi attende una rivelazione di Dio, dicendo: “Continuerò a stare al mio posto di guardia, e mi porrò sul baluardo; e starò di sentinella, per vedere ciò che egli mi pronuncerà e ciò che io risponderò alla riprensione di me”. — Abac. 2:1.

CONFERMA E GIUDIZIO CONTRO BABILONIA

La risposta di Geova confermò che la profezia si sarebbe sicuramente adempiuta. Ad Abacuc fu detto: “Scrivi la visione, e disponila in modo chiaro su tavolette, onde chi vi legge ad alta voce vi legga correntemente. Poiché la visione è ancora per il tempo fissato, ed essa continua ad ansimare sino alla fine, e non mentirà. Pure se dovesse attardarsi, attendila; poiché si avvererà senza fallo. Non tarderà”. (Abac. 2:2, 3) Non c’era dubbio che i Caldei sarebbero stati il mezzo per eseguire il giudizio sull’infedele Giuda. Ciò che era stato rivelato ad Abacuc ‘ansimava’ o andava impetuosamente verso il suo adempimento.

I Caldei, tuttavia, avrebbero agito secondo i loro desideri e, a loro insaputa, Dio se ne sarebbe servito per eseguire i Suoi giusti giudizi contro un popolo infedele. Rispondendo all’obiezione di Abacuc, cioè perché impiegasse i Caldei, Geova Dio fece sapere che non sarebbero rimasti impuniti per la loro spietata avidità e colpa del sangue. Egli dichiarò: “Perché tu stesso spogliasti molte nazioni, tutti quelli che rimarranno dei popoli spoglieranno te, a causa dello spargimento di sangue del genere umano e della violenza alla terra, alla città e a tutti quelli che vi dimorano”. — Abac. 2:8.

SI ADEMPIE LA PROFEZIA DI ABACUC

Come Geova aveva detto ad Abacuc, i Caldei salirono contro Gerusalemme e il paese di Giuda. Il racconto storico preservato nella Bibbia ci informa che il re dei Caldei, Nabucodonosor, “uccideva i loro giovani con la spada nella casa del loro santuario, né provò compassione di giovane o vergine, vecchio o decrepito. . . . Per giunta, portò prigionieri a Babilonia quelli che rimanevano dalla spada”. — 2 Cron. 36:17-20.

Meno di settant’anni dopo, nel 539 a.E.V., giunse per Babilonia il giorno della resa dei conti. Fu allora che Ciro, al comando degli eserciti dei Medi, dei Persiani e degli Elamiti, conquistò la città. Egli deviò il corso dell’Eufrate che scorreva attraverso Babilonia. Quindi fece passare le sue forze nel letto del fiume. Le porte di Babilonia sul fiume erano state provvidenzialmente lasciate aperte, ciò che permise ai suoi eserciti di entrare in città senza ostacoli. Passarono rapidamente per le strade, uccidendo chiunque facesse resistenza. Quindi presero il palazzo e uccisero il re che vi abitava, Baldassarre. Così in una notte Babilonia cadde.

Le profezie su Giuda e Babilonia parvero incredibili, addirittura sconcertanti a coloro che le udirono. Tuttavia la parola profetica si adempì.

PARALLELI MODERNI

La Bibbia indica che presto avranno luogo avvenimenti simili. Oggi gli aderenti ai sistemi religiosi della cristianità sono molto simili agli abitanti di Giuda del tempo di Abacuc. La cristianità è piena di illegalità e ingiustizie. Con le parole, l’atteggiamento e le azioni, le persone sono parte integrante del mondo. Perciò, Giacomo 4:4 si può giustamente applicare alla cristianità: “Adultere, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia con Dio?” Stando così le cose, le organizzazioni religiose della cristianità mostrano di far parte di un sistema religioso mondiale che la Bibbia chiama “meretrice”, “Babilonia la Grande”. (Riv. 17:1-5) Questa “meretrice” diverrà oggetto di odio agli occhi dei governanti politici. Con linguaggio simbolico, il libro di Rivelazione descrive quanto accadrà. Leggiamo: “Le dieci corna che hai viste, e la bestia selvaggia, queste odieranno la meretrice e la renderanno devastata e nuda, e mangeranno le sue carni e la bruceranno completamente col fuoco”. — Riv. 17:11-16.

Compiendo tali atti di violenza contro le organizzazioni religiose del mondo, incluse quelle della cristianità, la “bestia selvaggia” e le sue “dieci corna”, o governanti politici, non agiranno mossi dall’amore verso Geova Dio. Come i Babilonesi, agiranno in modo spietato e bestiale, senza alcun riguardo verso il vero Dio.

Come nel caso dei Babilonesi, quelli che prenderanno parte alla distruzione della falsa religione non sfuggiranno all’esecuzione del giudizio di Dio. Verrà il giorno in cui Gesù Cristo, al comando degli eserciti angelici, muoverà contro di loro. A questo riguardo, la Parola di Dio dichiara: “Vidi il cielo aperto, ed ecco, un cavallo bianco. E colui che vi sedeva sopra è chiamato Fedele e Verace, e giudica e guerreggia con giustizia. . . . E vidi la bestia selvaggia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra a colui che sedeva sul cavallo e al suo esercito”. Che accade ai governanti e ai loro eserciti? Il racconto mostra che sono sconfitti, essendo “uccisi con la lunga spada di colui che sedeva sul cavallo”. “E tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni”. — Riv. 19:11-21.

Per quanto oggi sembri incredibile, le organizzazioni religiose della cristianità periranno per mano dei sistemi politici, e i sistemi politici che sono contro Dio non sfuggiranno alla spada di esecuzione del “Re dei re”, il Signore Gesù Cristo. (Riv. 19:16) Non indica questo la necessità di accertarsi se si è approvati da Dio? Vi siete separati da ciò che Geova Dio disapprova? Cercate di conformarvi alle sue giuste vie? In tal caso, potete ricevere conforto dalle incoraggianti parole di Sofonia 2:3: “Probabilmente potrete esser nascosti nel giorno dell’ira di Geova”.

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